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India, un tablet low cost per tutti gli studenti.
By Admin (from 04/10/2010 @ 08:00:43, in it - Osservatorio Globale, read 1793 times)

L’istruzione si migliora anche grazie alle nuove tecnologie, senza demonizzarle, anzi incentivandone l’uso fra tutti i giovani, senza lasciarli soli e istruendoli ad un uso corretto del mezzo, rendendolo fruibile a tutti, abbassandone radicalmente i costi. È quel che ha fatto il governo indiano presentando un nuovo tablet davvero economicamente accessibile agli studenti.

 

È stato presentato come il rivale low-cost dell’iPad, ma sarebbe davvero riduttivo vederlo solo così: sistema operativo Linux (quindi aperto e gratuito), Wi-FI, web cam per la videoconferenza, 2 Gb di memoria, un paio di ingressi USB, schermo touch screen e un costo ridottissimo fanno di questo tablet il device informatico ideale da consegnare ai 110 milioni di alunni delle scuole superiori indiane.

 

Proprio così: 110 milioni di esemplari venduti a un prezzo che oscillerà fra i 10 e i 20 euro, a seconda di quanto lo stato deciderà di sovvenzionare ulteriormente l’iniziativa, per rendere accessibile davvero a tutti i giovani indiani questo strumento informatico, pensato per la formazione e l’istruzione delle prossime generazioni.

Perché come ben spiega Kapil Sibal, ministro per lo sviluppo delle risorse umane:

“Questo progetto è parte dell’iniziativa nazionale per procedere verso una educazione inclusiva. Le soluzioni del domani emergeranno dall’India.”

I tablet sono stati progettati e realizzati dall’Indian Institute of Technology e dall’Indian Institute of Science, rivelandosi uno stimolo, sotto molteplici aspetti, alla crescita educativa, sociale e intellettuale del paese, e non solo. Tutti i device saranno quasi sicuramente finanziati grazie agli impianti solari che il governo ha intenzione di installare capillarmente sul territorio. E grazie ai soldi risparmiati con l’energia pulita del sole si finanzierà ulteriormente questo progetto, per renderlo ancora più economico e accessibile.

 

Un plauso al governo indiano, nella speranza che questa iniziativa segni una svolta concreta nel campo dell’istruzione aperta a tutti. 

Fonte: smartercity.liquida.it