Di fronte a questo scenario pre-Chernobyl i gestori e i proprietari delle vetuste centrali statunitensi chiedono di applicare il modello tedesco alla "Merkel" allungando la vita delle centrali nucleari di 20 anni o più, ignorando l'invecchiamento strutturale delle infrastrutture degli impianti e del calcestruzzo.
Intanto le "piscine" del combustibile esaurito traboccano e migliaia di tonnellate di barre di combustibile altamente radioattive sono nei box di cemento con fori di ventilazione. Né le piscine, né le casks sono in grado di sopportare un jet crash del getto, o anche un attacco terroristico di basso livello.
Robert Alvarez, un esperto di reattori nucleari, senior scholar all'Institute for policy studies ed ex senior policy advisor del segretario Usa all'energia, racconta all'Huffington Post che «Nel 2003, i miei colleghi e mi hanno riferito che il drenaggio di una piscina di combustibile esaurito per jet crash del getto potrebbe portare ad un catastrofico incendio del combustibile esaurito, con radiazioni che possono rendere inabitabile un'area di 27.000 miglia quadrate inabitabile. Cioè un'area più grande degli Stati del Maryland, Massachusetts e New Jersey messi insieme. Un anno dopo, il National Academy panel, convocato per controllare il nostro studio, ha avvertito che le piscine dei reattori erano vulnerabili agli attacchi terroristici ed ai "catastrophic radiological fire". In particolare, negli Usa ci sono 35 Boiling Water Reactors che hanno elevato le piscine del combustibile esaurito di diversi piani fuori terra. Le piscine non sono protette da un contenimento spesso in cemento come i reattori. Attualmente, rispetto ai progetti originali, contengono circa quattro volte più della quantità prevista di carburante esaurito altamente radioattivo».
Nel Vermont Yankee, all'Indian Point di New York e in altri vecchi reattori, le tubazioni interrate hanno s perdite significative di trizio, isotopi di cesio e di altri elementi cancerogeni o mortali. Joseph Mangano, direttore esecutivo del Radiation and public health project, denuncia: «I reattori come routin emettono una parte dei rifiuti di alto livello localmente, nell'aria e nell'acqua... I trend dello stronzio 90 nei reattori è simile ai trend locali di cancro infantile».
I prestiti nucleari di Obama rischiano di fare una brutta fine: secondo Alvarez in queste condizioni di insicurezza, il General Accounting Office e il Congressional Budget Office stimano che almeno la metà dei prestiti concessi per la costruzione di nuove centrali nucleari avranno un esito negativo, come è successo per l'Epr che Constellation Energy voleva costruire a Calvert Cliffs, nel Maryland, quando l'impresa atomica si è accorta che il suo accordo con Edf sarebbe stato clamorosamente in perdita.
A questo si aggiunga che in caso di incidente nucleare saranno i cittadini Usa a pagare i trilioni di dollari necessari, visto che le assicurazioni dell'industria nucleare arrivano a coprire solo 11 miliardi di dollari di danni. E' per questo che un incidente o un attentato terroristico alle centrali nucleari Usa potrebbe portare il governo americano alla bancarotta. Uno scenario preoccupante, nel bel mezzo di una crisi economica che si credeva superata, con la vittoria dei repubblicani filo-nucleari e con i costruttori di reattori che premono per avere più dollari con meno interessi e ancor meno responsabilità.
Fonte: greenreport.it