\\ Home Page : Articolo : Stampa
Entracque (Cuneo): sci nel borgo piemontese.
By Admin (from 14/01/2011 @ 12:00:05, in it - Scienze e Societa, read 1908 times)

Ad Entracque c’è un legame speciale tra il borgo e il paesaggio: le casette, strette strette tra loro come per scaldarsi a vicenda, sono dei rifugi sicuri contro la forza indomabile della montagna, tane rassicuranti che proteggono dal freddo e dalla neve. Allo stesso tempo, però, sono sculture in armonia col panorama, e sopravvivono da sempre grazie alla natura selvaggia circostante, che attira sul posto innumerevoli visitatori. Entracque è un borgo piemontese di appena 800 abitanti in provincia di Cuneo, incastonato tra i monti come un monile delicato. Dai suoi 904 metri di quota, a 25 km dal capoluogo provinciale, il paese vive ogni anno un incremento notevole della popolazione, che in estate e in inverno raggiunge le 5000-6000 anime, distribuite negli alberghi pittoreschi o nelle seconde case riservate alle vacanze.

Le cose non sono andate sempre così: un tempo la vocazione di Entracque era agricola, grazie al clima alpino che favoriva la coltivazione delle patate e altri prodotti montani. Tra il Settecento e l’Ottocento prese piede l’industria tessile, che venne però abbandonata con l’avvento dell’industria moderna, cedendo il passo a una nuova risorsa economica fondamentale: appunto il turismo.

Una componente fondamentale è il turismo invernale, sviluppatosi sin dall’inizio del Novecento grazie alla vicinanza della Riserva Reale di caccia. Negli anni Sessanta vennero create le piste da discesa del monte Viver e la sciovia cosiddetta “Piccola”, subito affiancata dalla sciovia “Grande”. Il decennio successivo vide l’istallazione di nuovi skilift, e negli anni Novanta tutte le strutture godettero di un ammodernamento esclusivo. Ospitando gare di rilevanza nazionale e internazionale la stazione sciistica ha riscosso un successo sempre maggiore, sino ai risultati attuali: circa 20 km di piste, alcune utilizzate per le competizioni, in parte innevate artificialmente benché l’ottima esposizione garantisca un buon innevamento da dicembre a marzo. Nel 2006 si sono svolti su queste piste i Giochi Olimpici Torino, regalando ulteriore lustro agli impianti di Entracque.

Se visitate Entracque in primavera o in estate non troverete le vette luccicanti di neve, ma una tavolozza di verdi lucenti, nello scenario magico del Parco delle Alpi Marittime: qui potrete intraprendere lunghe passeggiate, pedalate e vere e proprie arrampicate, in un reticolo inesauribile di sentieri di diverse difficoltà. Elemento dominante del paesaggio, riconoscibile anche nel nome del paese, è da sempre l’acqua: l’economia di Entracque si è sempre basata sull’utilizzo intelligente del ricco patrimonio idrico a disposizione, e già nel Seicento lo sfruttamento del torrente Gesso e del Rio Busset serviva ad azionare i mulini e a far funzionare le fabbriche tessili.

A testimoniare il legame indissolubile tra il borgo e le acque ci sono, in paese, numerose fontane, che con le loro forme caratteristiche accompagnano il visitatore in un percorso affascinante attraverso i secoli. In piazza Giustizia e Libertà si legge un’iscrizione, sulla cornice della fontana, datata 1565, ma ci sono tante altre fontane realizzate in vari periodi, che costituivano veri e propri punti di incontro nel centro cittadino. I mascheroni, le decorazioni e le figure fantastiche di questi piccoli monumenti ricordano un mondo magico, artistico e tradizionale che affonda le radici in tempi lontani.

Fu Vittorio Emanuele II, nel 1836, a notare la ricchezza d’acqua nel territorio, e a stabilire nei paraggi del paese la riserva di caccia Savoia e le riserve di pesca. Oggi l’importanza di questo prezioso elemento emerge chiaramente a Valdieri, la vicina località termale, dove strutture moderne e accoglienti sono pronte a regalarvi un soggiorno indimenticabile dominato dal relax e la pace.

Ma la natura circostante regala agli abitanti di Entracque tante altre cose, aldilà delle acque purissime, delle piste da scii e dai panorami mozzafiato del Parco: le montagne sono infatti generose di prodotti genuini, che finiscono sulle tavole locali sotto forma di piatti prelibati, dopo un passaggio nelle mani sapienti delle signore del posto. Particolarmente gustosi sono i formaggi, soprattutto la ricotta e i tomini freschi, ma anche il saporitissimo Castel Ariund, da accompagnare col miele di rododendro o di millefiori. Da assaggiare anche il Brus, una pasta cremosa ricavata dalla ricotta, ottima da spalmare sul pane rustico diEntracque a base di farina di malto. Immancabili le “cuiette”, ovvero gli gnocchi della tradizione, realizzate con i “bodi”, le rinomate patate di Entracque.

A proposito di prodotti tipici: all’inizio di settembre si svolge in paese la fiera della patata, in concomitanza con la festa patronale di Sant’Antonio. Un’altra occasione di festa particolarmente sentita è quella dell’Immacolata, che comprende la degustazione delle prelibatezze locali, i mercatini natalizi e tanta buona musica ad animare le vie cittadine.

Ad incorniciare il tutto c’è un clima piuttosto piacevole, mite tutto l’anno, senza sbalzi eccessivi di temperatura o valori estremi. Le temperature medie del mese più freddo, gennaio, vanno infatti da una minima di 2°C a una massima di 5°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 17°C ai 27°C. Le precipitazioni sono scarse in estate, infatti a luglio cadono appena 43 mm di pioggia, ma si presentano con più frequenza in primavera, quando cadono in media 110-120 mm di pioggia mensili.

Per raggiungere Entracque si possono valutare diverse possibilità. Chi viaggia in auto dovrà percorrere l’autostrada Savona-Torino, uscire a Cuneo e proseguire per Entracque passando da Borgo San Dalmazzo. Chi sceglie il treno dovrà scendere alla stazione ferroviaria di Cineo, sulle linee Torino-Cuneo o Genova-Cuneo, e raggiungere la meta con gli autobus della Nuova benese. Gli aeroporti più vicini sono invece quelli di Cuneo Levaldigi e di Torino Caselle, rispettivamente a 44 km e 148 km circa.

Fonte: ilturista.info