E’ al sicuro solo per poche settimane ancora la parte polacca della foresta diBialowieza, l’ultimo lembo della foresta di pianura che un tempo rivestiva l’Europa centrale. Mai tagliata, mai sfruttata,mai rimodellatadall’uomo. Un luogo incantato che sembra uscito da una fiaba dei fratelli Grimm.
La foresta si estende su 140.000 ettari circa. La maggior parte si trova inBielorussia. Sul lato polacco meno del20%della foresta di Bialowieza è parco nazionale. Il resto è soggetto adisboscamento selettivo.
E proprio questo è il punto sul quale nei giorni scorsi Greenpeace ha battagliato col Governo polacco. Il risultato è che non cadrannoalberifino alla fine della stagione riproduttiva degli uccelli. E poi?
Se volete avere un’idea delfascinodella foresta di Bialowieza, leggete la descrizione che ne ha fatto la biologa Lisa Signorile sul suo blog L’Orologiaio Miope. L’ha visitata, beata lei!, all’inizio dell’estate.
Niente sottobosco sotto la volta alta e compatta degli alberi. Penombra etronchia perdita d’occhio. Un’aria antica di bosco maturo, come è impossibile respirarne altrove.
La selva Ericina (nell’attuale Germania) descritta da Giulio Cesare nel De Bello Gallico doveva essere più o meno così. E anche gli animali:alceebisonteeuropeo, innanzitutto. Poi lupi, castori, linci, cervi, gatti selvatici…
Alcune settimane fa, Greenpeace ha dato battaglia al Governo polacco per il disboscamento selettivodella foresta di Bialowieza. Versione ufficiale: si tagliano solo alberi vecchi e malati. Parere di Greenpeace: anche essi sono indispensabili per l’equilibrio della fpresta e per tutte le forme di vita che la popolano.
Dopo proteste anche spettacolari (attivisti si sono arrampicati sul tetto del ministero dell’Ambiente a Varsavia), è stato raggiunto un accordo che prevede lasospensionedel disboscamento selettivo fino al termine dell’attualestagione riproduttivadegli uccelli.
Non manca molto tempo, appunto. E poi? Il Governo polacco dice di voler salvaguardare Bialowieza e di voler ampliare i confini del parco nazionale. L’Independent scrive che gli abitanti della zona (oltretutto poverissima) non sono d’accordo: voglionosviluppo, infrastrutture,posti di lavorolegati allo sfruttamento del legname.
Però Bialowieza è l’ultimo lembo dell’Europa centrale rimasto come era ai tempi di Giulio Cesare. Credo che la sua salvaguardia sia unafaccenda europea, e che la Polonia non debba essere lasciata sola a farsi carico della situazione. Bialowieza è come se fosse anche un po’ mia.
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