Immagine
 Trilingual World Observatory: italiano, english, română. GLOBAL NEWS & more... di Redazione
   
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

La nave cartaginese con il suo possente rostro puntava dritta su di loro. I rematori della nave romana tiravano al massimo, per evitare lo scontro, ma il fianco della loro nave era già esposto. Sul ponte i legionari avevano lo sguardo fisso. Ora i Cartaginesi non erano più ombre indistinte, ma uomini dalla pelle scura con elmi di cuoio. Un tonfo, un “crack” prolungato, una violenta cascata salata e i Romani affondarono.
Senza sapere che, morti loro, la battaglia sarebbe stata vinta. Senza immaginare che, senza quella vittoria su Cartagine, la storia sarebbe stata diversa.
La loro infatti era solo una delle navi romane affondate nella battaglia delle Egadi, al largo di Trapani, scontro navale che chiuse la Prima guerra punica segnando una svolta: da piccola potenza regionale, Roma sarebbe diventata una potenza globale, con mille anni di presenza militare, commerciale e culturale.
Questa battaglia navale, la più grande a memoria d’uomo per numero di partecipanti, circa 200 mila, avvenne la mattina del 10 marzo del 241 a. C.

 

Salto nel tempo. Oggi, a distanza di oltre duemila anni, se ne sono trovate le tracce.
Lo scorso 24 agosto, in una ricerca coordinata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, due sub, Gian Michele Iaria e Stefano Ruia, su indicazioni di un Rov hanno recuperato alcuni elmi di quei legionari romani (le ossa non si sono conservate perché affioravano sul fondale). «Ne abbiamo visti spuntare due, poi, in un’area di soli 200 m2, a 75 metri di profondità, c’erano altri 10 elmi» spiega Ruia. «Si capiva che erano romani per la caratteristica punta a “pigna”.
Non molto distante abbiamo rinvenuto un rostro romano, probabilmente della nave su cui erano imbarcati i soldati che portavano quegli elmi». Una delle prove che si tratta del luogo esatto in cui si svolse la battaglia delle Egadi, a nord-ovest dell’isola di Levanzo, come aveva ipotizzato l’archeologo Sebastiano Tusa. «La nostra ricerca ha avuto origine alcuni anni fa, quando un subacqueo recentemente scomparso, Vincenzo Paladino, mi raccontò del ritrovamento di circa 300 ceppi di ancore allineati lungo un fondale della costa orientale dell’isola di Levanzo» spiega Tusa, sovrintendente del Mae della Sicilia. «Consultammo gli scritti dello storico greco Polibio, che, a distanza di circa 70 anni, aveva ricostruito la battaglia nelle sue Storie: aveva raccontato come i Romani, guidati dal console Gaio Lutazio Catulo, attaccarono di sorpresa i Cartaginesi. Avevano teso un agguato nascondendosi dietro un promontorio di Levanzo e per la fretta di andare all’attacco avevano tagliato le cime delle ancore: proprio quelle ritrovate da Paladino».

Collegamento riuscito. Le fonti storiche riferiscono che la flotta cartaginese era composta da 700 navi, adibite soprattutto al rifornimento e all’incremento delle truppe di terra di stanza sul monte Erice, in Sicilia, comandate da Amilcare Barca. «La Prima guerra punica» continua Tusa «come la Prima guerra mondiale, si stava trascinando da anni con scontri terrestri di posizione, sulle colline fra Trapani e Palermo, dove si avanzava solo di pochi chilometri. I Cartaginesi avevano allora armato una grande flotta, al comando dell’ammiraglio Annone, per portare altri rinforzi e farla finita». I Romani, però, dopo la sconfitta di Tunisi e sfortunati naufragi come quello di Camarina (255 a. C.), grazie a una sottoscrizione di cittadini, avevano armato 200 veloci quinqueremi.

Il comandante cartaginese Annone fece scalo per alcuni giorni a Marettimo (l’antica Hiera), nelle Egadi: all’alba del 10 marzo del 241, visto che il vento era favorevole (vento da ponente) salpò per puntare sulla costa della Sicilia. Ma i Romani, bene informati, fecero arrivare dai porti di Marsala (l’antica Lilibeo) e di Favignana 350 navi.

Tecniche belliche. I Romani si posizionarono dietro la punta di Capogrosso, estremità settentrionale di Levanzo, in agguato. I Cartaginesi li videro quando già la flotta, in inferiorità numerica, ma meglio armata, puntava loro contro, creando grande scompiglio. L’attacco fu micidiale: alcune navi romane ruppero, con i rostri, le fiancate delle imbarcazioni cartaginesi affondandole. Altre si affiancarono alle navi nemiche rompendo tutti i remi di un lato, rendendole ingovernabili, per poi assaltarle con il “corvo”, una passerella arpionante su cui salivano i fanti. Catapulte lanciavano, come molotov, anfore incendiarie... Contributo Usa. Le ricerche subacquee, coordinate oltre che da Tusa da Stefano Zangara, dell’Ufficio progettazione delle ricerche in alto fondale della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, sono iniziate nel 2006 con il determinante contributo della Rpm Nautical Foundation, una fondazione statunitense che ha messo a disposizione la nave Hercules, dotata delle più moderne strumentazioni per la ricerca subacquea. Finora hanno portato al ritrovamento di 6 rostri di navi affondate (dopo un primo prelevato illegalmente e sequestrato a un dentista di Trapani). Due sono cartaginesi, e uno reca la scritta in punico: “Possa Baal (principale divinità cartaginese, ndr) fare penetrare questo oggetto nella nave nemica”. Quattro rostri sono invece romani: portano iscrizioni latine che ne certificano la qualità. Infatti, all’epoca, c’era chi imbrogliava fornendo, per risparmiare, leghe di bronzo con quantità eccessiva di piombo. Il bronzo risultava così meno duro, diminuendo l’efficacia del rostro. Si tratta comunque di una scoperta sensazionale: finora al mondo erano stati ritrovati solo altri 4 rostri di quell’epoca. I Romani, inoltre, erano combattenti motivati: i rematori, con buona pace dei film di Hollywood, non erano schiavi, ma di solito uomini liberi addestrati. Fra i combattenti cartaginesi figuravano invece molti mercenari. E furono sconfitti nel giro di un paio d’ore.

Graziati dal vento. Il convoglio cartaginese era composto soprattutto da navi da trasporto (onerarie) per rifornire le truppe di terra in Sicilia, mentre le navi romane erano tutte da guerra. «Il resto della flotta dei Cartaginesi spiegò di nuovo le vele e si ritirò col favore del vento che, per fortuna, inaspettatamente era cambiato proprio nel momento del bisogno» racconta Polibio. Più di 2 mila anni dopo i ricercatori hanno trovato sul fondale 200 anfore. Sono di fattura greco-italica, in uso fra i Cartaginesi: forse le aveva gettate una delle navi in fuga per alleggerire il suo peso.
Fallita la spedizione cartaginese, il comandante Barca, privo di rifornimenti, consegnò ai Romani i domini cartaginesi in Sicilia. L’ammiraglio cartaginese perdente, Annone, tornò in patria rimettendoci letteralmente la testa per la sconfitta. L’ammiraglio Lutazio, tornato a Roma, ricevette tutti gli onori. E costruì, a memoria dei posteri, un tempio i cui resti sono visibili tuttora a Roma in largo Argentina, di fronte al Teatro Valle.

Fonte: focus.it

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

The way things currently stand in the field of medicine, doctors often have to try out a number of treatments on any one patient, before (hopefully) finding one that works. This wastes both time and medications, and potentially endangers the patients, as they could have negative reactions to some drugs. In the future, however, all that experimenting may not be necessary. The pan-European IT Future of Medicine (ITFoM) project, a consortium of over 25 member organizations, is currently developing a system in which every person would have a computer model of themselves, that incorporated their own genome. Doctors could then run simulations with that model, to see how various courses of treatment would work on the actual person.

Needless to say, technology needs to advance before it becomes relatively easy to map individuals' genomes. That's why ITFoM is currently vying for EUR 1 billion (US$1.5 billion) in funding, from the European Future and Emerging Technologies flagship scheme. It has already received EUR 1.5 million (US$2.2 million) in preliminary funding. Once the 10-year project builds momentum and more organizations join, ITFoM's organizers are predicting that it could become one of the largest collaborative endeavors since the Apollo space program.

Besides genetic data, each person's computer model would incorporate physiological information such as allergies, past and current health issues, and congenital defects - some of the same things that are currently part of their health records. Not only would this allow physicians to virtually test different drugs on specific patients, but they could also asses how changes in things such as diet and exercise might affect them.

Great strides will have to be made in areas such as high-speed data acquisition and evaluation, dynamic storage and processing of that data into mathematical models, and the development of systems that can learn, predict and inform. The implications, however, could be huge.

"The greatest opportunities to improve outcomes in medicine seem likely to come from personalized medicine, the biological sciences are providing the insights required to support informed personalization, and advanced computational techniques are essential for making sense of the data that informs decision making," said Professor Norman Paton, of ITFoM member the University of Manchester. "This is a fantastic opportunity to bring together advances from these three rapidly developing areas to bring about a paradigm shift in medical practice."

Source: GizMag

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
By Admin (from 24/12/2011 @ 20:58:09, in en - Video Alert, read 2473 times)

New ZEITGEIST P.1 Sourcebook (2010) Transcript:
http://www.stellarhousepublishing.com/zeitgeistsourcebook.pdf

Rebuttal to Dr. Chris Forbes concerning 'Zeitgeist, Part 1'
http://truthbeknown.com/chrisforbeszeitgeist.html

Note: This channel is only concerned with Part 1 of 'The Zeitgeist Movie' dealing with the origins of religious beliefs and traditions.

Zeitgeist Part 1 & the Supportive Evidence
http://freethoughtnation.com/forums/viewtopic.php?f=19&t=2997

The Origins of Christianity: Free E-book
http://www.stellarhousepublishing.com/originsofchristianity.pdf

Jesus as the Sun throughout History
http://www.stellarhousepublishing.com/jesussunexcerpt.html

FAQ's: The Son of God is the Sun of God


http://freethoughtnation.com/forums/viewtopic.php?p=4835#p4835

Astrotheology of the Ancients
http://www.stellarhousepublishing.com/astrotheology.html

The Mythicist Position
http://stellarhousepublishing.com/mythicist.html

The Evemerist vs. Mythicist Position
http://freethoughtnation.com/forums/viewtopic.php?t=2160

The 2012 Astrotheology Calendar
http://stellarhousepublishing.com/2012calendar.html

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

O echipa de cercetatori americani a descoperit ca o perioada de odihna prea scurta în timpul adolescentei poate preveni dezvoltarea echilibrata a sinapselor.

Cercetarea efectuata de oameni de stiinta de la Universitatea din Wisconsin-Madison a fost publicat în jurnalul Nature Neuroscience.

Prea puţin somn în adolescenţă poate afecta dezvoltarea creierului

Conducatorul studiului, dr. Chiara Cirelli, a explicat ca "o posibila implicatie a studiului nostru este aceea ca, daca un adolescent doarme prea putin în mod repetat, exista riscul de a suferi consecinte pe termen lung în ceea ce priveste dezvoltarea creierului. Adolescenta este o perioada cheie a dezvoltarii cerebrale, numeroase circuite nervoase fiind remodelate".

"Studiul nostru arata ca manipularea duratei de odihna în timpul adolescentei afecteaza numarul de sinapse formate", a adaugat dr. Cirelli.

Cercetatorii au observat diferente în structura creierului soarecilor studiati dupa doar 10 ore de alterare a ritmului de somn.

Comentând rezultatele studiului, Dr. Cirelli a spus ca "rezultatele noastre arata ca modificari ale ritmului de somn de doar 8-10 ore produc modificari în ceea ce priveste numarul de sinapse formate în creierul adolescent. Întrebarea cheie este aceasta: daca o perioada scurta de restrictionare a somnului produce schimbari observabile în creier, care este efectul produs de restrictionarea cronica a perioadei de odihna, situatie în care se afla multi adolescenti în ziua de azi?".

Studiul continua, cercetatorii dorind sa afle efectul pe termen lung al schimbarilor observate. "Este posibil ca aceste schimbari sa fie benigne, temporare si reversibile, dar totodata exista si posibilitatea ca functionarea si dezvoltarea creierului sa fie permanent afectate", a explicat dr. Cirelli.

Sursa: Daily Mail

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

Il Pil, Prodotto Interno Lordo, è l’insieme di tutti i beni e i servizi prodotti da un paese in un determinato periodo: dai prodotti agricoli alle automobili, dalle navi ai servizi erogati da banche, assicurazioni e aziende pubbliche. “Si tratta insomma di una gigantesca somma”, ci spiega Alessandra Agostinelli della Direzione della Contabilità Nazionale dell’ Istat.

Nel nostro Paese il calcolo del Pil è affidato all’Istat: è un processo complesso, che coinvolge oltre 100 persone. Per giungere al risultato finale gli statistici producono infatti circa 88.000 numeri intermedi.

Speciale Crisi

La guida per capire la crisi economica con cause (e rimedi), consigli e domande e risposte.

Nella somma rientra tutto quello che viene prodotto nel Paese per oltre 100 diverse attività economiche in cui sono classificate le unità produttrici e per oltre 100 tipi diversi di beni e servizi.
I dati di partenza sono i bilanci di tutte le imprese industriali e dei sevizi italiane, depositati alle Camere di Commercio o comunicati all’Istat nelle rilevazioni statistiche, i dati Istat sul settore agricolo, quelli della Banca d’Italia sulle banche e le altre istituzioni finanziarie, i bilanci delle Imprese di assicurazione raccolti dall’ISVAP, i bilanci delle Amministrazioni Pubbliche, oltre a una serie di informazioni dettagliate che vengono da alcune grandi imprese o da associazioni di categoria.
A tutto questo va poi aggiunto il valore dei beni e dei servizi importati dall’estero e una stima di tutte le attività che, a causa dell’elusione o dell’evasione, non vengono dichiarate.

Si ha così il totale dei beni e dei servizi offerti.
Questo valore deve essere uguale alla domanda, cioè a tutto ciò che viene utilizzato o consumato all’interno del paese o esportato: sono i costi delle imprese (per esempio per le materie prime), i consumi delle famiglie, gli investimenti, la spesa delle Amministrazioni pubbliche.
Questi valori vengono stimati a partire dai bilanci delle imprese e delle Amministrazioni, dalle indagini Istat sulle famiglie, da quelli sulle immatricolazioni dei veicoli o sulle attività di costruzione.
Il Pil è quindi il risultato dell’equilibrio tra l’offerta e la domanda di beni e servizi.

Ecco come si è evoluto negli anni (in dollari Usa al cambio odierno. Dati non adeguati per tenere conto dell'inflazione)

Fonte: focus.it

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

The researchers found the huge mass of water feeding a black hole, called a quasar, more than 12 billion light-years away. The mass of water vapor is at least 140 trillion times that of all the water in the world's oceans combined and 100,000 times more massive than the sun.

Quasars are among the most luminous, powerful, and energetic objects known in the universe. They are powered by an enormous black hole that steadily consumes a surrounding disk of gas and dust, spewing out huge amounts of energy as it eats. The particular quasar under investigation, which bears the catchy name of APM 08279+5255, harbors a black hole 20 billion times more massive than the sun and produces as much energy as a thousand trillion suns.

Although astronomers had expected water vapor to be present even in the early, distant universe, they had not detected it this far away before. They point out that there is water vapor in the Milky Way, but because most of the Milky Way's water is frozen in ice, the total amount of water vapor is 4,000 times less than in the quasar.

The astronomers say that water vapor is an important trace gas that reveals the nature of a quasar. In this case, the water vapor is distributed around the black hole in a gaseous region spanning hundreds of light-years in size. Its presence indicates that the quasar is bathing the gas in X-rays and infrared radiation, and that the gas is unusually warm and dense by astronomical standards. Although the gas is at a chilly minus 63 degrees Fahrenheit (minus 53 degrees Celsius) and is 300 trillion times less dense than Earth's atmosphere, it's still five times hotter and 10 to 100 times denser than what's typical in galaxies like the Milky Way.

Measurements of the water vapor and of other molecules, such as carbon monoxide, suggest there is enough gas to feed the black hole until it grows to about six times its size. However, it's unclear whether this will happen or not as some of the gas may end up condensing into stars or might be ejected from the quasar.

The discovery was made by two international teams of astronomers, each led by scientists at the California Institute of Technology (Caltech), that have each described their quasar findings in separate papers that have been accepted for publication in the Astrophysical Journal Letters.

"It's another demonstration that water is pervasive throughout the universe, even at the very earliest times," said Matt Bradford, a scientist at NASA's Jet Propulsion Laboratory (JPL), and a visiting associate at Caltech, who led one of the teams.

Bradford's team started making their observations in 2008 using an instrument called "Z-Spec" at Caltech's Submillimeter Observatory, a 33-foot (10-meter) telescope near the summit of Mauna Kea in Hawaii. Follow-up observations were made with the Combined Array for Research in Millimeter-Wave Astronomy (CARMA), an array of radio dishes in the Inyo Mountains of Southern California.

The second team was led by Dariusz Lis, senior research associate in physics at Caltech and deputy director of the Caltech Submillimeter Observatory. This group used the Plateau de Bure Interferometer in the French Alps to find water.

In 2010, Lis's team serendipitously detected water in APM 8279+5255, observing one spectral signature. Bradford's team was able to get more information about the water, including its enormous mass, because they detected several spectral signatures of the water.

Source: GizMag

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

Just tell your landlord that you paid him with supermoney, which is better than money, but he just can't see it right now.

The paradox and the supernatural are symbiotic. "Beyond" space and time, omniscience, omnibenevolence, omnipotence, omnipresence, freewill, a grand plan, divine intervention, heaven, hell, souls, miracles, and life after death are completely invented concepts that have severe logical problems that are explained away by the word "supernatural", which is also completely made up.

Lightning and rainbows were once obviously supernatural. Those claims failed when they became testable, as will any claim attributed to the supernatural - no matter how obvious they seem to you.

These are good people:
http://www.youtube.com/user/meridianfrost
http://www.youtube.com/user/proportionalresponse
http://www.youtube.com/user/grapplingignorance

My other channel:
http://www.youtube.com/user/darkantics

My other "Jesus cameraman" videos:
http://www.youtube.com/watch?v=qcX2A1kNBt4
http://www.youtube.com/watch?v=Jvth8SquUIc

Music:

"Whispering Wind" by Zero Project:
http://www.jamendo.com/en/track/682363

"Beat Into Submission" by Tryad:
http://www.jamendo.com/en/track/6573

http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

Jacque Fresco (born March 13, 1916), is a self-educated structural designer, philosopher of science, concept artist, educator, and futurist. His interests span a wide range of disciplines including several in philosophy, science, and engineering.

Fresco writes and lectures extensively on his view of subjects ranging from the holistic design of sustainable cities, energy efficiency, natural resource management, cybernated technology, advanced automation, and the role of science in society, focusing on the benefits he claims this will bring. With his colleague, Roxanne Meadows, he is the founder and director of an organization known as The Venus Project, located in Venus, Florida.

In contemporary culture he has been popularized by three documentaries, Future By Design, Zeitgeist Addendum, and Zeitgeist: Moving Forward, His Venus Project has been inspirational worldwide, especially to activists.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
By Admin (from 26/12/2011 @ 08:01:05, in ro - Stiinta si Societate, read 1791 times)

Desi comportamentul sinucigas este influentat de multi factori, cercetatorii de la Centrul pentru Studiul Toxicomaniei si al Sanatatii Mentale (CAMH), din Canada, au descoperit o modificare genetica specifica asociata acestui comportament, largind astfel aria cunostintelor legate de cauzele complexe ale sinuciderii.

Există o „genă a sinuciderii”?

Studii anterioare aratasera ca exista o legatura între comportamentul suicidar si gena raspunzatoare de sinteza factorului neurotrofic cerebral (sau BDNF - brain-derived neurotrophic factor), o proteina implicata în dezvoltarea sistemului nervos.

Analizând rezultatele a 11 studii si adaugând datele rezultate din propriile lor cercetari asupra persoanelor cu schizofrenie, cercetatorii de la CAMH au confirmat ca, printre pacientii diagnosticati cu boli psihice, cei care prezinta o anumita variatie a genei (variatia met - de la numele aminoacidului methionina) au un risc mai mare de sinucidere comparativ cu cei care prezinta variatia corespunzatoare aminoacidului valina.

Analiza a inclus date referitoare la 3.352 persoane, dintre care 1.202 aveau un istoric de comportament suicidar.

Autorii studiului au constatat ca 90% dintre persoanele care se sinucid sufera de cel putin o boala psihica, de pilda schizofrenie, depresie, tulburare bipolara.

Cercetatorii spera ca, în viitor, testele genetice sa poata depista persoanele cu un risc ridicat de sinucidere, iar progresele în domeniul geneticii si biochimiei sa duca la descoperirea unor tratamente care sa previna sinuciderea, de pilda prin activarea sintezei BDNF.

În evaluarea riscului de sinucidere trebuie, totodata, luati în calcul si alti factori - traumele (din copilarie sau recente), dependenta de droguri sau medicamente etc.

Sursa: Science Daily

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

Primitivi, ma con gusto: gli uomini di Cro Magnon che hanno abitato l'Europa nell'alto paleolitico, indossavano gioielli, si pettinavano "alla moda" e seguivano un preciso codice di abbigliamento. Con loro nasce l'arte come risposta a istanze di ordine estetico, magico e religioso, espressione di una eccezionale e di cui le pitture rupestri di Lascaux sono un esempio spettacolare.

Incisioni rupestri all'interno della Cueva de las Manos nella valle del fiume Pinturas, in Argentina. Grotta naturale all'interno del ghiacciaio Langjokull in Islanda. 

Tra storia e leggenda. Č il 1940 quando quattro ragazzi si imbattono in un misterioso tunnel sulle colline vicino alla città di Montignac, Francia. Pensando di aver trovato il passaggio segreto che, secondo le leggende locali, conduce all’antico feudo di Lascaux, armati di picche e vanghe aprono una breccia tra le rocce ed entrano nel tunnel; ma invece di trovare una leggenda, questo viaggio li catapulta molto più lontano, agli albori della nostra specie.

Pericolo funghi. Da allora le grotte di Lascaux hanno attirato centinaia di migliaia di visitatori, provocando la contaminazione di ambienti fino a quel momento sigillati e protetti. L’umidità e i funghi aggrediscono i colori e causano un rapido deterioramento delle immagini: per questo motivo il sito venne chiuso al pubblico nel 1963. Ora è possibile visitare unicamente una copia della grotta, “Lascaux II”, perfettamente ricostruita poco lontano da quella originale, che tutt’oggi accoglie più di 280 mila visitatori all’anno.

Nel 2001 un nuovo sistema di condizionamento dell’aria causò apparentemente la veloce diffusione di un fungo filamentoso (Fusarium fusani). Un comitato internazionale sta studiano il metodo migliore per salvare i dipinti.

Fonte: focus.it

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Ci sono 162 persone collegate

< maggio 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
  
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
   
             

Titolo
en - Global Observatory (605)
en - Science and Society (594)
en - Video Alert (346)
it - Osservatorio Globale (503)
it - Scienze e Societa (555)
it - Video Alerta (132)
ro - Observator Global (399)
ro - Stiinta si Societate (467)
ro - TV Network (143)
z - Games Giochi Jocuri (68)

Catalogati per mese - Filed by month - Arhivate pe luni:

Gli interventi piů cliccati

Ultimi commenti - Last comments - Ultimele comentarii:
Now Colorado is one love, I'm already packing suitcases;)
14/01/2018 @ 16:07:36
By Napasechnik
Nice read, I just passed this onto a friend who was doing some research on that. And he just bought me lunch since I found it for him smile So let me rephrase that Thank you for lunch! Whenever you ha...
21/11/2016 @ 09:41:39
By Anonimo
I am not sure where you are getting your info, but great topic. I needs to spend some time learning much more or understanding more. Thanks for fantastic information I was looking for this info for my...
21/11/2016 @ 09:40:41
By Anonimo


Titolo





05/05/2024 @ 16:52:19
script eseguito in 840 ms