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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

 Il 10 maggio scorso, il satellite della Nasa Landsat 5 ha rivolto il suo occhio sul fiume, scattando una serie di immagini che ricostruiscono l'avanzata delle masse d'acqua esondate.

L'emergenza è scattata a inizio maggio, quando il Mississippi e i suoi affluenti hanno inondato vaste aree degli Stati Uniti, in Missouri, Kentucky, Tennessee, Arkanas, Mississippi e Louisiana. Finora, sono state evacuate circa 1300 famiglie nella città di Memphis, invasa dal fiume in piena proprio il 10 maggio e dove il livello delle acque ha toccato i 15 metri, sfiorando di pochi centimetri il record stabilito dalle inondazioni del 1937.

Imponenti le misure d'emergenza adottate per evitare che l'inondazione raggiungesse la città di Cairo, nell'Illinois: nel tentativo di sbarrare la strada alle acque, l'esercito ha scavato una voragine del diametro di tre chilometri per dirottarle verso il bacino di New Madrid. Nei prossimi giorni, le inondazioni raggiungeranno anche New Orleans, terminando la propria corsa nel Golfo del Messico. Nei territori colpiti (fino a 56mila chilometri quadrati) l'agricoltura ha già subito ingenti danni calcolati in almeno due miliardi di dollari.

Fonte: galileonet.it - Riferimenti: Nasa

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Il prof. Tullio Simoncini nel suo libro intitolato “Il cancro è un fungo”, ha raccolto alcune testimonianze che vi ripropongo e vi consiglio di leggere:

“Il Dr. Hardin Jones, docente presso l’Università della California, dopo aver analizzato per molti decenni le statistiche relative alla sopravvivenza al cancro, ha tratto la seguente conclusione: [...] quando non sono curati, i malati non peggiorano, o addirittura migliorano.” Le inquietanti conclusioni del Dr. Jones non sono mai state confutate”. (Walter Last, "The Ecologist" vol 28, n. 2, marzo/aprile 1998).
 
“Molti oncologi raccomandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi tipo di tumore, con una fiducia non scoraggiata dagli insuccessi pressoché costanti”. (Albert Braverman, MD, "Medical Oncology in the 90s", Lancet 1991, vol 337, p. 901).

“I nostri regimi più efficaci sono gravidi di rischi, di effetti collaterali e di problemi pratici. Dopo che tutti i pazienti che abbiamo curato ne hanno pagato lo scotto, solo un’esigua percentuale di essi viene ricompensata da un effimero periodo di regressione tumorale, generalmente parziale”. (Edward G. Griffin, "World Without Cancer", American Media Publications, 1996).

“Alcuni scienziati di stanza presso il McGill Cancer Center (McGill University, Montreal, Canada) inviarono a 118 medici, esperti di cancro ai polmoni, un questionario per determinare quale grado di fiducia essi nutrissero nelle terapie che applicavano. Fu loro chiesto di immaginare di aver contratto essi stessi la malattia e quale delle sei attuali terapie sperimentali avrebbero scelto. Risposero 79 medici, 64 dei quali non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad alcun trattamento che contenesse Cisplatino – uno dei comuni farmaci chemioterapici che applicavano – mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili, a causa dell’inefficacia e dell’elevato grado di tossicità della chemioterapia”. (Philip Day, "Cancer: Why We're Still Dying To Know The Truth", Credence Publications, 2000).

“Il Dr. Ulrich Abel, epidemiologo tedesco della Heidelberg/Mannheim Tumor Clinic, ha esaustivamente analizzato e passato in rassegna tutti i principali studi ed esperimenti clinici mai eseguiti sulla chemioterapia [...].Abel scoprì che il tasso mondiale complessivo di esiti positivi in seguito a chemioterapia era scioccante in quanto, semplicemente, non erano disponibili da nessuna parte riscontri scientifici del fatto che la chemioterapia riesca a “prolungare in modo apprezzabile la vita dei pazienti affetti dai più comuni tipi di cancro organico.” Abel sottolinea che di rado la chemioterapia riesce a migliorare la qualità della vita, la descrive come uno squallore scientifico e sostiene che almeno l’80% della chemioterapia somministrata nel mondo è priva di qualsiasi valore. Ma, anche se non esiste alcuna prova scientifica che la chemioterapia funzioni, né i medici né i pazienti sono disposti a rinunciarvi. (Lancet, 10 agosto 1991)

Ovviamente chi vi scrive non è un medico e non può accertarsi della veridicità di certe teoria ma sembra che il prof. Simoncini abbia curato svariati tumori,anche in malati terminali,con il semplice aiuto del bicarbonato di sodio.

D’altra parte ci sono altri medici che affermanoo che l’utilizzo del bicarbonato non solo non servirebbe a nulla ma sarebbe addirittura dannoso per il nostro organismo.

Per come la vedo io la cura più importante per qualsiasi malattia è l’auto-convincimento.Se credi che una malattia sia incurabile allora sarà incurabile ma se credi di poter guarire allora guarirai.

Se volete informarvi riguardo il prof. Simoncini basta cercare i suoi video e le sue teorie tramite google.

Fonte: OsaSapere.it

Chi è il Dr. Tullio Simoncini?


Tullio Simoncini, è un medico chirurgo romano, specializzato in oncologia e in diabetologia e malattie del ricambio, è anche dottore in filosofia.   La sua nota distintiva caratteriale è l’insofferenza per la falsità e la menzogna. A  livello scientifico  ciò si traduce in una forte opposizione contro ogni tipo di conformismo intellettuale.
Se si considera il totale fallimento dell’oncologia ufficiale, si capisce la sua posizione estremamente critica nei confronti di un sistema planetario scientificamente morto e produttore di morti. È uno sportivo che cura costantemente il suo stato fisico cercando di obbedire alle elementari regole della natura: sana alimentazione, attività fisica e responsabilità morale. Pratica costantemente jogging e, quando è possibile, sci e calcio.

La sua naturale tendenza alla sintesi deriva anche da una sensibilità che tende a percepire l’armonia del “tutto”, distintamente dal valore delle parti. Questo suo istinto è stato rafforzato dalla sua propensione musicale, coltivata e rafforzata dal fatto che ha suonato vari strumenti come il pianoforte, la chitarra classica e quella moderna. Quest’ultima lo ha portato a formare, quando era studente al liceo classico e poi all’università, varie band musicali che si esibivano nel centro Italia.
Tutta la sua personalità, inoltre, è pervasa da una forte umanità, la vera molla che lo ha portato a chiedersi, di fronte allo straziante dolore dei malati, quanto misere e insignificanti fossero le nozioni fondamentali della medicina. Negli anni di professione medica ha elaborato una sua teoria sul "male del secolo".

Ha partecipato a diverse conferenze e dibattiti  ed è stato, tra l’altro, relatore al convegno "Firenze-Medicina 2000" (18-19 settembre 1999)  e  al  "Congresso Internazionale di Oncologia" di Treviso (15-16-17 ottobre 1999). Invitato a varie trasmissioni televisive di tv private, ha dibattuto le problematiche della medicina ufficiale e di quella alternativa e ha esposto le sue teorie sul cancro. Ha partecipato a importanti conferenze e in quella del 4 marzo 2000 svoltasi a Perugia, era presente come relatore anche il Prof. Luigi Di Bella. E' presidente del comitato scientifico di una federazione di associazioni per la libertà di cura. Dedicatosi da tempo alla studio e cura dei tumori, presenta una teoria molto interessante sull’eziopatogenesi della malattia cancerosa. Sostiene infatti che il cancro non dipende, come afferma la medicina ufficiale, da cause genetiche, ecc., ma è il risultato di un'affezione fungina "non visualizzata né studiata nella sua dimensione intima connettivale". Secondo la sua teoria, suffragata dai tanti casi risolti, responsabile del cancro è appunto la Candida.

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Un vaccin antigripal utilizat la nivel mondial nu ar mai trebui administrat copiilor, spun specialistii. Potrivit unui nou studiu, Pandemrix, vaccinul utilizat pentru combaterea gripei porcine (virusul AH1N1) poate creste riscul aparitiei narcolepsiei la persoanele sub 20 de ani.

Aproape 30 de milioane de persoane au fost vaccinate în Europa cu Pandemrix, produs al gigantului farmaceutic GlaxoSmithKline, după izbucnirea gripei H1N1 la începutul anului 2009. Aprobat în Europa în sepembrie 2009, vaccinul a fost reevaluat în august anul următor, după ce specialistii din Finlanda au afirmat că acesta poate duce la narcolepsie, o tulburare de somn cronică manifestată prin tendinta incontrolabilă de a adormi în momente nepotrivite.

Un vaccin contra gripei porcine provoacă narcolepsia!

Au fost înregistrate 335 de cazuri de persoane care au dezvoltat narcolepsie după administrarea Pandemrix, dintre care 10 în Marea Britanie, tară în care au fost utilizate 6 milioane de doze din acest vaccin.

Agentia Europeană pentru Medicamente a studiat rezultatele studiilor din Suedia si Finlanda si au concluzionat că există un risc de narcolepsie de 6 până la 13 ori mai mare în rândul copiilor vaccinati. Acest lucru înseamnă că, din 100.000 de adolescenti vaccinati, 7 ar putea dezvolta narcolepsie. Având în vedere faptul că nu au fost înregistrate asemenea cazuri în alte regiuni, specialistii iau în considerare si posibilitatea ca vaccinul să interactioneze cu factori genetici sau de mediu, cum ar fi infectiile regionale apărute în Scandinavia, care ar putea creste riscul dezvoltării acestei boli.

În urma acestui studiu, specialistii de la Agentia Europeană pentru Medicamente au declarat că Pandemrix ar trebui administrat tinerilor sub 20 de ani doar dacă sunt supusi unui risc major si nu este disponibil vaccinul trivalent contra gripei sezoniere.

Totusi, Organizatia Britanică pentru Studiul Medicamentelor (MHRA) a declarat că recomandările Agentiei Europene pentru Medicamente nu sunt obligatorii, motiv pentru care în această tară nu va fi restrictionată administrarea vaccinului Pandemrix.

Un membru al MHRA a declarat că, deoarece perioada de valabilitate a stocurilor de Pandemrix rămase în Marea Britanie expiră în luna octombrie a acestui an, ele nu vor fi utilizate în campania de vaccinare din 2011/12. Cu toate acestea, nu se stie încă dacă Marea Britanie va comanda noi stocuri de Pandemrix.

GlaxoSmithKline a anuntat că va desfăsura propriile cercetări cu privire la asocierea dintre produsul său si narcolepsie si că va colabora cu experti independenti, conform acordului său cu Agentia Europeană pentru Medicamente.

Sursa: The Telegraph - via Descopera.ro

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Buongiorno a tutti, siccome è un po’ difficile orientarsi nel cosiddetto caso Casa Tremonti, oggi ci occupiamo di questo guazzabuglio per cercare di mettere un po’ d’ordine e di capire anche cosa può succedere, perché sapete che siamo talmente malridotti che a Tremonti paiono essere appese le residue speranze di salvarci dalla tempesta finanziaria che secondo voci sempre più insistente starebbe per abbattersi anche sul nostro paese, poco prima di ferragosto.

Affitti e subaffitti di Tremonti.

Intanto mi scuso con le teste di cazzo che la scorsa settimana si sono meravigliate se mi sono scansato per evitare di prendermi il lampadario in testa durante il terremoto e soprattutto mi scuso per il fatto che a casa mia porto i pantaloni corti, prometto di non farlo più anche perché evidentemente questa è diventata una delle notizie più importanti della settimana, visto che nel nostro paese non succede niente, ma torniamo a Tremonti.
Tutto comincia quando circa un mese e mezzo fa, la Procura di Napoli chiede e ottiene dal G.I.P. di Napoli la custodia cautelare per Marco Milanese che è un ex finanziere che per anni da svolto incarichi di ufficiale, prima sott’ufficiale e poi ufficiale della Guardia di Finanza ha fatto un sacco di verifiche fiscali e poi come ogni tanto avviene, ha lasciato la guardia di Finanza per diventare, nel giro di poco tempo, il principale e più stretto collaboratore di Tremonti che non è soltanto ogni tanto il Ministro delle Finanze dell’economia, ma è soprattutto il titolare di uno dei primissimi studi di tributaristi e commercialisti d’Italia che assiste i maggiori gruppi finanziari e imprenditoriali d’Italia che, come natura vuole, spesso subiscono ispezioni e verifiche fiscali della Guardia di Finanza. Molti capitani di industrie e finanzieri si avvalgono dei servigi di ex ufficiali della Guardia di Finanza e molto spesso cominciano a avvalersene proprio quando questi ufficiali o sott’ufficiali si sono occupati delle loro aziende, si sa come vanno le cose, il finanziere guadagna poco, l’imprenditore guadagna molto, spesso il finanziere rimane, non spesso per fortuna raramente, ma ogni tanto capita, rimane abbacinato dai soldi, dal lusso, dalla rutilante opulenza dei luoghi che è costretto a visitare per ragioni d’ufficio e quindi se ne lascia conquistare, abbandona la divisa e va a guadagnare meglio, spesso le ispezioni che sta facendo finiscono nel nulla, accadde così per esempio con il Finanziere Massimo Maria Berruti che nel 1979 visitò i cantieri di Milano 2, ci trovò un nanerottolo spelacchiato che fingeva di tracciate delle linee su un foglio, chiese se era il proprietario o se non lo conosceva, quello disse, no, no, sono soltanto il progettista, era Berlusconi che era naturalmente il proprietario, ma tanto per cambiare si nascondeva e l’ispezione nonostante che avesse evidenziato alcuni profili interessanti dal punto di vista tributario e dal punto di vista di certe operazioni che si facevano con società estere, fu frettolosamente chiusa e poi si scoprì che uno dei finanzieri, un certo Gallo risultava nelle liste della P2 che uscirono due anni dopo e l’altro Berruti aveva smesso di fare il finanziere, aveva cominciato a fare l’Avvocato e a lavorare proprio per la finanza estera del gruppo del nanerottolo, dopodichè gli successe qualcos'altro, fu arrestato a metà degli anni 80 per lo scandalo Icom da cui poi uscì pulito, non uscì pulito invece poi dallo scandalo della corruzione della Guardia di Finanza, dove lui si prestò a un’operazione di depistaggio per silenziare i finanzieri che venivano corrotti dalla Fininvest e dopo essere stato condannato 8 mesi definitivi per favoreggiamento, approdò mestosamente in Parlamento dove tutt’ora risiede a spese nostre, il caso di Berruti non è isolato, Milanese che per il momento non ha condanne, ha soltanto imputazioni per corruzione ha comunque anche un mandato di cattura che risale, a un mese fa, ma essendo parlamentare, per eseguire il mandato di cattura i giudici hanno dovuto chiedere il permesso alla Camera che, con vari artifizi e raggiri è riuscita a rinviare il voto all’autunno e quindi su Milanese pende una meravigliosa spada di Damocle a forma di manette, vedremo in autunno se il Parlamento, come è già accaduto con l’On. Papa, autorizzerà il suo arresto, oppure se vieterà ai giudici di mettergli le manette!
Nel mandato di cattura inoltrato al Parlamento per l’autorizzazione all’arresto, si legge che Marco Milanese ospita in un appartamento sontuoso in Via Campo Marzio, 24 200 metri quadrati con salone affrescato, il Ministro dell’economia Giulio Tremonti, di cui lui è fedelissimo e risulta che per questo appartamento Milanese paghi un affitto di 8500 Euro al mese, chi ci vive? Tremonti e basta in questo enorme spazio di 200 metri quadrati vive Tremonti che ha famiglia, credo abbia una moglie e un figlio a Pavia, ma a Roma non ha un appartamento suo, quel giorno, quando sui siti comincia a rimbalzare il contenuto di questo mandato di cattura, Tremonti emette un comunicato, un comunicato in cui dice, è il 7 luglio, l’ha detto un mese e mezzo fa, mi sembrava passato più tempo, il 7 luglio “la mia unica abitazione è a in Pavia, non ho avuto altre case a Roma, per 3 sere la settimana che normalmente da più di 15 anni trascorro a Roma, ho sempre avuto soluzioni temporanee - non si capisce come possa il Ministro dell’economia trascorrere soltanto 3 giorni della settimana a Roma, dovremmo averne uno a tempo pieno, invece apprendiamo da lui che ce l’abbiamo a tempo parziale, 3 giorni soltanto va al Ministero, evidentemente – prevalentemente in albergo e come Ministro in Caserma, poi ho accettato l’offerta fattami da Milanese per l’utilizzo temporaneo da parte dell’immobile nella sua piena disponibilità e utilizzo, apprese oggi le notizie giudiziarie relative all’immobile, già da stasera per ovvi motivi di opportunità, cambierò sistemazione”. “Apprese oggi” no “apprese oggi” non è vero, si scopre subito che Tremonti era stato interrogato dai PM di Napoli in gran segreto nel dicembre dell’anno scorso, e lì i magistrati di Napoli gli avevano chiesto conto e ragione di una serie di comportamenti gravissimi di cui accusavano il suo fedelissimo Milanese per chiedergli se lui ne sapesse qualcosa, se li avallasse o se quel tizio approfittasse del suo nome per farsi dare soldi, Ferrari, regali, gioielli, tangenti, Tremonti dunque sa da dicembre che il suo braccio destro è accusato di fatti gravissimi, ma lascia passare dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, fino al 7 luglio, 7 mesi e un pezzo, prima di andarsene dalla casa in cui era ospite e di cui risulta pagare l’affitto Milanese e di prendere le distanze dal suo fedelissimo che ha continuato a essere il suo fedelissimo anche se Tremonti, dall’inizio di dicembre sapeva di quali comportamenti era accusato dalla Procura di Napoli e anche se fin dal 15 dicembre, i giornali avevano dato notizia delle indagini di Napoli su Milanese per corruzione, quindi non lo sapeva soltanto Tremonti, lo sapevamo poi anche tutti noi dopo qualche giorno dal suo interrogatorio, perché se lo è tenuto al fianco? Perché gli ha consentito di continuare a fregiarsi nel titolo di consigliere privilegiato del Ministro dell’economia? Perché è rimasto a casa sua fino al 7 luglio? Mistero!
Imprudenza, leggerezza, menefreghismo, senso di impunità, “io sono io, voi non siete un cazzo!”, può essere tutto, sta di fatto che questo è!
Cosa succede a quel punto? Succede che il Parlamento va avanti nell’esame del mandato di cattura, si scoprono altre cose e ci si domanda com’è possibile che Milanese disponga di 8500 Euro al mese per pagare l’affitto di una casa dove non abita, visto che poi deve anche occuparsi della casa dove abita, visto che ha una prima moglie da cui si è separato e poi ne ha una seconda, avrebbe un certo numero di spese per quanto i parlamentari guadagnino bene, come fa Milanese a permettersi di poter offrire a Tremonti un appartamento per il quale paga 8500 Euro? Niente paura che i magistrati di Napoli vanno avanti con le indagini e scoprono che in realtà quell’appartamento dove abita Tremonti in Via Campo Marzio di 200 metri quadrati con gli affreschi e altri ammennicoli, sì sembra pagarlo, quanto all’affitto Milanese, ma in realtà i soldi a Milanese per quell’appartamento glieli dà qualcun altro, così almeno sostiene un costruttore edile che si chiama Tommaso Di Lernia nel giro è noto come “er cowboy” è un ex muratore che ha messo in piedi un’aziendina, un’impresa edile e che fa lavori, ovviamente e fa lavori che intersecano varie indagini che in questo momento sono aperte a Roma e a Napoli: Finmeccanica, Enav e cosa dice questo Di Lernia? Questo Di Lernia dice in un memoriale, che l’affitto della casa abitata dal Ministro Tremonti in Via Campo Marzio non lo paga Milanese, ma lo paga un altro imprenditore che si chiama Angelo Proietti, perché Proietti dovrebbe pagare quei soldi per l’affitto di una casa abitata da Tremonti? Lo fa così perché gli è simpatico Tremonti o gli è simpatico Milanese? No, dice Di Lernia che in cambio questo proietti riceve subappalti nelle opere appaltate dall’Enav, l’Enav è un ente pubblico che si occupa del controllo sui voli, sugli aerei.
Chi è il controllore dell’Enav? Il Ministero dell’Economia, cioè Tremonti e Milanese, non solo, ma questo proietti pare abbia ristrutturato quell’appartamento gratis e in cambio, secondo l’accusa avrebbe avuto degli appalti anche da un’altra società pubblica, la Sogei che è partecipata al 100% sempre dal Ministero dell’economia, quindi il sospetto, Milanese ha querelato Di Lernia per calunnia, quindi dobbiamo parlare semplicemente di sospetto che nasce dal memoriale di Di Lernia è Proietti ristruttura gratuitamente l’appartamento a Milanese dove poi abita Tremonti, Proietti paga l’affitto a Milanese al posto di Milanese di Tremonti e in cambio ottiene subappalti dall’Enav e appalti dalla Sogei che sono società l’una che ha come supervisione il Ministero rappresentato da Tremonti e l’altra che ha addirittura come socio unico il Ministero rappresentato da Tremonti. Dice poi Di Lernia che ci sono dietro a Tremonti brutte storie di ricatti, perché dice Di Lernia, Tremonti è stato ricattato da Lorenzo Cola, quest’ultimo è un faccendiere che è stato in carcere a lungo, forse lo è ancora, altrimenti è stato appena liberato, in quanto era il consulente di Guarguaglini che è il N. 1 della Finmeccanica, per cosa veniva ricattato Tremonti? 1) Veniva ricattato per il fatto che l’affitto della casa non lo pagavano né lui né Milanese, dice Di Lernia; 2) perché Di Lernia era stato costretto, sempre in cambio poi di favori, di appalti a comprare sopracosto uno yacht, una barca di Milanese e poi aggiunge Di Lernia, veniva ricattato Tremonti anche per le sue altre porcate che non sappiamo quali siano.

Chi ricatta il ministro delle Finanze?

Perché veniva ricattato con queste notizie compromettenti da Cola? Perché Cola si sarebbe speso per fare in modo che il suo referente in Finmeccanica, il capo di Finmeccanica Guarguaglini non venisse sostituito, a un certo punto pareva che Tremonti volesse sostituire Guarguaglini con Flavio Cattaneo, l’ex Direttore generale della RAI che ora è amministratore di Terna, per salvare Guarguaglini dall’avvicendamento ci sarebbe stato un ricatto a Tremonti.
Se togli Guarguaglini e metti Flavio Cattaneo noi facciamo uscire le tue porcate: affitto, barca e altre, non sappiamo se è vero o non è vero che le cose sono andate così, sappiamo però che Guarguaglini è stato riconfermato a Finmeccanica e così avremmo, se fosse vero, un uso privato di gruppi pubblici, come: Sogei, Enav e Finmeccanica, dove le nomine non si decidono in base al merito, ma si decidono in base a ricatti, scambi di favori, oppure raccomandazioni di Milanese che era attivissimo nel nominare e nello snominare negli ambienti delle aziende statali e parastatali, questo Di Lernia non è che sia un giglio di campo, Di Lernia è un costruttore accusato a sua volta di corruzione e frode fiscale perché la sua società ha avuto degli appalti dall’Enav.
Però parla, consegna questo memoriale e quindi questo memoriale viene depositato agli atti. Raccontando queste cose nel suo memoriale Di Lernia racconta che l’affitto di Tremonti in realtà non lo pagava Milanese ma lo pagava Proietti in cambio di appalti dall’Enav e dalla Sogei.
A questo punto seconda comunicazione di Tremonti, il quale dice “è vero che lo pagava Proietti”, Milanese pure dice che non è vero che l’affitto lo pagava Proietti, Milanese dice “lo pagavo io e poi Tremonti mi dava circa la metà” Tremonti conferma “davo 4000 Euro al mese a Milanese per il disturbo di occupare un appartamento affittato da lui” 4 mila Euro, i magistrati controllato, non risulta nessun contratto di sublocazione, tra l’affittuario ufficiale, Milanese e il subaffittuario Tremonti, quindi evidentemente gli dava i soldi così, brevi manu, in contanti, non risultano neanche bonifici o assegni se non un assegno che può non riguarda questa faccenda, ma un’altra transazione tra Tremonti e Milanese.
Tremonti comunica tutto ciò e dice: “ho fatto una leggerezza, ho fatto una stupidata, è stato un errore, ma l’ho fatta per ragioni di privacy – perché dice – convenuto lo specifico conteggio di una somma a titolo di contributo, pagata via, via per ciascuna settimana, calcolata in base alla mia tariffa giornaliera di ospitalità alberghiera, nessun nero e nessuna irregolarità, all’inizio avevo pensato a un diverso contratto che poi ho subito escluso per ragioni personali. Trattandosi di questo tipo di rapporto tra privati e cittadini non era dovuto all’emissione di fattura o vietata la forma di pagamento, come facevo a disporre ogni settimana del contante? Dal 2001 prima e poi dal 2008, cioè da quando è diventato Ministro la prima e la seconda volta, la prima volta dal 2001 al 2004 poi fu cacciato e sostituito da Siniscalco, questa volta dal 2008 a oggi, ricevo in contanti in modo perfettamente lecito e ufficialmente registrato il mio compenso da Ministero pari a circa 2390 Euro al mese” quindi dove prende gli altri 1600 Euro al mese per pagare cash il subaffitto informale a Milanese? Dice nel 2008 sul 2007 ho dichiarato tanto al fisco, quanto in Parlamento, un reddito annuale molto elevato come nei tanti anni precedenti e così pur avendo interrotto l’attività professionale, ho o accumulato titolarità di altri redditi, è tutto tracciato e tracciabile, ho fatto errori? Sì, certamente in primo luogo che qualcosa posso rimproverarmi, via il fatto di non avere lasciato prima l’immobile, l’ho fatto in buonafede ma sarebbe stato senza dubbio più opportuno, dato che proprio questo è ora causa di speculazioni che avrebbe potuto e dovuto evitare, però non ho commesso illeciti” questo dice lui, illeciti penali non si sa, vedrà la magistratura.
Illeciti nel senso che ha violato una legge? Quello sì, abbiamo scoperto noi de Il Fatto Quotidiano, che nella legge finanziaria del 2005, nell’ambito della “lotta” all’evasione fiscale, Tremonti aveva fatto infilare una norma che rende nulli i contratti di sublocazione se non vengono registrati, perché? Per evitare gli affitti in nero, se ho degli appartamenti e li affitto a degli extracomunitari e mi faccio dare i soldi fuori busta e poi dico: va beh, ma sono amici miei, li sto ospitando, facciamo tutto tra di noi, è evidente che sto sfuggendo al fisco, qualcuno sta sfuggendo al fisco, qualcosa sta sfuggendo al fisco, ecco perché nel 2005 opportunamente la legge finanziaria che ovviamente era stata fatta l’anno prima, prevedeva che dal primo gennaio 2005 i contratti di locazione o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento di unità immobiliari o di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se ricorrendone i presupposti non sono registrati, inoltre la registrazione del contratto deve essere effettuata entro 30 giorni dalla stipula.
C’è già una sentenza del Tribunale di Roma del 30 settembre 2010 e ribadisce la sanzione della nullità nel contratto di locazione in caso di mancata registrazione entro 30 giorni dalla stipula, questo dice la sentenza, perché? Qual è la ratio di questa norma? Perché l’evasione fiscale nasce spesso da contratti d’affitto informali, in nero, tant’è che già nel 1998 la legge 431 prevedeva la nullità del contratto di locazione a uso abitativo non registrato, è nulla ogni pattuazione ogni volta, volta a determinare un importo del canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato, ma quella norma riguardava soltanto i contratti di locazione a uso abitativo.
Così questa norma è stata integrata con quella che vi ho letto prima del 2005. Tremonti dice: parzialmente occupavo quell’alloggio e quindi pagavo la metà” ma nessuno dei vicini ha mai visto altri se non lui occupare quell’appartamento e quindi perché se lo occupava tutto, pagava soltanto la metà? Tenete presente che se per caso avesse pagato cash a Milanese più di 5000 Euro, sarebbe incappato nella legge antiriciclaggio che prevede che contanti e senza fattura non si possa pagare più di 5 mila Euro, se uno supera i 5 mila Euro, incappa nella sospetta operazione di riciclaggio e quindi il pagamento deve essere tracciabile sopra quella soglia, speriamo che sia vero che pagava soltanto 4 mila Euro, non possiamo verificarlo perché ovviamente se lo faceva per contanti, non esistono bonifici, non esistono assegni e quindi non esistono documenti che dimostrino che dava veramente solo 4 mila Euro a Milanese che pur non mettendo piede in quella casa, di Euro ne pagava 8500, poco importa se poi se li faceva dare da Proietti come dice Di Lernia, oppure se li metteva di tasca sua, prendendoli non si sa bene da quale reddito, visto che poi ha anche due famiglie da mantenere e ha anche la sua di casa, almeno una, credo che ne abbia anche un’altra poi nel napoletano, visto che è originario di quelle parti.
napoletano, visto che è originario di quelle parti. casa, almeno una, credo che ne abbia anche un'le reddito, visto che poi h
Non basta, perché Tremonti ha detto: ho lasciato la caserma della Guardia di Finanza per andare a abitare o in albergo o meglio ancora a casa di Milanese per ragioni di privacy, non si capisce che differenza ci sia tra l’albergo e la casa di Milanese ai fini della privacy, perché? Perché Tremonti dice che in quella caserma della Guardia di Finanza si sentiva controllato, spiato e talvolta addirittura pedinato.
In caserma, come fanno a pedinarti in albergo? Se riescono a pedinarti in albergo, riescono anche a pedinarti a casa di Milanese, se invece non riescono a pedinarti a casa di Milanese non riescono a pedinarti neanche in albergo e quindi perché non vai in albergo? Tra l’altro in albergo, ha spiegato lo stesso Tremonti, abitava senza spenderci una lira, perché? Perché ovviamente essendo a Roma per motivi di ufficio, era Ministro, l’albergo glielo pagava lo Stato, glielo pagavamo noi, allora perché lasciare l’albergo dove non spendeva una lira per andare a abitare da Milanese dove spendeva, dice lui, 4 mila Euro al mese cash, per non farsi pedinare? Ma lo potevano pedinare anche in albergo! Poi chi lo pedinava? Ovviamente uomini della Guardia di Finanza, Tremonti come scorta ha uomini della Guardia di Finanza perché è il Ministro delle finanze, ci mancherebbe altro! Ma se uno ha il sospetto che la finanza lo faccia pedinare, può chiedere una scorta dei Carabinieri o della Polizia, perché ha continuato a farsi scortare dalla Guardia di Finanza se aveva quei sospetti? Poi ci sono le date, le date che non tornano, lui dice: quando ho cominciato a temere che mi pedinassero ho lasciato la caserma e sono andato o in albergo o a casa di Milanese, ma l’ultima volta che nella caserma che c’è dietro al Ministero delle Finanze hanno visto Tremonti è il 2004, quando lasciò il Ministero perché nell’estate del 2004 fu cacciato dal governo Berlusconi perché Fini e Casini chiesero la sua testa, accusandolo addirittura di presentare i conti falsi all’Europa e misero al suo posto Siniscalco.
Dall’estate dal 2004 all’estate dal 2008 Tremonti non è stato più Ministro, quindi non ha avuto più alcun titolo per vivere nella caserma della Guardia di Finanza, dove comunque non è tornato mai quando è rientrato al Ministero dell’economia, quindi se aveva paura che lo pedinassero ce l’aveva prima del 2004 in caserma, allora che c’entra il pedinamento eventuale nel 2004 con la scelta di andare a vivere da Milanese? Lo dico perché l’affitto Milanese per l’appartamento in Via Campo Marzio ha incominciato a pagarlo nel 2008, quando Tremonti è tornato al governo, quindi Tremonti per 4 anni non ha avuto cariche, quindi se andava a Roma andava per fatti suoi, immagino in albergo, quando è tornato a essere Ministro, invece di tornare in caserma, visto che aveva paura di essere pedinato, è andato a casa di Milanese, ma allora vogliamo pensare che lo pedinavano nel 2004? E perché?

Se il ministro delle finanze non si fida della Finanza.

Nel 2004 Tremonti non aveva alcuno scazzo con Berlusconi, mentre invece nell’intervista – colloquio con Repubblica lui sembra far risalire questi pedinamenti alla sua recente guerra con Berlusconi che lo considera un rivale interno, un potenziale nemico, uno che gli monta contro Bossi, è un anno circa che i giornali di Berlusconi hanno cominciato a massacrare Tremonti, prima mai!
Quindi Tremonti collega le campagne di stampa de Il Giornale, di Libero e di Panorama contro di lui, le paragona al metodo Boffo, dice di aver detto a Berlusconi “non accetterò che usiate con me il metodo Boffo” addirittura fa cenno alle voci che in Parlamento giravano su una cordata della Guardia di Finanze fedele a Berlusconi, rappresentata dal Gen. Adinolfi, Capo di Stato maggiore della Finanza, oggi indagato a Napoli per rivelazione di segreti che avrebbe avuto un rapporto molto stretto con Berlusconi, rapporto che Berlusconi non può avere con un Generale della Guardia di Finanza perché non sta a lui, la Guardia di Finanza è sotto l’egida del Ministero dell’economia, non del Presidente del Consiglio.
Allora se collega questa guerra per bande che si fronteggia nell’ultimo anno tra ufficiali tremontiani e ufficiali berlusconiani ai vertici della Guardia di Finanza con i pedinamenti e i pedinamenti come abbiamo visto in caserma non possono essere avvenuti dopo il 2004, c’è qualcosa che non quadra, perché questa guerra per bande ai vertici della finanza, ammesso che ci sia, risale al 2010/2011 e lui ha cominciato a vivere a casa di Milanese nel 2008, allora quando è che temeva di essere pedinato? Quando non era neanche al governo, quando non aveva ancora litigato con Berlusconi? Misteri su misteri, infine c’è un profilo istituzionale in tutto questo, cioè il Ministro dell’economia che esercita il controllo sulla Guardia di Finanza che dipende gerarchicamente da lui e nomina i vertici della Guardia di Finanza, pensa che i vertici della Guardia di Finanza lo facciano spiare, perché dico questo? Perché a nessun finanziere, soldato semplice, a nessuno della manovalanza potrebbe mai venire in mente di spiare il Ministro delle Finanze che sta sopra in cima alla piramide gerarchica, se qualcuno dei sottoposti lo fa, vuole dire che gliel’ha chiesto un superiore, un superiore molto importante che ti deve convincere a spiare uno che è addirittura superiore a lui, quindi è evidente che se ci sono stati spionaggi e pedinamenti, sono stati ordinati dagli altissimi vertici, evidentemente non dai vertici fedeli a Tremonti, ma da quelli Fedeli a Berlusconi, quindi è chiaro che Tremonti quando accusa i misteriosi pedinatori e spioni, sta puntando il dito contro la cordata di generali fedeli a Berlusconi e sta puntando dunque il dito contro Berlusconi, contro il suo Presidente del Consiglio, ora può uno fare il Ministro delle finanze in un governo presieduto da un signore che lui sospetta che lo faccia spiare dalla Guardia di Finanza? Può il Ministro delle Finanze limitarsi a sospettare tutto ciò e a pensare di risolvere il problema dei pedinamenti cambiando casa o andando a dormire da un’altra parte? Come se fosse una faccenda sua privata, ma se la Guardia di Finanza spia il Ministro delle Finanze, forse per ordine del Presidente del Consiglio, quello è una specie di colpo di Stato, sicuramente è un reato, perché non l’ha denunciato? Dice non ho le prove, benissimo, ma se tu non ti fidi più di certi ufficiali della Guardia di Finanza, di cui ci sono i nomi e cognomi nei suoi verbali davanti ai magistrati di Napoli, a cominciare da Adinolfi è può potere cacciarli, nel 2007 il Ministro delle finanze Tommaso Padoa Schioppa, un grande Ministro delle finanze, purtroppo scomparso, una persona corretta e irreprensibile, per bene, andò in Parlamento e fece una durissima requisitoria contro il Generale speciale Capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza dell’epoca e lo cacciò e ebbe ragione perché di lì a poco Speciale fu condannato in appello per peculato, per l’uso privato che faceva di mezzi aerei del corpo, per farsi portare addirittura le spigole in alta montagna durante le vacanze a lui e ai suoi amici.
Poi ne faceva delle altre, infatti è stato subito premiato dopo la condanna con una candidatura sicura in Parlamento e oggi è parlamentare del Pdl, Tremonti avrebbe dovuto fare la stessa cosa con gli ufficiali che riteneva felloni e poi avrebbe dovuto dimettersi dal governo presieduto da colui che lui ritiene in qualche modo avesse a che fare con quello spionaggio ai suoi danni e poi avrebbe dovuto contemporaneamente andare dalla magistratura a denunciare tutti quanti, perché se il Ministro delle Finanze ha dei sospetti sulla Guardia di Finanza, non li deve risolvere cambiando letto o cambiando stanza o cambiando casa, li deve risolvere per via istituzionale, anche perché visto che sono tutti al loro posto il Presidente del Consiglio, Tremonti e i vertici della Guardia di Finanza e così en passant anche il sottosegretario Crosetto ha dichiarato che anche lui non si fida della finanza, che ha paura della Guardia di Finanza, che se qualcuno parla male della Guardia di Finanza, gli arriva la finanza in casa e che la Finanza rappresenterebbe, dice il sottosegretario alla difesa Crosetto, un potere senza controllo, al punto da invocare il controllo della magistratura, se questo pensano esponenti del governo della Guardia di Finanza, mettetevi nei panni di un imprenditore che si vede arrivare i finanzieri per fare una verifica fiscale, cosa deve fare? Deve farli entrare? O li deve cacciare a pedate dicendo: mi sento spiato, controllato, pedinato, c’è un complotto contro di me? C’è una cordata contro di me? Me la state facendo pagare? Se c’è un corpo dello Stato che deve essere assolutamente imparziale, cristallino e rispondere soltanto alle leggi e non, come lo stesso Tremonti dice: alle cordate e alle guerre per bande, è proprio la finanza, perché? Perché spetta alla Guardia di Finanza sorvegliare sulla correttezza del nostro capitalismo, della nostra impresa, della nostra finanza e far pagare le tasse a chi non le paga in un paese dove ci sono 130 miliardi di Euro all’anno di evasione fiscale e un buco colossale che non sappiamo come riempire e che forse ci potrebbe portare al baratro finanziario entro poco.

Se non è imparziale la Guardia di Finanza, se non è affidabile la Guardia di Finanza è evidente che viene meno lo Stato, l’economia, tutto! Il problema quindi non è la casa, l’affitto, quelli sono casi di malcostume che poi vedremo se hanno rilevanza penale etc., basta meno di ciò che è emerso su Tremonti per far dimettere un Ministro in qualunque altro paese del mondo, compreso l’Africa, Asia e il sud-America, ma qui vedete come è tutto collegato, il problema è che il Ministro Tremonti dovrebbe prima cacciare chi sospetta di averlo spiato e poi dimettersi perché non può rimanere in un governo in cui hai il sospetto che il capo del Governo l’abbia fatto spiare per usare nei suoi confronti il metodo Boffo, in anche per dare un segnale ai cittadini, perché se il Ministro delle Finanze non si fida della Guardia di Finanza, per quale motivo dovremmo fidarcene noi? Passate parola!

Fonte: BeppeGrillo.it

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By Admin (from 05/08/2011 @ 08:00:13, in it - Osservatorio Globale, read 1831 times)

Zero privacy, d'ora in poi, per le zanzare: presto i governi d'Europa disporranno di una piattaforma di servizi per monitorare gli spostamenti degli insetti vettori di malattie. Il nuovo sistema promosso dall'Istituto olandese per la Salute Pubblica e l'Ambiente (Rivm) si chiama Vecmap ed è una vera e propria rete di sorveglianza che tiene traccia dei focolai di infezione sparsi per il territorio. Tutto grazie all'integrazione, in tempo reale, di mappe satellitari con i sistemi di comunicazione mobile.

Detail-vecmap-zanzare

Lo scopo è quello di avere un'indicazione precisa delle zone in cui vivono le zanzare, in modo da aiutare i governi a formulare le giuste previsioni sui rischi legati alle epidemie. Vecmap cerca di soddisfare queste esigenze combinando i dati geometeorologici raccolti dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) riguardo a vegetazione, temperatura della superficie terrestre, umidità e specchi d'acqua direttamente con i rilevamenti effettuati sulla Terra. Ai tecnici di bonifica impegnati nella lotta alle zanzare, basterà collegarsi alla rete satellitare tramite uno smartphone per ricevere tutti gli aggiornamenti su scala nazionale e ritrasmettere le informazioni entomologiche ottenute sul luogo.

"Malattie come la febbre Dengue o quella del Nilo sono trasmesse dalle zanzare" – ha spiegato l'esperto dell'Esa Michiel Kruijff –  "e rappresentano un crescente problema di salute pubblica in molti stati europei. Tuttavia, sappiamo ben poco circa la diffusione delle malattie e dei vettori: proprio per questa ragione, abbiamo bisogno di sviluppare di accurate mappe per ipotizzare dove e quando le zanzare potrebbero nuocere alla popolazione umana".

Vecmap è stato sperimentato per la prima volta nel 2009 in alcune zone nei Paesi Bassi, in Inghilterra, Belgio, Francia, Svizzera e Italia. Con opportuni aggiustamenti, il sistema potrebbe essere adattato anche al monitoraggio di altri tipi di malattie infettive. Una volta  perfezionato – grazie al contributo di un consorzio di partner industriali guidato da Avia-Gis – gli Stati membri potranno acquistare i diritti per accedere alle informazioni contenute nei database del servizio. Secondo le previsioni più ottimiste, il servizio potrebbe essere commercializzato e messo a disposizione anche delle Università e degli Istituti di ricerca europei entro il 2013.

Fonte: Esa

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By Admin (from 05/08/2011 @ 11:00:16, in ro - TV Network, read 1809 times)

 Aflata in sud-vestul tarii, pe malurile Guadalquivirului, scaldata de razele soarelui si inmiresmata de multimea portocalilor, Sevilla este incarcata deopotriva de taine si legende. Una dintre aceste legende spune ca orasul a fost intemeiat de Hercule insusi si oamenii par sa creada chiar aceasta poveste, fiind mandri de ea.  De-a lungul anilor ei au impletit realitatea cu fantezia si au nascocit alte povesti.

Unele insa sunt dureros de adevarate. Multe sunt si de o stranietate unica, uneori chiar de neinteles pentru cei care traiesc mai departe de aceste locuri. Asa sunt cele care plutesc deasupra districtului Santa Cruz. In aceasta parte a orasului, renumita pentru micile sale piatete, acoperite de flori, exista o strada numita „Strada Susonei” sau „Strada mortii”.

Aici a locuit in secolul al XV-lea un bancher evreu, numit Diego Susón, care avea o fata deosebit de frumoasa, pe care cei din oras o strigau Susona. Indragostita de un tanar crestin, fata a aflat ca tatal ei facea parte dintr-o conspiratie, planuind sa preia puterea orasului cu ajutorul musulmanilor si sa-i alunge pe crestini, omorandu-i pe unii dintre ei. Printre cei vizati era si iubitul tinerei. Aceasta si-a denuntat tatal care a fost executat. Susona a fost izgonita din cartierul evreiesc si repudiata de toti ai ei.

S-a convertit la crestinism, dar niciun tanar crestin nu a mai vrut sa o ia de nevasta. Asa ca a trebuit sa intre in manastire, ca o calugarita penitenta. In cele din urma a parasit asezamantul si, dupa moarte, capul i-a fost atarnat de usa casei, ca un exemplu pentru femeile care isi pierd ratiunea cand sunt indragostite. Capul, sau ce a mai ramas din el, a atarnat acolo pana in secolul al XVIII-lea.

Aceasta poveste, usor macabra, amintind pana la un punct „Balada spaniola” a lui Feuchtwanger, ne conduce spre o alta, legata tot de un cap. Intr-o nisa din acelasi district, poate fi admirat bustul regelui Pedro I. Se spune ca intr-o noapte, tarziu, regele a ucis un nobil dupa care a fugit de la locul faptei. Familia nobilului a cerut regelui sa caute si sa pedepseasca ucigasul. Suveranul a incercat sa-i linisteasca spunandu-le ca acesta va fi demascat de capul celui ucis. De aceea a pus capul respectiv intr-o cutie pe care a plasat-o intr-o nisa inchisa cu un grilaj de fier, interzicand tuturor sa-l deschida. Dupa moartea suveranului cutia a fost deschisa si in ea a fost gasit portretul regelui alaturi de capul celui ucis.


Desigur ca acest gen de povesti tragice ne impresioneaza, dar locuitorii au si altele, complet diferite. Pe langa multimea gradinilor cu banci de piatra si umbrire de palmieri, pe langa asezaminte plina de lumina cum este „Spitalul Venerabililor”, pe langa bisericile si palatele impunatoare au ridicat un monument inchinat lui Cristofor Columb, dar si o statuie a celebrului Don Juan.

In Piata Alfaro se gaseste „balconul Rosinei” eroina imortalizata de piesa lui Beaumarchais si de muzica lui Rossini. De aici se spune ca vorbea tanara cu istetul Figaro sau indragostitul conte de Almaviva. In apropiere exista casa lui Murillo, inconjurata de gradini, facand o concurenta serioasa magnoliilor Catalinei Ribero. Curtile interioare sunt o alta mandrie a orasului presarat de coloane, porti monumentale, cruci si lampioane, multe purtand semnaturi ilustre si ascunzand povesti inca nestiute de nimeni.

IRINA STOICA - magazin.ro

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The Dutch are well known for their ubiquitous bike lanes, to the point where Amsterdam is neck and neck with Copenhagen for the title of most bike-loving capital in Europe. Now, Denmark will have to come up with something big to match the latest plan from the Netherlands - the installation of solar panels in roads, starting with bike lanes.

solar-road-design.jpg

Talk about the efficient use of space: if you're going to have roads (and hopefully you'll have bike lanes), why not put that space to work producing energy? Called the Solaroad, the project is the brainchild of Dutch research firm TNO. The idea is pretty straightforward: a layer of concrete forms the road itself. A centimeter thick layer of crystalline silicon solar cells is laid on top, and covered by a layer of toughened glass. The energy potential: 50kWh per square meter per year, which can then be used to power street lighting, traffic systems and households.

But it's still an idea in development, which is why TNO, working with the Province of North Holland, the consulting firm Ooms Averhorn Group and the tech firm Intech, is starting with a small-scale pilot program in the town of Krommenie, outside of Amsterdam. Scheduled for installation next year, the first Solaroad will hopefully allow its developers better implement many more throughout the country.

Maybe it'll even make it to the US one day- though in today's political climate, this probably costly project is unlikely to get much support in Congress. Well, we can dream.

Source: TreeHugger

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Giuseppe Di Maio, T. G., Luigi Belbello, Antonio Padula, Cosimo Intrepido, Salvatore Di Matteo, Nazareno Matina, Agostino Castagnola, Vincenzo Lemno, LucianoB., Salvatore Pepe, W. D., Ilina Ioan, Carlo Saturno, Mehdi Kadi, Adriana Ambrosini, Ilie Nita, Mario Di Fonso, detenuto albanese, Giuseppe Denaro, Jean Jaques Olivier Esposito, Vasile Gavrilas, Gianluca Corsi, Jon R., Ciprian Florin Gheorghita, Salvatore Camelia, Antonino Montalto, Mahmoud Tawfic, Michele Massaro, Massimo B.

Nomi, uno dietro l'altro. Sono gli esseri umani che si sono ammazzati nella vergogna a cielo aperto delle carceri italiane dell'inizio dell'anno.

Una lista di nomi, cognomi e sigle, niente di più.

Intanto il caldo morde, l'inferno diventa sempre più insopportabile e nelle prigioni si deve combattere col coltello tra i denti per una doccia, per una passeggiata, per una visita in infermeria.

Un paese che tollera un'indecenza come questa è uno stato canaglia: proprio come quelli che di solito si bombardano, previo accorato dibattito parlamentare e conseguente decisione unanime di finanziamento, allo scopo di "esportare la democrazia".

Uno stato canaglia. Né più, né meno.

A volte penso che se tanto mi dà tanto qualcuno dovrebbe prendersi la briga di bombardare anche noi.

Fonte: Metilparaben.blogspot.com

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By Admin (from 06/08/2011 @ 08:00:12, in it - Scienze e Societa, read 2060 times)

Detail-elettrone

Stiamo parlando di qualcosa di minuscolo, che possiede una massa e una carica elettrica pur non avendo dimensioni né una struttura interna. Insomma, un concetto abbastanza astratto, che richiede una buona dose di immaginazione. Di immaginazione non hanno invece bisogno i fisici che hanno appena eseguito una nuova e precisa misura di questa particella. E quel che si può dire, ora è che l’elettrone sembra proprio essere sferico.

Lo studio, presentato su Nature e coordinato da Jony Hudson dell'Imperial College di Londra, ha notevoli implicazioni per la fisica moderna, che spaziano dalla comprensione delle interazioni fondamentali all’evoluzione dell’Universo. Il risultato è ancora parziale, ma senza dubbio sarà di grande aiuto ai fisici teorici, in quanto le teorie più moderne delle interazioni fondamentali fanno precise previsioni sulle caratteristiche di questo curioso protagonista del mondo subnucleare.

Pur essendo la prima particella elementare scoperta (nel XIX secolo), l’elettrone ha ancora molti segreti. Sappiamo infatti che è fra le particelle elementari più leggere che si conoscano e che la sua carica elettrica è un’unità indivisibile. Tutte le particelle elementari isolate finora hanno infatti carica elettrica multipla di quella dell’elettrone. Ma le sorprese non finiscono qui: perché pur non avendo una struttura, l’elettrone può orientarsi nello spazio, essendo dotato di un momento magnetico intrinseco detto spin. In pratica, l’elettrone è come una minuscola calamita che si orienta in presenza di un campo magnetico, in modo analogo all’ago di una bussola.

Per studiare la forma dell’elettrone, i ricercatori hanno tentato di scoprire l’esistenza dell’analogo elettrico dello spin, detto momento di dipolo elettrico. Lo si può immaginare come una minuscola batteria che può ruotata da un campo elettrico. Ogni asimmetria nella forma dell’elettrone – o, più precisamente, delle sue interazioni con i campi elettrici esterni, si manifesta con la presenza di un momento di dipolo elettrico.

Finora il momento di dipolo elettrico dell’elettrone non è stato osservato, e gli scienziati come Hudson continuano a dargli la caccia, progettando esperimenti sempre più precisi. Nell’esperimento presentato su Nature, il team londinese ha utilizzato molecole di monofluoruro di itterbio (YbF), studiandone il comportamento in presenza di campi magnetici per ricavare le proprietà degli elettroni nella molecola. Pur senza ottenere un numero definito, i ricercatori hanno potuto affermare, con una precisione senza precedenti, che il momento di dipolo elettrico è compatibile con zero. In altre parole che l’elettrone potrebbe ben avere una forma sferica.

Fonte: galileonet.it - doi:10.1038/473459a - Credit immagine: Scienceheath

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By Admin (from 06/08/2011 @ 11:00:09, in ro - Stiinta si Societate, read 1703 times)

 Ce puncte comune pot avea asa-zisele legi ale lui Murphy, horoscopul zilnic, tartinele care cad pe partea unsa si... incompetenta unora? Insasi aceasta intrebare pare cel putin ciudata. Totusi, sa nu va mire afland ca „intamplarea”, pe care tot dam vina atunci cand nu gasim explicatii pentru un fenomen sau o situatie oarecare, se bucura de toata atentia unor statisticieni, psihologi si economisti. Acestia afirma ca asemenea bizarerii au explicatii cat se poate de stiintifice!

Necazurile lui Don Quijote

Se spune ca, daca o persoana poate sa comita o greseala, atunci sigur o va comite. Nu-i asa ca vi s-a intamplat ca, aflandu-va la volanul masinii si fiind foarte grabit, toate semafoarele sa treaca pe rosu exact cand va apropiati de intersectie? „Asta numai mie mi se poate intampla.” – vine primul gand, ca din intamplare. Totusi, anecdoticele legi ale lui Murphy arata ca problema e valabila, teoretic, pentru oricine.

Si ele se bazeaza pe fapte suta la suta reale. La finele anilor 40, inginerul Edward Murphy efectua o serie de teste la o baza a USAir Force, compromise insa stupid de asistentul sau, care a montat invers doi captatori. Asa ca „legile” si corolarele lor au „curs” ca de la sine. Intre ele, nu mai putin faimoasa idee ca un necaz nu vine niciodata singur. Luati de pilda probabilitatea ca un avion sa se prabuseasca: in perioada 1995-2005, ea era de la 1 la 500.000 de zboruri.

Dar, ceea ce nu se intamplase in 10 ani, a avut loc in cateva zile: intre 2 si 23 august 2005, 5 avioane au pierit astfel. Sa mai amintim ca in 2000, turnarea filmului „Barbatul care l-a ucis pe Don Quijote” a fost oprita definitiv, din motive greu de acceptat: a plouat tot timpul, iar actorul Jean Rochefort, accidentat, nu a putut calari; si tocmai el juca rolul principal...

Totul e logic(a)

Hazardul nu repartizeaza in timp accidentele in mod uniform. Matematicienii spun ca exista putine probabilitati ca o serie neagra a aviatiei, de genul celei inregistrate in numai 22 de zile, sa se reia in urmatoarele 22 de zile, chiar daca pe glob exista 20.000 de zboruri cotidiene. Insa, pe masura ce creste numarul perioadelor de cate 22 de zile creste si probabilitatea nefasta, pana la circa 1 la 10 pe an. La fel e si cu semaforul: daca rulati constant cu 30 km/ ora, viteza pentru care sa presupunem ca toate semafoarele au fost sincronizate, calculele arata ca aveti toate sansele sa prindeti numai verdele!

Cat despre „nefericirile” lui Don Quijote, urmarea esecului filmului amintit a fost exact cum ar fi gandit-o Murphy: pe baza seriei negre a primei echipe, trei ani mai tarziu, alti realizatori au tras un making of parodic – „Pierdut in La Mancha”. Iar ca sa intram si in concretul cotidian al multimilor, merita precizat ca, de peste un veac (1906), traim cum s-ar zice cu „sabia lui Pareto” deasupra capului. Pareto a fost un economist italian, care a demonstrat ca 80% din produse sunt cumparate de 20% din populatie; si invers. Lege aplicata nu numai consumului, ci si multor domenii ale economiei.

Explicatia: efectul de inertie, adica dorinta de a ne imita vecinii, de a cumpara cam aceleasi marfuri, din aceleasi magazine. La urma-urmei, avem de-a face cu o inegalitate regasita grosso modo la scara planetara, in drama... bogatiilor: 10% din oamenii cei mai avuti detin 85% din bunurile mondiale, iar jumatate din cei mai saraci poseda doar 1% din bogatiile globului!

*

Aminteam de logica horoscopului care intotdeauna se potriveste cu cele traite zilnic de fiecare dintre noi (daca e intocmit cum scrie la carte), despre tendinta de a ne atinge nivelul maxim de incompetenta, exista si un principiu ce spune ca, daca avem mai mult timp pentru  a realiza o treaba anume, cu atat mai mult ne va lua ca s-o ducem la bun sfarsit. Si alte asemenea jocuri serioase ale hazardului (sic!), pentru care unii semeni poate chiar primesc cate un premiu Ig Nobel. Iar fiidca ele tot au un temei, nu e rau sa intram in tainele lor, putin cate putin. Macar pentru a nu cadea vreodata in gresala.

ADRIAN-NICOLAE POPESCU - magazin.ro

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