141 anni fa nasce Kiyoshi Shiga, uno tra i piů importanti microbiologi della storia. Figlio di un samurai, individuerŕ l'agente che causa la dissenteria e ne creerŕ un vaccino.
"Segui lo spirito del tuo maestro, mai le sue orme". Sono le parole scritte con eleganza dal pennello di Kiyoshi Shiga, un medico giapponese che da giovane ebbe la fortuna di studiare con Shibasaburo Kitasato, uno degli allievi di Robert Koch, il padre della microbiologia moderna. Sotto il peso di nomi così importanti, Shiga avrebbe rischiato facilmente di vivere nell'anonimato, ma la sua grande dedizione alla ricerca lo premiò. Nel 1897 Shiga identificò il bacillo della dissenteria, una malattia che uccide ancora centinaia di migliaia di persone ogni anno.
E pensare che il giovane Shiga era cresciuto in uno dei periodi più turbolenti della storia del Giappone. Il giorno della sua nascita, il 7 febbraio 1871, il paese era nel bel mezzo del Rinnovamento Meiji che aveva consegnato di nuovo il potere nelle mani dell'imperatore. Suo padre, che era un amministratore della sconfitta classe dei samurai, aveva perso tutta la sua influenza. Un brutto colpo per la famiglia. Eppure, nonostante tutto, nel 1892 Shiga era riuscito a iscriversi alla scuola di medicina della Università Imperiale di Tokyo.
Fu il suo trampolino di lancio verso il successo. Appena laureato, Shiga approdò come assistente di ricerca presso l' Istituto di malattie infettive fondato dal mentore Kitasato. Nei laboratori di Tokyo, il medico intraprese i suoi primi studi sulle epidemie di dissenteria – chiamata comunemente seikiri – che flagellavano il Giappone. Molti studiosi del tempo ipotizzavano si trattasse di una malattia batterica, ma nessuno era mai riuscito a individuare con precisione l'agente patogeno. Fu proprio l' attività di ricerca condotta da Shiga a identificare una volta per tutte il Bacillus dysenterie (poi rinominato Shigella dysentheriae in suo onore nel 1930). Ispirandosi ai postulati di Koch – ovvero i principi alla base della microbiologia moderna – il giovane medico riuscì a isolare il batterio da 36 pazienti ricoverati a Tokyo e a tracciare un profilo biologico molto accurato del patogeno.
La profonda conoscenza della malattia, che all'epoca colpiva più di 90mila persone in Giappone, permise a Shiga di sviluppare anche il primo vaccino contro la dissenteria. Fu lui stesso il primo a iniettarsi un preparato ottenuto dalle cellule morte di B. dysenterie nel tentativo di scoprire quale fosse la strategia migliore per immunizzare l'organismo. Negli anni successivi, Shiga si confermò come uno dei più grandi esperti di malattie infettive al mondo. Dopo aver lavorato all'estero per molti anni, tornò in Giappone per continuare le ricerche presso l'Istituto di Kitasato e vivere insieme ai suoi cari. Infatti, dal suo matrimonio con Ichiko erano nati ben otto figli; ma la sorte non fu molto benevola con la sua famiglia.
Il medico perse la moglie e due figli durante la Seconda guerra mondiale e vide la sua casa distrutta completamente dai bombardamenti. Nonostante le gravi sciagure, Shiga non si arrese e dedicò il resto della propria vita alla lotta contro le malattie infettive come la dissenteria e la tubercolosi. Era diventata la sua missione, da sempre condotta con impeccabile professionalità. Morì il 25 gennaio 1957, all'età di 85 anni.
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