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Perinaldo ( IM): fiori e pianeti. Il borgo sorse intorno all'anno 1000 con il nome di Podium Rainaldi, toponimo dal nome del suo fondatore Rinaldo dei conti di Ventimiglia che sottopose il paese alla Signoria di Dolceacqua.
By Admin (from 08/09/2010 @ 10:48:29, in it - Scienze e Societa, read 2068 times)

Novecento abitanti, impegnati a coccolare i villeggianti o dediti all'attività principale del paese: coltivare ginestre, mimose, rose, fronde verdi, tra cui mille varianti di eucalyptus. Oppure alla produzione di olio extravergine, perchè il paese è la propaggine più alta della strada dell'Olio imperiese.

 

A Perinaldo è rilassante perfino la lettura del' elenco telefono, diviso tra pochissime famiglie. Tra i cognomi prevalenti, Cassini, come Gian Domenico, famoso astronomo del' 600 allievo di Galilei, nato qui, primo di un' illustre stirpe di scienziati. Lo scopritore dei satelliti di Saturno è celebrato con una statua che guarda verso il cielo terso dello spettacolare bel vedere di Perinaldo, e con la chiesa campestre della Madonna del Poggio dei Rei, eretta su suo progetto, con precisione assoluta, sul meridiano ligure.

 

Fiori, olive e cielo, sembra essere il motto del borgo medioevale, che possiede un Osservatorio astronomico e organizza osservazioni notturne guidate di pianeti, stelle, ammassi stellari e nebulose, facilitate dal bassissimo inquinamento luminoso e atmosferico di questa montagna.

 

I monumentali locali sono semplici e discreti, come quello che viene definito “Palazzo” cosi, tout court, senza attribuzioni, e che era residenza estiva dei marchesi Doria, talvolta usato d'inverno per la caccia: il castello Maraldi, dove nacque Cassini e che ospitò Napoleone di passaggio; la parrocchiale di San Nicolò, con un'entrata per gli uomini e una per le donne e un bel dipinto, che qui chiamano “ Delle anime”, della scuola del Guercino. ( Fonte: I weekend più belli d'Italia - Autori vari)