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Il 6 di settembre si è festeggiato il 5125° capodanno Maya, il penultimo prima della presunta catastrofe (o della rinascita) attesa per il dicembre 2012. Come nasce la leggenda sulla fine del mondo?
By Admin (from 12/11/2011 @ 14:01:03, in it - Osservatorio Globale, read 2425 times)

Se volete dirlo e scriverlo come avrebbero fatto Maya e Aztechi, sappiate che 6 settembre 2011, è il 12.19.18.12.8 per il calendario Maya Lungo Computo, il 16 Mol nello Haab, e il 13 Lamat nello Tzolkin. Non facile da ricordare, certo, ma potrebbe andar meglio con 13.0.0.0.0 (il 21 dicembre 2012, lasciando da parte il calendario Haab e il Tzolkin, rispettivamente il calendario solare e quello religioso), giorno in cui il Lungo Computo (il complesso calendario invece utilizzato per marcare gli eventi sul lungo periodo) terminerà il suo lunghissimo ciclo di 5126 anni circa (il quarto per i Maya), avuto inizio il 6 settembre 3114 a.C (secondo il calendario giuliano). E con lui il prossimo anno, almeno secondo le profezie, anche il mondo dovrebbe finire. O, nel migliore di casi, subire un cambiamento radicale, l’apertura verso una Nuova Era.

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Ma come e da dove hanno avuto origine questa apocalittiche profezie? In Messico, precisamente nel sito archeologico di Tortuguero, grazie all’ormai famoso monumento VI, che riporta una misteriosa (quanto in larga parte non interpretabile perché incompleta e danneggiata) iscrizione che si riferisce alla fine del tredicesimo baktun del Lungo Computo (1 baktun equivale a un periodo di circa 144mila giorni), coincidente proprio con la data del solstizio d’inverno dell’anno che verrà, come una data da tenere sotto controllo. Quel giorno infatti qualcosa di imprecisato dovrebbe accadere in seguito all’avvento di Bolon Yokte K’uh, dio maya generalmente associato con la creazione, ma anche con gli inferi, i conflitti e la guerra. Di qui l’idea di un grande cambiamento, qualcosa che implichi distruzione, come appunto la fine del mondo. Oppure l’avvento di Bolon Yokte K’Hu potrebbe avere a che fare con una nuova creazione (una New Age per l’appunto) piuttosto che con un evento distruttivo.

Secondo alcuni studiosi della civiltà Maya, però, né l’una né l’altra profezia sembrerebbero avere un reale riscontro: la fine del calendario maya non sarebbe altro che la chiusura di un ciclo prima dell’inizio di una nuova era. Eppure, dal Monumento VI, quella scritta ne ha generate di paure e miscredenze. Alcune vogliono che il 21 dicembre 2012 coincida con l’impatto, in pieno stile Armageddon, di un asteroide con la Terra e con l’avvento di un’estinzione di massa senza precedenti. Secondo altri invece potrebbe verificarsi un terremoto straordinario, e un cambiamento del campo magnetico del nostro pianeta - indotto dal raro allinearsi con gli altri componenti del sistema solare lungo l’equatore galattico - così forte da determinare un’inversione della polarità della Terra. Quanto manca? Circa 471 giorni, come cita il countdown del sito ufficiale dell’apocalisse prevista per il prossimo anno del sito December 21 2012. Noi, in ogni caso, non tratterremo il fiato.

Fonte: wired.it