\\ Home Page : Articolo : Stampa
Aumentano gli attacchi informatici per motivi politici e ideologici. Lo rivela un rapporto di Arbor Networks in concomitanza del Safer Internet Day
By Admin (from 04/04/2012 @ 14:01:41, in it - Video Alerta, read 1536 times)

Il 2011? È stato l'anno dell' effetto Anonymous. La chiave di lettura è di  Marco Gioanola, consulting engineer di Arbor Networks, società che snocciola i dati sulla sicurezza delle infrastrutture informatiche in concomitanza con il Safer Internet Day 2012. L'evento è dedicato all'aumento della consapevolezza degli internauti in merito ai rischi che si corrono nel mare magnum della Rete, soprattutto per i minori: secondo una ricerca di Microsoft solo il 2% degli utenti italiani è sul pezzo e il 60% non è in grado di proteggersi da eventuali furti di identità. L'analisi annuale di Arbor chiama in causa 114 service provider di tutto il mondo e tiene il dito premuto sul polso degli attacchi DDoS, quelli che mettono in ginocchio interi sistemi.  

"Il trend di crescita di questi attacchi si conferma anche quest'anno", spiega Gioanola:  "è aumentata la percentuale degli Isp attaccati più di dieci volte al mese e più di un terzo dei soggetti chiamati in causa si è sentito bersagliato per motivi ideologici o politici". Di questo si parla quando si fa riferimento all'effetto Anonymous: la rilevanza mediatica concessa alle azioni del gruppo di hacker avrebbe incoraggiato il proliferare di casi simili e mossi dalle medesime motivazioni. Ha radici politiche e geografiche anche il timore legato alla provenienza degli attacchi, Gioanola fa notare come i vari paesi tendano a puntare il dito contro gli storici nemici, in un contesto in cui " è difficile identificare" l'indirizzo reale dei mandanti.

Tornando ai dati, le iniziative si distinguono anche per entità, essendo stato esposto il 25% degli Isp ad attacchi che hanno superato la banda totale dei rispettivi data center. "Il più grande è stato di 65 Gbps, rispetto ai 100 dello scorso anno (il 13% ha registrato attacchi superiori a 10 Gbps, nda)", aggiunge Gioanola. Da segnalare, inoltre, la prima azione contro "l' Ipv6, protocollo che andrà a sostituire l'Ipv4: negli ambienti tecnici c'è grande preoccupazione per la complessità della soluzione, che la renderà più vulnerabile quando l'e-business si sarà trasferito in modo rilevante".

Da tenere sotto controllo anche le reti mobili, "meno preparate a gestire le criticità, essendo esploso di recente l'utilizzo di Internet tramite chiavetta e smartphone. I dati indicano che la situazione sta leggermente migliorando, ma rimane un punto interrogativo sull'adozione dei protocolli di nuova generazione. Con Lte e 4G la banda aumenterà sensibilmente e si andrà incontro a nuovi problemi". Il mercato italiano nello specifico, tiene a sottolineare Gioanola, dovrà fare attenzione nel 2012 all'esplosione dell' e-commerce nostrano "l'aumento della presenza delle aziende online coinciderà inevitabilmente con un aumento degli attacchi". 

Fonte: Wired.it