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Il CSS ha dato parere positivo all'introduzione in Italia della cosiddetta pillola dei cinque giorni dopo.
By Admin (from 13/09/2011 @ 11:00:00, in it - Osservatorio Globale, read 2146 times)

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Il Consiglio Superiore di Sanità (CSS) ha dato parere positivo all'introduzione in Italia della cosiddetta "pillola dei cinque giorni dopo", in accordo con quanto avevano decretato l’Agenzia europea del farmaco (EMA) nel marzo 2009 e la Food and Drug Administration (FDA) statunitense a giugno 2010. Il farmaco è a base di un antiprogestinico, l'ulipristal, che inibisce o ritarda l’ovulazione impedendo quindi, nei 5 giorni dopo un rapporto a rischio, che i gameti si incontrino e che avvenga la fecondazione.

Per il Consiglio – a cui l’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) aveva chiesto un parere prima di procedere con la regolamentazione della vendita del medicinale – l’azione svolta dal farmaco è contraccezione d'emergenza, e non aborto farmacologico. È quindi compatibile con la legge 194, che regola l’interruzione di gravidanza in Italia, purché si accerti con apposito test che la donna non sia già incinta. In pratica, le donne che vorranno ricorrere alla pillola dei 5 giorni dopo dovranno prima sottoporsi al test delle beta HCG; se questo sarà negativo, munite di ricetta medica, potranno recarsi in farmacia e comprare la pillola. Quando? A questo punto dipende dall’AIFA, che deve stabilire tempi e modi della commercializzazione.

L’azienda francese che produce la pillola, HRA Pharma, ha presentato domanda di registrazione all’ente italiano già nell’agosto 2009 e nel frattempo ha iniziato a venderla in 21 paesi europei, oltre che negli Usa e in Canada.

Il parere del CSS arriva a pochi giorni dalla pubblicazione del documento a firma delle società scientifiche italiane di contraccezione in cui si ribadisce che la pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo (vedi Galileo).

Fonte: galileonet.it