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 Trilingual World Observatory: italiano, english, românã. GLOBAL NEWS & more... di Redazione
   
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

Quest’impetuosa crescita ha comportato numerosi benefici ai singoli protagonisti della scena economica: grandi gruppi, multinazionali, banche, assicurazioni e società finanziarie hanno sfruttato al meglio tutte le occasioni che il ventennio ha presentato.

Un tassello è pero mancante al mosaico: il singolo risparmiatore non ha raggiunto quel grado di tutela e di partecipazione che gli spetta di diritto.
Il suo ruolo è rimasto limitato a quello di spettatore pagante, se non di partecipante al "parco buoi", e solo in alcuni casi la normativa si è occupata delle sue problematiche.
Il vuoto non riguarda solo l’aspetto legislativo ma si estende anche al disinteresse generale del sistema nei confronti delle necessità dell’investitore privato.

I FONDI COMUNI D’INVESTIMENTO DI DIRITTO ITALIANO

La Legge n. 77 del 1983 promuoveva presso i risparmiatori lo strumento del fondo comune mobiliare di diritto italiano, il lancio del prodotto era aiutata da una compatta e massiccia azione dei grandi organi di stampa (tutti controllati dalla grande industria).
L’istituzione delle casse comuni gestite era ovviamente ben vista da tutte le realtà industriali, bancarie ed assicurative che vedevano l’importante vantaggio di questo nuovo strumento di finanziamento per le attività imprenditoriali.

I fondi comuni mobiliari italiani non hanno trovato successo presso il grande pubblico che continua a preferire l’acquisto diretto di titoli pubblici.
La Legge 77 del 1983 istitutiva dei fondi comuni mobiliari di diritto italiano non è stata più aggiornata dal legislatore e non fornisce pertanto ancora adeguate risposte ai seguenti interrogativi posti dal mercato:

  • la società di gestione acquista i titoli contenuti nel fondo comune: a quale prezzo e da quale ente?
    qual è l’ammontare delle commissioni applicate dalla società di gestione per la negoziazione dei titoli contenuti nel fondo comune?
  • quante volte nel corso dell’anno la società di gestione rinnova completamente (lucrando per se stessa altre commissioni di negoziazione) il portafoglio del fondo comune?
  • alcune società di gestione amministrano meno di cento miliardi di lire: cosa succede nelle pericolose situazioni in cui la massa amministrata dal fondo comune mobiliare è al di sotto del livello di convenienza?

Negli USA le menzionate situazioni sono seguite attentamente dalla SEC Security Exchange Commission a difesa della collettività dei risparmiatori.
Questi interrogativi spiegano forse il limitato interesse dei risparmiatori italiani verso il sistema dei fondi comuni mobiliari italiani che gestisce attualmente circa 140.000 miliardi di lire.

Il mercato dei fondi comuni mobiliari italiani è peraltro dominato, per ammontare della massa amministrata, da una decina di importanti gruppi bancari ed assicurativi.
I gruppi che gestiscono fondi comuni mobiliari dovrebbero fare pressioni sul Parlamento affinchè la Legge regolatrice del citato strumento venga migliorata a vantaggio dei risparmiatori e quindi dei gruppi proponenti.Nei Paesi europei dove le Autorità e le Associazioni dei consumatori sono più attente alla difesa dei diritti dei risparmiatori imperano organizzazioni come, ad esempio, la scozzese Scottish Equitable che da sola gestisce una massa di denaro superiore a quella amministrata da tutto il sistema dei fondi comuni mobiliari italiani.

I TITOLI ATIPICI
La fine degli anni 80 segna il crollo di organizzazioni dedite al collocamento di titoli "atipici" come l’Europrogramme di Arnaldo Bagnasco, la Eurogest di Paolo Federici e di altre minori come l’Istituto Fiduciario Lombardo di Vincenzo Cultrera, l’Istituto Finanziario Piemontese dei fratelli Canavesio e la OTC Overseas Trade Center di Luciano Sgarlata.
Una recente sentenza della Magistratura ha condannato il Ministero dell’Industria ad indennizzare alcuni clienti (quelli che si erano organizzati per la tutela) della OTC per i danni subiti a ragione dei mancati controlli ministeriali.

L’EUROPROGRAMME E L’EUROGEST
I veri disastri, a ragione delle masse amministrate e del numero di clienti coinvolti (circa 40.000) furono quelli del fondo immobiliare Europrogramme e del gruppo Eurogest (la fiduciaria Fundus e la Scotti finanziaria spa).
Il caso Europrogramme è in buona parte risolto grazie anche all’impegno degli ex Agenti del fondo immobiliare a difesa dei loro clienti, una novità è il riaccendersi di un procedimento legale nei confronti del gruppo De Benedetti presunto mandante di una campagna di stampa che mise in crisi il fondo immobiliare.

E’ invece irrisolto il caso Eurogest (il gruppo del finanziere Paolo Federici) dove gli azionisti della Scotti finanziaria spa (una immobiliare che nel 1987 aveva un patrimonio immobiliare superiore a mille miliardi di lire) hanno visto azzerato il valore dell’investimento per ragioni che non sono ancora chiare.
Gli ex fiducianti della fiduciaria Fundus sono invece intrappolati in una liquidazione coatta amministrativa dove i liquidatori si rifiutano cautelativamente di liberare la massa amministrata esistente a ragione delle pretese dell’Amministrazione finanziaria per presunte omesse ritenute da parte della fiduciaria: in otto anni l’Amministrazione finanziaria ha perso ben cinque volte in Commisione tributaria (anche in quella Centrale) ma continua a presentare ricorsi: ed i risparmiatori aspettano !

Il caso Eurogest vede coinvolti circa 20.000 risparmiatori.
AssoCittadini ha presentato una circostanziata denuncia penale in merito alle presunte responsabilità nella crisi Eurogest.

GLI AGENTI DI CAMBIO
La fine degli anni 80 vedeva morire anche la categoria degli agenti di cambio che chiudevano con diversi crack la storia della loro attività.

LE SIM
Gli anni 90 sono quelli del lancio delle SIM società d’intermediazione mobiliare con la Legge 1/1991.
L’ultimo crack di una SIM (la napoletana PROFESSIONE & FINANZA) fa salire il conto dei risparmi bruciati a circa 700 miliardi lire con circa 10.000 investitori in difficoltà.
Ma anche per le SIM più solide e corrette c’è un pericolo: la liberalizzazione europea che scatterà a settembre con l’entrata in vigore del Decreto Eurosim
I provvedimenti a carico di SIM e Fiduciarie nel 1992 hanno riguardato cinque società, ventisei nel biennio successivo, quattordici nel 1995 e quattro nel 1996.
Nel complesso quelle sanzionate sono state quarantanove delle quali trenta fallite, o in liquidazione coatta o cancellate.

Le motivazioni di questi crack sono inquietanti perché i soldi dei clienti sono quasi sempre spariti nel nulla.Nel 1994 è stata dichiarata fallita la Zoppi Sim: è da considerarsi un fatto storico perché finalmente a seguito di questo crack per la prima volta un Magistrato ha fatto ispezionare dalla Guardia di Finaza la Consob e finalmente, quest’anno dei dirigenti della Consob sono stati rinviati a giudizio per abuso d’ufficio.
La Unionsim, l’associazione che raggruppa 32 società non legate a grandi gruppi, ha preannunciato una elevata moria di SIM in occasione dell’entrata in vigore della direttiva Eurosim: il preludio dello scoppio della vera competizione europea.

LE SIM BANCARIE: IL CREDITO SVIZZERO
Neanche l’ingresso dei grandi istituti bancari, italiani e stranieri, nel capitale delle SIM è riuscito in questi anni a tenere i clienti al riparo delle irregolarità gravi degli operatori.

E’ questo il caso della ELVIGEST, controllata dal gruppo CREDITO SVIZZERO, di grande blasone e di dimensioni di livello assoluto.
La fiduciaria venne sospesa nel 1995 dalla Consob a ragione di una evidente costante subordinazione degli interessi della clientela a quelli del gruppo CREDITO SVIZZERO.
Ci risulta che parte della clientela abbia accettato delle transazioni mentre altri hanno avviato delle procedure legali attualmente in corso.
Il CREDITO SVIZZERO ha riorganizzato le sue attività in Italia concentrandole nella CREDIS SIM.

LE SIM BANCARIE: LA ING SVILUPPO
Una storia particolare è poi quella della ING SVILUPPO FIDUCIARIA, controllata dal grande gruppo BANCARIO ASSICURATIVO olandese ING INTERNATIONALE NEDERLANDEN GROEP, la ING SVILUPPO fiduciaria fu multata dalla CONSOB nell’ottobre 1993 con l'ammenda più alta mai comminata: 80 milioni di lire. La ING SVILUPPO FIDUCIARIA fu poi sospesa nell’estate 1994 a ragione di una scarsa trasparenza nei costi di gestione imputati ai clienti.
Il gruppo olandese ING, azzerati i vertici aziendali in Italia sta ora tentando il rilancio: sono però diverse le spiegazioni che la ING deve ancora fornire al pubblico italiano.

GLI EMERGING MARKETS
La ING comprò nel 1994 il gruppo SVILUPPO dalla FINARTE del finanziere Francesco Micheli, la ING si lanciò immediatamente in Italia l’attività di collocamento di diverse tranches delle obbligazioni "emerging markets", cioè emissioni obbligazionarie che la ING aveva proposto in altri Paesi del mondo cosiddetti emergenti quali il Cento ed il Sudamerica, i rendimenti offerti al pubblico italiano per le "emerging markets" era allettante e previsto comunque dopo qualche anno di impiego: la stampa finanziaria non ha più fornito notizie sui risultati ottenuti dal risparmiatore con queste obbligazioni.

GESTIARTE
La ING deve poi ancora fornire spiegazioni adeguate in merito ad una attività ereditata da Francesco Micheli: GESTIARTE.
Gestiarte fu il primo (ed anche l’ultimo) tentativo di lanciare in Italia un fondo comune d’investimento in opere d’arte.
L’Avviso richiesto dalla Consob ai sensi di legge d’avvenuta pubblicazione del prospetto informativo e riportato su Il sole 24 ore dell’8.11.1989 prevedeva la chiusura dell’operazione al 31.12.1995 ma sembra che questa data non sia stata rispettata ed i lavori siano ancora in corso.

LA BANCA DI ROMA E LA IMPREFIN SIM
Ma esistono casi ancora più clamorosi, come quello che ha coinvolto la BANCA DI ROMA e una sua controllata la IMPREFIN SIM con sede legale a Milano.
Un vero e proprio scandalo, se non altro per i nomi eccellenti che sotto un codice cifrato risultavano essere clienti della SIM.

Tutto cominciò alla fine del 1993, quando alla CONSOB arrivarono le denunce d’alcuni clienti della IMPREFIN SIM, che lamentavano un risultato di gestione inferiore alle attese.

Tra le irregolarità trovate dagli ispettori Consob la cosa più grave fu quella che sui conti dei VIP c’era sempre il segno positivo ed, in qualche caso le operazioni erano finanziate dalla stesa SIM.

Da quando gli Ispettori Consob hanno richiesto l’azzeramento del vertice della IMPREFIN SIM, la BANCA DI ROMA è corsa ai ripari.

Dopo aver ripianato i 25 miliardi di perdite ed aver nominato nuovi dirigenti, ha trasferito le attività della SIM nella FIGEROMA, altra SIM controllata. E la vita continua!

IL PRIMATO DELLA BANCA POPOLARE DELL’ETRURIA E DEL LAZIO
La SIM ad avere il primato del fallimento tra le SIM bancarie è la ECU SIM, controllata dalla BANCA POPOLARE DELL’ETRURIA E DEL LAZIO e dalla BANCA DI LANCIANO, essa è stata dichiarata fallita a luglio del 1995.

LO STATO DEVE INTERVENIRE

E’ impensabile che gli intermediari falliti trovino disponibilità liquide per appianare le perdite dei clienti.La reperibilità degli ingenti fondi necessari per la ricapitalizzazione degli enti finanziari disastrati può derivare solo in minima parte da contribuzioni dirette degli stessi intermediari.

Si potrebbero destinare ad un "Fondo di garanzia" parte delle disponibilità liquide non ancora acquisite dal Consiglio di Borsa, per la restante parte non sembrerebbero esserci alternative ad un intervento pubblico, in altre parole con qualche forma di prestito straordinario al "Fondo" da parte del Tesoro o della Banca centrale.Oppure infine, con un’emissione di titoli pluriennali, garantiti dallo Stato, da parte del "Fondo" stesso.

Lo Stato deve risarcire il risparmiatore che perde il denaro per la scarsa vigilanza degli enti preposti.
La Corte d'Appello di Roma ha recentemente stabilito che i risparmiatori che hanno investito e perso il loro denaro perché hanno fatto affidamento sull'obbligo di vigilanza del MINISTERO DELL'INDUSTRIA E DEL COMMERCIO potranno essere risarciti dal dicastero stesso.

Tale sentenza stabilisce infatti che il principio del neminem laedere (divieto di produrre un danno illecito) vale anche nei confronti delle istituzioni pubbliche che, attraverso il loro comportamento illecito, negligente o imprudente, abbaino finito per provocare danni ai cittadini.

Maggiore tutela giuridica e patrimoniale, diffusione delle informazioni e possibilità di una migliore educazione finanziaria: ecco le ragioni per cui AssoCittadini scende in campo a difesa del risparmiatore mettendo a disposizione tutte le sue risorse.

Fonte: associttadini.org

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Julian Assange speech that was censored by the Oxford Union.

The ceremony was organized by the Oxford Union. As a result of the video playing in the background and unsuccessful attempts to vet Julian's speech, the Union pulled the live stream from the event and spent two days substituting the US Army massacre footage with their logo. The Union claimed they feared that the US government would take legal action concerning "copyright" of the Apache gun camera footage. Wikileaks advised the Union that by law and practice the US government does not claim copyrights on footage or documents that it produces, the Union still decided to censor the video.

See http://collateralmurder.com/ for more information behind the Collateral Murder event in Baghdad. - Published on Feb 1, 2013

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Agli inizi del 1997 sembra che i banchieri abbiano presentato ufficiosamente al Governo ed a tutti leader politici un dossier descritto come un’analisi in vista di Maastricht.

L’Europa unita in verità c’entra poco, il dossier è stato un grido d'allarme ed una disperata richiesta d'aiuto.
Le banche hanno chiesto forti agevolazioni fiscali, lo sgravio di oneri impropri e strumenti per tagliare il costo del lavoro anche al di là della cassa integrazione che dal punto di vista dei banchieri è considerata inutile.
La piattaforma di salvataggio chiesta dai banchieri si dovrebbe aggirare intorno a 10.000 miliardi di lire.
Stiamo in guardia perché dietro la falsa cortesia del banchiere in doppiopetto c’è un sistema non solo inefficiente e spesso arrogante con i clienti ma anche sembra virtualmente sull’orlo del fallimento.

Gli ultimi dati sono da brivido: i crediti in sofferenza di tutte le banche ammontano a circa 118 mila miliardi, se andrà bene, dopo anni di trafile giudiziarie, potranno esserne recuperati la metà.
Altri 48 mila miliardi rappresentano i crediti incagliati, cioè seriamente in pericolo.
In tutto sono 166 mila miliardi di lire in pericolo.
A fronte c’è il patrimonio delle banche: 180 mila miliardi di lire.
Il rischio sta per raggiungere il capitale.

E questi sono soltanto i dati ufficiali!

Oggi le banche sono come degli studi cinematografici: il cliente è intimorito da facciate imponenti ma dietro la cartapesta sbucano le erbacce mentre attori e comparse sono affaccendati intorno ai loro guai.
Questi guai si scaricano due volte sui cittadini: come contribuenti sono stati a ripianare i buchi del Banco di Napoli, come risparmiatori affrontano l’incertezza dei depositi, disservizi, angherie e ricatti come quello del direttore che minaccia il cliente di revocargli in tronco il fido se non aumenta la movimentazione (e quindi i costi) del conto corrente.
Le vessazioni iniziano dai tassi d’interesse, oggetto degli appelli del Capo del Governo, di politici ed industriali.
Tali appelli sono velleitari perché il Capo del Governo sa molto bene che se il costo del denaro scendesse a livelli europei, le banche dovrebbero sopportare un buco supplementare di diciottomila miliardi: sarebbe il crack!
Questo non significa negare lo scandalo.

La forbice tra i tassi medi pagati sui depositi e quelli pretesi per i prestiti è ancora di quasi cinque punti percentuali: quasi il doppio dell’inflazione!
Il costo medio del denaro in Italia è in media dell’11.54%, il più alto dell’Europa occidentale ed un imprenditore (al Sud è quasi norma) può pagare oltre il 20% per un prestito bancario.
Siamo sudditi altro che clienti!

Sapete cos’è l'anatocismo trimestrale"? E’ un’espressione oscura per definire un trucco: le banche addebitano ogni tre mesi gli interessi sugli scoperti, così il debitore si trova a pagare un interesse anche sull’interesse appena conteggiato.

Se molto prendono, ben poco le banche italiane sono disposte a dare ed infatti vantano un altro record negativo: il basso rendimento delle obbligazioni che emettono.

Negli USA le banche spesso pagano tassi più alti rispetto ai bonds federali, da noi no.
Spesso è usata l’argomentazione che i titoli di Stato possono essere congelati mentre le obbligazioni bancarie sono garantite dal sistema bancario, come se questo in verità fosse meno inguaiato delle casse statali !
Le banche, sempre protette dall’ombrello della politica e della Banca d’Italia, sono abituate a fare i bilanci lucrando sui tassi d’interesse e dimenticando i costi, ignorando la concorrenza.

L’arrivo della concorrenza straniera sta cambiando lo stato di fatto, i costi delle banche tedesche e francesi arrivano all’1,5% delle attività quelli delle italiane arrivano al 2,5%.
Il costo del lavoro per ogni bancario dovrebbe calare da 110 ad 87 milioni di lire all’anno.

Dei 354.000 dipendenti almeno 30.000 sono in esubero.
Gli sportelli hanno raggiunto il record di 22.450 e tra le due cose c’è un nesso: per sistemare il personale in eccesso le banche hanno attuato una politica insensata di moltiplicazione degli sportelli.Il problema non è soltanto quello degli esuberi, c’è un intero ceto di funzionari e dirigenti che ha fatto carriera con la lottizzazione.
Lo scambio con la politica è tra le cause principali delle sofferenze, il male che si è mangiato il Sud e le sue banche.

La Banca di Roma denuncia sofferenze per oltre 6.000 miliardi di lire ed oltre 3.000 miliardi di lire in partite incagliate.

La somma è più o meno pari al suo patrimonio.
La banca, nata da una complicata fusione tra Cassa di Risparmio di Roma, Banco di Roma e Santo Spirito, pilotata dall’IRI di Prodi e sponsorizzata da Giulio Andreotti sta digerendo a fatica altri bocconi: la Banca Mediterranea, l’Interbanca e la Banca Nazionale dell’Agricoltura.
Stanno lasciando il gruppo circa 1.500 dipendenti ed altrettanti se ne potrebbero andare se il governo accettasse le richieste dei banchieri in merito ai prepensionamenti.

Anche la CARIPLO riesce a malapena a chiudere i conti in utile, zavorrata da sofferenze e perdite delle casse acquisite in Puglia e Calabria.
Il potente San Paolo di Torino presenta circa 6.000 miliardi di sofferenze a fronte di 9.000 miliardi di patrimonio.

La prima banca italiana per affidabilità è considerata l'I.M.I.: figura all’ottantatreesimo posto nel mondo !

Fonte: associttadini.org

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Destano allarme i risultati di un'indagine presentati all’American Heart Association’s Epidemiology and Prevention/ Nutrition, Physical Activity and Metabolism 2013 Scientific Sessions. Secondo gli autori dello studio il rischio di morte deriva dalla possibilità di sviluppare malattie come diabete, patologie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro, anche a seguito di un aumento di peso o obesità dovute all’eccesso di zuccheri.

I ricercatori hanno analizzato il consumo di bevande zuccherate, o dolcificate, nei vari continenti. Gli studiosi hanno quindi suddiviso questo consumo in base all’età e il sesso e, infine, valutato l’impatto sullo sviluppo di obesità e diabete e come queste patologie fossero poi correlate ai decessi.

I dati raccolti hanno permesso di dividere in due il mondo: da un lato l’America Latina e i Caraibi dove vi era una prevalenza di morti per diabete; dall’altra l’Oriente e l’Eurasia dove vi era una prevalenza di morti per eventi cardiovascolari.

Il maggiore consumo di bevande zuccherate si ha in Messico, mentre il consumo più basso in Giappone. L’Italia? Senza infamia né lode.
Secondo quanto emerge da un'indagine Censis/Coldiretti sono quasi 23 milioni gli italiani che dichiarano di bere bevande gassate e di questi ben 6,5 milioni circa dichiara di farlo regolarmente.

In Italia l’allarme sul consumo di bibite è amplificato da un pericoloso abbandono dei principi base della dieta mediterranea che è universalmente conosciuta come importante nella prevenzione delle malattie e che ha fino ad ora garantito agli italiani una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le piu’ elevate al mondo. Nel corso del 2012 molti italiani - conclude la Coldiretti - hanno invece abbandonato i principi base della dieta mediterranea con un calo nei consumi familiari di pesce fresco (-3 per cento), vino (-3 per cento), ortofrutta (-2 per cento) e olio di oliva (-1 per cento) anche se hanno portato in tavola più pasta (+1 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.

Fonte: informasalus.it

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Il funzionamento di Internet sta subendo gravi problemi e rallentamenti su scala globale a causa di quello che gli esperti considerano il più grande cyber-attacco della storia. Lo riferisce il sito della BBC secondo cui sull’episodio hanno avviato indagini le unità anti-cybercrime di cinque diversi paesi. 


 
All’origine ci sarebbero i contrasti insorti tra Spamhaus, un’organizzazione internazionale no-profit attiva nella lotta contro lo spam con sede a Londra e Ginevra, e Cyberbunker società olandese di hosting. I problemi sono nati nel momento in cui Spamhaus ha bloccato i server gestiti da Cyberbunker, disposta ad ospitare qualsiasi contenuto ad eccezione di pedopornografia e terrorismo come dichiara sul suo sito.

 

A questa decisione Sven Olaf Kamphuis, portavoce di Cyberbunker, ha replicato a brutto muso accusando Spamhaus di abusare della sua posizione non avendo titolo a stabilire in modo arbitrario “ciò che può stare o non può stare sul web”. Sin dal 19 marzo, secondo Spamahaus, Cyberbunker avrebbe fatto partire una serie di attacchi di tipo DdoS (Distributed Denial of Service) in combutta con bande criminali dell’Europa orientale e della Russia scaricando una massa di traffico impressionante pari a 300 gb/s (in genere il volume è in media di 50 gb/s) contro le strutture dell’organizzazione per tagliarle fuori. 
 
L’aggressione ha colpito anche il sistema di Domain Name System (DNS) e la potenza è tale da compromettere anche le infrastrutture governative. “L’effetto a catena generato da questo attacco sta avendo ripercussioni su Internet a livello globale”, ha dichiarato il Prof. Alan Woodward, esperto di sicurezza informatica presso la University of Surrey che in passato aveva già denunciato la vulnerabilità del DNS. Spamhaus comunque si dice in grado di far fronte a questa emergenza e Linford suo chief executive ha annunciato la collaborazione di molte importanti società come Google che si sono messe a disposizione per aiutare ad “assorbire tutta questa massa di dati” cercando di scongiurare effetti più devastanti per la rete. 

Fonte: lastampa.it - Autore: Carlo Lavalle

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By Admins (from 30/03/2013 @ 21:20:10, in en - Video Alert, read 1858 times)

Is there a time for keeping your distance
A time to turn your eyes away
Is there a time for keeping your head down
For getting on with your day

Is there a time for kohl and lipstick
A time for curling hair
Is there a time for high street shopping
To find the right dress to wear

Here she comes
Heads turn around
Here she comes
To take her crown

Is there a time to run for cover
A time for kiss and tell
Is there a time for different colours
Different names you find it hard to spell

Is there a time for first communion
A time for East Seventeen
Is there a time to turn to Mecca
Is there time to be a beauty queen

Here she comes
Beauty plays the clown
Here she comes
Surreal in her crown

Dici che il fiume
Trova la via al mare
E come il fiume
Giungerai a me
Oltre i confini
E le terre assetate
Dici che come il fiume
Come il fiume...
L'amore giungerà
L'amore...
E non so più pregare
E nell'amore non so più sperare
E quell'amore non so più aspettare

[Translation of the above]
You say that the river
finds the way to the sea
and like the river
you will come to me
beyond the borders
and the dry lands
You say that like a river
like a river...
the love will come
the love...
And i don't know how to pray anymore
and in love i don't know how to hope anymore
and for that love i don't know how to wait anymore

[End of Translation]

Is there a time for tying ribbons
A time for Christmas trees
Is there a time for laying tables
And the night is set to freeze

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By Admins (from 30/03/2013 @ 22:29:18, in en - Video Alert, read 1917 times)

Last night I had a dream that there would be a morning after
Long days, sunshine, and peace
Long nights of love, forgiveness, and laughter
Maybe it was just a dream but it could be reality
Children are like planting seeds, you’ve got to let their flowers grow
Don’t you know

Fà che piova, (Let it rain)
Fà che il cielo mi lavi il dolor (Let heaven wash away my pain)
Fà che piova (Let it rain)
che sia la pace il nome d'amor (That peace would be the name of love)

Through the rain I saw a child just like my child
Someone’s son or daughter
I watched as they played for a while
I wanted to cry, those babies just smiled
Maybe it was just a dream, but it should be reality
A child is just God’s sign that peace and love are seeds to make
tomorrow grow

Fà che piova, (Let it rain)
Fà che il cielo mi lavi il dolor (Let heaven wash away my pain)
Fà che piova (Let it rain)
che sia la pace il nome d'amor (That peace would be the name of love)

Go on, we’ve tried war
No one wants peace more
Than the children who ask their dads why

Fà che piova, (Let it rain)
Fà che il cielo mi lavi il dolor (Let heaven wash away my pain)
Fà che piova (Let it rain)
che sia la pace il nome d'amor (That peace would be the name of love)

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This finding could also have a major impact on the future of bioenergy eventually providing the evidence to show that people draw energy from others in much the same way.

Members of Professor Dr. Olaf Kruse’s biological research team have confirmed for the first time that a plant, the green alga Chlamydomonas reinhardtii, not only engages in photosynthesis, but also has an alternative source of energy: it can draw it from other plants. The research findings were released this week in the online journal Nature Communications published by the renowned journal Nature.

Flowers need water and light to grow and people are no different. Our physical bodies are like sponges, soaking up the environment. “This is exactly why there are certain people who feel uncomfortable in specific group settings where there is a mix of energy and emotions,” said psychologist and energy healer Dr. Olivia Bader-Lee.

Plants engage in the photosynthesis of carbon dioxide, water, and light. In a series of experiments, Professor Dr. Olaf Kruse and his team cultivated the microscopically small green alga species Chlamydomonas reinhardtii and observed that when faced with a shortage of energy, these single-cell plants can draw energy from neighbouring vegetable cellulose instead. The alga secretes enzymes (so-called cellulose enzymes) that ‘digest’ the cellulose, breaking it down into smaller sugar components. These are then transported into the cells and transformed into a source of energy: the alga can continue to grow. ‘This is the first time that such a behaviour has been confirmed in a vegetable organism’, says Professor Kruse. ‘That algae can digest cellulose contradicts every previous textbook. To a certain extent, what we are seeing is plants eating plants’. Currently, the scientists are studying whether this mechanism can also be found in other types of alga. Preliminary findings indicate that this is the case.

“When energy studies become more advanced in the coming years, we will eventually see this translated to human beings as well,” stated Bader-Lee. “The human organism is very much like a plant, it draws needed energy to feed emotional states and this can essentially energize cells or cause increases in cortisol and catabolize cells depending on the emotional trigger.”

Bader-Lee suggests that the field of bioenergy is now ever evolving and that studies on the plant and animal world will soon translate and demonstrate what energy metaphysicians have known all along — that humans can heal each other simply through energy transfer just as plants do. “Human can absorb and heal through other humans, animals, and any part of nature. That’s why being around nature is often uplifting and energizing for so many people,” she concluded.

Here are five energy tools to use to clear your space and prevent energy drains while releasing people’s energy:

Stay centered and grounded. If you are centered within your spiritual self (instead of your analyzer or ego) you will sense right away when something has moved into your space. If you are fully grounded, you can easily release other people’s energy and emotions down your grounding cord with your intention.

Be in a state of non-resistance. What we resists sticks. If you feel uncomfortable around a certain person or in a group, don’t go into resistance as a way to protect yourself as this will only keep foreign energy stuck in your space. Move into a state of non-resistance by imagining that your body is clear and translucent like clear glass or water. This way, if someone throws some invalidation at you, it will pass right through you.

Own your personal aura space. We each have an energetic aura surrounding our body. If we don’t own this personal space we are vulnerable to foreign energy entering it. Become aware of your aura boundaries (about an arms length away from your body all the way around, above and below) as a way to own your personal space.

Give yourself an energy cleanse. The color gold has a high vibration which is useful for clearing away foreign energy. Imagine a gold shower nozzle at the top of your aura (a few feet above your head) and turn it on, allowing clear gold energy to flow through your aura and body space and release down your grounding. You will immediately feel cleansed and refreshed.

Call back your energy. When we have our energy in our own space there is less room for other’s energy to enter. But as we focus on other people and projects we sometimes spread our energy around. Create an image of a clear gold sun several feet above your head and let it be a magnet, attracting all of your energy back into it (and purifying it in the gold energy). Then bring it down through the top of your aura and into your body space, releasing your energy back into your personal space.

Michael Forrester is a spiritual counselor and is a practicing motivational speaker for corporations in Japan, Canada and the United States.

Sources:
TruthTheory.com - Author: Michael Forrester
ginigrey.com
nature.com
communication-sensible.com
Prevent Disease

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L'uomo, o la donna, che salirà al Quirinale condizionerà nel bene e nel male la vita del Paese per sette anni. I presidenti delle Camere e il prossimo presidente del Consiglio sono in transito, hanno il fiato corto, potrebbero arrivare, secondo valutazioni ormai unanimi, al massimo alle prossime elezioni europee della primavera del 2014. Le trattative per un nome condiviso per la presidenza della Repubblica tra pdl e pdmenoelle sono in uno stato avanzato. Il pdl vuole un presidente di garanzia, un salvacondotto per i processi dello psiconano. Il pdmenoelle vuole anch'esso un presidente di garanzia, che lo tuteli dalla prossima bomba ternmonucleare del MPS. Entrambi vorrebbero un presidente "Quieta non movere et mota quietare (Non agitare ciò che è calmo, ma calma piuttosto ciò che è agitato)". Non un Pertini, ma neppure più modestamente un Prodi che cancellerebbe Berlusconi dalle carte geografiche. E' necessario un nome nobile e alto che stia appollaiato sul suo ramo ad ascoltare le lodi per la sua indiscutibile alterità che gli arriveranno copiose da giornalisti proni e da politici grati. Io ritengo che il prossimo presidente della Repubblica non debba venire dalla politica, né ricoprire, o aver ricoperto, incarichi istituzionali. Se infatti diventi presidente dell'ABI come Mussari o presidente della Finmeccanica come Orsi, sei comunque parte del gioco, promosso dai partiti. Un foglione di fico e nulla più.

Il M5S voterà on line per il presidente della Repubblica nei prossimi giorni. Il suo nome sarà presentato in Parlamento. Di seguito le regole per le votazioni.

"Tempistiche:
- La proposta dei candidati verrà effettuata da tutti coloro abilitati al voto l'11 aprile dalle 10.00 alle 21.00.

- La votazione successiva sui primi 10 candidati selezionati si terrà sul sito beppegrillo.it due giorni prima della votazione in aula sempre dalle 10.00 alle 21.00.

Per votare le persone devono aver inviato il documento digitalizzato alla pubblicazione di questo articolo, 30 marzo 2013, ed essersi iscritte al MoVimento 5 Stelle entro il 31/12/2012

Modalità per proporre il Presidente della Repubblica:
- Per proporre il nome del suo candidato l'iscritto al MoVimento 5 Stelle dovrà accedere alla sua pagina personale. Potrà proporre un solo candidato con nome e cognome e non potrà modificare la scelta.

- Per votare l'iscritto al MoVimento 5 Stelle dovrà accedere alla pagina di votazione indicata con la propria email e password. Il sistema di votazione sarà linkato da un’email inviata a tutti gli aventi diritto di voto e sarà linkata anche all’interno della pagina personale.

- Ogni iscritto potrà votare per un solo candidato.

- Nel caso il servizio di voto non fosse raggiungibile (ad esempio per un attacco hacker) per più di un’ora il tempo di down verrà recuperato, se possibile, il giorno successivo.

- I 10 nomi più proposti verranno resi pubblici e utilizzati come base dei votabili e disposti in ordine alfabetico per la votazione finale. Su questi verrà verificato che abbiano compiuto 50 anni alla data del 15 aprile 2013 (o alla data delle votazioni in aula se già resa pubblica) e che siano italiani. In caso di problemi verrà preso il primo degli esclusi.

- Il nome che avrà ricevuto più voti sarà votato dai Parlamentari del MoVimento 5 Stelle

- Il processo di voto sarà verificato da un ente esterno ."

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È quanto sostengono gli specialisti americani dell’University of Alabama a Birmingham (UAB), i quali hanno condotto una ricerca promossa dal National Eye Institute (NEI), in cui si dimostra come buoni livelli di sostanze antiossidanti e minerali come lo zinco possano ridurre sensibilmente il rischio di Degenerazione Maculare (DMLE o AMD, in inglese) con l’avanzare dell’età.

Tra gli alimenti collegati al miglioramento della vista vi sono le carote. Secondo il professor Leo Semes, della UAB School of Optometry, le carote da sole non apporterebbero però significativi miglioramenti della salute degli occhi.

“La base di questa convinzione è che le carote sono ricche di beta-carotene. Ma il betacarotene da solo non è una tutela sufficiente – precisa Semes – C’è anche un rapporto tangenziale che una carenza di vitamina A, una cugina del beta-carotene, sia implicata nell’adattamento della vista al buio”.

Il professor Semes, insieme all’American Optometric Association Health and Nutrition Committee, ha stilato una lista di alimenti specifici e nutrienti che possono apportare benefici alla salute degli occhi.
- Frutta e verdura: la vitamina C in esse contenuta può aiutare a ridurre la cataratta e l’incidenza dell’AMD.
- Pesce come tonno o salmone, e le carni magre, contengono acidi grassi che proteggono contro l’AMD.
- Carni rosse e cereali integrali contengono zinco. E una sua carenza può portare allo sviluppo della cataratta.
- Oli vegetali ricchi di vitamina E  – un noto antiossidante – possono rallentare la progressione della AMD.

La degenerazione maculare è in genere processo di degenerazione dovuto all’invecchiamento dell’occhio. Vi sono tuttavia anche predisposizioni ereditarie che possono far sorgere questo problema anche in età relativamente giovane. Altri fattori che possono innescare la degenerazione maculare sono i traumi oculari, le infezioni o le infiammazioni o, in alcuni casi, anche problemi di vista come la miopia.

Principalmente la DMLE si presenta con una difficoltà di lettura, in quanto a causa di una riduzione della visione centrale le lettere stampate risultano distorte. Allo stesso modo, vi è una percezione alterata e distorta delle immagini in generale: un sintomo tipico è il vedere le linee di per sé dritte come se fossero in realtà ondulate.

Fonte: informasalus.it

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