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L'altezza vi mette i brividi? Un po' di stress in eccesso potrebbe aiutarvi a superare la vostra fobia.
By Admin (from 20/06/2011 @ 14:00:07, in it - Scienze e Societa, read 2223 times)

Se sporgervi da un balcone, salire in cima a un campanile o ammirare il panorama dalla cima di una montagna vi terrorizza, pensereste che l'ultima cosa che vi serve è una dose di stress aggiuntiva. Eppure un po' di tensione è proprio quello che ci vuole per provare a sconfiggere la vostra paura dell'altezza: è quanto sostiene un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences.

Allenamenti faticosi. Una delle tecniche più rodate per sconfiggere una fobia è quella di sottoporre chi ne soffre a un'opera di progressiva desensibilizzazione, esponendolo allo stimolo che lo spaventa in condizioni controllate e sostanzialmente "insegnandogli" che non c'è nulla da temere (per approfondire vai allo speciale sulle fobie).

Paura scaccia paura. Studi precedenti indicavano che il cortisolo - un ormone secreto dalle ghiandole surrenali i cui livelli aumentano in condizioni di stress - può potenziare questo tipo di terapia. Un'equipe di ricercatori dell'Università di Basilea, in Svizzera, ha provato così a somministrare a 40 soggetti con la fobia dell'altezza 20 milligrammi di cortisolo, o semplice placebo, prima di sottoporli a tre diverse sessioni di trattamenti desensibilizzanti attraverso un visore a realtà virtuale. In un eccesso di sadismo (ma per il loro bene!) i poverini sono stati anche fatti salire in cima a una scala di tre piani, all'aperto.

Tre giorni più tardi, chi aveva assunto cortisolo ha dimostrato di avere significativamente meno paura delle altezze sia reali sia virtuali rispetto ai membri del gruppo di controllo.

I livelli di panico sono stati misurati attraverso questionari standardizzati e con l'aiuto della conduttanza cutanea (Skin Conductance Response), un dispositivo che riflette l'attività dei dotti sudoripari della pelle misurando indirettamente l'attivazione emotiva del soggetto.

Benefici a lungo termine. L'effetto positivo era ancora visibile a un mese dall'esperimento. I risultati, secondo Dominique de Quervain, a capo dello studio, potrebbero aprire nuove prospettive nel trattamento di altre patologie legate alla paura, come la sindrome da stress post-traumatico.

Fonte: Focus.it