C’è qualcosa di incredibile, dal punto di vista logico e culturale, nella reazione di Gasparri e di altri allospotche chiede la legalizzazione dell’eutanasia.
Leggetele bene, le dichiarazioni originali, su un sito che non possono certo smentire, quello del loro partito.DiceGasparri che vuole «un intervento immediato per sospendere la messa in onda in Italia dello spot» in quanto «l’eutanasia nel nostro paese é un reato». Gli fa eco l’onorevole Bertolini che purevuoleproibire la diffusione del video perché «non si puo’ propagandare quello che in Italia é vietato dalla legge».
Attenzione, perché è una logica allucinante. Lo spot chiede appunto che sia cambiata la legge. Non invita a praticare di nascosto l’eutanasia, a compiere un reato: lancia una campagna pubblica per cambiare una legge.
Con la logica di Gasparri e Bertolini, dovrebbe essere proibita qualsiasi campagna per modificare una legge. Se è vietata la fecondazione eterologa, ad esempio, con questa logica non si può fare uno spot per la liberalizzazione delle fecondazione eterologa, perché la fecondazione eterologa è reato.
In pratica, si confonde il divieto all’azione (l’eutanasia) con il divieto a chiedere una modifica legislativa che renda legale l’azione.
Silenziare e censurare chi vuole cambiare una legge è semplicemente, banalmente, fascista.
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