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Israele si addestra in Romania. "Explore the Carpathian garden".
By Admin (from 04/08/2010 @ 11:56:07, in it - Osservatorio Globale, read 2515 times)

GERUSALEMME. Il tragico incidente di lunedì (26 luglio 2010 - ndR. TA) in Romania, in cui l'equipaggio di un elicottero militare israeliano e un ufficiale rumeno hanno perso la vita, ha messo in luce una pagina poco conosciuta delle attività dell'aeronautica militare israeliana (Iaf): gli addestramenti all'estero in cooperazione con le aviazioni dei paesi ospitanti, oltre a quella col tradizionale alleato americano.

Un fenomeno che si è sviluppato sempre più nel corso degli ultimi quindici anni soprattutto e che anche è una conseguenza del carattere geograficamente sempre più vasto delle prevedibili aree di operazioni della Iaf, dovuto all'emergere di minacce provenienti da paesi che non confinano con Israele: primo tra tutti, l'Iran.

E intanto ieri il presidente iraniano Mahmud Ahmadi-nejad è tornato a parlare di rischi di guerra: gli Stati Uniti, ha detto parlando in tv, vogliono attaccare entro tre mesi "due alleati dell'Iran nella regione" per indebolirlo nel suo confronto con Israele. Da sabato l'aeronautica iraniana ha annunciato vaste manovre militari nel Golfo, le ultime di una serie condotte anche da Marina e Pasdaran in coincidenza con le notizie sul rafforzamento della flotta Usa nella regione.
Ieri un portavoce delle Forze Armate israeliane ha reso noto che sono stati trovati i corpi dei sei militari israeliani e di un romeno tra i rottami dell'elicottero Ch-53 Sea Stallion precipitato lunedì durante un volo di addestramento a bassa quota in una zona montagnosa. Un altro elicottero partecipava al volo.

Le esercitazioni dovevano terminare il 29, ma sono state sospese in seguito all'incidente. Israele, che ritiene il programma nucleare iraniano una minaccia alla sua stessa esistenza, non cela di non escludere alcuna opzione per neutralizzarla, inclusa quella militare. La stretta cooperazione che da metà degli anni Novanta aveva caratterizzato le relazioni tra Israele e Turchia e in special modo tra le rispettive forze armate, aveva aperto alla Iaf le distese della Turchia dove addestrarsi in scenari non familiari e in missioni a lungo raggio, permettendole così di uscire dall' angusto e sovraffollato spazio aereo israeliano.

La svolta in senso ostile a Israele della politica turca, sotto i governi del premier Tayyip Erdogan, è stata caratterizzata da un drammatico peggioramento soprattutto nell'ultimo anno, fino ad arrivare alla decisione di Ankara di interdire lo spazio aereo turco alla Iaf, dopo il mortale arrembaggio della marina israeliana a una nave turca diretta a Gaza, il 31 maggio scorso, nel corso del quale nove attivisti turchi filopalestinesi furono uccisi.

Nel frattempo però la Iaf non era rimasta passiva e da tempo aveva cominciato a allacciare rapporti con le aeronautiche militari di alcuni paesi, anche membri della Nato tra i quali, secondo fonti stampa estere, la Grecia, l' Italia, la Germania e, come è ora venuto drammaticamente alla luce, anche con la Romania, dove l'aviazione israeliana ha effettuato voli di addestramento per la prima volta nel 2004.

Con la Grecia, che si mostra interessata a una cooperazione militare con Israele dopo la rottura con la Turchia, era cominciata alla fine dello scorso maggio una vasta esercitazione aerea congiunta che era poi stata interrotta, ma non annullata, da Atene in seguito alle aspre condanne internazionali al mortale arrembaggio alla nave turca.
La convinzione degli osservatori è che l'accento posto dalla Iaf sugli addestramenti all'estero per missioni a lungo raggio risponda anche alla necessità di familiarizzare i suoi piloti con altre aviazioni e all'intento di costruire eventuali future alleanze.

Fonte: AmericaOggi.info