Ci sono paesaggi che sembrano immortalati da pittori, e borghi degni delle cartoline più belle. Oberammergau è ancora di più, è una raccolta di immagini fatate, un repertorio di opere d’arte, con una cornice paesaggistica spettacolare a sua volta. Siamo nel sud della Germania, nel land della Baviera, in un paese montano di 5 mila abitanti, famoso per le sue splendide case affrescate. Per questo, e per tanti altri motivi, Oberammergau è senza dubbio una delle città più affascinanti della Strada tedesca delle Alpi, a pochi passi dal castello di Linderhof e dall’abbazia benedettina di Ettal, costellata di chalet alpini e fattorie, abbracciata da foreste misteriose che profumano di libertà.

Proprio le lussureggianti foreste del territorio sono state da sempre una delle maggiori risorse del borgo: gli artigiani di Oberammergau, infatti, sono famosi in tutta la Germania per le pregiate sculture in legno, una tradizione nata intorno al Cinquecento e sfociata nell’Ottocento nella fondazione di una scuola specializzata. Tante generazioni di artisti del legno l’hanno frequentata, e alcuni sono diventati dei professionisti nella creazione di crocifissi.

Non è questa la sola tradizione di Oberammergau, che come ogni antico borgo montano ama ricordare il passato, le usanze tipiche e le feste popolari. Un’altra famosa tradizione locale è la “Passionsspiele”, la rievocazione della Passione di Cristo che ogni dieci anni, dal 1634, si ripete nel cuore della città. Graziati in seguito a una grave epidemia di peste, che per mesi aveva causato sofferenze e decessi nel borgo, gli abitanti fecero voto di ricordare periodicamente il Signore. Il risultato è un evento memorabile, di fama ormai internazionale, che coinvolge nell’organizzazione oltre 2 mila persone tra cast artistico e tecnico: un numero impressionante, se si considera che la popolazione locale ammonta a poco più di 5 mila anime.

Lo scenario di un simile spettacolo è lo splendido Teatro della Passione, edificato nel 1930 e in grado di accogliere oltre 5 mila spettatori. Da maggio a settembre, per sei ore al giorno, un migliaio di figuranti mette in scena le toccanti vicende della Passione, che realizzano ad ogni edizione il tutto esaurito.

Chi desidera assistere alla manifestazione è costretto a prenotare addirittura con anni di anticipo. La teatralità pare proprio una caratteristica onnipresente a Oberammergau: chi passeggia per le strade può avere la sensazione di essere finito tra le quinte di uno spettacolo, nei pannelli della scenografia. Infatti si rimane ammirati di fronte alle abitazioni affrescate, con temi prevalentemente religiosi ma anche banchetti e battute di caccia, tra cui spiccano la Geroldhaus, la Forsthaus, la Mußldomahaus e la Pilatushaus. Quest’ultima è, a detta di molti, la dimora dipinta più bella del paese, realizzata nel XVIII secolo e oggi sede della Casa dell’Artigianato locale. Per un tocco di magia in più si può visitare, in Ettaler Strasse, la casa dei fratelli Grimm.

Da vedere anche l’ Heimatmuseum, l’esposizione che con il suo presepe di sculture in legno narra la storia della popolazione locale, e la suggestiva chiesa di Sankt Peter und Paul, realizzata in marmo rosa e bianco secondo il gusto barocco. Chi non si accontenta del centro incantevole di Oberammergau può spingersi nei dintorni, alla scoperta di una natura mozzafiato e di tante attrazioni imperdibili. Una fra tante, il già citato castello di Linderhof, un maniero lussuoso che fu residenza di Re Ludwig, circondato da un immenso parco che ospita la grotta di Venere e il rifugio di Hunding.

Ma le atmosfere fiabesche del borgo non devono ingannare: Oberammergau non è il paese dei balocchi, bensì una località vivace e travolgente, che sa essere avventurosa. Chi ama il dinamismo può raggiungere i vicini stabilimenti sciistici, che offrono una ripida discesa di ben 783 metri e 9 skilift, per accedere agli oltre 16 km di piste. Sciatori e snowboarders, principianti e temerari, ma anche fondisti ed escursionisti rimarranno rapiti di fronte a un paesaggio innevato da vertigine.

Come si addice a ogni ambiente montano, il clima della zona è quello suggestivo e frizzante dei borghi alpini, caratterizzato da inverni rigidi e estati fresche, perfette per passeggiare all’aperto e respirare aria pura. Le temperature medie di luglio, il mese più caldo, vanno da una minima di 12°C a una massima di 23°C, mentre in gennaio si va dai -5°C ai 2°C: le condizioni ottimali per delle suggestive cascate di fiocchi di neve. Le precipitazioni si concentrano specialmente in gennaio, giugno e luglio, quando si presentano in media per 16 giorni al mese, sotto forma di pioggia o di neve a seconda della stagione.

Con un clima così, anche il Natale diventa più caratteristico, specialmente sé è illuminato a festa da bancarelle e candele. A Oberammergau, ogni prima domenica di Avvento, un incantevole quartetto di flauti inaugura la distesa di bancarelle dedicate a Gesù Bambino, cariche di dolciumi, prodotti artigianali e tazze di vin brulé. A completare la magia ci sono i canti natalizi nella chiesa di San Pietro e Paolo, e la terza domenica di Avvento si può assistere in diretta alle dimostrazioni dei maestri artigiani.

Fonte: Ente Nazionale Germanico per il Turismo

Chi ha deciso di immergersi nell’atmosfera montanara deve soltanto pianificare il viaggio. Se si viaggia in macchina si può raggiungere Oberammergau da Monaco mediante l’autostrada A95, muovendosi in direzione Garmisch e, giunti a Oberau, deviando per Ettal-Oberammergau fino all’uscita di Oberammergau. Per chi vola ci sono i vicini aeroporti di Innsbruck (Austria) a 75 km circa, e Monaco di Baviera, a 90 km circa.

Savantul rus Mihail Lomonosov a fost primul care a propus teoria biogenica (organica) a formarii petrolului, pornind de la premisa ca acesta a aparut prin descompunerea, in anumite conditii, a deseurilor biologice, de-a lungul milioanelor de ani. Spre deosebire de Lomonosov, care considera asadar petrolul ca fiind un combustibil fosil, o alta minte luminata, chimistul Dmitri Mendeleev, autorul tabelului periodic al elementelor, credea ca petrolul reprezinta nu o substanta formata in urma putrezirii plantelor si animalelor ce au trait candva pe Terra, ci un material primordial, nascut in strafundurile planetei, ce erupe constant catre suprafata acesteia, precum magma vulcanilor.

Savantii pastreaza tacerea de frica

Desi aparute in secolele trecute, ambele teorii au fost dezvoltate in secolul XX. Dar, in mod bizar, doar prima s-a bucurat de o popularizare intensa, astfel incat opinia publica de pretutindeni considera intemeiata parerea ca petrolul se gaseste in zacaminte de forma unor „pungi” care, cu timpul, se epuizeaza total. Care este motivul acestei popularizari? Si de ce asupra ipotezei abiogenice s-a asternut praful? Simplu: pentru ca marile concerne din domeniu vor sa se creada ca petrolul este, intr-adevar, pe duca.

Procedand astfel, ele pot scumpi dupa bunul plac „aurul negru” si implicit produsele derivate. Poate parea o opinie desprinsa din teoria conspiratiei, dar tot mai numerosi savanti inclina sa creada ca acesta este adevarul. „Multi dintre membri comunitatii stiintifice au optat sa pastreze tacerea asupra acestui subiect din motive mai degraba lumesti. Ei vor sa-si pastreze slujbele si de aceea refuza sa faca valuri, desi stiu prea bine adevarul in privinta ipotezei biogenice”, afirma geologul rus Vadim Skariatin.

Potrivit academicianului rus Anatoli Dmitrievski, directorul Institutului de Studii pentru Petrol si Gaze, ipoteza biogenica a fost implementata la inceputul secolului XX, cand metodele de detectare si exploatare a zacamintelor erau inapoiate. „Puturile erau sapate doar in formatiuni de origine sedimentara, care ar fi trebuit sa formeze petrolul, potrivit teoriei biogenice. Dar dezvoltarea metodelor de detectie le-a permit geologilor sa descopere campuri petrolifere si in bazine cu roci cristaline, despre care se credea ca e imposibil sa adaposteasca petrol. Un exemplu este uriasul bazin White Tiger, din largul coastelor vietnameze, care sta pe un fundament de granit, lucru imposibil de explicat prin teoria biogenica.”

Dmitrievski spune ca oamenii nu trebuie sa-si imagineze zacamantul petrolifer ca pe o „balta” aflata in adancuri. De fapt, petrolul se afla in porii rocilor colectoare, ca apa in porii unui burete. Daca el este extras rapid si in cantitate mare, zacamantul va fi, aparent, epuizat. Dar porii vor continua, peste ani, sa secrete petrol, si zacamantul se va umple la loc.

In alta ordine de idei, in ultimii ani s-a descoperit ca multe dintre bazinele petrolifere unde se credea ca epuizarea combustibililor este totala, „mustesca” de petrol. „Am gasit doua astfel de campuri la granita dintre Georgia si Azerbaidjan. Au produs petrol mai bine de un secol, apoi exploatarea a fost oprita, pe motiv de epuizare a zacamintelor. Sondaje recente au demonstrat insa ca acestea s-au refacut.

Similar stau lucrurile in privinta unor campuri petroliere din regiunea Carpatilor, dar si din America de Sud. Am crezut ca si bazinul Romaskin ar fi epuizat, in proportie de 80% – asa dovedeau sondajele de acum doua decenii. Dar de cativa ani, suntem martori unei cresteri de 2 milioane tone de petrol pe an, in acest bazin. Potrivit noilor estimari, bazinul poate produce petrol pana cel putin in 2200”, afirma Renat Muslimov, consilier economic al presedintelui Tatarstanului.

In cazul orasului Groznii, capitala Ceceniei, lucrurile par chiar dramatice: exploatarea petrolului a inceput aici in 1897. Pana in 1960, cand zacamantul a fost considerat epuizat, s-au extras nu mai putin de 100 milioane tone petrol brut. Spre surprinderea geologilor, in ultimii ani, petrolul a inceput efectiv sa tasneasca din pamant, localnicii il aduna cu galetile. Pericolul este imens, spun specialistii, fiindca poate izbucni oricand un incendiu catastrofal.

Nu doar rusii par sa sustina valabilitatea teoriei abiogenice, ci si americanii, chiar daca o fac cu jumatate de gura. Teoria a fost verificata de ei in cazul bazinului petrolifer Eugene Island 330, din largul coastelor Louisianei. Rezervele de aici au fost considerate epuizate, dar in ultimul deceniu mai multe sondaje au aratat ca ele s-au restabilit, extractia atingand nivele comparabile cu cele din deceniile trecute.

Autor: GABRIEL TUDOR - Revista Magazin

Harper's: The Madrid Cables

Scott Horton writes: "In Spain, the WikiLeaks disclosures have dominated the news for three days now. The reporting has been led by the level-headed El País, with its nationwide competitor, Público, lagging only a bit behind. Attention has focused on three separate matters, each pending in the Spanish national security court, the Audiencia Nacional: the investigation into the 2003 death of a Spanish cameraman, José Cuoso, as a result of the mistaken shelling of Baghdad’s Palestine Hotel by a U.S. tank; an investigation into the torture of Spanish subjects held at Guantánamo; and a probe into the use of Spanish bases and airfields for extraordinary renditions flights, including the one which took Khaled El-Masri to Baghdad and then on to Afghanistan in 2003.

These cables reveal a large-scale, closely coordinated effort by the State Department to obstruct these criminal investigations. High-ranking U.S. visitors such as former Republican Party Chair Mel Martinez, Senator Greg Judd, and Homeland Security Secretary Janet Napolitano were corralled into this effort, warning Spanish political leaders that the criminal investigations would “be misunderstood” and would harm bilateral relations. The U.S. diplomats also sought out and communicated directly with judges and prosecutors, attempting to steer the cases into the hands of judges of their choosing. The cables also reflect an absolutely extraordinary rapport between the Madrid embassy and Spanish prosecutors, who repeatedly appear to be doing the embassy’s bidding."
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El País: How US worked to get three soldiers off the hook for cameraman's death

"One of the biggest objectives at the US Embassy in Madrid over the past seven years has been trying to get the criminal case dropped against three US soldiers accused of the killing of a Spanish television cameraman.[...]

The High Court has charged three soldiers - Sgt. Thomas Gibson, Capt. Philip Wolford and Col. Philip de Camp, all of the Third Infantry Division of the US Army - for the killing of Telecinco cameraman José Couso on April 8, 2003 during a tank shelling of the Hotel Palestine where he and other journalists were staying while they were covering the war in Baghdad. Also killed was a Reuters cameraman, Taras Protsyuk of Ukraine.

On May 25, 2007, US Ambassador Eduardo Aguirre, who served in Madrid between 2005-2008, wrote to US Secretary of State Condoleezza Rice days before her visit to Spain to tell her that the Zapatero government "has been helpful behind the scenes in getting the case appealed by the Spanish prosecutor." Aguirre recommended that Rice should express "continued US government concern" about the case when she met with Prime Minister José Luis Rodríguez Zapatero and Foreign Minister Moratinos. "We want continued vigilance and cooperation by the government of Spain until the case is dropped," Aguirre wrote."
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The Guardian: UK overruled on Lebanon spy flights from Cyprus, WikiLeaks cables reveal

"Americans dismissed 'bureaucratic' Foreign Office concern that Lebanese Hezbollah suspects might be tortured," write David Leigh and Richard Norton-Taylor.

"Labour ministers said they feared making the UK an unwitting accomplice to torture, and were upset about rendition flights going on behind their backs.

The use of RAF Akrotiri in Cyprus for American U2 spy plane missions over Hezbollah locations in Lebanon – missions that have never been disclosed until now – prompted an acrimonious series of exchanges between British officials and the US embassy in London, according to the cables released by WikiLeaks. The then foreign secretary David Miliband is quoted as saying, unavailingly, "policymakers needed to get control of the military".[...]

At this point Richard LeBaron, charges d'affaires at the London embassy, cabled Washington that human rights concerns could not be allowed to get in the way of counter-terrorism operations. Britain's demands were "not only burdensome but unrealistic", he said, proposing "high-level approaches" to call the British to heel."
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Foreign Policy: Did a U.S. ambassador accuse Sri Lanka's president of war crimes?

"Are we surprised to learn, via WikiLeaks, that American diplomats in Colombo blame Sri Lankan President Mahinda Rajapaksa and his top officials for the massacre of tens of thousands (by most estimates) of Tamil civilians during the final months of Sri Lanka's bloody civil war? The goods are in a Jan. 15 cable sent by U.S. Amb. Patricia A. Butenis on the eve of Sri Lanka's presidential elections (which Rajapaksa won handily). Butenis was assessing the country's ability to come to terms with the atrocities committed in the protracted conflict between the government and the Tamil Tigers rebel group, which was defeated in May 2009 after nearly three decades of fighting."
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Foreign Policy has also started a website dedicated to analysing the Cablegate revelations:http://wikileaks.foreignpolicy.com/

The Guardian: WikiLeaks cables: Berlusconi 'profited from secret deals' with Putin

"US diplomats have reported startling suspicions that Silvio Berlusconi could be "profiting personally and handsomely" from secret deals with the Russian prime minister, Vladimir Putin, according to cables released by WikiLeaks.

Exasperated by Berlusconi's pro-Russian behaviour, American embassy staff detail allegations circulating in Rome that the Italian leader has been promised a cut of huge energy contracts. The two men are known to be personally close, but this is the first time allegations of a financial link have surfaced."
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The Guardian: WikiLeaks cables link Russian mafia boss to EU gas supplies

"Gas supplies to Ukraine and EU states are linked to the Russian mafia, according to the US ambassador in Kiev.

His cable, released by WikiLeaks, followed statements by the then prime minister of Ukraine, Yulia Tymoshenko, to the BBC that she had "documented proof that some powerful criminal structures are behind the RosUkrEnergo (RUE) company".

Allegations have long swirled that the Russian crime don Semyon Mogilevich had covert interests in Swiss-registered RUE, which distributes gas from central Asia."
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Der Spiegel: In Russian Hands: US Forced to Change Course in Relations with Ukraine

"When seeking a productive working relationship with an undesired newcomer, it is best to have a plan. On Feb. 23 of this year John Tefft, the American ambassador in Kiev, was preparing a plan for the arrival of US National Security Advisor James Jones. On the occasion of the inauguration of the new Ukrainian President Viktor Yanukovych, Jones was to convey a generous offer of friendship: The administration of US President Barack Obama "looks forward to working with you across the full range of issues," Tefft's brief suggested Jones tell the new Ukrainian leader.

Jones, who had fought against Moscow's allies in the Vietnam War, was seeking to strike a diplomatic blow against the Kremlin, by making Yanukovych into a US partner."
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Der Spiegel: Cables Track US Diplomatic Efforts to Avert Russian-Georgian Conflict

"The leaked embassy cables show how the US, after spending years helping to build up Georgia's military capabilities, made last-ditch diplomatic attempts to avert the August 2008 conflict between Georgia and Russia.[...]

The Georgians were close allies with the US, while the Abkhazians and South Ossetians were supported by Russia. Neither the Russians nor the Americans wanted a major escalation in the regions -- but they weren't averse to fanning tensions. It was a dangerous approach that eventually backfired."
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Der Spiegel: 'Virtual Mafia States': Russian Mafia an International Concern for US Diplomats

"The secret embassy reports read like descriptions of a small banana republic. The mayor of the capital city allegedly has "connections to the criminal world," a few of his friends, including members of parliament, are said to be little more than "bandits," with city officials supposedly "requiring bribes from businesses attempting to operate in the city." The mayor, US diplomats allege, "oversees a system in which it appears that almost everyone at every level is involved in some form of corruption or criminal behavior."

The US cable, dated Feb. 12, 2010, originated from one of the world's largest capitals, Moscow. Russian President Dmitry Medvedev fired Moscow Mayor Yuriy Luzhkov at the end of September because he is no longer trusted by the government. Nevertheless, the memos documented by the American diplomats show how the mafia appears to be deeply anchored in Russian society and to have ties with the government. US diplomats believe that some criminal masterminds have the blessing of people in the Kremlin and security services."
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Per la storica linea ferroviaria della Furka è iniziata una nuova primavera. Il tratto fra Gletsch e Oberwald, in Vallese, è stato riaperto giovedì, quasi 30 anni dopo l'abbandono. Migliaia di volontari provenienti da tutta l'Europa hanno duramente sgobbato per il ripristino.

Il Glacier Express è una delle attrazioni turistiche più note della Svizzera. Lo spettacolare collegamento ferroviario tra la celebre località vallesana di Zermatt e quella grigionese di St. Moritz, si snoda attraverso selvaggi paesaggi alpini e i passi della Furka, dell'Oberalp e dell'Albula.

I convogli Glacier Express, fino al 1981, attraversavano anche la galleria dello Scheiter, a 2'162 metri di altitudine, ossia quasi all'altezza del passo della Furka. Il tratto fra Oberwald (Vallese) e Realp (Uri) era però percorribile solo in estate, ossia durante circa quattro mesi. Nel resto dell'anno non c'era alcun "Espresso dei ghiacciai".

L'apertura della galleria di base della Furka, nel 1982, ha consentito al Glacier Express di circolare tutto l'anno. Ma dal suo percorso è scomparsa la vista panoramica sul Ghiacciaio del Rodano, da cui aveva preso il nome.

Salvataggio: dal sogno alla realtà

Una lacuna che è ora stata colmata con il ripristino del vecchio tratto montagnoso della Furka: un troncone di poco meno di cinque chilometri in uno spettacolare scenario naturale che da giovedì, dopo un'interruzione di 29 anni, consente nuovamente di percorrere interamente in treno lo storico tracciato fra Realp e Oberwald.

La rinascita del collegamento è stata resa possibile dall'infaticabile impegno di appassionati di ferrovie che, nel 1983, hanno fondato un'associazione per il salvataggio di questa tratta di montagna. In quasi trent'anni di faticosi lavori di rinnovo, migliaia di volontari sono riusciti a raggiungere l'obiettivo, compiendo un'impresa che, inizialmente, molti avevano giudicato una semplice chimera.

Questi idealisti sono invece riusciti a concretizzare anche nei dettagli quello che ai pragmatici era apparso un sogno irrealizzabile. Hanno persino riportato in Svizzera locomotive a vapore originali, che durante la Seconda guerra mondiale erano state vendute in Vietnam. Con tenacia hanno "strappato" ai pericoli della natura la linea di 17,8 chilometri, che era continuamente minacciata da frane, slavine, smottamenti e inondazioni.

E adesso si viaggia!

Dopo anni di intensi sforzi, per i salvatori della mitica linea è ora giunto il momento di godersi come si deve il trionfo. L'inaugurazione dell'ultimo tratto è dunque celebrata con tre giornate di festeggiamenti. "È un successo formidabile", commenta il direttore della compagnia Dampfbahn Furka-Bergstrecke (DFB) Peter Bernhard. Come premio ai volontari che hanno permesso tutto questo è stato offerto il viaggio su un treno speciale, ancora prima di quello degli ospiti invitati alla cerimonia inaugurale. Questa è l'ultima di una serie di tappe che lentamente hanno fatto rivivere una ferrovia epica. La rinascita era iniziata nel 1992 con la rimessa in esercizio del tratto Realp-Tiefenbach. Otto anni dopo, dall'altra parte della galleria dello Scheitel, il treno a vapore raggiungeva Gletsch. La località al bivio delle strade per i passi della Furka e del Grimsel.

Estensioni con limiti

Negli intenti dei gestori, Gletsch in futuro dovrebbe rivestire un importante ruolo nell'offerta turistica della ferrovia a vapore. In particolare, si pensa di allestire un servizio di pullman turistici che colleghino in mezz'ora Oberwald e Gletsch. Da lì si potrebbe poi proseguire il viaggio in autobus, per esempio attraverso il passo del Grimsel. Nei piani c'è anche l'elettrificazione dell'intera linea.

Tutti i progetti di estensioni al momento sono però frenati. Il numero dei giorni d'esercizio – una settantina all'anno – e quello dei tragitti sono infatti limitati. Inoltre gli oneri di manutenzione del vecchio materiale rotabile sono enormi. Già con i circa 25mila passeggeri che in media finora si registravano annualmente sul tratto fra Realp e Gletsch "eravamo al limite", dice il responsabile del marketing della DFB Paul Güdel.

Gerhard Lob/ Fonte: swissinfo.ch - Traduzione dal tedesco: Sonia Fenazzi

Plasticitatea. Un concept care a revolutionat neurostiintele in ultimii 20 de ani. Se credea ca, dupa maturizarea creierului, acesta nu mai are capacitatea de a se modifica. Acum se stie ca neuronii se afla in miscare, in cautarea unor conexiuni corecte. Se conecteaza, se deconecteaza, pana gasesc o combinatie utila pentru organism.

In momentul in care ne insusim, de pilda, un cuvant, o informatie noua, neuronii nostri se conecteaza pentru a le intelege sensul si pentru a le memora. E posibil ca aceste noi conexiuni (sinapse) sa se dezactiveze foarte repede si noile cuvinte sa dispara din memorie. Daca repetam cuvintele de cateva ori, sinapsele se vor restabiliza creand un „rezervor” de memorie neuronala, mai mult sau mai putin durabil.

Acest lucru e valabil in cazul tuturor stimulilor externi si interni pe care creierul nostru ii recepteaza, cu conditia sa fie noi. O experienta traita, un nou miros, un gust inedit, o reflectie profunda determina retelele neuronale sa se reorganizeze pentru a trasa un drum privilegiat al circulatiei informatiei.

Neuronii stimulati pot crea numeroase sinapse pentru a mari eficacitatea circuitului. Acest fenomen poarta numele de plasticitate. Se pune insa intrebarea: doar sinapsele asigura plasticitatea creierului? A existat aceasta convingere pana in momentul in care s-a descoperit faptul ca retelele neuronale ar putea fi intarite prin aparitia unor noi neuroni! In urma cu zece ani se credea ca fiecare individ se naste cu un capital de neuroni care incep sa moara incepand cu varsta adulta. O premisa falsa!

Mai multe echipe de cercetatori au descoperit in ultimul deceniu probe de neurogeneza adulta in cazul pasarilor, sobolanului, maimutelor si omului. Un proces de regenerare care ar surveni sub efectul diferitilor factori: acumularea de cunostinte, exercitiile fizice sau starea de bine. O alta surpriza a aparut in urma observatiilor la microscop. Concluzia a fost urmatoarea: plasticitatea cerebrala nu constituie apanajul neuronilor.

Exista si alte tipuri celulare in creier, cum ar fi celulele gliale, de 5-10 ori mai numeroase decat neuronii, care ar juca un rol important in crearea unor „rezervoare” de memorie. Si asta in urma unor exercitii de invatare care angajeaza circuitele neuronale ale creierului mic. In acest caz, nu doar numarul contactelor sinaptice creste, ci si suprafata unui tip de celule gliale (astrocitele) care ar fi capabile sa se transforme in neuroni in caz de leziune. O speranta pentru terapiile viitorului!

Asadar, creierul nostru se modifica tot timpul. Din fericire, nu toate zonele sunt fluctuante. De pilda, trunchiul cerebral, creierul profund, „primitiv” ramane rigid si imuabil pentru a mentine functiile vitale (respiratia, ritmul cardiac, temperatura corporala...). Plasticitatea sinaptica se manifesta in creierul limbic (compus din amigdala, hipocamp...) existent la cea mai mare parte dintre mamifere, care participa la formarea amintirilor si controleaza emotiile si motivatiile.

Dar, mai ales, plasticitatea e activa in cortex, o zona care acopera emisferele cerebrale si care este sediul functiilor mentale la mamiferele superioare. In contact cu mediul exterior, prin organele senzoriale, acesta se afla in reorganizare constanta pentru a se adapta la toate schimbarile, pentru a se proteja, pentru a se imbogati.

Si asta, din prima zi a vietii. La nastere, bebelusul e deja dotat cu cateva conexiuni esentiale, conform programului genetic, care-i asigura vederea, auzul, vorbirea, motricitatea, dar toate astea nu reprezinta decat o mica parte din conexiunile definitive. Creierul, care se maturizeaza lent, se va modela in functie de conditiile de mediu in care evolueaza.

DORIN MARAN - Revista Magazin