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Il Parlamento francese vieta il Burqa. Articolo da America Oggi.
By Admin (from 16/09/2010 @ 08:55:26, in it - Osservatorio Globale, read 2469 times)

Definitivo via libera del Parlamento francese al progetto di legge per mettere al bando il velo integrale islamico su tutto il territorio nazionale, incluse strade e piazze, nonostante il parere negativo del consiglio di Stato e il disagio espresso dalle comunità musulmane. La Francia diventa così il primo Stato europeo a censurare il burqa, una misura allo studio anche in Belgio, dove la sua adozione si è però arenata a causa della crisi politica. Un esempio che il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, chiede di seguire in Italia. Dopo l'ok dell'Assemblea nazionale, lo scorso luglio, il testo - fortemente voluto dal presidente Nicolas Sarkozy - è stato approvato ieri dalla maggioranza dei senatori (246 a favore, 1 contrario).

L'adozione definitiva dovrà però essere convalidata dalla corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi nelle prossime settimane. "Vivere la Repubblica a volto scoperto" è "una questione di dignità e di eguaglianza", ha detto il ministro della Giustizia, Michele Alliot-Marie. Lanciata da un parlamentare comunista, André Gerin, l'idea di censurare il velo è stata poi ripresa dall'Ump, il partito di destra al potere. Sarkozy ha più volte ripetuto che il burqa "non è benvenuto nel territorio della Repubblica".

Ieri,i senatori della destra hanno votato compatti insieme con i centristi. Benché contrari all'uso del velo integrale, la maggior parte dei deputati della sinistra all'opposizione (socialisti, verdi e comunisti), non hanno partecipato al voto, evocando il "rischio giuridico" di un bando totale, visto che a loro avviso una censura del consiglio costituzionale rappresenterebbe "un regalo" per gli integralisti.

Il consiglio di Stato ha già espresso le sue riserve su un bando generalizzato, e secondo diversi giuristi la Francia si espone anche a una condanna della Corte europea dei diritti umani.
 Commentando il voto, il ministro Carfagna - pur ricordando che in Italia non esiste "un'emergenza burqa", ha affermato che questo indumento islamico rappresenta "la negazione dei diritti della donna e la sua sottomissione". Per questo e altri motivi ha ‘auspicato' che il Parlamento porti "a compimento la discussione del progetto di legge che vieta l'uso del burqa nei luoghi pubblici anche in Italia". In Francia, a inizio estate, critiche erano state espresse da Amnesty International. Mentre il consiglio del culto musulmano (Cfcm) dice che il progetto "rischia di stigmatizzare l'Islam". Per mesi, la diplomazia di Parigi ha effettuato un pressing sui Paesi musulmani per scongiurare boicottaggi e proteste, evitando l'errore del 2004, quando la legge per il divieto del velo nelle scuole scatenò dure campagne anti-francesi.

Secondo diversi esperti, è tuttavia probabile che reazioni ostili giungeranno da Paesi come l'Iran, l'Algeria o il Pakistan. Chi viola la legge incorrerà in una multa di 150 euro e/o in un corso di educazione civica. Sanzioni che entreranno vigore solo dopo 6 mesi dalla promulgazione. Chi obbliga una donna a coprirsi integralmente rischia invece un anno di carcere e una multa da 30.000 euro. Pene raddoppiate se la donna è minore.
Quella francese è prima comunità musulmana d'Europa (tra i 5 e i 6 milioni di persone, ma solo 2.000 donne indossano il burqa o il niqab).

In Italia lo stesso auspicio di bando fatto dalla Carfagna è stato formulato da una europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che chiede un divieto a livello europeo mentre la deputata del Pdl Margherita Boniver ha espresso rammarico dicendosi "contraria a legiferare su una materia che riguarda un'assoluta minoranza di donne" senza ricorrere invece all' "arma della persuasione".

Fonte: americaoggi.info