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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

Il Codacons sta studiando la prima causa risarcitoria per danni dai vaccini ritirati dell'azienda farmaceutica Novartis. L'associazione sta infatti assistendo due coniugi i quali hanno subito la somministrazione di uno dei vaccini bloccati da Ministero e Aifa.

In data 23 ottobre, spiega il Codacons in una nota, la coppia "residente a Rozzano (MI), denuncia: sono state acquistate in una farmacia del paese due dosi di vaccino  antinfluenzale AGRIPPAL prodotte dalla Novartis; un'ora dopo il medico di famiglia provvedeva ad iniettare il prodotto. Il giorno seguente la coppia apprende dalla televisione del blocco imposto dal Ministero della Salute e dall'Aifa proprio al vaccino da loro acquistato e utilizzato. Facile immaginare la paura e lo stato d'ansia causato dalla notizia, e il timore di possibili ripercussioni sul piano della salute". I due coniugi hanno deciso quindi di rivolgersi al Codacons, al fine di ottenere tutela e assistenza legale.

"Proprio in queste ore stiamo studiando la prima causa risarcitoria per danni da vaccini ritirati, nei confronti dell'azienda farmaceutica e di chi verrà ritenuto responsabile di errori e omissioni - spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi -. Indipendentemente da risvolti di tipo sanitario, appare palese come i due consumatori abbiano subito un danno, rappresentato dallo stato di paura, ansia e stress generato dall'aver utilizzato un prodotto vietato dal Ministero perchè potenzialmente pericoloso, e che potrebbe avere fastidiosi effetti collaterali".

"Abbiamo deciso dunque di offrire assistenza legale alla coppia, ed invitiamo tutti coloro che si trovino nelle medesime condizioni a prendere contatto con la nostra associazione, al fine di intraprendere analoghe iniziative di tutela", conclude Rienzi.

Intanto Assoconsum presenterà un esposto a 61 Procure Italiane per denunciare la gravità del caso che ha coinvolto l'azienda Novartis Vaccines and Diagnostics. Lo annuncia l'associazione dei consumatori in una nota.

Fonte: aamterranuova.it - Autore: Alexis Myriel

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Poland's Supreme Court concluded that a person may be found guilty of offending religious sensibilities even if the defendant had not “directly” intended to do so.

The court was examining the matter in relation to an appeal against the 2011 aquittal of Robert Darski – frontman of internationally renowned rock group Behemoth - who tore up a copy of the bible on stage.

Darski's case will now be re-examined by a district court.

During the 2011 hearing, Darski's lawyers had argued successively that the 2007 concert was for a closed group of fans who had not been offended by the musician's behaviour.

Furthermore, the court accepted that the singer's actions were a kind of “artistic” performance, and that the singer had not “directly” aimed at offending religious sensibilities.

However, the Supreme Court has indicated in its Monday ruling that Darski's actions have legal ramifications beyond the concert arena.

“The crime of offending religious sensibilities is committed not only by he who intends to carry it out, but also by he who is aware that his actions may lead to offence being taken,” the court concluded.

Adam

While on stage, Darski called the Catholic Church the world's “most murderous cult” and tore up a copy of the bible, declaring it to be a “book full of lies.”

Darski had been brought to court by former MP Ryszard Nowak, chairman of the privately run Nationwide Defence Committee against Sects.

Following yesterday's hearing, Nowak declared his satisfaction with the ruling.

“A clear signal has been sent to all the courts in Poland that one must take care with regard to offending religious feelings.

Meanwhile, after emerging from court, Darski himself said that on the one hand “one should respect the court's verdict.”

However, he also claimed that his country's mentality “is immature, trying to gag people,” and that he was in court for “the good cause”, namely the right to “freedom of speech.”

The maximum penalty in Poland for offending religious sensibilities is a two-year prison sentence.

The case will now be examined by a district court in Gdansk, northern Poland.

Source: thenews.pl

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Anche se nel corso della campagna elettorale per la Casa Bianca il presidente Obama continua a ripetere che la strada della diplomazia e delle sanzioni contro l’Iran rimane quella preferita per cercare una soluzione alla crisi del nucleare di Teheran, i preparativi più o meno segreti per un possibile nuovo rovinoso e illegale conflitto in Medio Oriente nei prossimi mesi appaiono ben avviati. A confermarlo ulteriormente è stato un recente articolo del quotidiano britannico Guardian, il quale ha rivelato che gli Stati Uniti hanno chiesto al governo di David Cameron l’uso di basi militari di Londra situate in alcune isole strategiche in vista di un’aggressione contro l’Iran.

Nonostante gli USA e i loro alleati non manchino di sottolineare quasi ogni giorno la presunta minaccia che rappresenterebbe l’Iran per l’Occidente e per Israele, Washington sta portando a termine un vero e proprio accerchiamento del territorio della Repubblica Islamica con, tra l’altro, lo stazionamento di due portaerei nel Golfo Persico e l’invio di aerei da guerra, navi per la bonifica di mine in mare ed altri mezzi navali da impiegare nel momento in cui dovesse essere deciso il lancio di un’aggressione militare.

Oltre a tutto questo, reso possibile grazie alla disponibilità di regimi alleati nella regione come Emirati Arabi, Kuwait, Bahrain o Arabia Saudita, l’amministrazione Obama ha dunque chiesto alla Gran Bretagna l’accesso per le proprie forze armate alle basi che quest’ultimo paese conserva a Cipro e nelle isole di Ascensione, nell’Oceano Atlantico, e Diego Garcia, in quello Indiano. L’uso di queste strutture permetterebbe a Washington di avere un vantaggio logistico ancora maggiore in caso di guerra contro l’Iran.

Per il Guardian, in ogni caso, il governo di Londra avrebbe per il momento negato la concessione delle proprie basi all’alleato americano, sostenendo che un attacco non provocato contro Teheran sarebbe da considerarsi illegale secondo il diritto internazionale, dal momento che la Repubblica Islamica non rappresenta una chiara minaccia né per gli Stati Uniti né per altri paesi.

I funzionari del governo britannico citati dal Guardian hanno fatto riferimento al parere del Procuratore Generale, il quale sostiene che Londra sarebbe in violazione del diritto internazionale anche solo se dovesse facilitare un attacco contro l’Iran mettendo a disposizione le proprie basi. Il parere legale del Procuratore Generale è stato fornito all’ufficio del primo ministro, al Foreign Office e al Ministero della Difesa.

Sulla momentanea posizione di Londra ha pesato senza dubbio la vicenda dell’invasione dell’Iraq nel 2003, sostenuta dal governo laburista di Tony Blair a fronte della massiccia opposizione interna e della palese illegalità di un’operazione condotta per rovesciare il regime di Saddam Hussein sulla base di un’inesistente minaccia di armi di distruzione di massa. Ciononostante, la propaganda americana, israeliana e occidentale in genere contro l’Iran non conosce soste e il programma nucleare di Teheran, per il quale non c’è alcuna prova che sia indirizzato a scopi militari, continua ad essere utilizzato per giungere ad un cambio di regime a Teheran.

Londra, da parte sua, non esclude peraltro una nuova collaborazione militare per assecondare gli obiettivi dell’imperialismo statunitense. La posizione britannica è stata chiarita nei giorni scorsi da una portavoce del primo ministro Cameron, la quale, dopo avere ricordato come la Gran Bretagna nel recente passato ha già cooperato con gli USA per l’utilizzo delle proprie basi all’estero, ha affermato che “il governo crede che in questo momento un’azione militare contro l’Iran non sia la migliore opzione”, anche se “ogni ipotesi rimane sul tavolo”, compresa quella militare.

Infatti, a conferma di come Londra sia sostanzialmente allineata alle posizioni di Washington, anche la Gran Bretagna dispone di un forte contingente militare nel Golfo Persico, formato tra l’altro da dieci navi da guerra, compreso un sottomarino nucleare, ed ha partecipato ad una recente massiccia esercitazione organizzata dagli Stati Uniti.

Gli unici scrupoli del governo Cameron non dipendono tanto dall’illegalità di una simile operazione contro Teheran o, tanto  meno, dall’elevatissimo numero di vittime che una nuova guerra comporterebbe, bensì dalle ripercussioni negative che essa potrebbe avere sul fronte interno e dalla pericolosa destabilizzazione dell’intero Medio Oriente.

Con la regione già in subbuglio per la Primavera Araba e la crisi siriana, una nuova guerra potrebbe cioè finire per coinvolgere addirittura Russia o Cina e, in ultima analisi, produrre anche l’effetto contrario a quello desiderato, che rimane l’allargamento dell’influenza e del controllo americano su un’area del globo strategicamente fondamentale per gli interessi di Washington.

Fonte: altrenotizie.org - Autore: Michele Paris

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According to Reuters, Poland's Supreme Court has ruled that Adam "Nergal" Darski, frontman for Polish extreme metallers BEHEMOTH, committed a crime when when he called the Catholic Church "the most murderous cult on the planet" during the band's September 2007 performance in Gdynia and tore up a copy of the Bible, calling it "a book of lies."

A lower court will now decide if Darski is guilty of the crime, which carries a maximum sentence of two years in jail.

"[The decision] is negative and restricts the freedom of speech. The court decided that this is allowed in a democratic system," Jacek Potulski, a lawyer for Darski, told Reuters.

He added, "We are still arguing that we were dealing with art, which allows more critical and radical statements."

Ryszard Nowak, chairman of the privately run Nationwide Defence Committee Against Sects, told Polish television about the court's ruling, "The Supreme Court said clearly that there are limits for artists which cannot be crossed."

Back in August 2011, a Polish judge ruled that Darski's ripping up of a Bible during a show was a form of artistic expression consistent with the style of his band.

Judge Krzysztof Wieckowski said he considered Darski's actions "a form of art." He added that the court had no intention of limiting freedom of expression or the right to criticize religion.

The court said audience members who testified said their religious feelings had not been hurt despite the fact they were Christians.

After the 2007 incident, Nowak sued BEHEMOTH for promoting Satanism. Although a court expert witness on religious matters said that the act of destroying the Holy Bible could offend somebody's religious feelings, the case was discontinued because no one except Nowak accused BEHEMOTH of insulting their religious beliefs. (Under Polish law, there must be at least two formal complaints before a charge is laid. The previous complaint was made in 2008, and recently an unspecified number of other complaints had been filed.)

In a 2009 interview with Decibel magazine, BEHEMOTH bassist Tomasz "Orion" Wróblewski explained that the Bible-tearing incident was by no means a spontaneous outburst. "We'd been doing that for two years on tour before it happened in Poland," he said. "So, we had discussed it many times before. A BEHEMOTH show is a BEHEMOTH show, and BEHEMOTH fans are coming to a BEHEMOTH show. BEHEMOTH fans know what BEHEMOTH is about, know what the lyrics are about, and know at least a little of the philosophy behind the band. So, it's kind of surprising that there are people coming to the shows and feeling offended with what we do onstage. If such a person comes to a show, he comes with the purpose of being offended, I guess, and it shouldn't be like that. We're not offending any particular person. We're just offending the religion that we've been raised in."

Polish-language TV report on Supreme Court's ruling:

BEHEMOTH's Adam "Nergal" Darski tearing up the Bible:

Source: blabbermouth.net

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Il Pacific Trash Vortex, il vortice di rifiuti del Pacifico, è un enorme mulinello scoperto nel 1997 da Charles Moore che vi si è trovato in mezzo mentre navigava a bordo del suo catamarano.

E’ la più grande discarica a cielo aperto esistente, ed è formata da milioni di tonnellate di rifiuti galleggianti provenienti da tutto il pianeta, per una superficie che, a seconda delle fonti, varia da 700.000 a oltre 10 milioni di Km quadrati: poco superiore alla Spagna e due volte gli Stati Uniti.

L’isola di rifiuti, composta per l’80% da plastica, secondo una ricerca svolta da Algalita Marine Research Foundation, ha un peso di circa 3 milioni e mezzo di tonnellate.

Questa enorme chiazza di immondizia ha iniziato a formarsi a partire dagli anni ’50 a causa dell’azione della north Pacific subtropical gyre (vortice subtropicale del nord Pacifico): una corrente situata tra l’equatore e 50° di latitudine nord, il cui movimento a spirale in senso orario porta i rifiuti galleggianti ad aggregarsi tra loro.

Questo cumulo di plastica è dovuto, oltre a situazioni eccezionali come il lancio volontario di oggetti fuori bordo in situazioni di emergenza (jetsam) o la perdita di materiale in caso di incidente (floatsam), soprattutto all’abbandono volontario di rifiuti in mare da parte di aziende e città costiere.

I danni a lungo termine che tutto questo provocherebbe sono enormi: con il trascorrere del tempo la plastica si scinde in pezzi sempre più piccoli, che conservano le caratteristiche polimeriche anche quando diventano delle dimensioni di una molecola, rendendo difficile la loro assimilazione. A farne le spese è soprattutto la fauna marina: l’UNEP (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) ha calcolato che ogni anno muoiono oltre un milione di uccelli e più di centomila tra delfini, foche e balene. Il pericolo maggiore è rappresentato dal rilascio del PCB (policrolobifenili): i molluschi li ingeriscono scambiandolo per zooplancton, che a loro volta vengono mangiati da quelli più grandi fino ad arrivare alla cima di questa catena alimentare dove ci siamo noi. Infatti queste sostanze, non essendo biodegradabili, restano all’interno degli animali che poi dal mare ritroviamo nelle nostre tavole.

Fonte: sifconference.com - Autore: Nicoletta Chiorri

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In questi giorni ho ricevuto la seguente email:

“Egregio dottore, ho appena letto del ritiro da parte di alcun Stati del vaccino Esavalente Infanrix Hexa prodotto da GlaxoSmithKline. Domani, vado a firmare un non meglio identificato documento (al momento), presso il distretto sanitario per non vaccinare il mio secondo bambino di 2 mesi. Cosa già fatta per suo fratello, che ha due anni ed è meravigliosamente sano, vispo ed intelligente.

Io e mia moglie ci riteniamo fortunati ad abitare in Veneto, dove l’obbligo alla vaccinazione è stato abolito nel gennaio 2008, in quanto profondamente convinti che il non sapere se i nostri figli erano o meno immunologicamente deboli oppure allergici, anche solo ad un componente dei vaccini, non ci avrebbe fatto dormire. All’inizio abbiamo vagliato anche opinioni pro-vaccini, ma ci sono sembrate "da lavaggio del cervello":
- “Sono sicuri. lo dice il Ministero!”.
- “E se poi si ammala, come vi sentireste da genitori?”.
- “Con i vaccini sono diminuite le malattie per le quali sono stati usati!”.
- “Con tutti gli immigrati che arrivano in Italia clandestinamente, chissà cosa portano da noi!”.
Č di oggi la notizia del ritiro di 2.300.000 dosi potenzialmente pericolose del vaccino anti-influenzale ............ 2.300.000 dosi!!!
Mio suocero, ogni anno si inocula il vaccino anti-influenzale e ogni anno, puntualmente, becca l’influenza; al contrario di mia suocera che di farsi il vaccino non ci pensa nemmeno!

Quando il distretto chiama me o mia moglie per i vaccini dei figli, la persona al telefono (sempre la stessa responsabile), ci chiede perché non vacciniamo i bambini e ci dice che abbiamo notizie sbagliate o peggio false! Ci chiede sempre chi è il nostro Pediatra e se è stato lui a consigliarci di non vaccinare. La rassicuriamo sempre che il nostro Pediatra è allineato con il Ministero e che i vaccini ce li propone continuamente ...... Noi facciamo sempre i nomi dei Dr. Gava e Serravalle, come fonti di notizie e non ci sembra che finora nessuno vi abbia denunciati per procurato allarme!!
L’ASL di Rimini premia i medici con 3.000 Euro se raggiungono una certa quota di vaccinati .....
Nel nostro bel Paese le menti che non seguono come caproni la corrente sono veramente poche. Quando dico a colleghi o conoscenti che i miei figli non sono vaccinati vengo guardato come un matto che mette a repentaglio la salute dei propri bambini. Noi andiamo per la nostra strada. Il tempo ci dirà se abbiamo fatto la cosa giusta, ma in cuore sentiamo di si!
All’intelligenza il buon Dio ha posto dei limiti, alla stupidità no.
Un saluto affettuoso, F. T.”.

A parte il fatto che non escluso che prima o poi troveranno il modo di creare qualche difficoltà al Dr. Serravalle e al sottoscritto, è sempre simpatico leggere le testimonianze della gente come questa: “Mio suocero, ogni anno si inocula il vaccino anti-influenzale e ogni anno, puntualmente, becca l’influenza; al contrario di mia suocera che di farsi il vaccino non ci pensa nemmeno!”.
I vaccini godono di una buona fama, perché una volta venivano considerati dei veri e propri salvavita ed è difficile cambiare le convinzioni delle persone. Infatti, in base alla mia esperienza, credo che oggi le principali spinte a vaccinare vengano da due diverse forze: la paura dei genitori e l’insistenza dei nonni.

Davanti alle convinzioni profondamente radicate di alcuni nonni che i vaccini fanno bene, tutte le nostre conoscenze scientifiche sui danni vaccinali sono carta straccia e non vengono minimamente considerate da loro!
E la paura di uno o entrambi i genitori?

Nei convegni sugli effetti dei vaccini in cui ogni tanto mi capita di parlare, dopo 4 ore di conferenza e circa 150 slide, c’è sempre qualcuno che mi chiede che vaccini può fare al figlio o quanto deve ancora attendere per poterlo vaccinare con la certezza di non avere danni. E questo perché ci hanno fatto un tale lavaggio di cervello inculcandoci talmente tanta paura che molti (ma non i genitori della lettera suddetta) non pensano neppure che oggi in Italia si possa allevare in salute un bambino senza vaccini, cioè senza farmaci. Abbiamo paura che senza una tale protezione si ammalerà!, mentre è vero esattamente l’opposto.

Per quanto riguarda poi la sicurezza dei vaccini pediatrici, ogni tanto, come in questi giorni, si scopre qualche pericolo svelatoci dall’Industria Farmaceutica. Ne sono un brutto esempio i due casi di ritiro immediato (in 19 Paesi esteri ma non in Italia, almeno sino ad ora) di alcuni lotti del vaccino Esavalente Infanrix Hexa della ditta GlaxoSmithKline (lo stesso che continuano a ricevere i nostri figli) e il ritiro altrettanto immediato, solo in Italia per ora, di 4 vaccini influenzali della ditta Novartis.

Forse nessuno li ha mai contati, ma sono veramente tanti i vaccini ritirati, modificati e qualche volta poi anche reintrodotti nel mercato farmaceutico. Il più delle volte all’opinione pubblica non viene detta la vera motivazione che ha indotto questo presa di posizione della Ditta Farmaceutica o di qualche Organo controllore, ma quasi sempre si tratta di danni gravi (in alcuni casi addirittura mortali).

Il vero elenco di questi casi è impossibile da stilare, perché molte volte un vaccino viene ritirato dal commercio solo per breve tempo e poi, silenziosamente, viene reinserito nei canali di commercializzazione.
Quelli che seguono sono i dati di cui sono venuto a conoscenza, ma chissà di quanti altri casi non sappiamo e non sapremo mai nulla. Comunque, tutti  questi dati sono stati resi noti dopo che i vari vaccini incriminati erano già stati commercializzati.

 

Alla luce anche di questi dati, noi genitori possiamo veramente stare tranquilli per l’affidabilità e la sicurezza dei vaccini che permettiamo vengano inoculati nei nostri figli?

Infine, non dimentichiamo che i vaccini sono pericolosi perché possono contenere svariate sostanze: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e innumerevoli nuovi composti ad azione conservante o adiuvante, nanoparticelle e chissà cos’altro. Come possiamo pensare veramente che ciò non sia dannoso quando viene inoculato in un neonato?

Mi auguro di cuore che il Lettore (e io mi unisco silenziosamente e timidamente a lui) appartenga al gruppo di persone alle quali il buon Dio ha posto un limite massimo di intelligenza … ma se anche abbiamo un certo grado di stupidità, cerchiamo almeno di non usarlo per vaccinare i nostri figli!

Fonte: informasalus.it

Bibliografia:
1) Ferla A. Vaccini: Novartis ammette responsabilità. Donna vaccinata prima dello stop: 'ho febbre e dolori ovunque' 
2) Gava R. L’influenza suina A/H1N1 e i pericoli della vaccinazione antinfluenzale. Criteri scientifici di orientamento. Macro Edizioni & Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2009
3) Gava R. La Sindrome Influenzale in bambini e adulti, Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 2012
4) Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed. 1a rist., 2010
5) Gava R. Pericoloesavalente: vaccino ritirato
6) Gava R. Verso una nuova Medicina, Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2009
7) Gava R. Vincere lo stress quotidiano, Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2012
8) Gava R., Serravalle E. Vaccinare contro il Papillomavirus? Quello che dobbiamo sapere prima di decidere, Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 2009
9) Gava R., Serravalle E. Vaccinare contro il Tetano?, Edizioni Salus Infirmorum, 2a ed., Padova, 2011
10) Mengano V. Influenza e Omeopatia. Una possibilità terapeutica in più, Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2009
11) Ravizza S,. Giallo sul ritiro dei vaccini. Dati segreti per settimane 
12) Redazione InformaSalus.it. Vaccini Novartis: disposto divieto immediato 
13) www.slobodavockovani.sk/news/sukl-nariadil-stiahnutie-vyrobnej-davky-hexavakciny-infanrix-hexa-kvoli-mikrobialnej-kontaminacii 
14) www.sukl.sk/buxus/docs/Inspekcia/PostregistracnaKontrola/Mimoriadne_oznamy/Rozhodnutie_Infanrix121007.pdf

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Il nuovo governo ribalta la stretta del precedente esecutivo contro lo spinello libero: “Decideranno le città”. Il sindaco della capitale conferma:: “Da noi nulla cambierà”.
 
Cannabis libera anche per i turisti ad Amsterdam. I 220 coffee shop della città - i famosi caffè dove si può ordinare oltre alle bibite anche marijuana e hashish - resteranno aperti anche ai non residenti in Olanda. Lo ha assicurato il sindaco della città, Eberhard van der Laan in un’intervista al giornale Volkskrant, dopo che le autorità locali hanno deciso di lasciare ai singoli enti locali la decisione di applicare o meno il bando ai non residenti. In altre parole si è “ribaltato” di fatto il giro di vite sullo spinello libero, varato dal precedente governo e che sarebbe entrato in vigore in tutto il Paese a partire dal 2013.

 
Secondo il quotidiano, una delle motivazioni che ha spinto il primo cittadino è stato il fattore economico legato al turismo considerato il fatto che circa sette milioni di turisti si recano ogni anno ad Amsterdam, e quasi un milione e mezzo di visitatori fa capolino in uno di questi caffè per acquistare della cannabis.
 
Il cambiamento di rotta è stato deciso dal nuovo esecutivo formato da liberali e laburisti, eletto a settembre, che lunedì scorso ha presentato il suo programma di governo. Stando a quanto scrivono i media sarà di volta in volta ogni singola autorità locale a decidere in merito. Il quotidiano Volkskrant spiega infatti che il «criterio della residenza» resta tecnicamente in vigore, ma «la sua applicazione sarà decisa dalle singole municipalità caso per caso». Ed è in base a questa formulazione che il sindaco di Amsterdam ha annunciato che i turisti potranno continuare a visitare i noti paradisi dei coffee shop.

 
Addio dunque, almeno per ora ad Amsterdam, all’impopolare «carta cannabis», entrata in vigore il primo maggio nelle zone del sud del Paese e che sarebbe dovuta diventare effettiva in tutto il Paese dal 1 gennaio. La legge aveva suscitato non poche proteste tra i gestori di coffee-shop e alcuni gruppi di pressione avevano subito bollato come `discriminatorio´ il provvedimento, facendo ricorso al tribunale.
 
La Corte però aveva sentenziato che «la norma non violava i principi fondamentali della legge contro la discriminazione» e pertanto doveva applicata immediatamente. In barba alla legge il primo maggio un coffee shop di Maastricht aveva provocatoriamente venduto cannabis ai turisti, mentre gli altri della stessa città avevano effettuato una serrata in segno di protesta. In Olanda ci sono 670 coffee-shop, un terzo dei quali solo ad Amsterdam.
 
Fonte: lastampa.it via finanzainchiaro.it

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From this, it follows that if you are making campaign contributions or donating to front groups who spend your money on behalf of candidates, you’re wasting your money, or worse, diverting your resources away from political action that actually could make a difference. There’s more to political life than elections although you wouldn’t know it from Karl Rove’s brave new world of perpetual campaigns.

Take it from someone who worked as a Republican apparatchik for many years inside the Washington machine, the American political system is an exercise in mass deception and mass delusion. Elections stupefy the people and give political cover to what Will Rogers called “America’s only native criminal class” (viz., Members of Congress) to commit all manner of felonies in the name of the public interest.

Voting legitimizes the criminal enterprise called government, and it makes voters a party to the crime. And to top it off, there’s not a dime’s worth of difference between the major party candidates. If you believe otherwise, watch this video.

American elections are a game played between the forty-yard lines, kept carefully within narrow bounds where the two establishment political parties can trade offices back and forth without changing a thing and without endangering their political duopoly.

The establishment parties wail about how difficult it is to cut spending and balance the budget but neither of them puts forth serious proposals to reduce the size of government by, say, bringing the troops home and dismantling the military-industrial-security-state complex; by eliminating all public sector pensions, including their own, and cutting bureaucrats’ salaries and eliminating cabinet departments.

They insist on continuously raising the national debt and giving reckless and corrupt bankers guarantees and bailouts rather than making them eat their losses and take the haircuts they deserve. The permanent political duopoly never gives serious consideration to measures that would restore Americans’ freedoms and personal privacy, such as eliminating all forms of sovereign immunity and holding elected officials, judges and bureaucrats to the same standards as ordinary citizens and requiring all public officials to abide by the same laws as everyone else. It never enters polite Washington conversation to consider subjecting federal laws and regulations to a ballot initiative in which the people have the opportunity to repeal them. Super majority voting requirements to check passionate majorities are fiercely resisted. And it is beyond the pale of social propriety in Washington for candidates of either establishment party to propose repealing the income tax and making the dollar as good as gold by ending the Fed and outlawing fiat money creation by the government or a central bank.

Instead, the parties play the Washington Monument game, conspiring with each other to eviscerate earned Social Security and Medicare benefits from retirees rather than keeping the terms of the deal the government cut with today’s seniors back in the day when they were still working and producing and paying taxes to support the programs. It’s the oldest bait-and-switch gambit in the world.

Class warfare too is a favorite Washington game as the permanent establishment parties stoke envy and jealousy among the people, turning Americans against one another so the hoi polloi don’t turn against them. They deceive people into believing the tax increases coming down the pike will only land on the rich. It’s such a tawdry lie but no politician ever lost money betting on the gullibility of the American voter. It has all played out innumerable times before. They tell the country they just want the rich to pay a little bit more but everyone ends up paying a whole lot more.

The promise of elections is that they establish an efficient negative feedback loop through which the clashing of competitive electoral forces reveals previous errors, elucidates the truth and validates the will of the people by selecting for public office candidates who are capable of and committed to solving pressing public problems.

But it turns out, most of the problems are self-inflicted by the very politicians who demand that voters empower them to fix the mess they created. Quite the opposite of their promise, elections set up a nasty positive feedback loop that legitimizes the destructive acts of the political class. Winning an election is a license to make a new mess under the guise of cleaning up an old mess that career politicians made before the last election. They are perpetual mess machines.

That’s because elections are the very opposite of adversarial legal proceedings and competitive markets. Election campaigns ignore what’s important and obsess over trivia and minutiae. They are theatrical sword fights, not true competition of the marketplace. Election campaigns create their own reality rather than revealing objective reality. They formulate public opinion and distort public perception rather than discovering peoples’ preferences through the clash of competition. They manipulate people’s preferences rather than satisfying them. American politics is a political matrix, a virtual reality World of Political WarCraft. But, the consequences are only too real.

The entire American political system is based on a false syllogism that runs something like this:

  • If you make campaign contributions and work your butt off for political candidates, then
  •  You can elect the “right” people to office, and then
  • The candidates you elected to office will be committed to the policies and values you hold and, therefore
  • The candidates you elected to office will promote the “right” laws and regulations and appoint the “right” bureaucrats and judges and, then
  • The “right” laws and regulations you donated money and sweated to see adopted will be enacted into law, and the law will be interpreted and implemented the “right” way by the “right” judges and bureaucrats, and therefore
  • You should make large campaign contributions to and work long hours on behalf of and vote for candidates who promise to change the world the way you want to see it changed.   QED—or rather, LOL

To anyone who still buys this crock of malarkey, I say, “Remember John Roberts.” Elections don’t change a thing, and if they did, as Emma Goldman once said, they would soon be illegal.

Anti-abortion advocates take note. You are illustrative of the electoral scam being run in America today. You will never elect the “right” candidates to appoint the “right” judges to overturn Roe v. Wade; you will only succeed in rewarding the same lying politicians and enriching the same PACs and political operators behind them who’ve been running this scam for the last 40 years. Elections don’t work, and you better find a new strategy if you hope to stem the tide of abortions.

Mr. and Ms. American voter: You’ve been had.

Source: Forbes.com - Author: Lawrence Hunter, Contributor ("I write about the intersection of economics and politics.")

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Statele americane Colorado si Washington sunt primele care vor legaliza posesia si consumul de marijuana în scopuri recreative, dupa ce electoratul a votat aceasta masura.

"Credem ca voturile din Colorado au decis o abordare mai sensibila pe aceasta tema", spune Mason Tvert, liderul miscarii care este în favoarea legalizarii marijuanei. Doua posturi TV din Denver au confirmat deja optiunea electoratului.

În Colorado, dar si în alte state americane, marijuana este legala, daca aceasta este folosita în scopuri medicale

Cei care au votat în Oregon, au trebuit de asemenea sa raspunda daca sunt de acord cu legalizarea marijuanei, dar rezultatul chestinoarului de marti nu este pentru moment clarificat.

Cei care sustin aceste masuri spun ca "legalizarea ierbii" ar scadea semnificativ puterea cartelurilor de droguri si ar creste venituri substantiale la buget, provenite din taxele de comercializare.
Cei care se opun acestei initiative spun ca este o masura ridicola, care ar atrage traficanti din alte state si s-ar încuraja astfel consumul în rândul tinerilor.

Noua lege din Colorado va permite persoanelor, care au împlinit 21 de ani, sa cumpere maxim 28 de grame de marijuana, din magazine speciale. Adultilor din acest stat li se va permite sa creasca maxim sase plante în propriile locuinte.

Statul Washington va pune la punct o licentiere a cultivatorilor, procesatorilor si magazinelor de marijuana, iar conditiile de consum sunt aceleasi cu cele din Colorado.

Guvernul Federal al SUA nu a fost niciodata de acord cu legalizarea stupefiantelor la nivel de stat.
Procurorul General, Eric Holder, a spus în repetate rânduri, ca Departamentul de Justitie american va "pedepsi viguros" persoanele care poseda, fabrica sau distribuie marijuana în scopuri recreative, chiar daca acestea vor fi permise în unele state de pe teritoriul american.

Sursa: antena3.ro

The Two United States: Why Federal Law Doesn't Apply To You.

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Wild Carpathia. Written and Presented by Charlie Ottley. Filmed by Alasdair Grant. Travel.

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Now Colorado is one love, I'm already packing suitcases;)
14/01/2018 @ 16:07:36
By Napasechnik
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By Anonimo


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