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 Trilingual World Observatory: italiano, english, română. GLOBAL NEWS & more... di Redazione
   
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
By Admin (from 21/07/2010 @ 10:19:14, in it - Scienze e Societa, read 1487 times)

Il giro del mondo su un aereo solare.


L'avventuriero svizzero Bertrand Piccard ha sognato per anni di diventare il primo uomo a compiere il giro del mondo a bordo di un velivolo solare. Con la presentazione del prototipo di Solar Impulse, che ha necessitato 6 anni di lavoro, il sogno di Piccard è diventato un po' più reale. ( Fonte: Julie Hunt, SF1/ swissinfo.ch)

 
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BUCAREST - I corpi dell’ex dittatore romeno, Nicolae Ceausescu, e della moglie Elena, giustiziati oltre 20 anni fa e sepolti in un cimitero di Bucarest, sono stati esumati per prelevarne alcuni resti e permettere l’analisi del Dna. L’obiettivo è quello di verificare l’identità dei due cadaveri. Lo ha riferito un responsabile del cimitero. Nicola Ceausescu ha diretto la Romania con il pugno di ferro dal 1965 al 1989.

L'ESECUZIONE NEL 1989 - Dopo una serie di manifestazioni di strada, con centinaia di morti tra i dimostranti, nel dicembre del 1989 il dittatore e la moglie sono stati costretti alla fuga. Arrestati e sottoposti a un processo sommario, sono stati giustiziati il 15 dicembre 1989. Secondo le autorità romene, i loro corpi sono sepolti nel cimitero di Ghencea a Bucarest.

Fonte: corriere.it

Il riassunto del processo Ceausescu e l'esecuzione il 25 dicembre 1989.

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By Admin (from 21/07/2010 @ 12:05:42, in it - Scienze e Societa, read 2426 times)

Basterebbe saper che il litorale, in questo tratto di Liguria, prende il nome di Golfo Paradiso, per aver voglia di partire alla scoperta delle sue borgate e delle sue calette pittoresche, in cerca di una quiete e di un paesaggio idilliaci. Le aspettative sono rispettate dalla bellezza di Sori, piccolo comune ligure di circa 4.300 abitanti in provincia di Genova, incastonato lungo la Riviera di Levante.

Il territorio della cittadina, accarezzato dalle onde limpide del Mar Ligure, si allunga nell’entroterra lungo la valle del torrente omonimo, sino allo spartiacque con l’alta valle Fontanabuona e toccando la frazione di Pannesi, nel comune di Lumarzo. Più che un paese è una costellazione di paesini minori, nata dall’unione dell’antico centro di Sori col soppresso comune di Canepa.

Tutto il borgo si sviluppa su un terreno montuoso, che tocca gli 894 metri di latitudine sulla vetta del monte Becco: gran parte dei rilievi sono occupati dalle tipiche coltivazioni a terrazze, molto diffuse in Liguria per la produzione di uva e olive, affiancate dalla vegetazione selvaggia dell’ambiente mediterraneo e dalle foreste di castagni, faggi e querce. La costa è come un’immensa scultura scalfita nella roccia, con scogliere mozzafiato che si inabissano tra i flutti e raggiungono i 3 metri di altezza. Soltanto di fronte all’abitato principale si apre una piccola caletta di sabbia: per il resto si tratta di insenature aspre e, proprio per questo, ancora più affascinanti.

Anche il cuore di Sori nasconde dei tesori interessanti, preziosi testimoni del passato del borgo e delle sue usanze più caratteristiche. Tra gli edifici di culto più belli e più importanti c’è la chiesa di Santa Margherita, la cui planimetria si sviluppa longitudinalmente, con un atrio e un presbiterio molto allungati. A navata unica, ampia e molto alta, è a forma rettangolare ed è affiancata da una serie di cappelle basse. Interessanti i quadri e gli affreschi risalenti al XVIII secolo, realizzati da artisti della scuola pittorica ligure.

Non mancano poi gli edifici civili, come il ponte “napoleonico” ad arco, in pietra da taglio, che apparteneva all’antico tracciato della via Aurelia, così come la Via Sant’Erasmo, che è la strada più antica e meglio conservata del capoluogo.

 

Sui due lati si innalzano due schiere continue di palazzi piuttosto alti, che costituivano una buona barriera contro eventuali attacchi provenienti dal mare, secondo l’uso tipico dei borghi marinari genovesi.

 

Sul tracciato, verso il mare, si apre la graziosa piazzetta di Sant’Erasmo con l’omonimo oratorio, sede tra l’altro di manifestazioni culturali e musicali.

A proposito di manifestazioni, a Sori non mancano mai le occasioni di divertimento e di festa: in particolare per tutta la stagione estiva gli eventi si susseguono a ritmo serrato, in un turbine continuo di celebrazioni religiose, appuntamenti culturali e serate folcloristiche, in cui regnano la buona musica e la buona cucina. Da non perdere il Sori Jazz Festival che si svolge nei fine settimana di luglio, la festa di San Lorenzo del 10 agosto, la festa di Nostra Signora delle Grazie dal 12 al 15 agosto, la scoppiettante festa di San Rocco del 16 agosto e infine la festa di Nostra Signora Addolorata nella frazione di Teriasca, il terzo fine settimana di settembre. Per l’occasione la piccola località si riempie di stand gastronomici e bancarelle, e fa da scenario agli spettacoli di danza e alla tradizionale processione religiosa.

Per arrivare a Sori si può scegliere tra diverse opzioni. Chi viaggia in auto deve percorrere l’autostrada A12 e uscire a Recco, poi continuare per 6 km in direzione Genova fino a destinazione; in alternativa si può uscire a Genova-Nervi e proseguire per circa 8 km in direzione La Spezia. Se preferite il treno troverete la stazione di Sori sulla linea Genova-La Spezia: qui fermano i treni regionali provenienti da Savona, Genova Voltri, Genova, Recco, Sestri Levante e La Spezia. L’aeroporto più vicino, a 30 km circa, è il Cristoforo Colombo di Genova, da cui ci si può servire dei mezzi pubblici o del treno per arrivare a Sori.

Giunti a destinazione verrete accolti da un clima mediterraneo piacevolissimo, caratterizzato da temperature sempre miti, estate calde ma ventilate e inverni dolci, che non toccano mai valori troppo bassi. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno infatti da una minima di 5°C a una massima di 11°C, mentre in luglio si va dai 21°C ai 27°C. Le precipitazioni, scarse nei mesi più caldi, toccano il picco massimo in ottobre, quando cadono in media 153 mm di pioggia. ( Fonte: ilturista.info)

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By Admin (from 22/07/2010 @ 10:21:10, in it - Scienze e Societa, read 2181 times)
Per conoscere gli animali da fattoria, l'affetto che sanno dare e ricevere, la loro dignità, la loro bellezza.

Un documentario basato sul libro "Il maiale che cantava alla luna" dello scrittore di fama internazionale Jeffrey Masson. Adatto a tutte le età, particolarmente indicato per la visione nelle scuole medie inferiori e superiori, questo video mostra gli animali "da fattoria" per quello che sono realmente, esseri senzienti e non "macchine" come sono oggi considerati negli allevamenti intensivi.

Nel video impareremo a conoscere questi animali, che solitamente non vengono né amati, né rispettati. Vedremo come vivono in natura, e come vivono invece nella dura realtà dell'allevamento, ma anche come potrebbero vivere se venissero rispettati, l'affetto che sanno dare e ricevere, la loro dignità, la loro bellezza, dentro e fuori. Evitare il loro sfruttamento e la loro morte dipende solo da noi: basta smettere di mangiarli. ( Fonte: www.laverabestia.org)

Doppiaggio in italiano a cura di AgireOra Network,
www.AgireOra.org
Earth View Production e Animal Place,
www.AnimalPlace.org

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Una scultura in bilico tra la montagna e il mare, intessuta di viottoli tortuosi che scivolano verso la costa o si inerpicano sempre più in alto, da dove si può ammirare la Riviera Ligure in tutto il suo splendore: questa è Bergeggi, borgata ligure di circa 1200 abitanti, in provincia di Savona, abbarbicata a 1100 metri di quota e immersa in un paesaggio mozzafiato.



Situata nei pressi della Riviera delle Palme, splendente porzione del litorale della Liguria, Bergeggi è incastonata alle pendici del Monte Sant’Elia, da dove parte la passeggiata pittoresca che raggiunge il mare. Giunti nella zona litoranea si scoprono le tinte più vivaci e moderne di Torre del Mare, la frazione balneare del comune, realizzata tra gli anni Cinquanta e Settanta del secolo scorso col preciso scopo di incentivare il turismo e accogliere i vacanzieri amanti della zona.

Distante circa 10 km da Savona e 60 km da Genova, capoluogo regionale, Bergeggi è in una posizione comoda e vitale, vicina a città stimolanti e allo stesso tempo immersa in uno scenario suggestivo e tranquillo. La bellezza dell’ambiente e la ricchezza naturalistica hanno determinato la nascita, nel 1985, della Riserva Naturale Regionale di Bergeggi, che oltre al nucleo centrale del paese comprende l’omonima isola e la striscia litoranea corrispondente, con una grotta marina e la bella sughereta delle Natte. Nel 2007 è stata istituita anche un’area marina protetta, molto amata dagli esperti di immersioni.

L'intero isolotto, la costa rocciosa prospiciente, la grotta marina e la sughereta delle Natte fanno parte dal 1985 della Riserva naturale regionale di Bergeggi e dal 2007 dell'Area naturale marina protetta Isola di Bergeggi. Ma la cittadina è anche un concentrato di arte e cultura, ben manifeste nelle architetture che costellano il centro abitato: tra gli edifici religiosi più importanti c’è la chiesa parrocchiale di San Martino di Tours, costruita nel 1706 e custode di un prezioso dipinto del XVI secolo raffigurante la Madonna del Rosario, realizzato in stile tipico ligure-toscano. A questo si aggiungono una statua dell’artista francese Lacroix e un crocifisso di Anton Maria Maragliano. Altri edifici di culto sono la cappella di Santo Stefano, nascosta tra la vegetazione sui colli dietro il borgo, e sull’isola si trovano i resti di un’antichissima chiesa paleocristiana e di un imponente monastero istituito nel 992.

Anche le architetture militari hanno a Bergeggi dei valorosi esponenti, come i forti di Santo Stefano e San Giacomo, il primo del XVII secolo e il secondo del XVIII, entrambi collocati tra le montagne al confine fra Vado Ligure e Bergeggi. Inoltre il paese era anticamente dominato dal forte di Monte Sant’Elia, di cui rimangono solo alcune parti. Risale all’Alto Medioevo la torre costiera d’Ere, che serviva ad avvistare eventuali nemici in avvicinamento, mentre la torre Rovere è del Quattrocento.

Come ogni antico borgo marinaro che si rispetti, anche Bergeggi fa rivivere la sua storia e le sue tradizioni passate attraverso un ricco repertorio di eventi popolari e culturali, che animano il centro in varie occasioni nel corso dell’anno. Tra le manifestazioni più moderne c’è “Bergeggi Sotto&Sopra”, un appassionante concorso di fotografia subacquea, ma le feste più apprezzate sono quelle che affondano le radici nella tradizione eno-gastronomica, come la Sagra del Vino Nostralino e la Sagra dei Saraceni.

La Sagra del Vino Nostralino si svolge nella piazza del paese a metà giugno, e comprende la premiazione del miglior vino presentato, del vino più corposo e del vino col miglior bouquet, ma soprattutto una degustazione imperdibile di prodotti vinicoli e culinari deliziosi, accompagnati da buona musica e allegri spettacoli danzanti. Anche la Sagra dei Saraceni, che si tiene nella seconda metà di luglio, dà la possibilità di assaggiare le ghiottonerie più caratteristiche della città, prima di assistere ai giochi e agli spettacoli serali.

A conciliare il divertimento e la vita all’aria aperta ci pensa il clima piacevole di Bergeggi, di tipo mediterraneo temperato, con valori climatici miti e tante giornate di sole. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno in effetti da 1°C a 12°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 16°C ai 29°C. Le precipitazioni, quasi assenti nel periodo estivo, toccano il picco massimo in ottobre, quando cadono in media 106 mm di pioggia.

Per raggiungere Bergeggi si possono valutare diverse opzioni. La città non è dotata di un proprio casello autostradale, pertanto dall’Autostrada A10 è necessario uscire a Vado Ligure-Savona se si viene da nord, oppure a Spontorno se si viene da sud, per poi continuare lungo la Strada Provinciale 1 Aurelia fino alla meta. Se si sceglie il treno conviene scendere a Vado Ligure-Quiliano, sulla linea Ventimiglia-Genova nel tratto compreso tra Savona e Genova. L’aeroporto di Genova è a circa 54 km, e quello di Villanova d’Albenga è circa alla stessa distanza da Bergeggi. ( Fonte: ilturista.info)

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Un nuovo meccanismo, semplice e social, potrebbe salvare le inchieste vecchio stile, da tempo relegate in cantina perché costosissime. A suggerirlo è il progetto di Spot.us: l'inziativa parte dal basso, gli utenti propongono argomenti e tematiche non trattate sufficientemente dai media. Ci si confronta con gli altri membri, si fa una stima dei costi per sviluppare il progetto e una volta preparato il piano d'azione nel dettaglio si procede grazie a micro finanziamenti, generalmente di 20 euro ciascuno e mai superiore al 20% totale del budget per evitare possibili condizionamenti.

Il caso più noto è in questi giorni sui giornali e sui siti di mezzo mondo: Linsday Hoshaw riesce a pubblicare sul New York Timesun reportage a proposito di un vortice di rifiuti grande due volte la Francia che nel bel mezzo del Pacifico, a causa delle correnti, raduna tonnellate di frammenti di plastica. Come? Grazie a Spot.us, i cui utenti si sono dimostrati interessati all'inchiesta dopo che il quotidiano newyorchese aveva posto come condizione per l'avvio del report che le spese di viaggio fossero a carico della cronista.

Punto cruciale per lo sviluppo di questo e di altri progetti simili è il contributo della comunità locale, interessata alle problematiche più vicine ad essa.

Repubblica ha intervistato David Cohn, ventiseienne fondatore di Spot.us. "E' una rivoluzione" ha detto Cohn. "Una nostra inchiesta pubblicata da un grande quotidiano è la conferma della bontà della nostra metodologia di lavoro considerata molto radicale rispetto al giornalismo tradizionale" . Sull'esportazione del modello il giovane californiano è cauto: "Penso che il modello di Spot.us possa funzionare in Italia, ma non ne sono sicuro. In Europa l'approccio al giornalismo è molto diverso da quello degli Stati Uniti".

Un concept vincente che punta per le prossime inchiesta, come ha scritto lo stesso Cohn sul suo blog, ad una diffusione più capillare tramite Facebook e Twitter. Così il cosiddetto crowdfunding, che già aveva toccato la politica Us (i finanziamenti alla campagna di Obama) e la passionaccia per il calcio degli italiani (si veda il progetto di Squadramia di acquistare una squadra di calcio grazie al contributo degli utenti) arriva al giornalismo che, questa è la mia opinione, ne avrà solo da guadagnare. C'è da dire che non tutte le potenziali inchieste dei reporter avranno sostenitori facoltosi come quelli della Horshaw, che trai vari aiuti ha potuto contare sul contributo di Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia.

Fonte: Reporters.blogosfere.it

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By Admin (from 23/07/2010 @ 10:32:40, in it - Scienze e Societa, read 2022 times)
Documentario su fast food ed in particolare Mac Donald.

Dopo accurati esami, da cui risultano tutti i valori nella norma e un perfetto stato di salute, il protagonista si nutre per un mese esclusivamente da Mac Donald con tre pasti quotidiani: colazione, pranzo e cena. I risultati saranno scandalosamente tremendi, tutti i parametri andranno più che fuori dalla norma e tanto altro ancora.

La dimostrazione con tanto di esperimento scientifico che il fast food è nocivo alla salute e pericoloso per la fase della crescita. Una considerazione: ma cosa ci danno da mangiare? ( Fonte: laverabestia.org)

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By Admin (from 23/07/2010 @ 10:47:39, in it - Osservatorio Globale, read 1766 times)

"Parliamo una lingua comune la maggior parte del tempo", ha detto Obama subito dopo il primo incontro con il Premier inglese Cameron alla Casa Bianca. Le sue parole lasciano intendere che non sempre c'é stata la stessa lunghezza d'onda nelle discussioni su temi come Lockerbie e Bp, ma anche sull'approccio alla crisi e alle misure di riduzione del deficit. D'altra parte, in conferenza stampa Cameron, oltre ad escludere un'inchiesta sul caso Lockerbie, ha ricordato all'opinione pubblica americana che il colosso del greggio è importante per l'economia di entrambi i paesi: "E' nell'interesse di tutti che resti forte".


NEW YORK.  Il 'tappo' del pozzo Macondo per lo meno ieri ha tenuto, arginando ulteriori veleni sul menù del primo 'lunch' ufficiale a Washington tra David Cameron e Barack Obama. Ed è stata una fortuna, perché c'era tanta carne al fuoco. "La marea nera è una catastrofe. Capisco la rabbia dell'America. Bp deve pagare per quel che ha fatto, però non c'entra con la decisione di liberare l'attentatore di Lockernie Abdelbaset al Megrahi. Quella fu presa dal governo scozzese ed era sbagliata", ha detto Cameron dopo il primo faccia a faccia alla Casa Bianca con il presidente americano. Il conservatore Cameron e il democratico Obama si stanno simpatici. L'americano ha portato l'inglese a visitare le stanze della East Wing ricevendone i complimenti per come "Sasha e Malia tengono ordinate la camera". Ma al di là delle battute e della 'chemistry', dei rapporti di pelle tra i due leader che - hanno notato i reporter - sono entrambi mancini, l'incontro di ieri non è caduto in un momento d'oro per la 'relazione speciale' tra Usa e Gb.


"Parliamo una lingua comune la maggior parte del tempo", ha detto Obama quasi a significare che nelle discussioni su temi come Lockerbie e Bp, ma anche sull'approccio alla crisi e alle misure di riduzione del deficit, non sempre c'é stata la stessa lunghezza d'onda. Cameron, arrivato su un volo civile a Washington in omaggio all'austerity chiesta ai suoi concittadini, vuole tagli del 25 per cento per ogni ministero, un approccio che lo ha messo fuori sintonia con le strategie di ripresa volute da Obama: "L'unica differenza con l'America sono i tempì, ha minimizzato il premier britannico alla Npr: "Non siamo gli Stati Uniti. Non possiamo prenderci il lusso di aspettare". Ma i temi economici e quelli piu tradizionalmente di politica estera (Afghanistan, Iran, Medio Oriente e, una novità, la cyber-sicurezza) sono stati oscurati dal nodo Bp-Megrahi: per proteggere la multinazionale dalla rabbia di Washington Cameron ha ricordato che la responsabilità finale nel rilascio dell'uomo di Lockerbie sta nel governo scozzese: "Non fu una decisione di Bp, la presero i ministri scozzesi".


Secondo Cameron "Megrahi avrebbe dovuto morire in prigione". Intanto però il premier britannico che ha ceduto alle pressioni di incontrare i quattro senatori del New Jersey, New York e California che gli chiedono di far luce sul caso Lockerbie.
Nella conferenza stampa congiunta con Obama, Cameron ha respinto l'idea di un'inchiesta formale ma ha ordinato al suo Cabinet Secretary (l'equivalente del capo di gabinetto) Gus O'Donnell di valutare l'eventuale pubblicazione delle telefonate intercorse tra l'allora ministro della Giustizia Jack Straw e Bp sull'accordo con la Libia per lo scambio dei prigionieri: accordo che che avrebbe aperto la strada nel 2009 alla liberazione di Megrahi. Quanto a Bp, per Cameron "ha sbagliato" nel Golfo del Messico e dovrà pagare. Ma il premier britannico ha ricordato all'opinione pubblica americana che il colosso del greggio è importante per l'economia di entrambi i paesi: "E' nell'interesse di tutti che resti forte". Per far fronte alle spese legate alla marea nera ieri il gruppo petrolifero ha messo in vendita asset in Vietnam e Pakistan pari a 1,7 miliardi di dollari. Finiranno nel fondo da 20 miliardi di dollari per ripulire mari e coste e risarcire i danni alle popolazioni colpite.

Fonte: AmericaOggi.info

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By Admin (from 23/07/2010 @ 12:10:29, in it - Scienze e Societa, read 2991 times)

Un tempo pittoresco villaggio di pescatori, oggi Portofino è il simbolo della vacanza esclusiva e raffinata, dove uno splendido contesto naturale e paseaggistico fa da fulgido sfondo alla vita mondana e lussuosa di una delle baie più "in" di tutta la penisola. Per arrivare in questa incantevole località di vileggiatura si può optare per l'areo, scegliendo come scalo l'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova che dista circa 30 km dalla citttà, oppure utilizzare il treno, scendeno alla stazione di Santa Margherita Ligure oppure, in alternativa, a quelle di Recco e Camogli e da qui utilizzare l'autobus. Per chi dispone di mezzi propri l'uscita dell'autostrada consigliata è quella di Rapallo, da qui bisogna seguire la Sp 227 che passa da Santa Margherita Ligure, superare la località di Paraggi ed arrivare a Portofino.

 

Portofino si affaccia su di uno scenario naturale di rara suggestione, tanto che il promontorio roccioso che prosegue oltre la città è dichiarata zona protetta fa da oltre settant'anni. In questa zona di Liguria l'uomo è riuscito a creare una perfetta simbiosi con il paesaggio, le case dalle varie tinte cromatiche ma delicate come fossero colori pastello, si integrano pienamente alla cornice verde delle montagne trapuntate di pini e macchia mediterranea.

 

Da visitare a Portofino c'è tutto il centro, caratteristico per le sue case in stile genovese ed alcune opere d'arte pregevoli. I monumenti da segnalare sono l'Oratorio di Santa Maria Assunta, in splendido stile gotico, e le due chiese di San Martino (dodicesimo secolo) e quella di San Giorgio al cui interno sono custodite alcune reliquie attribuite al santo. Una passeggiata classica da compiere a Protofino è quella che conduce alla punta del faro, sull'estremità meridionale del promontorio. Il percorsa passa nelle vicinanze del Castello Brown, del sedicesimo secolo, che domina la sua baia con i suoi bastioni e la coorte di pini secolari, uno dei quali, maestoso, svetta dalle sue mura.

 

Proseguendo si arriva alla punta, in una cornice di verde silvestre, con i profumi della macchia mediterranea e con un panorama a sbalzo sulle rocce, che toglie il respito, e s'affaccia sull'intero golfo del Tigullio. Se cercate invece una bella spiaggia, la migliore è quella posta a meno di due km dal centro cittadino, tornando indietro in direzione di Recco. La prima baia che s'incontra è quella della località di Paraggi, l'unica dotata di una grande spiaggia nella zona, difatto diventando la Spiaggia di Portofino. Il luogo è decisamente "in" con un paesaggio molto bello e grandi barche che ogni tanto vengono ad ancorarsi nelle vicinanze.

 

La spiaggia è spesso frequentata da personalità e VIP ed è una delle località più raffinate della riviera.

 

Da Portofino si compiere una bellissima escursione che è un vero tuffo nella storia, e cioè la visita dell'Abbazia di San Fruttuoso, nel cuore del parco naturale e delpromontorio di Portofino.

 

La chiesa non è raggiungibile con l'automobile e quindi ci sono due uniche possibilità: arrivarci via mare, approfittando delle escersioni organizzate, o noleggiando la vostra barchetta se siete provetti navigatori, oppure compiere la passeggiata via terra, opzione consigliabile solo se siete veri amanti del trekking visto che si tratta di sentieri decisamente impegnativi.

 

Qualunque sia il vostro modo di giungere fino a San Fruttuoso, la ricompensa è assicurata dalla magnifica costruzione che da circa 1000 anni sigilla con le sue pietre il fondo della baia, Lo scenario della spiaggia con dietro il santurio colore delle rocce, il campanile e le arcate alla base, vi rimarrà impresso a lungo. E' anche possibile pernottare alla baia ma, essendo una dimora storica, il vostro budget deve essere particolarmente consistente... ( Fonte: ilturista.info)

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By Napasechnik
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By Anonimo


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