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Il vino che fa bene al cuore e altre frodi scientifiche.
By Admin (from 23/02/2012 @ 08:02:55, in it - Osservatorio Globale, read 3057 times)

Se cercate informazioni sugli effetti del resveratrolo (una molecola che si trova nell’uva e nel vino rosso) sul cuore e vi imbattete negli articoli di Dipak K. Das, scartateli a priori: sono pura invenzione, frutto delle tecniche e degli escamotage (neanche troppo mascherati) adottati dal direttore del Cardiovascular Research Center dell'Health Center della  University of Connecticut per far tornare i conti. E ora, dopo tre anni dalle prime insinuazioni, anche lo stesso ateneo di Das ha confermato i sospetti, congelando i finanziamenti del professore e mettendo in moto le pratiche per il suo licenziamento.

Truffa ad alta gradazione

Stando all’indagine condotta dall’università, dopo le segnalazioni su possibili ritocchi agli studi di Das, pervenute nel 2008 da fonte anonima, lo scienziato avrebbe alterato i dati delle proprie ricerche sulla molecola ben 145 volte, negli articoli pubblicati da parte di 11 diverse riviste. Ma non solo. Das, infatti, avrebbe falsificato le proprie ricerche anche in tre richieste di finanziamento.

Di mira sono soprattutto le opere di taglia e cuci effettuate dallo scienziato con le bande di Western Blotting (una tecnica utilizzata per identificare e misurare i livelli di proteine). Come è stato possibile? Stando a quanto riporta il Time, Das avrebbe operato per lo più da solo, dividendo le sue ricerche in singoli esperimenti, di modo che gli altri autori degli studi non fossero coinvolti nell’elaborazione dei dati. Anche se, come scrive Nature, l’università sta indagando sul possibile ruolo di studenti e collaboratori del laboratorio di Das.

In realtà, l’ipotesi sull’esistenza di complici sarebbe più di un sospetto, visto che - come si legge nella sintesi del rapporto di quasi 60mila pagine compilato dall’università - uno studente avrebbe scritto a Das:  “Ho cambiato le figure come mi avevi detto”. Malgrado le prove, però, il professore continua a dichiararsi estraneo alla vicenda delle manipolazioni. Le conferme potrebbero arrivare dalle indagini che anche l’ Office of Research Integrity sta conducendo sul caso.

Come ricorda il Time, Das non è certo l’unico ad aver truccato i dati scientifici. Sin dalla beffa di Piltdown, la storia della scienza è piena di frodi e bufale.

Fonte: wired.it