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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

Ha avuto luogo a Londra, da Hyde Park a Downing Street, il corteo di protesta contro il carattere “di Stato” attribuito alla visita di Benedetto XVI nel Regno Unito.

Secondo gli organizzatori i partecipanti sono stati circa 20.000, dato non confermato dalla polizia: tra di loro, oltre agli attivisti delle associazioni laiche, anche militanti nella lotta per i diritti dell’uomo e degli omosessuali e vittime di abusi da parte dei sacerdoti cattolici (articolo sul sito della BBC, foto su Flickr).

Alla veglia di preghiera in Hyde Park erano invece in 80.000: il papa ha, nell’occasione, denunciato il “relativismo intellettuale e morale minaccia di fiaccare i fondamenti stessi della nostra società”.

Autore: Raffaele Carcano; Fonte: uaar.it

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U.S. officials said BP Plc killed its Macondo well in the Gulf of Mexico after creating another cement seal, plugging the source of the largest offshore oil spill in U.S. history.

BP Plugs Gulf Well

“The Macondo 252 well is effectively dead,” said National Incident Commander Thad Allen in a statement today (Sep 19, 2010 - n.d.R. TA). BP completed its last pressure test on the plugs at 5:54 a.m. local time before declaring the well sealed, according to the statement.

The 87-day spill, triggered by an April 20 rig explosion that killed 11 workers, tainted hundreds of miles of U.S. coastline. It also wiped out more than $70 billion of BP’s market value, brought new drilling in the Gulf to a standstill and cost Chief Executive Officer Tony Hayward his job. About 400 lawsuits are pending, and the trial judge overseeing those predicted hundreds more will be filed.

“The whole industry is terrified it could happen to them,” Peter Hitchens, an analyst for Panmure Gordon UK Ltd. in London, said in an interview. “The whole way we drill wells could actually change. They’re going to take a lot longer. They’re going to be a lot more scrutinized.”

Another series of plugs probably will be required by the U.S. Bureau of Ocean Energy Management, Regulation and Enforcement before BP can abandon the well, Daren Beaudo, a company spokesman, said in an interview before today’s announcement.

BP Response

BP has spent at least $8 billion responding to the spill. The well, about 40 miles (64 kilometers) off the Louisiana coast, gushed more than 4 million barrels of oil into the Gulf. No crude or gas has leaked since BP capped the well July 15.

The disaster revealed that BP was unprepared to stanch a gusher 5,000 feet (1,524 meters) below the ocean surface, where pressure turns natural gas into pipe-clogging slush. BP took 87 days to design, build and deploy a 75-ton cap that stopped the flow after a series of failures.

Exxon Mobil Corp., Chevron Corp., ConocoPhillips and Royal Dutch Shell Plc have pledged $1 billion to create a system to capture oil from underwater blowouts.

Weather slowed BP’s efforts to intercept the well. On June 25, the company said it would take a few weeks for the relief drilling to reach the level where it would enter Macondo.

Interception occurred Sept. 16, at 17,997 feet (5,485 meters) below the sea surface, BP said a day later.

Blaming Transocean

The well’s blowout preventer, a stack of valves designed to stop the sort of surge of oil and gas that led to the rig explosion, is at a government site in New Orleans for testing and inspection by the U.S. Justice Department and others.

BP expects to demobilize a fleet of drilling rigs and other ships that have been stationed at the well for months now that the well is permanently plugged, Beaudo said. That fleet has included two drillships, three drilling rigs, production vessels, tankers and ships that operated underwater robots.

BP on Sept. 8 published a 234-page report on the causes of the explosion on the Deepwater Horizon drilling rig, saying that its own managers and contractors involved with the well made mistakes that contributed to the disaster. The company blamed many of the errors onTransocean Ltd., which owned the Deepwater Horizon, and on service providers such as Halliburton Co.

BP’s report concealed the well’s “fatally flawed” design, which “set the stage” for the explosion, Geneva-based Transocean said Sept. 8. The driller cited a series of cost- savings decisions by BP that added risk.

Cathy Mann, a spokeswoman for Houston-based Halliburton, said the report had “substantial omissions and inaccuracies” and that BP dictated design and testing procedures for the well.

Anadarko Petroleum Corp., based near Houston, has a 25 percent stake in Macondo. A unit of Mitsui Oil Exploration Co., which is 70 percent owned by Japan’s Mitsui & Co., holds a 10 percent interest. BP was operator and held a 65 percent stake.

To contact the reporter on this story: Jim Polson in New York at jpolson@bloomberg.net;Christian Schmollinger in Singapore at christian.s@bloomberg.net;

Source: bloomberg.com

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Le montagne sono così imponenti da trafiggere il cielo, e si specchiano sul lago di Garda come colossi grandiosi, dominanti l’intero paesaggio. Eppure Goethe, dopo aver visitato questa fetta d’Italia, la descrisse come “la terra dove fioriscono i limoni”. In effetti questa zona del Trentino, in provincia di Trento, è un paradiso di contrasti squisiti, che fanno innamorare i visitatori al primo sguardo: contrasto tra la dolcezza del lago e l’austerità delle Alpi, tra il clima mite della costa lacustre e la neve che si ammira in lontananza, tra la purezza dei paesaggi montani e la solarità tipica delle regioni mediterranee.

Qui sorge il comune di Nago-Torbole, località di circa 3 mila abitanti formata, come dice il nome, dai centri di Nago e di Torbole. Torbole, in particolare, è una cittadina incantevole affacciata proprio alle rive del lago, lungo la sponda nord-orientale, in corrispondenza della foce del Sarca. A est si innalza la catena del Baldo, con il Monte Altissimo, che con la sua mole protegge Torbole e le dona quel clima dolce così inaspettato.

Qui, in effetti, nonostante le vicine montagne, le temperature si mantengono piuttosto miti e passeggiare sulle rive del Garda è una vera delizia, degna di un accogliente paesaggio di mare. In gennaio, il mese più freddo, non si arriva mai a valori troppo rigidi, e le temperature medie vanno dai -2°C ai 5°C; in luglio e agosto invece, i mesi più caldi, si va dai 18°C ai 29°C. Le precipitazioni si distribuiscono in maniera piuttosto omogenea nell’arco dell’anno, con un picco massimo nel mese di agosto, quando cadono mediamente 88 mm di pioggia.

Oltre ad allietare le passeggiate in mezzo alla natura e l’esplorazione del centro storico, questo clima gradevole garantisce un vento costante sulle acque del lago, facendo di Torbole un notissimo centro velico e di windsurf, dove gli sportivi possono cimentarsi in evoluzioni spassose e imprese appassionanti. La vocazione turistica del luogo affonda le radici in un tempo lontano: già nel XV secolo erano molti i viaggiatori che, percorrendo la strada atesina tra Germania e Italia, si incantavano ad ammirare questi luoghi, magari dedicandovi poesie o dipinti destinati a diventare immortali.

Ma non si può certo dire che il turismo abbia rubato a Torbole il suo animo genuino, caratteristico, fatto di scorci pittoreschi e tradizioni senza tempo. Qui non mancano le bellezze architettoniche e culturali, preziose testimoni di un passato ricco e affascinante. Tra gli edifici più interessanti c’è la chiesa di Sant’Andrea, dedicata al patrono dei pescatori, situata nella parte alta di Torbole: ricostruita secondo le linee tardo-barocche dopo la distruzione del 1703 ad opera delle truppe francesi, la chiesa conserva comunque alcuni elementi della forma originaria, come testimoniano le date 1469 e 1512 incise nel basamento degli archi in pietra del transetto. All’interno si possono ammirare opere d’arte pregevoli come la pala d’abside, che rappresenta il Martirio di Sant’Andrea, o le statue lignee di San Giuseppe e della cosiddetta Madonna Romani, situate lungo le navate laterali.

Tra gli scenari naturalistici non si può trascurare la Valletta di Santa Lucia, che univa il lago di Garda all’antica strada romana, in uso sino all’inizio del Settecento, e si snoda tuttora nel cuore di un uliveto centenario. Sede, in passato, della calata della piccola flotta veneziana, oggi regala ai turisti uno splendido scenario sul Garda, fino a Sirmione. Altrettanto magico, anche se più recente, è il sentiero naturalistico che collega Torbole alla frazione Tempesta, un tempo confine tra l’Austria e l’Italia.

Infine, come rinunciare a qualche ora di completo relax sulla spiaggia, sul lungolago o sul sentiero ciclo-pedonale? Per poi ristorarsi, a fine giornata, in uno dei ristoranti di Torbole, che propongono i piatti della cucina tradizionale locale. Una cucina povera e genuina, saporita, che comprende ad esempio polenta e selvaggina, ma anche pesce squisito proveniente dal lago. Le temperature miti hanno favorito la coltura dell’olivo, che dà olive squisite e un olio pregiato, e tra la frutta spiccano i fichi, le prugne e le pesche. Le ricette tipiche più gustose sono i “bigoi co le aole”, ovvero degli spaghettini con sardelle, protagonisti della carnevalesca sagra detta “Sbigolata”, e la peverada con luganeghe e polenta, cioè un golosissimo intingolo preparato con il pane.

Aldilà delle sagre culinarie, a Torbole si svolge un’altra importante manifestazione: è la grande Regata Velica sul Lago di Garda, che si tiene a metà luglio e dura circa una settimana.

Per arrivare a Torbole si può scegliere tra diverse possibilità. Chi viaggia in auto può percorrere l’autostrada A22 e uscire a Rovereto Sud/Lago di Garda, proseguendo lungo la statale SS 240. Chi preferisce il treno può scendere alla stazione di Rovereto, ben collegata al paese con un efficiente servizio pullman, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Verona, Venezia e Milano Linate, rispettivamente a 90 km, 195 km e 245 km dalla meta. Senza dimenticare il più recente aeroporto di Bolzano, distante circa 60 km. ( Fonte: ilturista.info)
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Timp de peste sase decenii sute de lucrari aparute în întreaga lume au abordat unul dintre cele mai controversate experimente efectuate de catre armata americana în timpul celui de-al doilea razboi mondial, mai precis în anul 1943, când se presupune ca o nava a armatei americane a fost teleportata pe o distanta de 600 de kilometri ca urmare a unui experiment ultrasecret numit Proiectul Rainbow (Curcubeul), cunoscut publicului sub numele de Experimentul Philadelphia.

La baza acestui experiment au stat lucrarile savantilor Albert Einstein si Nicola Tesla, ce tratau complexul „continuu spatiu – timp”.

Experimentul Philadelphia, analizat de revista Stiinta si Tehnica. Autor: Col. dr. Emil Strainu.

Din punct de vedere istoric lucrarile la acest proiect au demarat la începutul anului 1930, la Universitatea din Chicago, unde a fost initiat un proiect prin care se studia posibilitatea de a face un corp invizibil cu ajutorul electricitatii. Proiectul a fost mutat ulterior în 1939 la Institutul de Studii Aprofundate din Princeton, care se afla în apropiere de Philadelphia. Conform legendei reusita cercetarilor desfasurate acolo  consta în faptul ca s-a realizat invizibilitatea pentru mici obiecte. Datorita conjuncturii internationale aflate sub semnul celui de-al doilea razboi mondial rezultatele acestor experiente au fost predate guvernului Statelor Unite, care a cerut armatei sa le adapteze la tehnica militara a timpului.

Albert Einstein a fost cooptat în cadrul proiectului, iar Nicola Tesla s-a retras fiind convins ca noua descoperire nu va fi folosita spre binele omenirii. La câtiva ani dupa Experimentul Philadelphia Einstein declara, facând referire la proiectele Rainbow si Manhattan: „Daca as fi stiut la ce va duce descoperirea mea m-as fi facut ceasornicar”.

Cert este ca în anul 1943, dupa refuzul de a participa la proiectele secrete mentionate anterior ale armatei americane, savantul Nicola Tesla a fost efectiv izolat de lumea stiintifica, urmarit permanent de catre FBI si va sfârsi murind în conditii mai mult decât suspecte, întreaga sa arhiva disparând în mod misterios nemaifiind gasita nici pâna astazi.

Ca o ciudatenie, de câte ori FBI-ul încerca sa faca presiuni asupra sa, savantul, folosindu-se de un dispozitiv electronic ce îl detinea în apartamentul hotelului unde locuia (unde de altfel va fi si gasit mort),  provoca  mici cutremure locale de 3-4 grade, speriind autoritatile.

Pornindu-se de la realizarea invizibilitatii si teleportarea unor obiecte si animale mici s-a ajuns în final la experimentul în care a fost folosit distrugatorul de escorta USS Eldridge. Odiseea experimentului este arhicunoscuta, fiind prezentata în numeroase lucrari ulterioare evenimentului.

Rezultatele acestui experiment sunt foarte controversate, ca si experimentul în sine, ce este negat în totalitate de catre Pentagon, dar cercetarile în mod sigur nu s-au oprit în acel stadiu avându-se în vedere evolutia stiintei si tehnicii.

În continuare  vom prezenta un incident petrecut în anul 1994 ce pare a avea o legatura cel putin partiala cu evenimentele prezentate anterior.

VA URMA ...

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Situata nel bel mezzo della Val di Sole Marilleva è una località invernale di grande successo che deve la sua popolarità alle numerose piste da sci e snowboard, di vario livello, e che accontentano allo stesso modo principianti ed esperti.

 

Unite il fatto che gli impianti di Marilleva fanno parte del circuito dello Skirama, e che quindi sono collegate ai comprensori di Folgarida e Madonna di Campiglio, e allora Marilleva è in grado di fornire una tale varietà di piste e tracciati in grado di riempire tutta la vostra settimana bianca senza possibilità alcuna di annoiarvi.

 

Marilleva si raggiunge facilmente da tre direttrici principali. La prima è quella di uscire dalla A22 l'autostrada del Brennero a S. Michele Mezzocorona e da qui procedere in direzione della val di Non e di Cles, poi raggiungere la val di Sole e superare Malè e Dimaro prima di raggiungere Mezzana e da qui Marilleva 900.

 

Per chi proviene da sud, una volta raggiunta Madonna di Campiglio si procede per il passo di Campo Carlo Magno, si scende per Folgarida e raggiunta Dimaro seguire il percorso precedente. Per chi arriva da Ovest e cioè dalla Lombardia, si segue per Ponte di Legno, si valica il confine del Trentino al Passo del Tonale e poi si scende per Vermiglio, Pellizzano e Marilleva.

 

Marilleva è divisa in due insediamenti distinti. La stazione di base, Marilleva 900 da dove parte una strada a tornanti (in alternativa un collegamento in telecabina) per Marilleva 1400 che il luogo in cui arriva la pista principale di sci, denominata la Panciana, uno dei tracciati più lunghi ed entusiasmanti dello Skirama. Un ingresso alternativo è stato aperto nel 2006 con l'impianto di Daolasa Val Mastellina che ha aggiunto una ulteriore possibilità di salire direttamente dalla Val di Sole (Commezzadura) fino alle piste del comprensorio.

Gli impianti di risalita sono distribuiti le due montagne principali della zona: i 2.155 m del Dos de la Pesa e i 2.179 m del Monte Vigo. Le due vette si raggiungono con tappe intermedie, il rifugio Orti per il Dos de la Pesa e la Malga Panciana per Monte Vigo.

 

Le piste presentano grande varietà, e partono da livello per esperti come le nere degli orti e la nera di Marilleva che scende fino a quota 1400, percorribili in una unica discesa intensa e spettacolare, si passa poi ad alcuni tracciati rossi davvero emozionanti sia per passaggi tecnici che per i panorama mozzafiato del paesaggio. Dal Monte Vigo scende la N°11, la pista Orso Bruno che si collega alla celebre Panciana, stessa spettacolarità anche con la pista n°20 la Dos de la Pesa. Per chi invece si trova alle prime armi ci sono una decina di piste di livello blu, perfette per chi vuole divertire senza troppe difficoltà altimetriche.

 

L'innevamento delle piste è garantito da un efficiente sistema di innevamento artificaile, collegato con quello di Folgarida che con un totale di oltre 460 cannoni consente l'innevamento di oltre 34 km di piste. Oltre tutto il prevalente orientamento verso nord delle piste consente di godere di un ottimo stato di innevamento anche a stagione avanzata, quando il sole scalda le valli alpine con maggior intensità.

Il compresorio di Marilleva offre anche piste per gli amanti del fondo con due anelli che si snodano in destra Noce. Per chi non scia o non si dedica allo snow bord la valle offre la bellezza dei suoi villaggi ideali per rilassanti shopping e la scoperta dell'artigianato locale, con attività sportive corollarie come il nuoto ed il pattinaggio. ( Fonte: ilturista.info)

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By Admin (from 21/09/2010 @ 09:52:20, in it - Osservatorio Globale, read 2424 times)

Si dice che sia il “mestiere” più antico del mondo ed è certamente intramontabile: nonostante i rincari, la crisi e le leggi più severe attuate da alcuni comuni, la prostituzione non scompare, tutt'altro.

 

Sono proprio le “crociate” contro il suo esercizio a rincararne i prezzi e a trasformare questo mercato che si adegua sempre più alle nuove tecnologie.

 

Se prima infatti era praticato molto di più in strada, oggi ritorna nelle, proibite, "case chiuse", nei "falsi" centri massaggi e negli appartamenti. E se una volta gli annunci erano cartacei, ora le prostitute si trovano soprattutto su internet, con foto e tanto di video di presentazione.

 

Lo comunica il Codacons, che ha realizzato un'indagine mediante 1.500 interviste telefoniche e 230 chiamate ad annunci di accompagnatrici e centri massaggi sulle nuove modalità e costi della prostituzione nelle maggiori città in cui viene esercitata: Milano, Roma e Napoli.

Riguardo ai costi, che erano già lievitati del 150% con l'arrivo dell'euro, nelle 3 città sono aumentati di un valore medio tra il 25% e il 40%.

 

Se a Napoli prevalgono ancora (per poco?) le prostitute italiane, a Roma e Milano primeggiano le cinesi. Le orientali, più in generale, rappresentano il 40% dell'offerta, mentre il 25% è rappresentato dalle nostre connazionali. Per il 20% sono donne provenienti dai paesi dell'Est, mentre il 3% è rappresentato da donne di altra provenienza.

 

Anche in questo settore, il mercato cinese risulta più forte in ragione della competitività delle "tariffe" che contraddistingue anche questi "servizi" e dell'organizzazione che controlla tutto il sistema in modo molto puntiglioso. 

Fonte: milanoweb.com

WIE VAN DE DRIE

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By Admin (from 20/09/2010 @ 17:30:22, in en - Science and Society, read 2666 times)

While the European Parliament voted the controversial directive 86/609 on animal experimentation, Save the Dogs and other associations belonging to PETS IN EUROPE were looking to obtain the greatest possible number of signatures in favour of Declaration 26 on the welfare of pets. Given the confusion caused in the past few days between the two initiatives: we feel the need to clarify: the vote on the directive on experimentation represented an end to the legislature lasting two years. The written declaration, was instead a first step for the pets to be inserted in the competence of Parliament, to curb the phenomena of puppy smuggling from the East and to develop at the European level issues like the identification and the birth control of animals in ownership, today controlled by national laws.

To deepen the directive on experimentation we direct our supporters to the LAV website because Save the Dogs, although opposing vivisections and hoping one day that they are replaced in its entirety by alternative methods, has as a major role the fight against straying in Romania. Our website, is therefore, not a place to confront the complex issues of the Directive 86/609, and it seems more appropriate that it is an association antivivisectionist in providing all the information of the case.

 

Unfortunately, Declaration 26, for which Save the Dogs and its partners worked so much for, did not pass. 226 signatures were collected out of a total of 736 parliamentary: less than a third and therefore too little even to ask for a prorogation. Out of the Italians, 24 parliamentarians signed out of 72. Much less than those that signed the Declaration on the transport of horses. A failure that Save the Dogs cannot explain, even so because diverse MEP showed a certain interest for the document- Balzani (PD), Albertini (PDL), Sassoli (PD), Costa (PD) – but that did not make them sign it. At the general level, rather, a great number of responses from the Scandinavian countries but not many from the East and the South of Europe. The list of all the signatories is available here.

Despite this, there is good news: at the end of the year a four-year plan of action from the European Commission on the welfare of animals will be presented, which for the first time will include a section dedicated to Pet animals. The declaration has surely accelerated a legislative process, without which, in our opinion, effective Europeans polices in the fight against stray animals and the smuggling of animals would never come into effect. But the signs we have suggest a growing interest from institutions on these issues. Save The Dogs continues to put the pressure on, for the well-being of the dogs and the cats from Romania and throughout Europe.

Source: SaveTheDogs.eu

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By Admin (from 20/09/2010 @ 15:00:52, in ro - Observator Global, read 1836 times)

Sistemele publice de pensii înregistrează o situatie dificilă în întreaga lume, pe fondul îmbătrânirii populatiei, dar si al cresterii sperantei de viată.

La nivel european sunt dezbateri aprinse privind reforma pensiilor, numitorul comun fiind cresterea vârstei de pensionare. În multe state aceasta a fost deja fixata la 65 de ani, dar discutiile avansează chiar spre 70 de ani. Potrivit unor statistici, cea mai mică sperantă de viată din Uniune se înregistrează în România.

Sursa: tvr.ro

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Sindicalistii ies în stradă, începând de astăzi, pentru a-si cere drepturile. Bugetarii, nemultumiti de măsurile de austeritate si de legea salarizării unice, anuntă proteste în lant. Miercuri, în Piata Victoriei, sunt asteptati peste 20.000 de oameni.

Seria protestelor este deschisă de membrii BNS si cei ai Cartel Alfa care vor picheta sediile prefecturilor. Marti, taximetristii vor protesta în Piata Revolutiei.

Miercuri, CNSLR Frătia anuntă că aduce peste 20.000 de oameni în Piata Victoriei. Liderii de la Meridian au anuntat că se vor alătura protestului de miercuri.

 


 

PROGRAMUL PROTESTELOR

20 SEPTEMBRIE - PICHETARE PREFECTURI, MITING LA GUVERN
22 SEPTEMBRIE - MITING LA GUVERN sI ÎN PIATA REVOLUTIEI
23 SEPTEMBRIE - MITING LA GUVERN
24 SEPTEMBRIE - MITING LA GUVERN
25 SEPTEMBRIE - MITING LA GUVERN
27 SEPTEMBRIE -  MARS PIATA VICTORIEI - PIATA MUNCII
28 SEPTEMBRIE - MARS PIATA VICTORIEI - PIATA MUNCII
5 OCTOMBRIE  - MITING PALATUL COTROCENI

 


 

Sindicalistii de la Cartel Alfa spun că rămân în Piata Victoriei cinci zile la rând, între 22 si 27 septembrie.

Pe 23 septembrie urmează bugetarii din sistemul sanitar, iar pe 27 septembrie este rândul fuctionarilor publici.

Pe 28 septembrie BNS organizează un mars în Capitală. Peste 15.000 de oameni vor porni din Piata Victoriei si îsi vor striga nemultumirile până în Piata Muncii.

Apoi, pe 5 octombrie, sindicalistii din învătământ protestează în fata Palatului Cotroceni.

Dacă mitingurile nu dau rezultate, liderul Cartel Alfa, Bogdan Hossu, spune că vor trece si la alte forme de protest.

"Noi ne-am propus toată săptămâna proteste în teritoriu si în Bucuresti. si săptămâna viitoare, când se vor termina si cu celelalte confederatii sindicale care vor actiona în fiecare zi - practic vor fi 8 zile de actiuni sindicale - va trebui să reanalizăm si să schimbăm modalitatea de actiune în momentul în care Guvernul nu va răspunde la aceste lucruri", a declarat Hossu.

Liderul Sed Lex, Vasile Marica spune că măsurile ar trebui să fie mai drastice. După negocierile esuate de sâmbătă, sindicalistii au fost chemati marti la o nouă întâlnire cu guvernantii.

Sursa: Antena 3

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By Admin (from 20/09/2010 @ 11:29:32, in ro - Stiinta si Societate, read 3170 times)

Pentru a nu ne expune unor astfel de riscuri, dna Virginia Faur recomandă ca, alături de grăsime – pe care trebuie să o consumăm cu prudentă – să consumăm cât mai multe fibre alimentare. Acestea se găsesc din belsug în cereale, legume si fructe. Grăsimile sunt necesare derulării proceselor vitale din organism. Între da si nu, hotărâtoare este cantitatea. În ce constă pericolul consumului acestora, ne-a explicat dna dr. ing. Virginia Faur, specialist în fitoterapie si fitoprotectie alimentară: "Excesul de grăsimi si absenta fibrelor alimentare din hrană generează boli grave: cardiopatie ischemică, litiază biliară, constipatie, apendicită, cancer de colon, de sân, de prostată si lista poate continua. Intoleranta pe care organismul o resimte la consumul de grăsimi depăseste un cuantum de o treime din totalul caloriilor vizând tocmai greutatea de a le prelucra. Într-o asemenea situatie, se dezvoltă procesul de arteroscleroză, adică se rigidizează si se îngustează arterele. Excesul de grăsimi determină cresterea vâscozitătii si aderentei sângelui, circulatia acestuia fiind încetinită. Globulele rosii devin incapabile să se încarce la capacitatea maximă cu oxigen si să navigheze prin capilarele microscopice. Private de oxigen si de celelalte substante nutritive, celulele organismului devin tot mai susceptibile la lezare, îmbolnăvire si moarte. Dar ceea ce este mai grav, majoritatea alimentelor bogate în grăsimi sunt încărcate si cu colesterol rău, o substantă care lezează peretii interiori ai arterelor".

Care este reactia organismului?

Când colesterolul lezează peretii arterelor, organismul reactionează prin acoperirea acestor leziuni cu celule. În conditiile prezentei în sânge a excesului de grăsimi si de colesterol, organismul aplică tot mai multe "bandaje", unul peste altul, până ce se formează plăcile ateromatoase. Atunci când aceste plăci cresc suficient de mult încât să îngusteze si apoi să obtureze arterele coronare (care hrănesc inima), apare infarctul de miocard. Când acest fapt se petrece în arterele care hrănesc creierul, se produce accidentul vascular cerebral.

Sunt grăsimile vinovate de aparitia cancerului?

Asa cum ne-a spus dna Virginia Faur, unii produsi secundari ai digestiei grăsimilor creează terenul prielnic aparitiei si proliferării anarhismului celular: "Atunci când peretii intestinului gros nu sunt protejati de fibre alimentare, grăsimile produc deseori iritatie si inflamatie – preludiul colitei si al cancerului de colon. S-a demonstrat stiintific, că excesul de grăsimi din sânge inhibă productia de celule cu rol imunitar, ceea ce favorizează aparitia altor cancere, cu altă localizare. Nu cred să mai fie o noutate pentru cineva că hrana cu un continut crescut de grăsime scade eficienta mecanismului insulinic al organismului si conduce la diabet".

Pentru a nu ne expune unor astfel de riscuri, dna Virginia Faur recomandă ca, alături de grăsime – pe care trebuie să o consumăm cu prudentă – să consumăm cât mai multe fibre alimentare. Acestea se găsesc din belsug în cereale, legume si fructe.

Sursa: Evenimentul.ro

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