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 Trilingual World Observatory: italiano, english, română. GLOBAL NEWS & more... di Redazione
   
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

La questura di Milano ha realizzato l'identikit del presunto aggressore del caposcorta di Maurizio Belpietro sulla base della testimonianza dello stesso poliziotto. L'immagine raffigura un uomo di corporatura massiccia, circa 1,80, occhi scuri, pupille dilatate, naso grosso e di probabile cittadinanza italiana.

LA QUESTURA DI MILANO HA REALIZZATO L'IDENTIKIT DEL PRESUNTO AGGRESSORE DEL CAPOSCORTA DI MAURIZIO BELPIETRO SULLA BASE DELLA TESTIMONIANZA DELLO STESSO POLIZIOTTO

 La scheda dell'identikit dell'uomo sorpreso ieri nel condominio di Milano dal caposcorta di Belpietro definisce il presunto aggressore di età apparente attorno ai 40 anni, 1.80 corporatura robusta e atletica, capelli con gel pettinati all'insù, naso grosso alla punta, bocca con labbro superiore carnoso e sporgente, labbro inferiore piccolo e sottile. L'uomo è di razza caucasica, occhi scuri, ma con pupille che al testimone, e nell'dentikit, appaiono dilatate. La forma del viso è regolare con zigomi marcati. L'aggressore indossava pantaloni bianchi con riga laterale nera camicia grigio-verde estiva da finanziere con mostrine.

SENSO DI INGIUSTIZIA

All'indomani degli spari sul suo pianerottolo, "prevale il senso di ingiustizia: perché - si è domandato Maurizio Belpietro - in questo paese non è possibile sostenere delle opinioni senza pagare con paura e minacce?". In trasmissione, dopo aver ricostruito quanto successo ieri sera, il direttore di 'Libero' ha detto di essere uno dei pochi direttori sotto scorta, insieme ai colleghi Vittorio Feltri ed Emilio Fede: "Siamo tutti dell'area moderata e non sono casi: sostenere idee contro la vulgata corrente si paga anche da questo punto di vista, con la limitazione della libertà". Per Belpietro, quanto successo ieri dipende anche dal clima politico avvelenato: "Il clima conta: basta navigare su certi siti per trovare non polemiche, ma minacce di morte come 'mi piacerebbe ammazzare lui e la sua scorta'. Tutto questo mi mette inquietudine, non capisco quale reato ho commesso per meritare addirittura una condanna a morte". Belpietro ha anche ricordato di aver ricevuto delle minacce già a gennaio, quando un uomo ha tentato di introdursi nella redazione di 'Libero' e, fermato dalla scorta, ha poi confessato "cattive intenzioni". "E quello di gennaio non era un pazzo, tanto che - ha detto il direttore - non gli hanno fatto il trattamento sanitario obbligatorio".

Fonte: unionesarda.it ; Fonte video: byoblu.com

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By Admin (from 03/10/2010 @ 08:00:28, in it - Osservatorio Globale, read 1560 times)

Le biciclette – oltre a non emettere emissioni inquinanti e a impiegare la forza muscolare degli esseri umani anziché carburanti – hanno il pregio di essere mezzi di trasporto agili, veloci, in grado di superare ingorghi e traffico ed adatti a circolare facilmente anche nelle stradine strette dei centri storici.

 

Tutte caratteristiche che possono fare la differenza quando si tratta di primi soccorsi: a volte la velocità di intervento può essere il fattore discriminante nel salvare una vita.

 

Potrebbero essere questi i presupposti da cui è partita l’associazione di volontariato Ambulife nell’ideare il suo progetto, presentato il 2 agosto a Terni e al centro di un notevole interesse a livello nazionale.

E’ stato infatti presentato agli inizi di agosto a Palazzo Spada – l’edificio storico sede del comune di Terni – Bikemergency, un nuovo servizio messo a disposizione dei cittadini con il supporto di Cesvol e la collaborazione del Comune ternano.

 

Di che si tratta?

Due operatori sanitari – tra cui alcuni dei dieci infermieri che prestano servizio volontario nell’associazione – avranno a disposizione due biciclette munite di apparecchi radio, materiale di primo soccorso, medicazione e rianimazione, defibrillatori. A bordo dei due mezzi saranno di pattuglia nei luoghi più frequentati dagli abitanti, oltre a parchi, giardini, mercati e centri commerciali, di modo da poter rispondere immediatamente alle richieste di aiuto e poter intervenire velocemente anche in aree in cui l’arrivo di ambulanze e mezzi di primo soccorso è malagevole o difficoltoso.

Particolarmente soddisfatto il sindaco, che parla dell’iniziativa come di “una vera e propria eccellenza a livello nazionale”.

Tra i progetti futuri c’è il coordinamento con le forze dell’ordine, le realtà ospedaliere della zona e il coinvolgimento dell’azienda sanitaria locale.

 

Bikemergency collaborerà inoltre col 118, che potrà mettersi in contatto radio per segnalare loro eventuali emergenze.

Fonte: smartercity.liquida.it

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By Admin (from 03/10/2010 @ 10:27:39, in ro - TV Network, read 2756 times)

"In Gura Presei" cu Mircea Badea:

duminica-joi ora 23:10 Antena 3

luni-vineri 10:00 Antena 1 (reluare)

Sursa: ingurapresei.a1.ro

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In the modern day, there is a great deal of public criticism in regard to "abuse" within the financial system. Toxic derivatives, CEO Bonuses, Madoff pyramid schemes, Goldman Sachs fraud, etc... These near constant occurrences are traditionally considered “anomalies” within the current order, tossed on to the front pages of our papers as though we should be surprised by these realities. What you don’t see on the cover of newspapers in regard to such “corruption” are those actions which are, in principle, equally as corrupt-but have been accepted as “normal” under the guises of “marketing strategy” and the “competitive nature” of the marketplace. These include various forms of dishonestly, such as the deliberate withholding of efficiency of a given good for the sake of reducing it’s “cost basis”, to the protectionist tendency of any company to preserve itself, regardless of social function or the advent of innovations which might inhibit a currently profitable practice.

It is important to point out that the motivations and hence actions of any human being within a society can only be a consequence of that society's influence. Stealing, for example, is not a “genetic” trait. It is the product of a culture.
Human motivation is complex and the study of human behavior should be at the forefront of criminology, with all relevant attributes of the social system considered as a possible cause. It is no revelation of human psychology and hence sociology that if a certain to act does not offer a proper reward, then naturally there will be little motivation to carry out such an action. Likewise, if personal gain/reward can be attained through what society even condemns as an “unlawful action”, that distinction truly changes nothing if there is a level of desperation within a given person to require whatever that action may be.

TO BE CONTINUED ...

Special Thanks To ExponenteCero:
http://www.youtube.com/exponentecero

Jacque Fresco and Roxanne Meadows appeared on Controversial TV at 8pm (British Summer Time) for a two hour live interview on a program called On The Edge hosted by Theo Chalmers. You could have watched this on Sky satellite channel 200, or on Freesat (across Europe) or live online at www.edgemediatv.com. Viewers in the UK could of texted in questions to 87778 with the word EDGE a space and then your message.

Author: Peter Joseph ; Source: The Zeitgeist Movement - Newsletter July 1st, 2010

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Al grido di “Licenziamolo”, rivolto a Silvio Berlusconi, il Popolo viola riempie la storica piazza romana per il No B.Day 2. Dopo un corteo lungo tre chilometri, dove non è mancata anche qualche polemica quando un gruppo locale del Popolo Viola di Torino ha contestato agli organizzatori romani che alla testa del corteo c’erano troppe bandiere ed esponenti dell’Idv di Di Pietro, tutto poi si è ricomposto e decine di migliaia di persone hanno riempito piazza San Giovanni. 10 mila secondo la Questura, 500mila secondo gli organizzatori, certo è che i pullman, tantissimi, e la lunghezza del corteo fanno immaginare che la mobilitazione è stata un successo. Costituzione, lavoro, informazione, questi i temi del dibattitto enunciati dai tanti ospiti intervenuti sul palco. Da Salvatore Borsellino, Ernesto Nassi dell’Anpi, Luca Telese, Stefano Rodotà, Paul Ginsborg, solo per citarne alcuni.

Fonte: ilfattoquotidiano.it

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By Admin (from 04/10/2010 @ 08:00:43, in it - Osservatorio Globale, read 1802 times)

L’istruzione si migliora anche grazie alle nuove tecnologie, senza demonizzarle, anzi incentivandone l’uso fra tutti i giovani, senza lasciarli soli e istruendoli ad un uso corretto del mezzo, rendendolo fruibile a tutti, abbassandone radicalmente i costi. È quel che ha fatto il governo indiano presentando un nuovo tablet davvero economicamente accessibile agli studenti.

 

È stato presentato come il rivale low-cost dell’iPad, ma sarebbe davvero riduttivo vederlo solo così: sistema operativo Linux (quindi aperto e gratuito), Wi-FI, web cam per la videoconferenza, 2 Gb di memoria, un paio di ingressi USB, schermo touch screen e un costo ridottissimo fanno di questo tablet il device informatico ideale da consegnare ai 110 milioni di alunni delle scuole superiori indiane.

 

Proprio così: 110 milioni di esemplari venduti a un prezzo che oscillerà fra i 10 e i 20 euro, a seconda di quanto lo stato deciderà di sovvenzionare ulteriormente l’iniziativa, per rendere accessibile davvero a tutti i giovani indiani questo strumento informatico, pensato per la formazione e l’istruzione delle prossime generazioni.

Perché come ben spiega Kapil Sibal, ministro per lo sviluppo delle risorse umane:

“Questo progetto è parte dell’iniziativa nazionale per procedere verso una educazione inclusiva. Le soluzioni del domani emergeranno dall’India.”

I tablet sono stati progettati e realizzati dall’Indian Institute of Technology e dall’Indian Institute of Science, rivelandosi uno stimolo, sotto molteplici aspetti, alla crescita educativa, sociale e intellettuale del paese, e non solo. Tutti i device saranno quasi sicuramente finanziati grazie agli impianti solari che il governo ha intenzione di installare capillarmente sul territorio. E grazie ai soldi risparmiati con l’energia pulita del sole si finanzierà ulteriormente questo progetto, per renderlo ancora più economico e accessibile.

 

Un plauso al governo indiano, nella speranza che questa iniziativa segni una svolta concreta nel campo dell’istruzione aperta a tutti. 

Fonte: smartercity.liquida.it

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SYNOPSIS: Zeitgeist: Moving Forward, by director Peter Joseph, is a feature length documentary work which will present a case for a needed transition out of the current socioeconomic monetary paradigm which governs the entire world society. This subject matter will transcend the issues of cultural relativism and traditional ideology and move to relate the core, empirical "life ground" attributes of human and social survival, extrapolating those immutable natural laws into a new sustainable social paradigm called a "Resource-Based Economy".
zeitgeistmovingforward.com

... CONTINUES.

Now, historically, the public assumes that certain actions are “moral” and others are not. Lying, for example, is considered “amoral” both by common religious and legal codes...but what exactly are they referring to? What level of lying is “real”?
The fact is, every single act of monetary gain is based on a form of dishonesty... only this dishonestly is simply retermed as “competitive”. In the marketing world everything is driven by “advantage”. The “competitive edge” is nothing more than a passive corruption where competing companies seek to “out do” each other in whatever way they can for the sake of market share. The very act of seeking differential advantage is to be engaged in the abuse of another person or group. Regardless, our social system at large chooses to collar this understanding and instead imposes punitive reactions to what the system defines as "socially offensive behavior” (or crime) while, in fact, ignoring the root causes of most of these so-called “criminal” actions - along with overlooking the other “accepted” forms of dishonesty present.

As an aside, the resolution of “offensive” human behavior can only come from an adjustment of the social system. There is no such thing as a “criminal” as we are all products and hence the victims of the culture which we are born into.

Now, before we begin, there is one more thing I would like to hesitantly point out - criticism of the current financial order and hence the profit problem does not automatically mean the person presenting such a challenge is a "Marxist" or a "Communist". Yes, the preceding statement is likely comical to those who are accustomed to thinking critically... but sadly I need to point this out, for we can rest assured that a great number of people reading this article will simply try to find a way to reduce it to “Marxist Nonsense” - a thoughtless, capitalist catchphrase I have grown quite bored with. One of the greatest forms of imposed inhibition comes from creating associations that have been traditionally forms of imposed inhibition comes from creating associations that have been traditionally defined as  "dis-proven", “discredited” or the like. This is an age-old propaganda tactic to create uncomfortable, inconvenient and controversial associations in order to derail critical thought about specific "taboo" issues. Like a religion, the monetary system and the “theology” of the “free market”, is no exception. The high priests of our current economic model naturally come in the form of “monetary economists” which work in a field that is provably decoupled from any type of natural scientific order in regard to what actually sustains human life on this planet which are natural resources and the scientific method. The only viable economic model that can possibly exist in any civilization must be explicitly based on resource management and preservation. The market system that currently exists in the world today is an utter failure in this regard and in fact works in a reverse capacity - perpetuating exploitation, pollution, and psychological neuroses.

TO BE CONTINUED ...

Jacque Fresco and Roxanne Meadows appeared on Controversial TV at 8pm (British Summer Time) for a two hour live interview on a program called On The Edge hosted by Theo Chalmers. You could have watched this on Sky satellite channel 200, or on Freesat (across Europe) or live online at www.edgemediatv.com. Viewers in the UK could of texted in questions to 87778 with the word EDGE a space and then your message.

Torrent File:
http://tracker.concen.org/torrents-de...

Author: Peter Joseph ; Source: The Zeitgeist Movement - Newsletter July 1st, 2010

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By Admin (from 04/10/2010 @ 13:15:29, in ro - TV Network, read 3750 times)

Consiliul National al Audiovizualului (CNA) a decis, în sedinta de joi, sã amendeze cu 20.000 de lei postul Antena 3 pentru emisiunea "În gura presei" din 25 august, în care realizatorul Mircea Badea a folosit un "limbaj injurios" si l-a amenintat pe premierul Emil Boc, spunând cã îi va face rãu, dacã va avea posibilitatea.

Contactat de MEDIAFAX, Mihai Gâdea, directorul general al postului Antena 3, a spus cã amenda aplicatã de CNA este încã o dovadã cã membrii Consiliului sunt numiti în respectiva institutie "sã facã jocuri politice".

"Ceea ce a fãcut astrãzi CNA este în opinia mea încã o dovadã cã oamenii acestia sunt chemati acolo sã facã jocuri politice. Sunt niste lucruri pe care le-au spus astãzi membrii CNA care nu au legãturã cu statutul lor de membri ai CNA (acela de secretari de stat, n.r.)", a spus Mihai Gâdea.

El a explicat cã CNA a pierdut deja un proces cu Antena 3, care a contestat în instantã o decizie a Consiliului din anul 2009, prin care postul a fost amendat cu 10.000 de lei tot pentru emisiunea "În gura presei", în care Mircea Badea ar fi instigat la violentã împotriva presupusilor asasini ai handbalistului Marian Cozma.

"Noi am câstigat în instantã când CNA a luat decizii care nouã ni s-au pãrut a fi abuzive (...) CNA nu a returnat acesti bani, pe care Antena 3 i-a plãtit deja", a afirmat Mihai Gâdea.

În acest context, Mihai Gâdea a spus cã Antena 3 va contesta în instantã si noua amendã aplicatã joi postului de televiziune.

"Sigur cã vom contesta în instantã. Astãzi, CNA a luat aceastã decizie bazându-se pe amenda anterioarã de 10.000 de lei, dar aceastã amendã a fost anulatã în instantã. Îi vom da în judecatã si luãm în calcul sã facem plângere penalã împotriva celor care au votat aceastã nouã amendã, pentru abuz în serviciu", a spus Mihai Gâdea.

În ceea ce priveste faptul cã Mircea Badea l-ar fi amenintat pe premierul Emil Boc în emisiunea sa, spunând cã îi va face rãu, dacã va avea posibilitatea, Mihai Gâdea considerã cã respectivele afirmatii sunt "opiniile personale" ale realizatorului emisiunii "În gura presei".

"Dacã Emil Boc s-ar fi simtit lezat, l-ar fi putut actiona în judecatã pe Mircea Badea", a afirmat Mihai Gâdea, precizând cã îi este "limpede" cã deciziile CNA "sunt presiuni împotriva libertãtii de exprimare".

Totodatã, Mihai Gâdea a fãcut referire si la unele afirmatii fãcute de un membru al CNA, Dan Grigore, în sedinta de joi a Consiliului. Dan Grigore a spus cã îl considerã pe Mircea Badea "inteligent", dar nu cultivat. "Eu am spus cã îl consider inteligent, dar nu cultivat. Sunt multi oameni inteligenti care habar n-au de nimica, în afarã de faptul cã le merge mintea si au chiar fugã de idei", a spus Dan Grigore, rãspunzându-i unui alt membru al CNA.

"Un membru al CNA - Dan Grigore - a fãcut o remarcã, spunând cã Mircea Badea este inteligent, dar este necultivat. Domnul Dan Grigore cred cã nu a înteles nimic din ce înseamnã statutul lui de membru CNA", a spus Mihai Gâdea.

El a precizat cã "îi asigurã" pe membrii CNA nu doar cã Antena 3 va contesta sanctiunile Consiliului, dar se va asigura si cã, atunci când acestia fac abuzuri, acestea vor fi urmate de plângeri penale din partea postului.

Consiliul National al Audiovizualului (CNA) a analizat, în sedinta de joi, emisiunea "În gura presei" difuzatã pe Antena 3 în data de 25 august. În urma emisiunii, pe 27 august, CNA a primit o reclamatie de la o persoanã fizicã.

Potrivit monitorizãrii CNA, Mircea Badea a început editia din 25 august a emisiunii "În gura presei", difuzatã în direct de la ora 23.08, la Antena 3, adresându-se telespectatorilor: "Vreti sã vã citesc ceva absolut demential, înainte sã ne apucãm sã vorbim despre dilimacii ãstia care, cicã, ne conduc, cazurile care se aflã în fruntea tãrii?". Emisiunea a fost reluatã a doua zi, de la ora 7.05, pe Antena 3, si de la ora 10.00, pe Antena 1.

În urma discutiilor, CNA a decis sã amendeze postul Antena 3 cu 20.000 de lei pentru emisiunea "În gura presei", în baza art. 42, alin. 4 din Codul de reglementare a continutului audiovizual. Sapte membri ai CNA (Gelu Trandafir, Narcisa Iorga, Dan Grigore, Ioan Onisei, Cristina Trepcea, Constantin Dutu si Mihai Mãlaimare) au votat pentru aplicarea acestei sanctiuni, în timp ce doi membri ai Consiliului - Christian Mititelu si Grigore Zanc - au votat împotrivã.

În emisiunea sa, Mircea Badea s-a adresat fostului ministru al Muncii, Mihai Seitan, fostului ministru al Finantelor, Sebastian Vlãdescu, si premierului Emil Boc cu apelative de genul "Dobi", "Seni", "Oli" si "Piti", pe care realizatorul a precizat cã nu le considerã jignitoare, explicând cã "Oli" este precum "Oli de la Poli", "Dobi", personajul din franciza "Harry Potter" .

"As vrea sã-i spun lui Oli, ãsta, l-am poreclit asa, un diminutiv simpativ, ca Oli de la Poli, nu e nimic jignitor în asta (...) Olãroiu nu s-a supãrat cã-i zice lumea Oli, care-i problema? (...) I-am zis lui Seitan Dobi? Pãi Dobi e un super personaj din «Harry Potter»", a explicat Mircea Badea.

Totodatã, Mircea Badea a spus în emisiunea respectivã cã trebuie sã fii "incredibil de prost" ca sã faci parte din guvern, catalogându-i pe cei care l-au votat pe Traian Bãsescu drept "giboni", care, dacã nu pot fi "exterminati, pot fi ignorati". Badea a mai spus, ironic: "toti suntem niste papagali, niste ratati sinistri, niste milioane de ratati sinistri în tara asta". În acelasi timp, jurnalistii de la Evenimentul zilei sunt catalogati drept "japite", iar jurnalistul Mircea Marian de la acelasi ziar este "ciumpalac penibil si jãpitoi".

În aceeasi emisiune, înaintea grupajului de publicitate, Mircea Badea s-a adresat premierului Emil Boc: "Domnu' Piti, domnu' Boc, deci eu vã promit cã, dacã eu, personal, în aceastã viatã, a mea si a dumneavoastrã, mã rog, portiunea care se intersecteazã, cã poate eu mor înaintea dumneavoastrã, poate dumnevoastrã înaintea mea - sã gândim pozitiv -, deci eu, dacã în aceastã viatã o sã am ocazia, eu, personal, o sã vã fac rãu. Repet, poate nu m-ati înteles: eu, un cetãtean din România, dacã în aceastã viatã voi avea prilejul, nu voi ezita nicio secundã sã vã fac oricât de mult rãu pot".

La sfârsitul emisiunii, Mircea Badea a explicat: "Si asta cã-i fac eu rãu lu', cum îl cheamã, Piti. Îi fac rãu lu' Piti... Bãi, eu as vrea, sincer vã spun, eu as vrea sã-i fac bine, eu as vrea sã-i fac mult bine lu' Piti, mult-mult-mult, da' mi-e cã o sã-mi iasã rãu, de asta. Sã am, desigur, prilejul, foarte posibil sã n-am prilejul, da' dacã o sã-l am, o sã încerc sã-i fac bine, da' cred cã o sã iasã rãu. A mers asa? Vã rog, nu mã amendati, sunt disperat!".

Sursa: mediafax.ro

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“Un rapporto sostiene che acquistare beni contraffatti va a vantaggio sia dei consumatori che dei marchi originali. Le esigue risorse delle polizie europee dovrebbero essere impiegate altrove”.

 

È un acquisto vacanziero, impulsivo. La borsa Louis Vuitton falsa o il Rolex taroccato, dati via per quattro soldi. Anche se dopo, in qualche modo, chi li acquista finisce per pentirsi. Di certo nessuno si lamenta del prezzo, ma sorge più di un dubbio sulla qualità, sulla legalità e su chi alla fine tragga profitto dal mercato dei falsi. A quanto pare, però, sono tutte preoccupazioni inutili. Un nuovo rapporto finanziato dall’Unione europea sostiene che comprare prodotti falsi va più che bene.

 

Lo studio, firmato tra gli altri da un consulente del ministero dell’interno britannico, sostiene che il mercato dei capi contraffatti a prezzi stracciati va a beneficio dei consumatori. Il documento respinge inoltre le istanze delle grandi firme, sostenendo che le perdite derivate dalla contraffazione sono largamente esagerate – chi compra un falso non sarebbe mai in grado di acquistare l’originale – e ipotizzando che i beni contraffatti possano in realtà promuovere il marchio originale.

 

Il rapporto suggerisce che la polizia non dovrebbe perdere tempo cercando di fermare i contrabbandieri, e smentisce le voci secondo cui il mercato dei falsi finanzierebbe il terrorismo e la criminalità organizzata. Oltretutto l’opinione pubblica non mostra un grande interesse verso un possibile inasprimento delle leggi: i consumatori si limitano a godere degli affari resi possibili dal commercio illegale, che nel Regno Unito raggiunge un volume stimato di 1,3 miliardi di sterline.

 

Il criminologo David Wall, coautore del rapporto e consulente del governo, sostiene che il danno economico portato all’industria dal mercato dei falsi potrebbe ammontare in realtà a un quinto di quanto precedentemente calcolato. “E forse è ancora meno“, prosegue Wall. “Ci sono prove che stia addirittura aiutando le compagnie, diffondendo più rapidamente le nuove mode e aumentando la visibilità dei marchi. [...] Dovremmo occuparci del mercato dei farmaci contraffatti, dei componenti aeronautici difettosi e in generale di tutto quello che può causare un danno alle persone. In un momento in cui non ci sono ulteriori risorse pubbliche e agli agenti di polizia viene chiesto di fare gli straordinari, bisognerebbe concentrarsi su altro“.

 

Mentre le autorità britanniche combattono chi commercia in beni contraffatti, il governo ha deciso di non criminalizzare i compratori. Tuttavia i turisti che acquistano prodotti falsificati in altri paesi possono essere perseguibili. In Francia la pena per chi acquista beni contraffatti è una multa che può raggiungere i 300mila euro, o in alternativa tre anni in galera. All’inizio dell’estate in Italia, durante una serie di controlli, un turista è stato costretto a pagare una multa di mille euro per aver comprato una borsa Louis Vuitton falsa per sette euro da un venditore ambulante sulla spiaggia di Jesolo.

I vacanzieri rischiano anche che i prodotti contraffatti vengano sequestrati in aeroporto al ritorno nel Regno Unito, nel caso in cui vengano intercettati dalla dogana britannica. Secondo il rapporto ogni anno quasi tre milioni di consumatori acquistano beni di marche contraffatte come Luis Vuitton, Yves Saint Laurent, Burberry o Gucci. Quasi un terzo delle vendite viene effettuato via internet.

Il professor Wall, dell’università di Durham, sostiene che i consumatori vengono raramente ingannati dai marchi contraffatti, e sono anzi soddisfatti dalla scelta che offre il mercato nero dei falsi. “Sono appena tornato da Corfù e ho visto orologi Breitling in vendita a dieci euro. Nessuna persona in possesso delle sue facoltà mentali potrebbe pensare che quelli siano veri Breitling“.

 

La qualità di molti prodotti contraffatti è “aumentata enormemente”, sottolinea il rapporto pubblicato sul British Journal of Criminology. Il documento conclude affermando che non c’è “interesse e sostegno da parte del pubblico a proposito dell’uso di fondi statali per controllare e perseguire la produzione e il commercio dei prodotti contraffatti“, e che il compito spetterebbe alle compagnie, non alla polizia.

 

Tuttavia le forze dell’ordine e le aziende hanno rigettato le conclusioni dello studio. Un portavoce della Louis Vuitton ha dichiarato che “la vendita di prodotti falsificati è un atto illegale, i cui ricavati servono a finanziare le organizzazioni criminali a scapito dei consumatori, delle compagnie e dei governi“. Un rappresentante della Burberry ha aggiunto che “la contraffazione viene presa sul serio, e Burberry richiede sempre il massimo della pena ogni volta che viene provata la colpevolezza“. L’Association of Chief Police Officers ha dichiarato che la contraffazione “non è un crimine senza vittime“. “Gli affari, le persone e le finanze pubbliche vengono colpite duramente da questo tipo di attività“, ha detto un portavoce. 

Fonte: minitrue.it

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... CONTINUES.

Here are six problematic attributes of the market system:

1) A "Corruption Generating" Incentive System. It is often said that the competitive marketplace creates the incentive to act for the sake of social progress. While this is partially true, it also generates an equal if not more pronounced amount of corruption in the form of planned obsolescence, common crime, wars, large scale financial fraud, slave labor and many other issues. Well over 90% of the people in prisons are there because of monetary related crime or nonviolent drug offenses. The majority of legislation exists in the context of monetary based crimes. Also, if one is to critically examine history and peer into the documented biographies/mentalities of the greatest scientists and inventors of our time, such as N. Tesla, A. Einstein, A. Bell, the Wright Brothers, and many others - it is found that they did not find their motivation in the prospect of monetary gain. The interest to make money must not be confused with the interest to create socially beneficial products.

In a sustainable society, human motivation would be driven by contributions to society and hence themselves – not abstractly “making money”. The system would be designed to best facilitate the needs of the population directly. Yes, this is that dangerous phenomenon we hear so much about, with the image of blood engulfing the planet Earth, denoted as “socialistic”. God forbid society might actually be 'designed' to benefit the people which live inside of it. The fact of the matter is, the profit motive incentive  and hence our competition oriented system is entirely “anti-society”. It is a pure corruption. The entire point of a social organization is to facilitate and perpetuate the well-being of its citizenry. In society today, the exact opposite is true. People are told they must “earn a living” which perpetuates a form of superstition that only certain people deserve the “right of life” and others do not.

TO BE CONTINUED ...

Author: Peter Joseph ; Source: The Zeitgeist Movement - Newsletter July 1st, 2010

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Nice read, I just passed this onto a friend who was doing some research on that. And he just bought me lunch since I found it for him smile So let me rephrase that Thank you for lunch! Whenever you ha...
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By Anonimo
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21/11/2016 @ 09:40:41
By Anonimo


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05/05/2024 @ 17:38:04
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