Ha lasciato l'incarico di presidente dell'Aler di Lecco Antonio Piazza, esponente del Pdl, travolto dalla bufera scoppiata dopo l'incidente che lo ha visto protagonista qualche giorno fa. Piazza lascio' la sua Jaguar in un parcheggio destinato ai disabili, suscitando le proteste di un automobilista che avrebbe avuto diritto a metterci la sua vettura, e che si era rivolto immediatamente ai vigili. Gli agenti avevano multato l'auto di Piazza, il quale per ripicca aveva tagliato le gomme del disabile, venendo pero' ripreso dalle telecamere dell'Aler e avvistato anche da alcuni dipendenti.
L'episodio gli era gia' costato l'allontanamento da posizioni di responsabilita' all'interno del Pdl, e sono arrivate anche le sue dimissioni da presidente dell'Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale). "Aler Lecco comunica che in data odierna il signor Antonio Piazza ha dato le prossime dimissioni dalla presidenza dell'Aler di Lecco". Con queste pochissime parole e' stata confermata la decisione gia' annunciata da Piazza. Le dimissioni arrivano dopo un incontro con gli assessori regionali Boscagli e Zambetti.
"Alla luce di quanto accaduto, ritengo opportuno formulare le mie pubbliche scuse verso tutti coloro che hanno avuto fiducia verso il sottoscritto", scrive in una lettera pubblica Antonio Piazza. - "Mi scuso - aggiunge - innanzitutto con Aler di Lecco, i colleghi del Consiglio di amministrazione, la struttura e tutti gli assegnatari di nostri appartamenti. Allo stesso modo mi scuso con i vertici di Regione Lombardia, a cominciare dal Presidente Formigoni e dall'Assessore alla casa Zambetti.
Mi scuso con il disabile a cui ho procurato il danno, e insieme a lui con tutti i disabili per il mio gesto che non voleva essere assolutamente una mancanza di rispetto nei loro confronti. Anzi il sottoscritto si e' sempre distinto in iniziative a favore dei disabili, a cominciare dalla realizzazione proprio dei parcheggi presso la sede Aler.
A dimostrazione della sensibilita' che ho nei loro confronti, mi metto a disposizione per svolgere attivita' di volontariato presso una struttura a loro beneficio. Ancora mi scuso con i colleghi del Pdl e con tutti gli elettori per l'imbarazzo creato da questo mio gesto.
Le scuse piu' grandi vanno infine alla mia famiglia, a mia moglie e a mia figlia".
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