Tramite il suo prestanome Alfano, ripropone la legge che gli assicurerà la prescrizione nei suoi processi. Mandiamoli via con un calcio nel sedere! I nostri eroi sono i cittadini aquilani che hanno fischiato il rappresentante del Governo che voleva fare passerella accanto alle macerie del terremoto. Macerie che stanno lì a dimostrare le bugie della ricostruzione.
I nostri eroi sono precari della scuola che in questi giorni a Palermo, finiscono in ospedale a causa del loro sciopero della fame. Perchè contestano la distruzione della scuola pubblica. A settembre vivremo sulla pelle dei nostri figli che vanno a scuola la truffa del “fare” berlusconiano. Tremonti e il suo braccio armato, il ministro Gelmini hanno tagliato 8 miliardi di euro. Ma sapete cosa sono 8 miliardi di tagli?
Significa tagliare sul personale, 64mila precari che non solo non verranno normalizzati, ma perderanno anni di graduatorie e professionalità. Ma a farne le spese non saranno soltanto i lavoratori della scuola. Infatti questo governo ha cancellato anche tantissime classi della scuola dell’infanzia, in tutti gli asili nido. Lo ha fatto velocemente e impunemente, senza preoccuparsi di rendere la vita impossibile alle famiglie con bambini piccoli. E leveranno il tempo pieno: davanti alle scuole ci sono le file di genitori disperati che cercano di ottenere i pochi posti disponibili. Infine, hanno ridotto le ore delle superiori. Con una ciliegina marcia e indigesta sulla torta: ci saranno aule con 35 alunni, mentre il numero legale è di 26.
Così il governo di centrodestra infrangerà sistematicamente le norme di sicurezza, anti incendio e sanitarie. Preparano il più grande licenziamento in massa della storia della Repubblica.
Per questo non staremo con le mani in mano: saremo al fianco dei lavoratori allargando a tutta Italia la protesta contro i tagli alla scuola pubblica già partita in Sicilia, saremo vicini ai cittadini aquilani, appoggiando le loro vertenze e chiedendo in Parlamento che la ricostruzione parti immediatamente, e – a costo di occuparlo, il Parlamento - impediremo l'ultimo colpo di coda del Caimano che presenterà l'ennesima legge ad personam, sul cosiddetto processo breve, che di breve ha soltanto il raggiungimento dell'impunità e non certo della verità processuale.
Sarà la nostra rivoluzione d'autunno per la cacciata del Re Sola.
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