Ai migliori non sempre vengono riconosciuti tutti i meriti. Anzi, capita che siano proprio le istituzioni a mettere il bastone tra le ruote a chi si distingue per la voglia di fare. È il caso di Thomas Hodgkin, medico e filantropo che dedicò la propria vita allo studio delle malattie tumorali. Infatti, le sue critiche nei confronti del colonialismo in America ne arrestarono bruscamente la carriera.
Dalla sua, Hodgkin aveva tutte le carte in regola per essere un medico esemplare. Nato nel 1798 da una famiglia quacchera di Pentonville, passò da un breve apprendistato presso un farmacista di Brighton direttamente ai corsi di medicina dell’ospedale Guy’s and St Thomas’ di Londra. Nel 1821 proseguì gli studi a Parigi, dove conobbe René Laënnec, l’inventore dello stetoscopio.
Fu proprio merito di Hodgkin se il nuovo strumento trovò la via dell’Inghilterra. Sebbene i medici inglesi fossero scettici, il giovane dottore si impegnò a lungo nella diffusione dell’invenzione di Laënnec. Non a caso il quacchero di Pentonville aveva sempre criticato la mancanza di curiosità da parte dei colleghi più anziani.
Nel 1825, divenuto medico a tutti gli effetti, Hodgkin iniziò a lavorare presso un ospedale londinese che offriva cure di pronto soccorso ai cittadini più poveri della capitale. Il lavoro era massacrante e, per giunta, il giovane medico non percepiva alcuno stipendio. Dopo due anni e mezzo di sfruttamento, la situazione cambiò e per il medico si aprì la possibilità di avere un posto al Guy’s and St Thomas’.
Hodgkin lavorò al museo di patologia dell’ospedale, dove ebbe modo di raccogliere migliaia di campioni biologici e studiare malattie fino a allora sconosciute. Fu proprio grazie a queste ricerche approfondite che, nel 1832, il medico scoprì le cause del linfoma che oggi porta il suo nome (il morbo di Hodgkin).
Ma quando nel 1837 si presentò l’occasione di ottenere un posto come assistente medico, gli eventi presero una brutta piega. Al posto di Hodgkin venne scelto Benjamin Babington, amico del giovane quacchero e figlio di un ex medico. Per quanto fossero entrambi candidati brillanti, pare che Benjamin Harrison, il tesoriere dell’ospedale, fosse contrario alla promozione del ragazzo di Pentonville.
Il motivo? Hodgkin aveva sempre criticato in pubblico le politiche imperialiste dell’Inghilterra nei confronti delle ex-colonie. Guarda caso, Harrison era anche vice-presidente della Hudson’s Bay Company, la quale aveva fatto fortuna vendendo armi e alcolici in cambio di pellicce agli indiani d’America. Insomma, un bel conflitto di interessi d’altri tempi.
Hodgkin lasciò per sempre l’ospedale e prese a viaggiare per il mondo per studiare le malattie che affliggevano le popolazioni in Africa e Medio Oriente. E fu proprio in Palestina che il medico trovò la morte a causa del colera. Era il 1866.
Fonte: Wired.it
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