Immagine
 Trilingual World Observatory: italiano, english, română. GLOBAL NEWS & more... di Redazione
   
 
\\ Home Page : Articolo
Ahwaz č una cittŕ iraniana che detiene un triste primato. Ahwaz, la cittŕ piů inquinata del mondo.
By Admin (from 24/10/2011 @ 11:00:58, in it - Osservatorio Globale, read 2139 times)

Secondo i dati resi pubblici dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), infatti, è il posto più inquinato del mondo. La colpa è delle industrie e dell’uso massiccio di combustibili fossili per alimentare i trasporti. Ma nella lista nera dell’Oms figurano molte altre città del mondo arabo che, assieme ad alcuni stati africani e asiatici, è una delle aree del pianeta a soffrire maggiormente di inquinamento ambientale. La classifica è stata stilata monitorando la qualità dell’aria di circa 1100 città sparse in 91 paesi, tenute sotto controllo dal 2003 al 2009. Le misurazioni hanno interessato il cosiddetto particolato, cioè l’insieme delle particelle solide e liquide disperse nell’atmosfera con un diametro inferiore ai 10 micrometri (PM10) e ai 2,5 micrometri (PM2,5).

Detail-il cairo

Ma veniamo ai numeri. Ahwaz si piazza al primo posto con una densità media di PM10 pari a 372 microgrammi per metro cubo all’anno. Una cifra mostruosa se pensiamo che il limite fissato dall’Oms per questo tipo di particelle è di 20 microgrammi per metro cubo. Segue la capitale della Mongolia con i suoi 279 microgrammi per metro cubo all’anno e Sanandaj, un’altra città dell’Iran con 254 microgrammi per metro cubo all’anno. Nei primi posti figurano anche il Pakistan, il Botswana e il Senegal, presenti nella top ten dei paesi più intossicati al mondo. E l’ Italia? Torino è la città più inquinata (47 microgrammi per metro cubo all’anno), ma anche Milano e Napoli non se la passano bene (44 microgrammi per metro cubo all’anno).

I maggiori responsabili di questo stato di cose, secondo l’Oms, sono l’ industrializzazione sfrenata e l’uso quasi esclusivo di combustibili fossili sia nei trasporti sia nella produzione di elettricità. E non è un caso che nelle prime posizioni della classifica figurino molti paesi emergenti, pronti a sacrificare l’ambiente (e la salute) in nome del progresso e della crescita economica. “ Le industrie emettono dense nuvole di fumo nell’aria e il governo non fa alcuno sforzo per controllare e frenare le loro attività”, si lamenta Mohammad Hasan, un cittadino di Karachi, in Pakistan. Va da sé che senza regolamentare il settore industriale, tutti i piccoli sforzi fatti per cercare di migliorare la qualità dell’aria (a Karachi, per esempio, i bus più inquinanti sono stati sostituiti con veicoli a basse emissioni) rischiano di essere vani.

A rimetterci sono le persone, sempre più a rischio di ammalarsi di tumore o malattie a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio. I dati dell’Organizzazione mondiale della sanità parlano di circa 1,34 milioni di morti premature causate ogni anno dall’inquinamento. Un problema che non è solo etico, ma economico: investendo nella tutela dell’ambiente, infatti, i governi riuscirebbero a ridurre le spese sostenute per la sanità pubblica, recuperando fondi da investire altrove.

È quello che hanno fatto nazioni come l’Australia e il Canada (13 microgrammi per metro cubo all’anno), l’Irlanda (15 microgrammi per metro cubo all’anno) o la Norvegia (22 microgrammi per metro cubo all’anno), agli ultimi posti di questa sfortunata classifica proprio perché hanno scelto di investire sull’ambiente. Anche se, per essere sinceri, dobbiamo ricordare che a differenza di altri paesi godono di situazioni geografiche e demografiche (densità di popolazione bassissime) certamente più favorevoli.

Sempre a onor del vero, bisognerebbe poi ricordare che la classifica dell’OMS soffre di alcune imperfezioni. Per esempio, analizza un campione eterogeneo, dove ci sono pochissimi dati per paesi coma la Russia e la Cina, due delle nazioni più inquinate al mondo. Inoltre, le misurazioni effettuate fanno riferimento ad anni diversi. Ma è comunque un’analisi utile per disegnare questa infelice mappa globale, dove tutti dovrebbero preoccuparsi della salute del pianeta. Perché nel cielo non ci sono linee di confine e l’inquinamento viaggia facilmente da un paese all’altro.

Riferimenti: WHO - Via: wired.it - Credits immagine: Il Cairo di Nina Hale/Creative Commons/Flickr

Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa  Share
Cannabis seeds, Autoflowering seeds, Greenhouse, Sweet Seeds, Spanish Passion
comments powered by Disqus
 
Nessun commento trovato. No comments found. Nici un comentariu găsit.

Anti-Spam: dial the numbers CAPTCHA
Text (max 5000 characters)
Nome - Name - Nume
Link ( OPTIONAL - visible on the site - NOT a must )


Disclaimer
Tuo commento sarŕ visibile dopo la moderazione. - Your comment will be visible after the moderation. - Comentariul tău va fi vizibil după moderare.
Ci sono 7974 persone collegate

< aprile 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
         
             

Titolo
en - Global Observatory (605)
en - Science and Society (594)
en - Video Alert (346)
it - Osservatorio Globale (503)
it - Scienze e Societa (555)
it - Video Alerta (132)
ro - Observator Global (399)
ro - Stiinta si Societate (467)
ro - TV Network (143)
z - Games Giochi Jocuri (68)

Catalogati per mese - Filed by month - Arhivate pe luni:

Gli interventi piů cliccati

Ultimi commenti - Last comments - Ultimele comentarii:
Now Colorado is one love, I'm already packing suitcases;)
14/01/2018 @ 16:07:36
By Napasechnik
Nice read, I just passed this onto a friend who was doing some research on that. And he just bought me lunch since I found it for him smile So let me rephrase that Thank you for lunch! Whenever you ha...
21/11/2016 @ 09:41:39
By Anonimo
I am not sure where you are getting your info, but great topic. I needs to spend some time learning much more or understanding more. Thanks for fantastic information I was looking for this info for my...
21/11/2016 @ 09:40:41
By Anonimo


Titolo





25/04/2024 @ 18:53:34
script eseguito in 649 ms