Immagine
 Trilingual World Observatory: italiano, english, românã. GLOBAL NEWS & more... di Redazione
   
 
\\ Home Page : Storico : it - Scienze e Societa (invert the order)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 

La pubblicità ci bombarda continuamente proponendoci carni pregiate e varie qualità di polli e insaccati di ogni tipo.
Ma ti fa davvero bene?

Probabilmente starai pensando: “Certo che mi fa bene, mi fornisce così tanta energia!”.

In realtà non è proprio così: il corpo come prima cosa brucia i carboidrati, poi i grassi e quindi arriva alle proteine.
Anzi, ricorda che l'eccesso di proteine produce nitrogeno, che tende a causare l'affaticamento.
Inoltre la carne è praticamente priva di quelli elementi che ci permettono di poter avere una corretta digestione: le fibre!
Un fattore da non trascurare è che la carne è un alimento molto difficile da digerire.

Questo perché contiene una bassa percentuale di acqua e, poiché va consumata previa cottura, il prezioso liquido finisce per evaporare completamente.

Detto questo devi anche sapere che il nostro stomaco ha difficoltà a scomporla.

Per questo motivo impiega circa dieci-dodici ore ad attraversare completamente il nostro intestino.

Forse adesso starai pensando: “hai ragione la carne è troppo pesante e troppo difficile da digerire, forse è meglio mangiare pollo”.

Ti faccio riflettere un pochino...

La procedura necessaria per farti arrivare il pollo dalla fattoria fino al tuo piatto è una sequenza incredibile di orrori e di occasioni per avvelenarti (e di conseguenza farti accumulare pancia, grasso e cellulite).
I polli sono infatti soggetti a numerosi livelli di contaminazione, prima di essere forzati ad uscire dalle loro affollatissime gabbie, messi dentro serbatoi bollenti e quindi passati sotto le macchine che li spennano.

Alla fine di questo terribile processo, i corpi degli animali vengono sommersi in un serbatoio di raffreddamento che si riempie di una cosiddetta “zuppa di feci”, in pratica una enorme piscina di scorie e batteri.

Le barbarie dell'allevamento intensivo

Ma ti invito ulteriormente a riflettere...
Se la qualità della tua salute non è un argomento abbastanza forte per resistere alla tentazione di mangiare carne di pollo, sappi che ci sono una quantità enorme di motivi per scoraggiarti.

A partire dal modo in cui i polli vengono abbattuti.
Lo sapevi che i polli sono costretti a vivere in spazi piccolissimi, le così dette gabbie in batteria, dove dividono il pochissimo spazio con almeno altri tre uccelli in modo che non abbiano la possibilità né di stare in piedi né tanto meno di sbattere le ali?

Sapevi anche che gli viene strappato il becco senza alcuna anestesia per evitare che si facciano male a vicenda, visto che sono costretti a vivere in condizioni di estrema prigionia e cattiveria?

Sapevi che i moderni metodi di allevamento utilizzano ormoni e luci artificiali al punto che le ossa dei polli perdono letteralmente consistenza e le zampe si spezzano?
Se però mangiare carne ti piace, è bene che tu sappia cosa crea il gusto e la consistenza di pollo e manzo.
Il sapore viene dall'acido urico, vale a dire l'urina dell'animale.

L'acido urico è altamente tossico e causa disturbi artritici.
La consistenza masticabile, invece, deriva dalla putrefazione.
Quando un animale muore, i germi putrefatti, i germi del colon, invadono tutte le cellule della carne.
Sono proprio i germi putrefatti a rendere tenera la carne.
Te lo dico giusto per farti sapere che, per quanto mi riguarda non credo che la carne sia un'ottima alleata nella qualità della tua vita e nell'aiutarti ad eliminare scorie e vivere in salute.

Non mangiare carne fa bene all'ambiente

Inoltre, se rinunci a mangiare carne, oltre far bene alla tua salute farai bene anche alla natura proprio perché un alimentazione a base di carne animale mette in pericolo molte risorse ambientali.
Ecco cosa succede se non mangi carne:

-    Risparmi incredibili quantità di acqua
-    Eviti l’impoverimento del suolo
-    Eviti la distruzione della foresta tropicale
-    Eviti la produzione di anidride carbonica
-    Riduci la quantità di gas metano prodotto
-    Aiuti a preservare le specie in pericolo di estinzione

Pensa che un solo hamburger importato dall’America Latina richiede per essere prodotto 12 mq di foresta tropicale e la distruzione di ben 320 kg di materia vivente, tra cui 20-30 specie diverse di piante.
Adesso ti starai facendo questa domanda: “Ma come faccio ad assumere proteine se mi sconsigli di mangiare carne in questo metodo?”
Devi sapere che le verdure di colore verde scuro sono una fonte RICCA di proteine.
Per esempio, un’ alimentazione ricca di spinaci, broccoli e cavoli soddisfa in modo sano e adeguato il tuo bisogno di proteine.
Ma non è tutto...

Le virtù dell'erba di grano

La conosci la bevanda magica? L'ERBA DI GRANO

Oltre alla clorofilla (ti ricordo che la clorofilla trasporta l'ossigeno e riduce l'accumulo e l'aggregazione di sostanze cancerogene nel DNA del fegato e degli altri organi) l'erba di grano fornisce al nostro corpo i seguenti nutrienti:

VITAMINE: e precisamente:
Vitamina A (Aiuta le ossa in crescita, la vista e la riproduzione);
Vitamina B (Sostiene lo sviluppo del corpo e del cervello, le ghiandole adrenaliniche, l'apparato nervoso e quello digerente);
Vitamina C (Contribuisce allo sviluppo di pelle sana, denti, gengive, occhi, muscoli e giunture);
Vitamina E (Aiuta il cuore e l'apparato riproduttivo).

MINERALI: dei 102 minerali presenti nel terreno, ben 92 sono assorbiti e presenti nell'erba di grano, tra cui:
Calcio (Forma ossa e denti forti, regola il cuore ed aiuta a mantenere l'equilibrio del PH del sangue);
Ferro (Favorisce la formazione dei globuli rossi ed il trasporto dell'ossigeno verso le cellule);
Sodio (Aiuta la digestione, l'eliminazione e la regolazione dei liquidi nel corpo);
Potassio (Mantiene in equilibrio il corpo, il tono muscolare e
la compattezza dell'epidermide);
Magnesio (Aiuta la funzione muscolare e l'eliminazione).

AMINOACIDI: l'erba di grano contiene ben 17 aminoacidi, inclusi tutti gli 8 essenziali (che compongono le proteine del corpo). Si tratta di 8 aminoacidi che il corpo da solo non è in grado di riprodurre e deve quindi sintetizzare dagli alimenti che noi assumiamo.

ENZIMI: L'erba di grano contiene moltissimi enzimi, coadiuvando il corpo nella produzione di enzimi naturali.

L'erba di grano stimola la peristalsi e supporta il buon funzionamento della tiroide.

Come si può assumere l'erba di grano?

È bene iniziare bevendone da una a due once al giorno (1 oncia = 28,35 gr). Con il tempo, puoi aumentare il numero di once, fino a quattro al giorno. Il segreto è bere comunque in piccole quantità durante il corso della giornata.
Altra cosa importante è assumere l'erba di grano a stomaco vuoto: almeno un’ora prima di mangiare e comunque due ore dopo aver mangiato.
Il succo di erba di grano dovrebbe essere spremuto fresco e se vuoi, puoi aggiungere una piccola quantità d'acqua perché il sapore concentrato è molto forte.
La maggior parte delle persone beve l'erba di grano da sola, ma è possibile miscelarlo con altri succhi vegetali quali sedano, prezzemolo, carota ecc...
Dopo aver letto le scomode verità sulla carne sicuramente ti starai facendo queste due domande che adesso andiamo ad analizzare insieme nello specifico.

Per una alimentazione sana devo assumere proteine animali?

ASSOLUTAMENTE FALSO. Spesso colleghiamo l’idea di proteine esclusivamente alla carne, ma devi sapere che i vegetariani riescono a coprire il proprio fabbisogno proteico giornaliero con un’alimentazione sana e su base vegetale. Inoltre, le proteine vegetali sono capaci di sintetizzare in modo più lento e durevole i nuovi tessuti proteici.

Ho bisogno delle proteine per sprigionare energia?

FALSO. Il corpo come prima cosa brucia gli zuccheri, poi i carboidrati e quindi arriva alle proteine.

Vivi con amore e vivi con passione!

Fonte: scienzaeconoscenza.it - Autore: Raffaello Zizzo

Nato a Taranto, nel 1975, Raffaello Zizzo è Formatore: Allenatore Mentale e Personal Trainer.

Un TOTAL WELLNESS COACH, esperto di Psicologia del Cambiamento, Dimagrimento e allenamenti Personalizzati e di PNL (Programmazione Neuro Linguistica – una Neuroscienza oggi all’avanguardia nel campo del Miglioramento Personale). Dopo una laurea in Educazione Fisica, ha conseguito 4 Master di specializzazione in Comunicazione, Vendita & Sales Management, Psicologia Motivazionale del Successo e Massaggio Sportivo ed Estetico.

Ha approfondito negli anni le tematiche che riguardano l'interazione tra mente & corpo, mettendo a punto modelli strategici e tattici capaci di condurre alle massime prestazioni ed al successo fisico e mentale.

Esperto in psicologia della leadership, di sport e benessere e del miglioramento personale – professionale, è allenatore di nomi illustri in Italia.

La sua qualità principale è saper creare strategie su misura e di comprovata efficacia, capaci di produrre in breve tempo cambiamenti duraturi e potenti.

Ad oggi circa 43.000 le persone che sono riuscite a dimagrire per sempre grazie al suo "segretissimo e personalizzato" metodo di lavoro.

Autore motivazionale, ha pubblicato: Il segreto che sveglia il gigante che è dentro di te

Contattalo su writeyourdestiny.it

 

Tutto è studiato per attirare la nostra attenzione e indurci a scelte commerciali spesso con inganni od omissioni. 

Quindi la necessità di approfondire la tematica "stile di vita" come elemento sempre più importante nella prevenzione e nell'affiancamento della terapia è ormai un dovere per ogni medico e paziente attento alla salute. 

Sempre più spesso accedono al mio ambulatorio persone che sviluppano patologie che dipendono da uno scorretto stile di vita. La domanda è sempre la stessa "ma dottore perché mi è successo…ho sempre vissuto così e non è mai successo nulla!" Ed io ad usare la solita metafora del bicchiere che goccia dopo goccia impiega molto tempo a riempirsi ma poi trabocca. 

Inoltre gli stimoli che inducono una risposta alla domanda iniziale sono l'interesse per la terra, l'amore per la natura, l'attenzione per l'ecologia, per la coltivazione biologica, e, per un atavico richiamo dei nostri geni, che si esprime in tante persone, per esempio, curando un piccolo orto. 
Così nel tempo si sono accumulate sulla scrivania notizie sempre più inquietanti, che al di là di un allarmismo forse eccessivo, meritavano una attenta disamina. 

"Nel 2030 stop carne per tutti" titolava un articolo che dimostrava come presto non ci sarà più terra a disposizione per far crescere il nutrimento per gli animali da allevamento, un altro sottolineava il problema della scarsa qualità delle proteine animali sulle nostre tavole. I polli si nutrono con scarti di pesce e i pesci d'allevamento crescono grazie agli scarti dei polli cosicchè il risultato dopo molte generazioni è che il gusto di queste carni sono molto simili e di scarsa qualità nutritiva. Di fronte alle 24.000 persone che ogni giorno muoiono per fame (18.000 sono bambini al di sotto di 5 anni di età) i 22 kg di cereali per produrre 1 kg di carne da mettere sulle nostre tavole, il cosiddetto rapporto di conversione, colpisce troppo. Come l'enorme quantità di scarti di macellazione (il 60%!!). Le nostre bistecche e i nostri hamburger stanno costando troppo care ad una parte dell'umanità e non da nessuna possibilità di futuro ai nostri figli in termini di sostenibilità globale.

Per non parlare dell' acqua, il grande tema sempre più di attualità, che a noi, gente di montagna, tocca poco da vicino ma che ha delle derive mondiali inquietanti per il prossimo futuro. Il recente rapporto The Word's Water sostiene che il 90% delle malattie nel mondo dipendono da mancanza di igiene da mancanza di acqua e che circa 1,4 milioni di bambini muoiono ogni anno per mancanza di acqua potabile.  

Ebbene, con questa carenza evidente di acqua, la parte ricca, obesa, e trasudante colesterolo e trigliceridi del mondo ne impiega una quantità abnorme (dai 15000 ai 70000 litri) per allevare un solo kg di carne di manzo da cuocere sul barbecue. 
Questa parte dell'umanità paga questo squilibrio con una salute sempre più cagionevole. Con lo stesso cinismo con cui le case farmaceutiche costruiscono patologie per vendere farmaci (disease mongering) le grandi industrie alimentari sono sotto accusa per l'uso sconsiderato di zuccheri, sali e grassi con cui imbottiscono il cibo che troviamo sugli scaffali dei supermercati. Questa critica ha un razionale: le malattie che questa alimentazione induce sono tante: obesità, stitichezza, diabete, ipertensione, osteoporosi, ipertrofia prostatica, aterosclerosi, infarti, demenza senile, tumori (intestino, mammelle e prostata). Molti importanti studi lo hanno confermato da China Study, Epic e altri vari studi dell'Istituto Tumori di Milano in collaborazioni con strutture europee. Vien quasi da pensare che si siano messe d'accordo: la prima fa ammalare, l'altra propone la terapia! 

L’omeopatia ha sempre affrontato il tema della prevenzione e della corretta igiene di vita nelle terapie di patologie acute e croniche. Il suo teorizzatore Samuel Hahnemann indica nel suo testo fondamentale dell’omeopatia “Organon dell’arte del guarire” il corretto comportamento del paziente affetto da patologia cronica per permettere alla terapia di agire nel migliore dei modi. 
Questo avveniva cento anni prima della istituzione della branca medica di Igiene e medicina preventiva, e in epoca premicrobiologica: i batteri non erano ancora stati scoperti. 

Oltre ad eliminare caffè, tè e tutte le tisane e gli infusi con proprietà medicamentose, sconsiglia l’uso di alcoolici come birra, liquori con sostanze aromatiche ( i nostri aperitivi, cocktails) e il vino che non sia abbondantemente annacquato. Sconsiglia l’uso di profumi forti dalle colonie ai fiori troppo profumati tenuti in casa. Nell’alimentazione del malato cronico in terapia sono da evitare, secondo Hahnemann, tutti i legumi con azione medicamentosa come gli asparagi, il sedano, il prezzemolo, il dragoncello, l’aglio e la cipolla, i formaggi fermentati, le carni di maiale, di anatra o di oca, la carne di vitello troppo giovane, le carni sotto aceto o fortemente speziate. Mette in guardia sull’eccesso di sale e zucchero nella dieta, sconsiglia di stare in ambiente troppo caldi, di fare una vita troppo sedentaria al chiuso ma consiglia esercizio fisico all’aria aperta come passeggiate quotidiane e piccoli lavori manuali. Invita ad una attenta pulizia del fisico e ad una tutela da emozioni troppo forti come collere, dolori e umiliazioni. 

Ora vediamo come duecento anni dopo la medicina abbia confermato gran parte delle indicazioni di Hahnemann. 
L’attività fisica aiuta a prevenire infarti, ictus, diabete, obesità, cancro, morbo di Alzheimer, depressione e rafforza la memoria allontanando il rischio di morte prematura. 

Tutto ciò senza effetti collaterali. Non c'e' organo del corpo umano che non ne tragga beneficio. Questo è ciò che emerge da vari test e lavori scientifici. Tra i tanti l’iniziativa “Exercise is medicine” patrocinato dall’American College of sports medicine di Indianapolis negli USA ha studiato le differenti risposte tra chi seguiva le indicazioni delle linee guida del Governo Statunitense (2h e 30m settimanali di attività aerobica moderata come camminare veloce, il ballo di sala e il giardinaggio o 1h e 15m di attività più intensa come ciclismo corsa nuoto) e chi no. 

I risultati furono che una dose settimanale di esercizio moderato riduce del 40% i rischi di morte per infarto, lo stesso risultato che si ottiene assumendo le statine. L'esercizio stimola la circolazione, elimina i depositi di grasso dalle pareti dei vasi sanguigni e dilata i vasi più piccoli. L'attività fisica altera la struttura dei trigliceridi nel flusso sanguigno permettendo agli enzimi di eliminarli prima che possano provocare danni. Ma ciò che sorprese di più fu registrare che la moderata quantità di esercizio fisico riduce del 58% le probabilità di contrarre il diabete tipo 2: una capacità doppia rispetto alla metformina il più diffuso tra i farmaci contro il diabete (Italia 3 milioni di diabetici con aumento incidenza) e che riduce del 50% rischio tumore mammella donne e del 60% il tumore dell'intestino. 

Un altro studio pubblicato sul British Medical Journal dal Karolinska Institutet di Stoccolma ha evidenziato che i fattori che allontanano la vecchiaia sono una vita sociale intensa, hobby, lavori casalinghi e il volontariato. 

Un enorme studio condotto dal Brigham and Women's Hospital di Boston e di Harward in cui risultati sono stati pubblicati su Plos Medicine ha arruolato ben 650 mila persone con almeno 40 anni seguite per un lasso di tempo fino a 40 anni. 
Ne è emerso che un individuo attivo che cammina poco più di un ora al giorno, anche se leggermente sovrappeso, vive in media 3,1 anni in più rispetto ad un magro sedentario. 

La differenza sale a 7,2 anni tra un sportivo magro e uno ozioso obeso. 
Il ruolo benefico dell’attività fisica è tanto grande da eguagliare quasi quello negativo del fumo. 
Il 1 novembre 2012 è uscito sul Giornale dell'American Heart Association l’ultimo tra le decine di studi che indicano come camminare, pedalare, nuotare o andare in palestra mantengano il cervello ben irrorato di sangue prevenendo la degenerazione cellulare e allontanando il rischio di ammalarsi di demenza del 40%. 

E per finire la ciliegina sulla torta: è stata recentemente pubblicata su Journal of Aging Research 2013 la scoperta dall’Università della British Columbia di una specifica proteina che viene prodotta grazie al jogging e che va a rafforzare i nostri neuroni agevolando la creazione di nuove cellule cerebrali, la BDNF Brain-derived neurotrophic factor. 

Questo a conferma del monito che l’autorevole rivista Lancet lanciava nel luglio 2012 sostenendo che nessun rimedio, a parte non fumare, fa bene alla salute quanto l'attività fisica, ricordando che la sedentarietà uccide 5 milioni di persone all'anno in tutto il mondo, quante ne uccide il fumo. 

Eppure, nonostante questi dati, ad oggi ancora troppo pochi medici considerano la mancanza di esercizio una malattia vera e propria. 
E per concludere affrontiamo il tema alimentazione che se in Italia è preoccupante con 4 italiani su 10 in sovrappeso e l’11% di obesi, negli USA è drammatico con il 75% di popolazione in sovrappeso e il 27% obesa. 

Il già citato THE CHINA STUDY di Colin e Thomas Campbell, che il New York Times ha definito lo studio che può essere considerato il Grad Prix dell’epidemiologia, descrive un’indagine monumentale sulla dieta e sui tassi di mortalità per cancro in più di 2400 contee cinesi e il tentativo altrettanto monumentale di esplorarne il significato e le implicazioni per l’alimentazione. E’ stato definito il più importante libro sull’alimentazione e la salute pubblicato negli ultimi settantacinque anni. La sua scientificità è stata definita indiscutibile ed è stato sostenuto che andrebbe preso a modello per tutti i programmi nutrizionali insegnati alle università.  

Il progetto ha prodotto più di 8 mila associazioni statisticamente significative fra i vari fattori dietetici e le malattie. 
I risultati e le scoperte sono stati che le diete a basso contenuto di proteine inibivano la formazione del cancro. Gli autori hanno sostenuto che di fatto le proteine alimentari si sono rivelate così potenti nei loro effetti da permettere loro di attivare e bloccare la crescita del cancro semplicemente modificandone il livello di assunzione. Ma non tutte le proteine hanno quell'effetto secondo gli autori: la caseina (87% delle proteine del latte vaccino) favorisce tutti gli stati del processo tumorale 
Le proteine sane sono invece quelle vegetali comprese quelle del frumento e della soia. 

In questi studi i soggetti che si nutrivano prevalentemente di cibi di origine animale erano quelli che si ammalavano delle patologie più croniche, mentre le persone che mangiavano le maggiori quantità di cibi vegetali erano le più sane e tendevano ad evitare le malattie croniche. 
Pertanto la dieta si è ripetutamente dimostrata in grado di far retrocedere e\o prevenire malattie come varie forme di cancro, malattie autoimmuni, malattie delle ossa e dei reni, i disturbi visivi e cerebrali in età avanzata e favorire la salute ottimale. 

Colin Campbell sarà in videoconferenza il 12 maggio 2013 ad un simposio dal titolo “La prevenzione inizia mangiando: in tavola contro diabete, tumori e cardiopatie” che si terrà a San Secondo di Pinerolo e a cui parteciperanno molti relatori medici di diverse specialità ( www.be4eat.com). 

Anche l’Istituto Tumori di Milano con lo studio Epic ha dimostrato che una alimentazione ricca di calorie, zuccheri, grassi, proteine animali favorisce obesità, stitichezza, diabete, ipertensione, osteoporosi, ipertrofia prostatica, aterosclerosi, infarti, demenza senile, tumori (intestino, mammelle e prostata). 

Le conclusioni di tutti questi studi ci portano a ripensare completamente al nostro sistema alimentare. Infatti si organizzano conferenze e si stampano libri con questo obiettivo: per esempio la conferenza “Il potere del cibo: viaggio guidato alla scoperta delle antiche tradizioni e delle nuove tendenze alimentari” organizzato dalla rivista L’altra medicina e altre associazioni che si svolgerà a Milano il 18 maggio e che vedrà la partecipazione del Prof Franco Berrino, oppure il libro "Superfoods. Il cibo è la medicina del futuro" di Matt Traverso edito da Salus Infirmorum. 

Un altro problema alimentare è l’eccesso di zuccheri che sta riversandosi sulle nostre tavole con la complicità delle aziende alimentari che, soprattutto negli USA, hanno negli anni abituato il cittadino medio ad abusare della quantità quotidiana soprattutto di bevande zuccherate che hanno un potere calorico mascherato. Pensate che 1 bicchiere di 250 ml della Cola Cola contiene 27 gr di zuccheri equivalente di 6 cucchiai di zucchero che corrispondono a metà del fabbisogno quotidiano di zucchero. Recentemente ho visto in Italia pubblicità che millantano generosità da parte delle case produttrici nell’aumentare la dimensione delle bottiglie senza cambiarne il prezzo. Ma negli USA i consumatori e le istituzioni hanno intrapreso una battaglie contro le aziende per obbligarle a ridurre le dimensioni delle confezioni al fine di prevenire l’obesità. 

E per chi avesse ancora dei dubbi o non fosse convinto degli studi fatti è stato pubblicato di recenti un lavoro sull’autorevole British Medical Journal sugli effetti della grave crisi che ha colpito l’isola di Cuba dopo la caduta dell’Unione Sovietica e la fine degli aiuti da Mosca. Dal 1990 al 1995 con cibo scarso e con poca benzina i cubani cambiarono drasticamente regime di vita mangiando di meno, muovendosi di più a piedi e coltivando i campi con maggior sforzo fisico per carenza di macchinari funzionanti. Il risultato fu che in media persero 5,5 chilogrammi senza arrivare in genere al deperimento. Gli effetti sulla salute? Conseguenze positive sulla mortalità dell’isola: dopo 5 anni dall’inizio della “dieta” la mortalità per diabete iniziò a calare sensibilmente e per 6 anni rimase basso, ma nelle morti per infarti ed eventi cardiovascolari ci fu il vero crollo verticale che rimase basso fino a che il tenore di vita rimase tale. Quando il tenore di vita è ricominciato a salire con auto e fastfood ecco che gradualmente sono riapparse tutte le percentuali di mortalità tipiche del mondo industrializzato. 

Ergo, se vogliamo campare di più e meglio le regole le hanno già scritte nel 1997 il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) e l'Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro (AICR) nelle Raccomandazioni per uno stile nutrizionale che favorisca la prevenzione del cancro e di altre malattie croniche.   
Scorriamo i loro consigli: 
1. Scegliere prevalentemente alimenti di origine vegetale, con un'ampia varietà di verdura e di frutta, di legumi e di alimenti amidacei non (o poco) raffinati. 
2. Mantenere un peso forma e non aumentare troppo di peso nel corso dell'età adulta (non più di 5 Kg). 
3. Mantenersi fisicamente attivi per tutta la vita. 
4. Mangiare almeno 5 porzioni al giorno (pari a 600/800g) di verdura o di frutta, nel corso di tutto l'anno, approfittando della varietà che offrono tutte le stagioni. 
5. Basare l'alimentazione quotidiana su cereali e legumi. Preferire prodotti che non abbiano subito importanti trattamenti industriali. Evitare invece il più possibile farine (00) e zuccheri raffinati. 
6. Le bevande alcoliche sono sconsigliate. Per chi ne fa uso abituale si raccomanda di non superare 2 bicchieri al giorno per gli uomini e 1 per le donne. L'uso abituale di carne rossa è sconsigliato. In ogni caso non superare 70 gr al giorno. È preferibile consumare pesce e, qualche volta, carni bianche o carni di animali selvatici. 
8. Limitare il consumo di grassi, soprattutto di quelli di origine animale. Vanno bene, invece, piccole quantità di oli vegetali.
9. Evitare il consumo di cibi conservati sotto sale e limitare l'uso di sale per cucinare e per condire. Privilegiare invece le erbe aromatiche. 
10. Certi additivi alimentari possono essere pericolosi, così come i residui di diserbanti e insetticidi. 
11. Evitare il consumo abituale di carni o pesci cotti ad elevate temperature, alla griglia o affumicati. (ammine aromatiche cancerogene) 
12. Per chi segue queste raccomandazioni ogni integratore alimentare o supplemento vitaminico è inutile. 
13. Comunque non fumare. 

Dunque come dice il ben noto proverbio italiano: Uomo avvisato mezzo salvato! 
Buona vita!

Fonte: informasalus.it - via lastampa.it - Autore: Alberto Magnetti

 

A pubblicare le ultime parole dello psichiatra americano Leon Eisenberg è il settimanale tedesco Der Spiegel.

“Da sempre si sa che la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) è un'operazione di disease-mongering (strategia di marketing farmaceutico), un'invenzione di patologie inesistenti per vendere più farmaci”. Questo il commento del portavoce dell'associazione 'Giu' le mani dai bambini’, Luca Poma.  Molti addetti ai lavori hanno "piena consapevolezza del fatto che molte forme di disagio infantile vengano classificate come Adhd. Ciò detto- prosegue Poma- non significa che non esistano bambini con problemi che debbano essere presi in carico". Secondo Pome, tuttavia, la questione va incentrata su un altro punto: “Quale deve essere il ruolo degli adulti? Noi dobbiamo chiederci che tipo di risposta dare a questi problemi. Prendere la scorciatoia offerta dallo psicofarmaco, che solo in apparenza risolve i problemi, oppure indagare sui motivi veri e profondi che si celano dietro i disagi di questi minori?”.

A tal proposito il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus ricorda che la Commissione consultiva nazionale svizzera sull’etica biomedica (NEK, Presidente: Otfried Höffe) ha aspramente commentato l'uso del Ritalin, il farmaco per l’ADHD, nel suo scritto del 22 novembre 2011 intitolato “Il miglioramento dell’uomo mediante agenti farmacologici”, in cui afferma che il consumo di agenti farmacologici altera il comportamento del bambino senza alcun contributo da parte sua. Si ottiene, pertanto una interferenza nella libertà e nei diritti del bambino perché gli agenti farmacologici inducono cambiamenti comportamentali, ma non arrivano ad educare il bambino su come realizzare questi cambiamenti in modo autonomo. Il bambino viene così privato dell'essenziale esperienza di apprendimento su come agire autonomamente, con conseguente notevole limitazione della sua libertà e alterazione del proprio sviluppo della personalità.

Eppure l'uso di farmaci per l’ADHD in Germania è aumentato in soli diciotto anni da 34 kg (nel 1993) a un record di non meno di 1760 kg (nel 2011) – che è un aumento di 51 volte tanto nelle vendite! Negli Stati Uniti un ragazzo di dieci anni su 10 già assume un farmaco per l’ADHD su una base quotidiana. E la tendenza sembra destinata a crescere.

“Il compito di psicologi, educatori e medici – scrive il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus - non è quello di mettere i bambini sotto farmaci solo perché l'intera società non può gestire i prodotti delle teorie sbagliate di qualcuno, dandoli così in pasto alle società farmaceutiche. Ritorniamo piuttosto al principio di base che è quello di far acquisire al bambino responsabilità personale sotto una guida esperta – come la famiglia e la scuola: In questi campi, il bambino dovrebbe essere in grado di crescere, anche mentalmente”.

Secondo Luca Poma dell'associazione 'Giu' le mani dai bambini’ la soluzione per Poma non è "vietare la vendita dei farmaci come il Ritalin, perchè su internet si possono comprare. Si tratterebbe di un divieto formale e non sostanziale. Abbiamo bisogno di fare una battaglia culturale e di informazione, ricordando che non si risolvono i problemi della psiche ingoiando una pillola".

Fonte: informasalus.it

 

Anzi, tutto ciò che accade nelle nostre vite e anche nel mondo intero è il risultato della frenesia dei nostri pensieri, anche  quelli inconsci. Infatti la malattia, il successo, la felicità e anche la ricchezza sono legati al nostro modo di pensare. Le persone che pensano da vittime, attireranno nelle loro vite sempre un tiranno che confermerà quello che sono. Per smettere di essere una vittima o un tiranno bisogna cambiare i programmi della propria mente, ossia i contenuti abituali dei propri pensieri, e immetterne degli altri, anche con l’aiuto di affermazioni. Per esempio, se mi sento non particolarmente fortunata per la mia situazione economica, affinché un po’ di abbondanza arrivi nella mia vita, devo eliminare dalla mia mente tutti quei pensieri di mancanza, sfortuna, invidia e convincermi che anch’io posso ricevere tutto ciò di cui ho bisogno.Allo stesso modo, se ci sono delle situazioni spiacevoli nella mia vita, devo osservare il mio modo di pensare rispetto a queste faccende. Facciamo un esempio: se non ricevo quello che mi spetta nella spartizione di un eredità, mi dovrei chiedere perché ho attirato ciò nella mia vita. In effetti o sono una persona portata a rubare, e quindi ricevo quello che solitamente faccio, oppure la mia convinzione è che tutti sono dei disonesti e che io vengo sempre derubata. Immancabilmente con pensieri del genere attiro queste realtà nella mia vita. In questo caso il pensiero adeguato dovrebbe essere “io ho sempre ricevuto dalla vita e dagli altri quello che è mio e anche di più”. Dobbiamo togliere l’attenzione dal nostro vecchio modo di pensare. Quello che sto scrivendo è dimostrato in molti libri, ma esiste anche un metodo semplicissimo per sperimentarlo personalmente. Basta osservare i propri pensieri e il loro effetto nella vita quotidiana per qualche giorno.

Il potere del cambiamento

Non nascondo di provare un certo disagio per i contenuti di alcuni dei miei pensieri che non pensavo di avere. Però questo mi da l’opportunità di capire dove sono sintonizzata, e mi da nello stesso tempo anche il potere di cambiare. In effetti ho potuto sperimentare sulla mia pelle che quello che giudico negli altri, col tempo lo divento, e quello che non sopporto in certe persone è un mio riflesso o un mio modo distorto di vedere il mondo. Inoltre accade che vicende passate riaffiorano alla mia mente con la stessa intensità, se non maggiore, di quando le vivevo e mi causano le stesse emozioni e disagi del passato. Però essendo consapevole, invece di lasciarmi trascinare in una disputa virtuale che non ha nulla da invidiare a un duello occhio per occhio, decido di interrompere la triste rappresentazione e riempio la mia mente di brevi frasi come “sono calma, sono tranquilla”. Dopo qualche secondo le immagini nocive scompaiono. Poi quando ho un po’ di tempo disponibile mi riporto indietro a quella vicenda passata e ne osservo i particolari, e così mi rendo conto che, anche se sul piano reale essa è conclusa, nella mia coscienza resta ancora una ferita profonda non ancora rimarginata, per la scarsa voglia di perdonare i malcapitati coinvolti.

Controllare e dirigere i pensieri

Un’altra possibilità è quella di osservare queste vicende passate senza partecipare emotivamente e lasciare che si dissolvano, ma per questa scelta occorre più forza di volontà. Questi dialoghi solitari riempiono di emozioni il corpo. Accade così che avvenimenti passati, continuano ancora nel presente a disturbarmi, a rendermi infelice, arrabbiata e vittima. Fate attenzione che emozioni del genere, protratte per lungo tempo, possono causare malattie anche piuttosto  gravi (vedi La vera causa delle malattie, Il Consapevole, numero 9, pag 52). Quando sono consapevole dei miei pensieri e riesco a controllarli secondo la mia volontà, mi accorgo di gestire meglio la mia vita, di sentirmi in forma, gioiosa e sicura. È quindi nostro interesse esercitare un attento controllo sui nostri pensieri e dirigerli secondo le nostre intenzioni. Comprendere che da essi dipendono una buona salute, buoni affari, equilibrio.

Fonte: viviconsapevole.it - Autore: Ivana Iovino

 

Dave Schuit, un apicoltore di Elmwood ha perso 600 alveari. Egli punta il dito contro gli insetticidi noti come neonicotinoidi, che sono prodotti dalla Bayer CropScience Inc. Questo è avvenuto anche dopo un recente rapporto pubblicato dalla Associazione Apicoltori Britannici (BBKA), che ha riportato la più grande perdita di api mai registrata. L’Unione europea ha fatto un passo in avanti, dopo aver bandito diversi pesticidi che sono stati collegati alla morte di milioni di api. 
 
La moria di api è avvenuta dopo la semina del mais. I pesticidi neonicotinoidi sono usati per rivestire i semi di mais con seminatrici pneumatiche. Ciò provoca il diffondersi della polvere del pesticida soffiato quando avviene la semina. La morte di milioni di impollinatori è stata studiata dalla Purdue University. Hanno scoperto che le api hanno mostrato sintomi neurotossici. Hanno analizzato api morte e hanno scoperto che le tracce di thiamethoxam/clothiandin erano presenti in ogni singolo caso. L’unica fonte principale di questi composti sono i trattamenti delle sementi di colture di campo.


Le morie di api sono in aumento esponenziale. Un team internazionale di scienziati guidati dll’ Università di Utrecht dell’Olanda ha concluso che “su larga scala l’uso del prophylaxic in agricoltura, la sua elevata persistenza nel suolo e nell’acqua, il suo assorbimento da parte delle piante e la diffusione attraverso i pollini, mette a rischio la vita degli insetti impollinatori”.

E’ necessaria un’immediata inversione di marcia. Api ed insetti indispensabili per il loro prezioso lavoro di impollinatori continuano a morire e con loro muore anche la natura intera che si rigenera e riproduce anche grazie al loro lavoro.

Questo è solo l’ultimo episodio, purtroppo ci sono tanti, troppi precedenti, Inoltre le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura non sono nocive solo per gli insetti e le api ma anche e sopratutto per gli esseri umani.

Fonte: laviadiuscita.net
 

Basta che non fanno come nel Lazio, che la Legge c'è da anni ma nessun medico prescrive questo farmaco. Intimiditi dalla mafia poveracci. - Luca Alùk Noto

Il testo intende apportare modifiche alla legge regionale 3 agosto 2012, n. 26, ad oggetto: “Modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”, al fine di recepire il disposto della sentenza n.141 del 2013 con la quale la Corte Costituzionale ha accolto parzialmente le censure mosse dal governo.
La Corte ha in particolare contestato la titolarità della prescrizione dei medicinali e la previsione, inserita nel vecchio testo, di una convenzione da parte della Giunta regionale con lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze o con altro soggetto dotato delle medesime autorizzazioni alla produzione di principi attivi stupefacenti a fini medici.

Il nuovo testo prevede che i medicinali e i preparati galenici magistrali a base di principi attivi canniboidi, specificati peraltro in un decreto del presidente della Repubblica; sono prescritti dal medico specialista de Servizio Sanitario regionale e dal medico di medicina generale del sistema sanitario regionale, con oneri a carico del servizio sanitario regionale, sulla base di un piano terapeutico redatto secondo le specifiche disposizioni previste dalla normativa vigente.
Ai fini delle fornitura al Servizio sanitario regionale, per ridurre il costo de medicinali cannabinoidi importati dall’estero, la Giunta regionale può stipulare convenzioni con centri e istituti autorizzati ai sensi della normativa statale, alla produzione o alla preparazione dei medicinali cannabinoidi. Il Consiglio esercita il controllo sull’attuazione e l’applicazione della legge. A tal fine, entro il 31 marzo di ogni anno, a partire dall’anno successivo all’entrata in vigore della presente legge , la giunta regionale presente al Consiglio una dettagliata relazione.
L’articolato, dunque, accoglie il contenuto della pronuncia della Corte Costituzionale, sostituendo interamente gli articoli 2 e 8, dichiarati illegittimi e, inoltre, introduce altre modifiche di carattere marginale, al fine di un completamento della normativa stessa e di un coordinamento del testo con disposizioni legislative nel frattempo intervenute.

A seguito della parziale bocciatura della legge regionale approvata nell'agosto del 2012 - spiegano i consiglieri di Sel, Stefano Quaini, Alessandro Benzi e Matteo Rossi - si è modificato il testo accogliendo nei contenuti la pronuncia della Corte Costituzionale. Il nuovo testo prevede infatti che i medicinali e i preparati galenici magistrali a base di principi attivi cannabinoidi siano prescritti dal medico specialista del servizio sanitario regionale sulla base di un piano terapeutico secondo le specifiche disposizioni previste dalla normativa vigente; al fine di ridurre il costo dei medicinali importati dall'estero la Giunta regionale potrà stipulare convenzioni con centri ed istituti autorizzati ai sensi della normativa statale.”

“Un risultato che pone la Liguria all'avanguardia per quanto riguarda la somministrazione di farmaci a base di cannabinoidi, l'augurio e che questa volta la legge possa diventare veramente operativa in modo da garantire una cura alternativa ai pazienti affetti da dolore cronico, sottoposti a cure palliative, o patologie neuro-degenerative che hanno tutt'ora grandi difficoltà nel reperire il farmaco, ostacolati da una burocrazia non curante dei reali bisogni degli ammalati”.

Fonte: cittadigenova.com

 

In astronomia, si definiscono equinozi (dal latino "equi nox" cioè "notte uguale" al dì) i due istanti nel corso dell'anno in cui il Sole si presenta all'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste, ovvero quando il Sole si trova perpendicolare all'equatore e la separazione tra zona illuminata e zona in ombra della Terra passa per i poli.

Nell'arco dell'anno si hanno due equinozi, uno a marzo, a partire dal quale le ore di luce aumenteranno fino al Solstizio d'Estate, e uno a settembre, a partire dal quale le ore di luce diminuiranno progressivamente fino al Solstizio d'Inverno. Nell'emisfero settentrionale, l'equinozio di marzo è l'equinozio di primavera, e l'equinozio di settembre quello d'autunno, mentre nell'emisfero meridionale questi termini risultano invertiti. Ma attenzione, contrariamente a quanto comunemente si pensi, l'istante nel quale il Sole passa attraverso ogni punto di equinozio può essere calcolato accuratamente, così che l'equinozio è sempre e solo un particolare istante, e non un giorno intero. Il punto dell'equinozio di primavera dell'emisfero settentrionale è anche chiamato punto vernale, punto dell'Ariete o punto gamma, mentre quello dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia.

Con l'equinozio di marzo, come tutti sappiamo, finisce l'inverno e ha inizio la primavera e la durata del giorno sarà maggiore di quella della notte, ma se in passato la data era fissata al 21 marzo (Concilio di Nicea del 325 d.C.), in epoca moderna l'inizio della bella stagione non avviene più in un giorno prefissato, bensì si tiene conto dell'equinozio astronomico, che varia a seconda di diversi fattori. Per questo motivo, a partire dalle prime scoperte astronomiche del XVI secolo, l'equinozio primaverile cade in una data compresa tra il 19 e il 21 marzo. Per esempio, alla fine del XVIII secolo, per cinque volte consecutive è caduto il 19 marzo, evento che si verificherà di nuovo solo nel 2044, mentre nel XXI secolo l'equinozio di primavera è coinciso con la data del 21 marzo solo nel 2003 e nel 2007 e la cosa non si ripeterà più fino al 2102.

Siamo entrati nel periodo della resurrezione, quando la natura, nell'eterno ciclo di morte e rinascita, torna a nuova vita dopo i lunghi mesi invernali. Un fenomeno che non riguarda solo il mondo vegetale poiché l'equinozio rappresenta un momento di rigenerazione e di  risveglio sia naturale che spirituale. E' questo il momento dello schiudersi del seme nella terra, la rinascita di Persefone che dalle profondità della terra e dal gelo invernale genera una nuova vita, nonché l'inizio di un nuovo ciclo di spinta verso la vita, come il seme che sta per diventare fiore: un momento propizio per attuare le riflessioni maturate durate il letargico inverno e far pulizia fuori e dentro di noi, il momento per rinnovare pensieri, sogni e aspirazioni. Il nostro inconscio, ora più che mai, si rivelerà terreno fertile per farli crescere e dare i loro frutti.

Fonte: Leonardo

 

Nato negli Stati Uniti D'America e diffuso su larga scala prima in Europa e poi sempre di più nel mondo intero, attualmente il consumismo è il sistema economico dominante, anche se negli ultimi anni è sempre più in rapida discesa e si prospetta per il futuro un suo graduale superamento.
L'era consumista è legata a quella che viene definita come la "società dell'immagine", che ha favorito la progressiva mercificazione di ogni aspetto della vita sociale e non.

Un fattore imprescindibile per l'affermazione su vasta scala e per il consolidamento del sistema consumista è stato ed è tutt'ora il massiccio utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa, a partire dalla televisione, per orientare e plasmare i cittadini, in modo da aumentare a dismisura la massa di potenziali clienti e/o consumatori utili per vendere sempre di più prodotti e illusioni a buon mercato, e in questo modo ricavarne un'abbondante profitto nonchè una cospicua dose di influenza e potere.
In questo articolo mi occuperò dell'origine di questo sistema e di come si è potuto imporre concentrandomi principalmente sulla figura di Edward Bernays, considerato come il pioniere di tutto questo.

Edward Bernays e la manipolazione delle masse

Personaggio chiave per la nascita del sistema consumista, il pubblicista e pubblicitario Edward Bernays, insieme a Walter Lippmann e Ivy Lee è considerato anche il pioniere delle moderne relazioni pubbliche nonchè della moderna manipolazione delle masse che viene attuata sopratutto grazie all'utilizzo dei mass media, e che è stata descritta  in modo ottimale dal teorico della comunicazione e linguista più importante contemporaneo  Noam Chomsky, nella sua  lista delle 10 strategie della manipolazione mediatica.

Essenzialmente l'obiettivo di Bernays era quello di perfezionare le tecniche di propaganda e di persuasione a lui contemporanee al fine di renderle ancora più subdole e al contempo dare una parvenza di libertà in modo da occultare, perlomeno a livello conscio, la manipolazione sottostante.
Difatti  la "libertà di scelta" a livello commerciale, ma anche politico, esiste solo formalmente ma non nella realtà.
Chiaramente ci si può orientare tra tantissimi e diversi prodotti, ma l'elemento fondamentale è che si pensa che non se ne può fare a meno, e questo è stato ed è l'obiettivo della suddetta persuasione: l'induzione alla  dipendenza dalle strutture fondanti la società del consumo,  che con il tempo si è fatta sempre più totalizzante e uniformante tanto da far credere che non possano esistere alternative credibili ad essa.
L'opera principale di Bernays fu "Propaganda", un libro scritto nel 1928 in cui argomentava che per poter funzionare la cosiddetta democrazia moderna doveva e deve essere guidata da un'elitè che pianifica e controlla ogni aspetto della vita culturale, politica, e se possibile sociale del paese, impedendo in questo modo che gli individui di per sè e il popolo  possano avere qualche voce in capitolo, in quanto considerati portatori di " spinte disgregatrici".
Un'altro suo classico è "Cristallizing Pubblic Opinion" del 1932, che ispirò , tra gli altri, anche il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels.

La manipolazione psicologica

Bernays si ispirò principalmente ai concetti espressi da Gustave Le Bon  in "Psicologia delle folle" , considerata la sua opera più importante nonchè il testo di ispirazione per la propaganda politica moderna tanto che venne letto e ispirò profondamente dittatori come Lenin, Hitler, Stalin e Mussolini e venne usato per la costruzione del consenso necessario al mantenimento dei rispettivi regimi.

Bernays seppe coniugare in modo efficace le teorie espresse da Le Bon insieme all'utilizzo delle conoscenze derivate dagli studi sulla psiche umana che andavano diffondendosi in quel periodo, sopratutto grazie agli sforzi di  Sigmund Freud, di cui tra l'altro era nipote.

Difatti si accorse che facendo insistentemente leva su desideri e aspirazioni degli individui e più in generale delle masse, e anche sugli istinti e sulle emozioni primarie che hanno tutti sede nella parte inconscia della mente umana, si potevano aggirare  facilmente le normali resistenze che di solito operano a livello cosciente
e quindi influenzare e ri-programmare  o per dirla più semplicemente manipolare radicalmente la mente umana e in questo modo garantire un'efficace controllo.

Mentre queste conoscenze del funzionamento della "mente inconscia" vengono usate generalmente per tentare di risolvere conflitti e disagi personali in ambito psicologico, a livello politico e mediatico  vengono utilizzate per garantire facilmente consenso e aumentare o consolidare l' influenza e il  potere di chi se ne serve per promuovere i propri interessi.

Guardando la storia recente di esempi ce ne sarebbero a iosa, basti pensare al totalitarismo nazifascista o a quello comunista e più in generale alla manipolazione ideologica, di cui ho parlato nell'articolo "Le ideologie organizzate e la manipolazione delle masse",  e a cui rimando.

La pubblicità commerciale

In ambito economico e  mediatico questi processi si possono chiaramente riscontrare nell'utilizzo della pubblicità commerciale,  la quale serve a indurre i potenziali clienti a comprare un determinato prodotto non tanto per la sua qualità, ma per ciò che rappresenta o si pretende possa rappresentare.

Difatti ogni prodotto acquistato e posseduto,  garantisce un determinato status ( non solo sociale ma anche a livello simbolico ad es ) che aumenta o diminuisce a seconda del brand scelto, e quindi del marchio dello stesso.

La qualità e l'utilizzo del prodotto sono secondari: da qui nasce la tanto famigerata "obsolescenza programmata" , grazie alla quale si assiste sempre di più alla creazione di prodotti pronti per essere usati in tempi più brevi  possibili e abbandonati e/o ricambiati a seconda delle esigenze della moda.

La pubblicità commerciale fa  generalmente leva su desideri, aspirazioni e speranze  che vengono proiettate su un determinato prodotto che viene venduto , oppure molto più spesso sulla creazione di falsi bisogni e false necessità spacciate come fondamentali.

Essenzialmente la pubblicità si basa inoltre sull'induzione in uno stato quasi ipnotico, ovvero uno stato psichico in cui le normali resistenze coscienti sono oltrepassate e l'Io ne è fortemente indebolito.

Inoltre il costante bombardamento pubblicitario che subiamo ogni giorno serve per renderci inconsapevolmente schiavi prima di tutto del nostro ego, e in seguito delle catene "invisibili" su cui si basa la società di consumo e dell'immagine moderna , e quindi porta a delegare continuamente alle strutture e ai gruppi di potere che comandano ( banche,  grosse multinazionali etc ) e passo dopo passo a barattare sempre più libertà nel nome di un sempre più fittizio "benessere" economico fondato unicamente sugli standard  finanziari, sull'andamento delle borse, insomma su tutto ciò che costituisce il PIL e di cui Robert Kennedy in un celebre discorso disse:

"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi".

Fonte: InformazioneConsapevole - Autore: Salvatore Santoru

 

Perfino Fiorello ha detto la sua sulla marijuana terapeutica, rinfocolando un dibattito mai spento e di cui "Salute" si è già occupata. Per nostra fortuna, la "querelle" non è casereccia, ha una dimensione internazionale. E’ noto che alcuni paesi, come il Canada, l’Olanda e cinque stati Usa, hanno legalizzato l’uso terapeutico della cannabis. Al tempo stesso, dalla ricerca scientifica di base è recentemente emerso un dato di grandissimo interesse: la scoperta che recettori per la cannabis sono presenti non solo nel cervello e nel resto del sistema nervoso, ma anche nelle cellule immunitarie.

In alcuni ambiti di ricerca si respira un po’ la stessa aria di trent’anni fa, quando vennero scoperti i recettori per la morfina, evento da cui partì il disvelamento del sistema endogeno degli oppioidi. Anche i recettori per gli oppiodi, come quelli per la cannabis, stanno nel sistema nervoso e nel sistema immunitario e, come loro, fanno parte del sistema di controllo del dolore, dei meccanismi di regolazione immunitaria e di molto altro, ancora da precisare e da scoprire.

Dall’altra parte, c’è, forte, una resistenza dei clinici, soprattutto di farmacologi legati alla sperimentazione clinica, che sembra risentire di due fattori: la storica collocazione dell’"erba" per antonomasia, negli anni '60, nel campo delle droghe senza alcun effetto terapeutico (contraddicendo apertamente la storia medica millenaria della cannabis); l’assenza di interesse delle grandi case farmaceutiche, che operano per (lucrosi) brevetti su molecole di sintesi e non su piante o derivati di sostanze naturali.

Si è storicamente instaurato, quindi, un pregiudizio che condiziona soprattutto la sperimentazione clinica, di cui importanti opinion leader si fanno portavoce. Resta il fatto che, a partire dagli anni '60, in tutto l’Occidente, gruppi di persone affette da patologie croniche (sclerosi multipla, artrite reumatoide, cancro) scarsamente trattabili, hanno ripetutamente segnalato di star meglio dopo aver fumato la famigerata "erba". Dolori, nausea, spasmi, mancanza di appetito, stanchezza, queste le indicazioni principali dell’erba, via via segnalate da rapporti medici pubblicati nelle più importanti riviste scientifiche. Poi, negli anni '80, i primi studi clinici controllati riguardo a nausea, vomito e dolori di varia natura.

Per la nausea e il vomito, la marijuana e il suo più antico derivato, il tetraidrocannabinolo (THC), sono risultati più efficaci e molto più sicuri dei farmaci antiemetici di allora. In trenta studi clinici controllati, su pazienti in chemioterapia, è emersa la superiorità antinausea dei cannabinoidi e, soprattutto, la preferenza di molti pazienti per l’uso di queste sostanze. Nessuno però, all’epoca, si è sognato di proporre la marijuana e derivati al posto dei farmaci in uso! Adesso, si sostiene che il nuovo farmaco antiemetico disponibile (Ondansetron), antagonista di un recettore della serotonina, ha risolto il problema, essendo più potente di canapa indiana e derivati.

Il che è vero, ma, se si tengono presenti le indicazioni delle società oncologiche, c’è un ampio spazio per la cannabis, in quanto l’Ondansetron è riservato alle chemioterapie pesanti, mentre per le situazioni medie si prevede cortisone e per le lievi niente. Così, nel caso del dolore, tutti gli studi controllati dicono che gli effetti della canapa indiana sono simili a quelli della codeina, ma suggeriscono anche che i derivati dell’erba siano molto più efficaci dei farmaci esistenti nelle neuropatie di tipo spastico. A ciò vanno aggiunti gli studi e le ricerche di base in corso in diversi paesi. Pare quindi molto utile proseguire la ricerca e la sperimentazione clinica su marijuana e derivati, per delimitarne livelli di efficacia ed effetti indesiderati. Al riguardo, rattrista la chiusura che emerge dalle dichiarazioni rilasciate dai nostri responsabili istituzionali e scientifici, anche perché, ancora una volta, rischiano di escludere il nostro paese dal giro della ricerca innovativa e, soprattutto, di approfondire il fossato tra bisogni delle persone malate, pluralità e flessibilità degli strumenti terapeutici e risposte istituzionali.

Fonte: Salute di Repubblica; Autore: Francesco Bottaccioli, Presidente della società italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia

 

Tutte condizioni in cui l'infiammazione cronica gioca un ruolo centrale. Lo studio

Si parla ancora della marijuana, e dei suoi princìpi attivi da sempre dibattuti.
Allo stato attuale, questo farmaco vegetale è utilizzato regolarmente e con discreto successo nell'alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia come nausea e vomito, o nel contrastare la sindrome da deperimento che causa in alcuni pazienti affetti da AIDS la perdita di una quantità significativa di peso e di massa muscolare. Si utilizza anche per alleviare il dolore cronico che non risponde agli oppioidi e altre applicazioni ancora.

Un nuovo studio, ora, pone l'accento sulla possibilità che con la marijuana si possano combattere le malattie autoimmuni come, per esempio, artrite, lupus, colite, sclerosi multipla e simili. Tutte condizioni in cui l'infiammazione cronica gioca un ruolo centrale.

Ad aver esplorato le nuove potenzialità del THC - il primo principio attivo della marijuana - sono stati i ricercatori dell'Università della Carolina del Sud, dottori Mitzi Nagarkatti, Prakash Nagarkatti e Xiaoming Yang. Il team di ricerca ha condotto uno studio, pubblicato sul Journal of Biological Chemistry, in cui hanno scoperto un nuovo percorso attraverso il quale la marijuana può sopprimere le funzioni immunitarie del corpo.

Il lavoro dei ricercatori si basa sulle recenti scoperte scientifiche che suggeriscono come l'ambiente in cui l'uomo vive possa effettivamente innescare cambiamenti che si verificano al di fuori di DNA umano, ma che possono comunque causare alterazioni della funzione dei geni controllati dal DNA e modifiche a carico del DNA stesso o delle regioni che lo circondano.

Queste molecole e fattori esterni che hanno la capacità di alterare la funzione del DNA sono conosciuti collettivamente come epigenomi - e l'epigenetica è la scienza che studia questo fenomeno.

In questo studio, i ricercatori hanno voluto scoprire se il tetraidrocannabinolo (THC) presente nella marijuana avesse la capacità di influenzare l'espressione del DNA attraverso percorsi epigenetici al di fuori del DNA stesso. Il THC, come dimostrato da studi recenti, può modificare le molecole critiche di epigenomi chiamate istoni (proteine legate al DNA), portando alla soppressione dell'infiammazione.

Ecco pertanto come un'azione sul sistema immunitario, all'apparenza negativa, possa in realtà avere un potenziale terapeutico nelle malattie autoimmuni, riducendo l'infiammazione che è altresì implicata nell'esordio di questo genere di patologie.

Fonte: La Stampa via Cannabis.info

 
Ci sono 3869 persone collegate

< aprile 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
         
             

Titolo
en - Global Observatory (605)
en - Science and Society (594)
en - Video Alert (346)
it - Osservatorio Globale (503)
it - Scienze e Societa (555)
it - Video Alerta (132)
ro - Observator Global (399)
ro - Stiinta si Societate (467)
ro - TV Network (143)
z - Games Giochi Jocuri (68)

Catalogati per mese - Filed by month - Arhivate pe luni:

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti - Last comments - Ultimele comentarii:
Now Colorado is one love, I'm already packing suitcases;)
14/01/2018 @ 16:07:36
By Napasechnik
Nice read, I just passed this onto a friend who was doing some research on that. And he just bought me lunch since I found it for him smile So let me rephrase that Thank you for lunch! Whenever you ha...
21/11/2016 @ 09:41:39
By Anonimo
I am not sure where you are getting your info, but great topic. I needs to spend some time learning much more or understanding more. Thanks for fantastic information I was looking for this info for my...
21/11/2016 @ 09:40:41
By Anonimo


Titolo





20/04/2024 @ 09:10:43
script eseguito in 640 ms