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Fumo: i cerotti alla nicotina non funzionano. Come le gomme, non sono efficaci per smettere il vizio. Neanche se associati all'aiuto psicologico. Lo rivela un nuovo studio pubblicato su Tobacco Control
By Admin (from 16/02/2012 @ 11:03:25, in it - Osservatorio Globale, read 2485 times)

Un altro duro colpo per chi sta cercando di smettere di fumare in mezzo a mille difficoltà: le terapie di sostituzione della nicotina (in inglese Nrt, Nicotine Replacement Therapies) non funzionano come dovrebbero. Cerotti e gomme alla nicotina, infatti, non sembrano efficaci, nel lungo periodo, per aiutare i fumatori ad abbandonare le bionde, anche quando combinati con il supporto psicologico di consulenti.

Lo studio poco incoraggiante proviene dai ricercatori della Harvard School of Public Health e della University of Massachusetts Boston, ed è stato pubblicato sulla rivista Tobacco Control. Introdotta per la prima volta in Svizzera 25 anni fa, l’obiettivo della terapia di sostituzione della nicotina è quello di fornire all’organismo nicotina per compensare la dose abituale quotidiana che viene a mancare con l’astensione dal fumo.  “Sulla base di questo studio, possiamo dire che le Nrt non producono i risultati sperati. E la Food and Drug Administration dovrebbe limitarsi ad approvare solo quei presidi farmaceutici che sono realmente efficaci e che effettivamente aiutano a smettere di fumare sul lungo termine abbassando progressivamente la nicotina in modo da ridurre la dipendenza dalle sigarette”, ha spiegato Gregory Connolly, co-autore dello studio.

La ricerca ha coinvolto 787 fumatori adulti del Massachusetts che avevano di recente smesso di fumare. I partecipanti sono stati monitorati in tre periodi di tempo: 2001-2002, 2003-2004 e 2005-2006. Ai volontari era stato chiesto se usassero una qualche forma di terapia di rimpiazzamento della nicotina (gomme, inalatori alla nicotina, sprai nasali) e qual era stato il periodo più lungo in cui avevano usato questi prodotti con continuità. Inoltre, è stato anche loro chiesto se si fossero rivolti a un qualche servizio di counseling. I risultati dell’indagine non sono stati positivi: circa un terzo dei volontari, in ogni periodo d’osservazione, era ricaduto nel vizio e gli scienziati non hanno trovato (in quei volontari che avevano seguito una NRT per almeno sei settimane) nessun effetto benefico dovuto al lavoro del counselor. Inoltre, non c’erano nemmeno differenze nei risultati delle Nrt fra fumatori leggeri e pesanti.

“Questo studio mostra che le Nrt, nel lungo termine, per smettere di fumare non sono più efficaci della decisione di chiudere con le sigarette che si può prendere in proprio, senza altri aiuti”, ha aggiunto Hillel Alpert del Harvard School of Public Health e primo autore dello studio. La ricerca si inserisce nel filone di studi che riguarda le Nrt e che mostra un certo scetticismo nei confronti di cerotto, gomme, inalatori e spray, che vengono mostrati come prodotti aventi tutti più o meno lo stesso livello di efficacia e nessuno dei quali è capace di essere risolutivo nel lungo termine.

Per esempio, quello di Scott Leischow, ricercatore dell’ Università dell’Arizona, che già nel 1999 pubblicò un articolo sull’ American Journal of Health Behavior in cui esponeva i risultati di uno studio da cui emergeva che i cerotti alla nicotina producessero basse percentuali di abbandono - del  4-5 per cento - in un anno, cioè  il tasso di cessazione dal fumo che si verifica spontaneamente.

Fonte: wired.it