Novecento abitanti, impegnati a coccolare i villeggianti o dediti all'attività principale del paese: coltivare ginestre, mimose, rose, fronde verdi, tra cui mille varianti di eucalyptus. Oppure alla produzione di olio extravergine, perchè il paese è la propaggine più alta della strada dell'Olio imperiese.
A Perinaldo è rilassante perfino la lettura del' elenco telefono, diviso tra pochissime famiglie. Tra i cognomi prevalenti, Cassini, come Gian Domenico, famoso astronomo del' 600 allievo di Galilei, nato qui, primo di un' illustre stirpe di scienziati. Lo scopritore dei satelliti di Saturno è celebrato con una statua che guarda verso il cielo terso dello spettacolare bel vedere di Perinaldo, e con la chiesa campestre della Madonna del Poggio dei Rei, eretta su suo progetto, con precisione assoluta, sul meridiano ligure.
Fiori, olive e cielo, sembra essere il motto del borgo medioevale, che possiede un Osservatorio astronomico e organizza osservazioni notturne guidate di pianeti, stelle, ammassi stellari e nebulose, facilitate dal bassissimo inquinamento luminoso e atmosferico di questa montagna.
I monumentali locali sono semplici e discreti, come quello che viene definito “Palazzo” cosi, tout court, senza attribuzioni, e che era residenza estiva dei marchesi Doria, talvolta usato d'inverno per la caccia: il castello Maraldi, dove nacque Cassini e che ospitò Napoleone di passaggio; la parrocchiale di San Nicolò, con un'entrata per gli uomini e una per le donne e un bel dipinto, che qui chiamano “ Delle anime”, della scuola del Guercino. ( Fonte: I weekend più belli d'Italia - Autori vari)