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La nuova speranza nella lotta contro la distrofia muscolare si chiama cannabis: la scoperta arriva da un importante studio del Cnr di Pozzuoli.
By Admins (from 26/06/2014 @ 06:04:34, in it - Scienze e Societa, read 2092 times)

La ricerca dell'Istituto di chimica biomolecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Icb-Cnr) di Pozzuoli coordinata da Vincenzo Di Marzo ha indicato che i cannabinoidi possono dimostrarsi efficaci nel rallentamento e nel controllo di alcune patologie muscolari tra cui la distrofia.

Nei laboratori di ricerca, come si può leggere sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) il gruppo del dottor di Marzo, in collaborazione con Università del Molise, Karolinska Institutet di Stoccolma, e Università di Debrecen in Ungheria, ha scoperto il ruolo di una particolare proteina nel differenziamento delle cellule muscolari scheletriche. "La ricerca - spiega il direttore dell'Icb Cnr, Di Marzo - ha identificato il ruolo del recettore dei cannabinoidi di tipo 1 (CB1) nel processo di differenziamento delle cellule muscolari scheletriche umane e animali. Poiché alcune patologie muscolari sono determinate dalla progressiva degenerazione o dall'alterazione del processo di rigenerazione dei tessuti, la possibilità di controllare farmacologicamente o geneticamente la funzione del recettore CB1 apre la strada a nuove strategie terapeutiche per il trattamento di patologie che incidono sulla rigenerazione e sullo sviluppo delle cellule muscolari, per le quali purtroppo non sono attualmente disponibili trattamenti farmacologici mirati. Basti pensare all'implicazione di tale opportunità nel rallentamento del decorso delle distrofie muscolari".

Lo studio del team italiano ha rivelato inoltre che "diversi attivatori di tale recettore, sia endogeni, cioè prodotti dall'organismo, che sintetizzati in laboratorio, inibiscono l'espansione e il differenziamento dei mioblasti, le cellule precursori del muscolo scheletrico, in miotubi, i componenti elementari delle fibre muscolari". "Al contrario - prosegue il dottor Di Marzo - alcuni bloccanti del recettore CB1, esercitano l'effetto opposto, cioè stimolano tale differenziamento. L'effetto del CB1 è esercitato attraverso l'inibizione della funzione di altre proteine chiave per lo sviluppo muscolare, note come canali del potassio".

Fonte: Farmacia.it via Cannabis.info