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52 anni fa, per la prima volta un oggetto creato da mano umano si schianta sul nostro satellite. Era Lunik 2, made in Urss. La Russia conquista la Luna.
By Admin (from 21/11/2011 @ 14:03:41, in it - Scienze e Societa, read 2361 times)

James Irwin Apollo 11 con vista Rover Lunare Soste lunari duranti la missione Apollo 17 Sotto il Sole

“Non lasceremo la Luna agli americani”, aveva dichiarato agli inizi degli anni Sessanta Nikita Khrushchev, l’allora premier dell’ Unione Sovietica, in piena Guerra Fredda. Non era passato molto tempo da quando il presidente Kennedy aveva promesso la Luna agli Stati Uniti entro gli inizi degli anni Settanta, e l’Unione Sovietica non aveva intenzione di rimanere a guardare. Quel che accadde dopo è cosa nota: la bandiera a stelle e strisce sventolò sulle lande extraterrestri nel 1969, mentre l’Urss fallì nell’impresa.

Se le impronte di Armstrong e Aldrin hanno oscurato la storia delle missioni lunari sovietiche, fu comunque la Russia la prima a conquistare il satellite. Un primato che porta la data del 14 settembre 1959, quando un oggetto spedito da Terra, senza equipaggio a bordo, si schiantava per la prima volta sul suolo lunare.

La Second Soviet Cosmic Rocket, anche nota come sonda Luna-2 (come venne ribattezzata quattro anni dopo) e come Lunik 2 (certamente più assonante con il famoso Sputnik), era partita il 12 settembre dal cosmodromo di Baikonour, in Kazakistan. Appariva come una piccola sfera (circa 390 kg di peso) con tante antenne, e non ospitava alcun astronauta: solo un magnetometro (uno strumento per rivelare eventuali campi magnetici), un contatore Geiger e uno a scintillazione (entrambi per misurare la presenza di radiazioni) e dei rivelatori di micro-meteoriti. Da Terra, il suo volo nello spazio sarebbe stato seguito attraverso la scia di gas arancione.

33 ore dopo il lancio, le comunicazioni con la sonda si persero. Poteva sembrare il fallimento della missione, e invece era la prova che lo scopo era stato raggiunto con successo: Lunik 2 si era schiantata sulla Luna, nei pressi del Mare della Serenità. Intanto i russi avevano anche avuto la conferma che la Luna non aveva una cintura radioattiva, né un forte campo magnetico.

Non era andata così bene nei tentativi che avevano preceduto questa missione. Lunik 2, infatti, a dispetto del nome, non era il secondo volo delle missioni senza equipaggio sovietiche, ma il sesto. Prima di lei c’erano stati una Luna 1 - la prima volta che una sonda riusciva a sfuggire al campo gravitazionale della Terra, che mancò sì la Luna ma raggiunse in compenso l’orbita del Sole - e altri 4 tentativi meno gloriosi.

La lista dei lanci da base russa prosegue fino ad arrivare al 1976: include una cinquantina di missioni, anche se solo 24 di queste sarebbero passate alla storia come lunari, perché arrivate effettivamente nell’orbita del satellite. Qualcuna segnò dei traguardi importanti, come la sonda Luna-3, nel 1959, che fotografò per la prima volta nella storia il lato oscuro del satellite. La Luna-9, invece, fu la prima sonda a non schiantarsi, ma compì un vero e proprio allunaggio, nel 1966.

Fonte: wired.it