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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

La Fondazione Cosso esporrà, per la prima volta in Piemonte, al Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo (in via Cardonata 2), dal 2 ottobre 2010 al 30 gennaio 2011, la tela raffigurante Ecce Homo, unica opera attribuita a Caravaggio presente sul territorio piemontese. La tela sarà accompagnata da copie coeve da originali di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (1571-1610), arrivate in Piemonte tra il XVII e il XX secolo, omaggi all'opera ancor più che all'operare del grande maestro lombardo.

 

Tutti i dipinti presenti in mostra saranno corredati da indagini radiografiche al fine di permettere ai visitatori un raffronto diretto tra l'operare di Caravaggio e quello, ben diverso, dei suoi seguaci e copisti. L'intera esposizione sarà accompagnata da accurati apparati espografici che offriranno ai visitatori approfondimenti didattici.

 

Sono stati numerosi, in Italia e all'estero, gli eventi celebrativi del quarto centenario della morte Caravaggio, avvenuta nel 1610, prima fra tutte la grande mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma.
La Fondazione Cosso vuole inserirsi in queste celebrazioni con una mostra che si occupi di evidenziare la grande differenza tecnica ed esecutiva tra l'opera del Merisi e quella di un suo copista, anche se coevo. L'Ecce Homo, l'unica opera attribuita a Caravaggio presente sul territorio piemontese, sarà esposta accanto a una sua importante copia seicentesca conservata in Liguria, ad Arenzano, nota da tempo agli studiosi. Dell'Ecce Homo si conoscono quattro versioni: tre in collezioni private - Torino, New York e Barcellona - e una presso il Santuario del Gesù Bambino di Praga di Arenzano.

Tra gli storici dell'arte il dibattito sull'autenticità degli Ecce Homo noti è ancora acceso. Pico Cellini e Maurizio Marini hanno sempre sostenuto l'autografia della versione di New York, mentre Gianni Papi di quella di Arenzano. Gli studi radiografici condotti dal GRADOC (Gruppo di Ricerca, Analisi e Documentazione per l'opera di Caravaggio) hanno portato la massima esperta italiana di Caravaggio, Mina Gregori ad affermare l'autenticità della copia torinese per le caratteristiche uniche della pittura di Caravaggio che emergono dalle analisi ai raggi X. I risultati presentati in mostra al Castello di Miradolo sono stati anticipati nella mostra tenuta a Düsseldorf, "Caravaggio. Originale und Kopien im Spiegel der Forschung" (settembre 2006 - gennaio 2007), e nel convegno "Caravaggio e l'Europa" tenuto a Milano nel 2006 (Silvana Editoriale, 2009).

 

A differenza della maggioranza dei suoi contemporanei, Caravaggio ha fatto uso costante ed esclusivo di abbozzo monocromatico a biacca, ossia ha tracciato con del bianco, su di un fondo spesso appositamente scurito, una preliminare sbozzatura chiaroscurale dell'intera composizione, includendovi anche parti che in un secondo momento sarebbero rimaste in ombra. Tale caratteristica è emersa in tutta la sua evidenza dallo studio delle analisi radiografiche eseguite su opere originali e su copie. Nella quasi totalità dei casi esaminati le copie si sono mostrate ai raggi diverse sia per quantità di biacca utilizzata, decisamente inferiore e riservata solo agli incarnati e ai punti di luce, sia per ductus. Le pennellate a biacca di Caravaggio, messe in opera a predefinire il chiaroscuro dell'intera figura, mostrano invece caratteristiche di velocità, fluidità e omogeneità pressoché assenti nell'opera dei copisti. Nel visibile tutte le copie mostrano, rispetto alla cromia più fredda e naturale che caratterizza le opere del maestro, un'intonazione decisamente più calda e rossiccia.

 

Molti degli studi radiografici che verranno presentati al Castello di Miradolo sono frutto del progetto di ricerca realizzato dal GRADOC finalizzato alla comparazione radiografica di opere originali di Caravaggio con copie coeve, delle stesse dimensioni.

La mostra sarà inaugurata sabato 2 ottobre al Castello di Miradolo, San Secondo di Pinerolo (Torino) con apertura al pubblico alle ore 15. Terminerà domenica 30 gennaio 2011.
L'esposizione organizzata dalla Fondazione Cosso è curata da Paola Caretta e Daniela Magnetti, con la collaborazione di storici dell'arte della Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. Il catalogo sarà edito da Umberto Allemandi Editore con contributi di Mina Gregori, Alessandra Cabella, Paola Caretta, Daniela Magnetti, Paolo Nesta, Paolo Sapori, Paola Ruffino e Rossana Vitiello.
 
Le opere in esposizione sono:
• Ecce Homo, coll. Privata (individuato nel 2004 da Mina Gregori)
• Crocifissione di San Pietro, copia seicentesca, Novalesa, Chiesa di Santo Stefano
• Ecce Homo, copia seicentesca, Santuario Gesù Bambino di Praga di Arenzano
• Incredulità di San Tommaso, copia seicentesca, Susa, Museo Diocesano
• Madonna dei Pellegrini, copia seicentesca, Avigliana, Santuario della Madonna dei Laghi
• Sacrificio di Isacco, copia seicentesca, coll. Privata
• Vocazione di San Matteo, copia seicentesca, Torino, Pinacoteca Albertina

 
Per informazioni: Fondazione Cosso tel. 0121 376545, email: info@fondazionecosso.it
 
Fondazione Cosso
Tel. 0121/376545
info@fondazionecosso.it
www.fondazionecosso.it
Castello di Miradolo
Via Cardonata 2 - 10060 - San Secondo di Pinerolo - Torino
Tel. 0121/502761

Fonte: www.newspettacolo.com

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Prima che lo sci e i suoi derivati diventassero l'attività principe durante la stagione invernale, Madesimo era nota per le eccellenti acque minerali e per essere l'ideale punto di partenza per le ascensioni alle tante magnifiche vette nei dintorni. Oggi gli sportivi possono fruire di una vasta ski area, formata anche dal comune di Campodolcino e dalla frazione di Motta, E per raggiungere le piste si ha a disposizione un prodigio, lo Sky Express, una funicolare che sale nel ventre della montagna dai 1071 metri di Campodolcino fino ai 1736 di Motta, in soli 7 minuti.

 

Con attrezzature all'avanguardia per l'innevamento artificiale di almeno 40 dei 60 km totali del comprensorio sciistico, Madesimo scongiura la possibilità che le preci pitazioni nevose siano particolarmente scarse, soprattutto in questo periodo caratterizzato dal riscaldamento globale, Confidando comunque nel tempo e nelle sue generose precipitazioni, facciamo un "giro descrittivo" della giostra degli impianti a disposizione, Il versante occidentale del Pizzo Groppera (2948 m) e il pianoro dell'Alpe Motta formano l'anfiteatro sui cui si sviluppa il comprensorio di Madesimo. Novità dell'inverno 2005/2006 è la telecabina Larici a otto posti ad aggancia mento automatico (in sostituzione della dismessa funivia che arrivava a Cima Sole). che collega Madesimo direttamente ai 1900 metri di Montalto di Groppera, nei pressi del Rifugio Larici, da cui partono i 3 km della pista Vanoni.

L'impianto ha una portata di 2800 persone all'ora, copre un dislivello di 340 metri e ha una lunghezza di 1350 metri. Tra le 25 piste a disposizione spicca certamente il Canalone (2,7 km). forse per il netto contrasto tra il nero del suo livello di difficoltà e il bianco del paesaggio in cui è immersa. Gli esperti la conoscono per la sua pendenza accentuata che collega il Pizzo Groppera al Pian dei Larici. Altra bella sfida per i discesisti è la Marcadello, che scivola via dai 1990 metri dell'omonimo monte ai 1720 di Motta, nei pressi della stazione dello Sky Express. Gli impianti Arlecchino e Madesimo-Montalto sono solitamente riservati alle gare di sci alpino, in special modo la pista Montalto FIS, particolarmente adatta per le competizioni agonistiche, Al di là del Groppera scende la Val di Lei, in grado di offrire un'altra decina di chilometri di belle piste collegate da una comoda seggiovia.

Insomma, le strutture non mancano e quindi diventa un piacere solcare la neve sulle tante e note piste di questo comprensorio, sempre alla ricerca della curva giusta o del pendio perfetto, Canalone, Vanoni, Camosci, Montalto, Marcadello sono solo alcuni dei tracciati più conosciuti. Due gli snowpark per gli appassionati delle evoluzioni su tavola, in località Val di Lei e Acquarela, dove è disponibile una novità: un superpipe di 130 metri ad innevamento artificiale. Infine, i tracciati per il fondo, che coprono 25,5 km: in località Fondovalle (5 km), Motta (5 km), Campodolcino (7 km), Montespluga (5 km) e Mottala (3,5 km).

 

Per chi preferisce velocità più moderate, magari più adatte ad apprezzare il paesaggio che si attraversa, è sempre possibile organizzare un'uscita nel fitto dei boschi con le racchette da neve, di giorno o al chiaro di luna; altrimenti, se proprio non si riesce a stare sotto i 70 km/h, agili motoslitte permettono di raggiungere i 2100 metri del Passo Spluga, chiuso al traffico nella stagione invernale, lungo percorsi appositamente tracciati, per poi godersi una cena in quota alla Baita del Sole con tanto di vista sul Lago Azzurro completamente gelato. I rifugi e i ristori sparsi lungo le piste: Acquarela, Larici, Val di Lei consentono pause rigeneranti tra una discesa e l'altra, Per poter esercitare i muscoli poco utilizzati sciando, bisogna recarsi in paese e approfittare, per esempio, dell'attrezzato centro sportivo, dotato di pista di pattinaggio, palestra, area fitness, squash e parete artificiale di arrampicata. A disposizione dei turisti ci sono anche altre strutture: centri benessere, piscina coperta, campo di ghiaccio artificiale e, per gli ospiti più giovani, il divertente campetto Giocaneve, Se doveste trovare il tutto esaurito, potrete optare per il centro sportivo della vicina Chiavenna, in località Pratogiano; ad attendervi: una piscina, due campi da tennis e un moderno stadio del ghiaccio. Niente meno che lo spirito di Giosuè Carducci, più volte ospite della città di Madesimo tra il 1888 e il 1905, vi accompagnerà lungo le eleganti vie del borgo; lo troverete certamente ai tavoli dell'Osteria Vegia, dove il poeta era solito trascorrere le serate, oppure sarà accanto al grande abete che lui stesso volle piantare; altrimenti, andate a fargli personalmente visita al monumento edificato in suo onore. Sempre nelle vicinanze del centro, meritano una visita le Cascate di Groppera e Pianazzo (180 m).

Mentre a Campodolcino, in frazione Motta, il santuario di Nostra Signora d'Europa vanta una statua alta 13 metri rivestita in lamine d'oro, opera dello scultore Egidio Casagrande; da non perdere anche la parrocchiale del XVI secolo con altari settecenteschi di pregevole fattura e una tavola lignea del XV secolo raffigurante una Madonna con Bambino, il Museo delle Tradizioni Locali e il ponte romano sul Torrente Rabbiosa, ricostruito in epoca rinascimentale. Sarebbe, infine, un peccato perdere, a soli 20 km di auto, il borgo rinascimentale di Chiavenna, ricco di monumenti storici e motivi di interesse artistico come Palazzo Vertemate Franchi, splendida villa cinquecentesca oggi trasformata in museo civico, le tante fontane in pietra ollare sparse nelle piazze, il Museo dell'Antico Mulino di Bottonera e il Museo del Tesoro nella collegiata di San Lorenzo.

 

Per terminare in bellezza: l'eccellente bresaola, il violino di carne secca e il prosciutto di capra, i formaggi prodotti negli alpeggi, i pizzoccheri, e ancora la torta di fioretto e i biscottini di Prosto con il miele di rododendro e la secolare grappa della Valle San Giacomo. ( Fonte: Regione Lombardia)

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By Admin (from 16/09/2010 @ 16:36:32, in ro - Observator Global, read 1845 times)

Magistratii Curtii de Apel Bucuresti au admis recursul lui Sorin Ovidiu Vîntu la decizia Tribunalului Bucuresti de arestare preventivã pentru 29 de zile. Au fost douã voturi pentru admiterea recursului si unul împotrivã. Vîntu nu poate pãrãsi localitatea de domiciliu timp de o lunã. Alãturi de omul de afaceri vor fi eliberati si ceilalti doi inculpati, Alexandru Stoian si omul de afaceri Octavian Turcan.

 

Magistratii Curtii de Apel Bucuresti au judecat cauza miercuri, iar joi au dat publicitãtii verdictul: Sorin Ovidiu Vîntu va fi eliberat. Omul de afaceri a aflat decizia magistratilor în arest.

Instanta a decis revocarea arestãrii preventive în cazul lui Alexandru Stoian. Pentru Sorin Ovidiu Vîntu si Octavian Turcan instanta a decis înlocuirea mãsurii arestãrii cu obligatia de a nu pãrãsi tara. De asemenea, prin decizia instantei, Vîntu si Turcan nu au voie sã ia legãtura între ei si nici cu fratii Popa în perioada derulãrii anchetei în dosarul în care fuseserã arestati, scrie NewsIn.

Omul de afaceri Sorin Ovidiu Vîntu a recunoscut, miercuri, în fata instantei de recurs în procesul arestãrii sale, autenticitatea interceptãrilor telefonice din dosarul în care este acuzat de favorizarea infractorului, precizând însã cã interpretarea datã acestora de procurori nu este corectã.

"Ar fi fost suficient ca procurorul sã-mi cearã documentele legate de transferul de bani. Este o problemã strict politicã, unele instante executã chefurile unui domn. S-au fãcut presiuni sã vând trustul", a spus Vîntu, în fata magistratilor.

Sorin Ovidiu Vîntu, Octavian Turcan si Alex Stoian au fost retinuti, iar ulterior arestati, sãptãmâna trecutã fiind acuzati de favorizarea infractorilor în dosarul fugii fostului sef al Gelsor Nicolae Popa în Indonezia. Procurorii sustin cã SOV i-a finantat acestuia sederea în tara asiaticã prin intermediul lui Turcan si Stoian, soferul sãu. Procurorii au prezentat instantei si o serie de stenograme ale unor convorbiri pe care Vîntu le-ar fi purtat în acest sens cu Popa.

Sursa: Realitatea.net

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Duecentoventuno anni dopo aver rivoluzionato il mondo con la ‘Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino' del 1789, la Francia è sotto accusa per una violazione dei diritti umani. E fa "vergognare" Bruxelles. Le espulsioni dei Rom volute da Sarkozy e commissionate ai prefetti con tanto di circolare ministeriale, ma anche le versioni di comodo raccontate da due suoi ministri alla Commissione europea, hanno fatto scattare la richiesta di una procedura d'infrazione da parte della Commissione europea per "applicazione discriminatoria della direttiva sulla libertà di movimento" e per "mancata trasposizione nella legislazione nazionale delle garanzie" previste dalla stessa direttiva del 2004.

Parigi, che giovedì scorso ha snobbato la risoluzione di censura approvata dall'Europarlamento, ieri replicava dal Quai d'Orsay manifestando stupore e volontà di non fare polemica. Ma a Bruxelles il ministro dell'Immigrazione Eric Besson, a caldo, insiste: non c'é stata alcuna espulsione su base etnica, semmai - è il sottinteso - a sbagliare è stato il ministro dell'Interno, Brice Hortefeux. Ma la Reding non risparmia nulla, alla Francia culla dei diritti. Non il riferimento al nazismo: "Ero inorridita perché sembrava che uno stato membro allontanasse certa gente solo perché appartenente ad una certa minoranza etnica: pensavo che l'Europa non dovesse rivivere una situazione come questa, dopo la seconda guerra mondiale". Non l'accusa di aver barato: "È scioccante che una parte di un governo venga qui e dica una cosa, ed un'altra parte faccia il contrario a Parigi". Non l'ammonimento diretto:
"Non basta cambiare le parole di una circolare, deve cambiare il comportamento". Non la stoccata storica: "Le autorità nazionali che fanno discriminazioni etniche violano la Carta dei Diritti fondamentali, firmata da tutti, Francia compresa".
Il 25 agosto era stata proprio la Reding a lanciare l'allarme, ma durante il dibattito in assemblea plenaria a Strasburgo martedì scorso era stata ‘morbida' con Parigi. Aveva preso per buone, rivendendole all'Europarlamento, le rassicurazioni avute dai ministri Eric Besson (Immigrazione) e Pierre Lellouche (Affari Europei) secondo i quali le espulsioni non venivano fatte su base etnica, ma individualmente e per i motivi di pubblica sicurezza e ordine pubblico ammessi dalla stessa Ue.
A far scattare la furibonda reazione della Commissaria ai Diritti Fondamentali è stata la rivelazione dell'esistenza della circolare del Ministro dell'Interno in cui si chiedevano sistematiche "operazioni importanti prioritariamente contro i Rom".
Di fronte alla domanda di un giornalista di Le Monde, Reding precisa che "no, il testo della circolare non è mai stato ufficialmente ricevuto dalla Commissione".

La quale lo ha scoperto su internet, come affermato già lunedì dal suo portavoce. I tempi dell'avvio della procedura di infrazione saranno rapidi. "Ho raccomandato a Barroso di prevedere una corsia veloce - spiega la Commissaria - Mi aspetto una decisione entro due settimane".

Ma quali saranno le conseguenze? Ammesso che scatti a tempo di record il deferimento alla Corte di giustizia, per le eventuali sanzioni passeranno mesi se non anni. Restano la condanna politica, e l'avvertimento: "Nessuno stato membro può aspettarsi trattamenti di favore, non quando sono in gioco i valori e le leggi fondamentali dell'Europa. Questo si applica oggi alla Francia. Ma vale per tutti i paesi, grandi e piccoli che saranno in situazioni simili. Potete contare su di me, per questo".

Fonte: americaoggi.info

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By Admin (from 17/09/2010 @ 08:30:52, in it - Scienze e Societa, read 3399 times)
Silenziosa e immersa nel verde, la Val di Scalve si trova nella parte centrale delle Alpi Orobie, in un'area sempre più convertita alle diverse discipline invernali. Il detto: "vino buono in botte piccola", sembra valere anche per lo sci; a dimostrarlo c'è tutta la Val di Scalve, la più piccola della Provincia di Bergamo ma certamente molto apprezzata dagli amanti della neve. Sarà la particolare esposizione a Nord, la vicinanza a vette importanti come la Presolana (2521 m), il Pizzo Camino (2492 m), il Tornello (2687 m) e il Ferrante (2426 m), oppure l'ostinazione della gente di qui che ha scommesso sul turismo già diversi decenni fa.

Le località di riferimento sono Schilpario e Colere; il primo è il principale polo turistico della valle, forse per l'aria sempre fresca e pulita o forse per la stupenda pineta con cui confina l'abitato; il secondo, Colere, si trova ai piedi del versante Nord della Presolana e rappresenta l'apice dell'offerta sciistica di questo settore prealpino. Per secoli l'economia pincipale della zona è stata l'estrazione mineraria, accompagnata da una modesta attività agricolopastorale; oggi si parla solo di turismo, invernale come estivo.

Schilpario è meta ambita soprattutto per gli amanti dello sci nordico; nei pressi del paese è famosa la pista di fondo degli Abeti 110 km che attraversa la secolare pineta dei Fondi e il cui tracciato, omologato come internazionale e sede dei campionati de12000, dispone di anelli di diversa lunghezza (2,4,7,5 e 10 km) serviti da innevamento artificiale e percorri bili con tecnica classica e libera. Per velocità più sostenute, l'indirizzo giusto è la conca di Epolo, nel versante Nord del Pizzo Camino, su una pista facile servita da un solo ma efficiente impianto di risalita. Per gli itinerari di scialpinismo bisogna, invece, recarsi nella conca dei Campelli.

Altrettanto efficaci sono gli impianti di Colere, sviluppati a ridosso del Pizzo della 
Presolana(2521 m), la vetta principale delle Orobie, in grado di garantire neve anche in primavera e cielo sereno quando più in basso imperversa la foschia. 16 impianti di risalita collegano il paese alla conca ai piedi dell'ultima parete della Presolana (1145 m di dislivello), offrendo belle piste dalle spettacolari quinte scenografiche. Da provare il nuovo anello di fondo (3 km - media difficoltà).

Dopo aver saggiato la neve che morbida ricopre la Presolana, si consiglia un approfondimento sulle tradizioni locali, magari sfruttando l'interessante Museo Etnografico di Schilpario, custode della memoria storica e culturale della valle. ( Fonte: Regione Lombardia)
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 Coppie gay, testamento biologico e ricerca sulle cellule staminali: lo strappo della Chiesa valdese non poteva essere più netto e ora, la differenze coi cattolici sono più marcate che mai. Dal sinodo dei Valdesi in programma a Torre Pellice nel Torinese, infatti sono arrivati tre sì chiari su altrettanti temi che vedono il Vaticano fortemente schierato per il no.

 La decisione più sofferta, tra le tre, è stata quella della benedizione delle coppie omosessuali. Ci sono voluti tre giorni di riflessione e dibattito e, infine, si è arrivati al voto. Lo spoglio delle schede ha dato un risultato inequivocabile: 105 sì, 9 no, 29 astenuti. Le unioni omosessuali, quindi, saranno riconosciute anche se con tempi che andranno definiti di comunità in comunità in base “al consenso maturo” e al “riconoscimento delle rispettive posizioni”.

 

La differenza dell’Italia sul tema dei matrimoni gay, rispetto ad altri Paesi, è il vuoto normativo. Laddove la legge lo permette, infatti, i valdesi si sono già schierati. Dal 26 agosto il sì è esteso anche in Italia con tanto di esortazione a legiferare in materia sulla base del principio del no a discriminazioni e omofobia.

Sempre i valdesi, a Milano, hanno raccolto e recapitato 500 firme per sollecitare una nuova legge sul testamento biologico. Per il pastore di Milano Giuseppe Platone si tratta di dare “un segnale al Parlamento per una nuova legge sul fine vita che riconosca il diritto inalienabile alla decisione”. Da qui anche la scelta, a livello di comunità, di provvedere al registro per il testamento biologico. Ha iniziato Milano, si sono allineate, nell’ordine, Torino, Bologna, Trieste e Napoli.

 

La Commissione bioetica, intanto, qualche giorno fa  ha approvato un documento in favore della ricerca sulle cellule staminali embrionali. E la pastora che la guida, Erika Tomassone, spiega:”Il pensiero evangelico dice che ognuno di noi ha la facoltà di decidere; il testamento biologico si colloca su questa linea”.

Fonte: blitzquotidiano.it

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By Admin (from 17/09/2010 @ 12:00:09, in ro - TV Network, read 3529 times)

manager (acum 45 minute)

@soto daca prostia ar durea (soto) te-ai tavali in chinuri ... si tu faci aceiasi greseala,nu intelegi de ce comenteaza el asta,el considera ca arestarea preventiva e abuziva si ca face parte din sezonul 1 al "TODAY ON DNA"

 

soto (acum 6 ore)

Mirceo , parca spuneai ca nu esti de partea infractorilor , dar acum esti avocatul lor voluntar. Esti naspa rau.

Sursa: ingurapresei.antena1.ro

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Deputatul PDL Gelu Visan a dezvăluit, la un post local de televiziune, că o firmă de constructii din judetul Dolj, Tecond SRL, la care au fost actionari, în perioada 2007 - 2008, si cei doi fii ai ministrului Transporturilor Radu Berceanu, ar fi câstigat preferential contracte cu primării si institutii conduse de PDL-isti.

În replică, Victor Berceanu, unul dintre fii ministrului, a precizat că el si fratele său au fost asociati, detinând împreună 40% într-o firmă care, la rândul ei, a avut 30 de procente din firma Tecond timp de 5 luni, din februarie 2008 până în iunie 2008. În acest răstimp, Tecond a încheiat un contract cu Apele Române filiala Gorj, unde director era un liberal. Tecond a înregistrat pierderi, asa că cei doi frati Berceanu au iesit din ea, înfiintănd o firmă de echipamente audio-video.

Chestionat vineri de presă în legătură cu acest subiect, ministrul Transporturilor Radu Berceanu a refuzat să comenteze.

Deputatul Gelu Visan a spus că, în cadrul partidului, el a pus problema ascensiunii acestei firme încă de acum un an, când a observat că Tecond SRL câstigă lucrări în special la licitatiile organizate de primarii PDL. "Am spus că nu facem bine, facem fix ce a făcut PSD în 2000-2004", a afirmat parlamentarul PDL. Ulterior, invitat la Realitatea Tv, el si-a mentinut toate afirmatiile dar a precizat că dezvăluirile sale nu trebuie interpretate ca un atac la adresa lui Radu Berceanu, întrucât stie că fii acestuia au iesit din firmă, unde i-ar fi atras, de fapt, alti oameni din PDL care ar fi vrut să se folosească de acest nume. Visan a mai spus că desi fii lui Berceanu au iesit din firma Tecond în urmă cu peste un an, această societate continuă să aibă contracte cu statul, pentru că în spatele ei s-ar afla un alt PDL-ist din Dolj, un consilier judetean pe nume Stoica stefan care este în prezent seful Directiei Drumuri Dolj.

Sursa: Gandul.info

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By Admin (from 17/09/2010 @ 13:00:42, in it - Video Alerta, read 4138 times)

Loose Change è sicuramente il film più completo ed interessante uscito fino ad oggi sull'undici settembre. L'autore è Dylan Avery, un ragazzo poco più che ventenne, che due anni fa si è messo a raccogliere e studiare l'immensa mole di materiale esistente in rete, e ne ha fatto, insieme al suo amico Korey Rowe - fresco reduce delle guerre in Afghanistan e Iraq - un lavoro che è stato già visto, tramite Google Video, da oltre due milioni di persone nel mondo.

Oggi Loose Change arriva anche in Italia con sottotitoli in italiano e grazie a un gruppo di volontari è stato realizzato successivamente il doppiaggio in italiano.

Per chiunque si interessi alla questione dell'undici settembre, e al suo dibattito che non accenna a placarsi, questo è un film assolutamente indispensabile da conoscere.
Il filmato con doppiaggio in italiano da arcoiris.tv

Per me la vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Sarei restio ad ammazzare un agnello per sostenere il corpo umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall'uomo dalla crudeltà degli altri uomini. Ma colui che non è degno di tale opera non può offrire protezione.
Per riuscire a vedere faccia a faccia lo Spirito della Verità, universale e onnipresente, bisogna riuscire ad amare la più modesta creatura quanto noi stessi.

M.K. Gandhi, "La mia vita per la libertà - L'autobiografia del profeta della non violenza"

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Massimo Ciancimino ha consegnato ai pm di Palermo nuovi documenti che proverebbero l'esistenza di rapporti economici tra il padre, l'ex sindaco mafioso di Palermo Vito, e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La notizia, anticipata da alcuni quotidiani, ha trovato conferma in ambienti giudiziari dove è stato precisato che si tratta di fogli manoscritti e dattiloscritti che sono ora al vaglio dei periti che devono confermarne l'autenticità. Tra le carte c'é una nota spese, che risale alla fine degli anni '70, in cui Ciancimino attesta di avere ricevuto da Berlusconi 35 milioni di vecchie lire. Il denaro, secondo quanto scrive l'ex sindaco, sarebbe stato utilizzato per finanziare la Dc e in particolare la corrente andreottiana.

Il documento, come altri consegnati dal testimone, era in possesso della vedova dell'ex sindaco, Epifania Scardino, sentita dai pm nelle scorse settimane.

Della dazione di denaro, che sarebbe avvenuta attraverso un assegno, gli inquirenti ebbero notizia già nel 2004, intercettando una conversazione tra Massimo Ciancimino e la sorella Luciana. Interrogato dai pm sul punto, però, nel 2005, il teste si avvalse della facoltà di non rispondere.

Tra le carte consegnate ai pm da Ciancimino ci sarebbero anche le conferme documentali a quanto il testimone ha dichiarato nel corso del processo al generale Mario Mori: e cioé che il padre avrebbe investito denaro nella realizzazione del complesso residenziale Milano 2.

Fonte: AmericaOggi.info

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