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 Trilingual World Observatory: italiano, english, română. GLOBAL NEWS & more... di Redazione
   
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
By Admin (from 15/07/2010 @ 10:00:01, in it - Scienze e Societa, read 1360 times)

Ad Amsterdam si respira un’atmosfera informale, quasi da contrada, che ti fa sentire a tuo agio appena arrivi. Passeggi lungo i suoi canali e ti amalgami con i cittadini di una delle città più vivibili d’Europa, che avvalorano questa considerazione con un eccletticismo linguistico giustificato dalla presenza di molteplici etnie.

Amsterdam è una città vivace dove puoi imbatterti in una sorpresa ad ogni curva. Amsterdam è la città del sesso, ma anche di Van Gogh  e Rembrandt. E’ la città dei Coffee shop, ma anche dei tulipani e delle bici.

E’ la città degli edifici dalle facciate alte e strette e delle case galleggianti, delle belle donne, ma anche di quelle brutte. E’ la città del matrimonio gay e dei cortei nuziali in battello. E’ la città dai milioni di visitatori, e quando sei avvolto dalla folla ti vien voglia di gridare “I AMsterdam” e vorresti essere nato lì.

Fonte: pacoinviaggio.wordpress.com

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By Admin (from 15/07/2010 @ 09:48:00, in it - Video Alerta, read 2183 times)

 Buongiorno a tutti, oggi siamo a Roma alla redazione de Il Fatto, questo è l’ufficio del direttore Padellaro che è in riunione e quindi mi sono imbucato per qualche minuto per parlarvi di una vicenda che è veramente ai confini della realtà o forse sta nel pieno della nostra realtà, ma che come ha scritto Michele Serra, dimostra tra l’altro che siamo un paese per vecchi anche per quanto riguarda i faccendieri, non c’è ricambio tra i faccendieri, arrestano sempre i soliti.

Nuova P2, vecchi piduisti.
Flavio Carboni ha 78 anni, credo che abbia più arresti all’attivo che capelli in testa, infatti ha il parrucchino, ha 3 bypass eppure è sempre in piena attività illecita secondo i magistrati.

Magistratura politicizzata.
Di questo si occupavano, la cosa interessante è che ogni volta che questi signori facevano una telefonata per ottenere una decisione di favore che fosse esattamente il contrario di quella buona e di quella giusta perché?

Su cosa lavorava l'associazione segreta.
Il sistema degli scambi di favori riguardava, come abbiamo detto, 3 o 4 vicende: la prima è la Corte Costituzionale che il 6 ottobre 2009 doveva sentenziare sul lodo Alfano, grande agitazione perché sapevano tutti che il lodo Alfano era incostituzionale e quindi bisognava portare un po’ di giudici a votare contro la loro coscienza e contro la Costituzione.

"Statte buono".
L’ultima cosa che è particolarmente inquietante riguarda l’ex Presidente fino a un mese fa della Corte Suprema di Cassazione, Vincenzo Carbone, lo chiama il solito Pasqualino Lombardi, il geometra.

Se i magistrati scomodi finiscono in mano a una tenaglia di questo genere, vi rendete conto del perché quelli scomodi vengono buttati fuori dal Csm e poi la Cassazione di Carbone conferma queste porcherie, mentre invece i magistrati veramente politicizzati non se ne vanno mai, salvo naturalmente quando vengono presi con le mani nel sacco, passate parola e continuate a seguire queste vicende su Il Fatto Quotidiano, buona settimana!

Fonte: BeppeGrillo.it

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By Admin (from 15/07/2010 @ 09:17:00, in it - Osservatorio Globale, read 2128 times)

Oggi il senato argentino vota la proposta di legge per legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il dibattito, che ha fatto salire la tensione tra governo e chiesa cattolica, sarà all’ultimo voto.

“Qualunque sarà il risultato, la società argentina è di fronte a un voto storico”, scrive La Nación. Anche perché l’Argentina diventerebbe il primo paese dell’America Latina ad approvare il matrimonio omosessuale.

Il paese sembra diviso in due, ma, come sottolineano i commenti di Joaquín Morales Solá eLuis Majul, il problema è che il dibattito è stato inquinato da interessi politici e religiosi.

Ieri migliaia di persone provenienti da ogni angolo del paese sono arrivate a Buenos Aires chiedendo di bocciare la legge e difendere la famiglia e i bambini, che “devono avere una mamma e un papà”. “Il matrimonio gay è una mancanza di rispetto per i cattolici”, ha dichiarato Eliana, una liceale di quindici anni, “Se vogliono stare insieme nessun problema, ma che non si facciano vedere”.

Secondo il Clarín, che ha intervistato gli autisti che hanno trasportato i manifestanti, la maggior parte delle persone ha ricevuto dei soldi per partecipare: cinquecento dollari per gli abitanti dalla periferia e tremila per chi arrivava da più lontano.

Anche il governo cerca di sfruttare la polemica a suo vantaggio. La proposta di legge era partita da una deputata di un piccolo gruppo di sinistra, Nuevo encuentro, e la presidente Cristina Fernández de Kirchner avrebbe scelto di appoggiarla per compiacere l’opinione pubblica, per lo più favorevole ai matrimoni omosessuali.

Secondo il New York Times è anche il tentativo dell’ex presidente Néstor Kirchner di riconquistare consensi in vista delle presidenziali del 2011.

Fonte: Internazionale.it

WIE VAN DE DRIE

  Nelly
Rita | Iveta | Nelly
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By Admin (from 14/07/2010 @ 11:49:19, in it - Scienze e Societa, read 4337 times)

Con i suoi 26.000 abitanti, Desenzano (Dezensà per chi parla il dialetto bresciano) è la più grande tra le città che sia specchiano sull’acqua dalle rive del Lago di Garda, di cui occupa la sponda meridionale. Le ipotesi sull’origini del nome sono due: si contrappone il parere degli studiosi, convinti che derivi dal nome latino Decentius, proprietario di una villa del IV sec. collocata in zona, al parere popolare, secondo il quale la denominazione si legherebbe alla parola “discesa”, essendo il borgo adagiato lungo il declivio collinare. Prima del 1962, comunque, esistevano due comuni che in quell’anno sono stati aggregati in quello attuale, e portavano il nome rispettivamente di Desenzano del Lago e di Rivoltella sul Garda.

Desenzano si presenta come una cittadina graziosa e brulicante di vita, con un centro storico accogliente e una zona pedonale ampia, costeggiata dai negozi e impreziosita da bei palazzi e chiese. La cultura si fonde alle esigenze di chi vuole dedicarsi allo shopping, al relax o alla vita all’aria aperta.

Le spiagge principali di cui si può usufruire sono tre, tutte sassose: la spiaggia del Desenzanino, la spiaggia di Rivoltella e la spiaggia d’oro, ottime alternative al mare, confortevoli e suggestive, rivolte verso la sponda veronese e il monte Baldo, nonché perfettamente attrezzate con bar, ristoranti, pedalò, lettini e ombrelloni. Per chi ama lo sport sarà possibile dedicarsi alla vela, oppure basterà visitare il Parco del Laghetto, un’oasi verde dotata di campi da basket, un campo da calcio, una pista di pattinaggio, giochi per bambini e un rilassante percorso salute che consente di respirare a pieni polmoni l’aria frizzante e pura del lago.

Da non perdere è la passeggiata sul lungolago, che regala allo sguardo scorci romantici costeggiando tutto il paese e permette di avere sott’occhio il lago intero, in tutta la sua bellezza.

Il clima di Desenzano si fa gustare con immenso piacere dei sensi: mite tutto l'anno, è l’ideale per vivere il Lago di Garda nel migliore dei modi nonché un ottimo punto di partenza per visitare le numerose attrazioni di tipo culturale. L’afa sta alla larga dalle estati sul lago e la stagione è perfette per prendere il sole a bordo lago o lanciarsi in una bella nuotata, mentre la primavera è speciale per visitare la cittadina ed i magici dintorni.

I più curiosi, desiderosi di capire meglio le origini della comunità di Desenzano, troveranno interessante il museo archeologico, custode di numerosi reperti risalenti al IV sec. a.C., e i mosaici tutt’ora osservabili tra i resti di un’antica e splendida villa romana; in più, non potranno fare a meno di visitare il castello che sta di vedetta nella parte alta della città sin dal X secolo.

Da vedere è inoltre la chiesa dedicata a San Giovanni Decollato, costruita nel 1588 nel quartiere Capolaterra, per poi proseguire lungo le sinuose vie dallo stile tipicamente medievale e giungere ai piedi di Palazzo Locatelli-Isonni, del 1785, e di Palazzo Macchioni-Tonoli-Baresani, che nel 1862 accolse Garibaldi. Nella piazza del duomo, invece, si trovano il palazzo Alberti-Parini e il palazzo Mancini, del XVIII secolo.

A Desenzano è poi possibile lasciare libero sfogo alla voglia di shopping. Ci sono soluzioni davvero per tutti i gusti: chi ama gli oggetti tradizionali o di un certo valore artistico può dare un’occhiata alle esclusive Botteghe d’arte e d’antiquariato, di raffinata qualità, mentre gli interessati a qualcosa di più moderno troveranno soddisfazione al centro commerciale Le Vele: vicino al grande viadotto della ferrovia, ad un km dall'uscita dell'autostrada A4 e della superstrada per Brescia, si staglia imponente questo bell’edificio in vetro, sulle cui pareti si specchia il blu intenso del cielo.

Non mancano le occasioni per riunire cittadini e turisti a festeggiare e divertirsi insieme. Nel tardo pomeriggio di ferragosto Desenzano si veste di luci in occasione della “Notte d’incanto” o “Festa dei lumi”. Tutto comincia con una sfilata, che porta la mente ad un tuffo nel passato, per poi accendere il lago con migliaia di lumini, distribuiti sulle barche e portati a spasso sullo specchio dell’acqua, a creare un vero e proprio mondo da fiaba. Le luci si moltiplicano a mezzanotte, quando uno straordinario spettacolo pirotecnico dà bella mostra di sé nel cielo buio sopra il lago.



Altri appuntamenti estivi sono la "Festa del lago e dell'ospite", che si svolge al Porto di Rivoltella, la "Festa del vino" a S. Martino della Battaglia, la " Festa di S. Rocco" presso la Parrocchia di Vaccarolo e la Festa di S.Maria Maddalena in Duomo. Ma con l’arrivo di settembre gli eventi non finiscono: la prima domenica del mese vede la cittadina animarsi di giochi, spettacoli e attrazioni di vario tipo. E’ la tradizionale Festa dell’Anitra, per ricordare il martirio di San Giovanni Battista. Fino a qualche decennio fa le famiglie di Capolaterra esponevano ai battenti della porta di casa, verso la strada, le zampe ed il becco dell'anitra, legati da un ben visibile nastro rosso.

Anche a Desenzano, come in molti altri comuni affacciati sul Lago, si svolge annualmente la celebre regata remiera organizzata dalla Lega Bisse del Garda. Tra giugno e agosto le bisse, tradizionali imbarcazioni da voga alla veneta, si contendono il trofeo tanto ambito: la bandiera del lago. La bissa venne introdotta sul lago di Garda durante il dominio veneziano, a partire dal 1426: si tratta di una barca piatta dalla linea allungata che, come la gondola, dev'essere condotta in piedi. Ogni Palio vede la partecipazione di una ventina di "Compagnie delle Bisse", di altrettanti comuni del Garda.

Appuntamento immancabile per gli amanti della vela, invece, è la Centomiglia del Garda, organizzata dal Circolo Vela di Gargnano. Desenzano ospita storicamente la boa di passaggio Sud, situata a poche centinaia di metri dalla diga foranea. Si può godere lo spettacolo dei passaggi delle imbarcazioni sia dall’acqua che da terra, insieme ad una folta schiera di appassionati che si riunisce puntualmente ogni anno. Infine, tra le ricorrenze che la città ospita, va ricordato il Gran premio TV, che si tiene al Teatro Alberti ed è stato istituito sotto il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni, con il contrbuto tecnico della rivista Millecanali. Si tratta della più importante manifestazione italiana nel settore della televisione indipendente.

Desenzano è raggiungibile mediante l’autostrada A4 Milano-Venezia, imboccando l’uscita Desenzano. Per muoversi in treno ci si può servire della linea Milano-Venezia, e scendere alla Stazione di Desenzano del Garda, che dista circa 2 Km dal Centro del Paese. In stazione è possibile usufruire del servizio TAXI. In aereo infine, oltre agli aeroporti di Milano Malpensa e Linate (a circa 110 KM) sono disponibili gli aeroporti di Verona-Villafranca (35Km) e Brescia-Montichiari (15 Km). Gli aeroporti, tramite un servizio navetta, sono collegati alle stazioni ferroviarie. ( Fonte: ilturista.info)

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By Admin (from 14/07/2010 @ 10:42:01, in it - Scienze e Societa, read 2779 times)

Fonte: shockdom.com

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A partire da oggi, i nostri figli nascono con oltre 30 mila euro di debito a testa. Non hanno ancora una carta di credito, non sanno cosa sia una cambiale ma lavoreranno dieci anni solo per mettersi in pari. Il debito pubblico italiano a maggio tocca il nuovo record di 1827,1 miliardi di euro. Quindici miliardi in più rispetto al mese precedente, 69 in soli cinque mesi. Ci indebitiamo al ritmo di 14 miliardi di euro al mese.

La Grecia è andata. I politici locali se la sono già magnata, e a tutto il resto ci hanno pensato gli speculatori internazionali. A spese di chi? Vediamo se indovinate. 

 L'Europa decide di prestare 110 miliardi di euro alla Grecia per tenerla a galla. La BCE li crea dal nulla, appositamente per Atene. Sono destinati alla Grecia ma non glieli da. Perchè? Perché Standard & Poor’s ha giustamente declassato il debito sovrano greco al rango di junk. Spazzatura. Chi li presta fisicamente alla Grecia si becca la sola. E la banca centrale, di proprietà delle banche nazionali, a loro volta in larga maggioranza di proprietà di privati (qui da noi, per fare un esempio, solo il 6% di Banca d'Italia è pubblico), non ha nessuna voglia di caricarsi sulle spalle un prestito a fondo perduto.

 E allora che si fa? Ma è semplice: paga pantalone, cioè noi. Si fa una telefonata a Tremonti e gli si dice: io ti presto quindici miliardi, e tu li presti alla Grecia. Si chiama garanzia. Non solo ci siamo cioè accollati 30 mila euro di debiti a testa, ma ora stiamo anche garantendo il debito greco. Se la Grecia non paga, non saranno i soci della BCE a rimetterci, ma ancora una volta i cittadini. Il popolo. El pueblo.


 E per assicurarsi che la fregatura sia tecnicamente possibile, la BCE generosamente sospende l'applicazione della soglia minima di rating quale requisito di idoneità per il collaterale nelle operazioni di credito nell’Eurosistema nel caso di strumenti emessi o garantiti dal Governo greco.

 Insomma, sarebbe come se un conoscente del tutto insolvente vi chiedesse dei soldi, voi li prestaste ad un vostro caro amico suggerendogli di prestarli a sua volta a quel conoscente, omettendo (disapplicazione della soglia) di specificare che non sarà mai in grado di restituirli. Il vostro amico non recupererà mai più i suoi soldi, in compenso ora li dovrà a voi.

 Non c'è che dire: begli amici che frequentiamo!

Fonte: ByoBlu.com

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By Admin (from 14/07/2010 @ 09:59:31, in it - Scienze e Societa, read 1547 times)
Una neurobiologa alla scoperta dei segreti della vista.

Alumit Ishai è professoressa assistente di neuroscienze cognitive all'Università di Zurigo. La neurobiologa di origine israeliana studia i meccanismi neuronali alla base della percezione visiva, utilizzando il metodo della risonanza magnetica funzionale.

L'elaborazione delle immagini dimostra la capacità del cervello di elaborare dati provenienti da varie zone specifiche trasformandole in percezioni coscienti. L'obbiettivo di Alumit Ishai è quello di meglio comprendere le connessioni tra queste reti neuronali. ( Fonte: Sciencesuisse/ Serie nazionale della SRG SSR idée suisse)



 
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By Admin (from 13/07/2010 @ 11:46:37, in it - Scienze e Societa, read 4205 times)

Dal cuore del paese ci si guarda intorno, e si scorre con gli occhi l’abbraccio delle montagne: come una corona maestosa, il gruppo del Castellaccio cinge l’abitato, con le sue vette Lagoscuro, Payer e Venezia. Siamo a Ponte di Legno, paese di circa 1800 abitanti situato all’estremità della Valle Camonica, in provincia di Brescia, in territorio lombardo ma a due passi dal confine con il Trentino Alto Adige. Gli abitanti del luogo accolgono i visitatori con un sorriso caloroso, tipico di chi ama la sua terra e non vede l’ora di mostrarla al mondo. Chiamano il paese semplicemente Pònt, secondo il dialetto locale, e nel corso dei secoli si sono attribuiti soprannomi dialettali bizzarri, come avviene in tutti i borghi della vallata: i cittadini di Ponte di Legno sono “Bar”, “Tagòrni” o “Madunìnì”.

Se si pensa che un tempo la zona era invasa dalle paludi, si rimane stupiti di fronte alle bellezze attuali: al posto dell’antico abbandono sorge oggi un’importante località turistica alpina, che nel 1912 ha ottenuto dal Touring Club Italiano il titolo di “prima stazione italiana di turismo e sport invernali”. Ci sono volute diverse operazioni di bonifica, ma i risultati sono spettacolari: col tempo si sono rese possibili la costruzione di edifici curati e case pittoresche, la pratica dell’agricoltura e della pastorizia e, soprattutto, la creazione di strutture turistiche all’avanguardia. Se si sale verso Valbione e si raggiunge Corno d’Aola, a circa 2000 metri di quota, si può ammirare Ponte di Legno dall’alto, incastonato tra gioielli naturalistici che abbagliano. Ad abbracciare l’abitato ci sono il gruppo del Salimmo, con il monte omonimo e le cime Casola e Corno d’Aola, e il vicino Passo del Tonale.

Nel cuore della cittadella si possono ammirare alcune testimonianze storico-artistiche interessanti, che spaziano dalle chiese agli edifici signorili più raffinati. Tra gli edifici di culto vale la pena di vedere la chiesa parrocchiale della Santissima Trinità, eretta nel 1685 ma dotata di un grande portale aggiunto successivamente, nel 1929. All’interno si possono ammirare le opere della bottega dei Ramus. In località Plampezzo, poco fuori dal centro, ci si imbatte invece nella chiesa di Sant’Apollonio, un’antica costruzione del XII secolo, impreziosita dagli affreschi Duecenteschi del pittore Johannes da Volpino.

Ma non sono da meno gli edifici civili. Tra i più importanti c’è sicuramente il Castello di Castelpoggio, nella frazione di Poia, a ovest di Ponte di Legno. Nel lontano VII secolo, in piena età longobarda, sorgeva qui una fortificazione che venne però smantellata nel 1455, in seguito all’editto emesso da Venezia per la distruzione delle rocche camuse. I ruderi erano ancora visibili nel 1853, ma nel 1914, nel periodo della guerra, vennero innalzate strutture militari, trincee e camminamenti. Fu il conte Giuseppe Zechi de Zan, nel 1922, ad acquistare il poggio e far costruire l’attuale maniero. Nel secondo dopoguerra l’edificio è stato suddiviso in 21 miniappartamenti, distribuiti tra il nucleo principale, le antiche stalle, la casa del maggiordomo e la cappella.

Ma ad attirare la maggior parte dei visitatori è il paesaggio tutt’intorno a Ponte di Legno, grazie all’ampia offerta di sport invernali e attività estive. Il comune è senza dubbio la località invernale più importante della Lombardia, con centinaia di chilometri di piste e impianti di risalita all’avanguardia. Il comprensorio include la frazione di Tonale e il vicino centro di Tamù, e possiede la pista da sci più lunga d’Europa, che dal ghiacciaio Presena raggiunge la località Sozzine, dopo aver affrontato un dislivello di ben 1700 metri. Se le piste provvedono ad emozionare gli sciatori più esperti, a deliziare gli amanti dei panorami c’è una natura che fa innamorare: i boschi folti delle Alpi Retiche, con il loro fascino misterioso e sublime, incorniciano la cima del Corno d’Aola e nascondono una rete di sentieri appassionante, oltre ai percorsi per lo sci di fondo.

In estate Ponte di Legno richiama moltissimi appassionati di ciclismo: da qui parte la temutissima salita per il Passo Gavia, che unisce la città a Bormio. Lo scollinamento avviene a 2621 m sul livello del mare, non distante dai ghiacciai del Corno dei Tre Signori, una delle cime del Gruppo Cevedale - Ortles, ed è sicuramente una delle salite più ambite dai cicloturisti, che qui rivivono le imprese del cislismo storico. Anche l'attacco dell'impegnativa arrampicata al passo del Mortirolo si trova a pochi chilometri da Ponte di Legno, in direzione di Edolo, presso la località di Monno.



La sua indole variegata fa di Ponte di Legno una meta ideale per tutta la famiglia: aria pura e scenari da cartolina, un’offerta sportiva unica, qualche piccolo gioiello culturale e una tradizione senza tempo, che sopravvive nei cuori degli abitanti e nelle usanze popolari. Tra le abitudini intramontabili c’è la celebrazione del 2 novembre, il giorno dei defunti: resiste tuttora l’usanza della distribuzione gratuita di sale da parte della Vicina a ciascun “capofuoco” del paese, ovvero a tutte le famiglie residenti. Un’altra tradizione tipica di Ponte di Legno è quella del giovedì di mezza quaresima, il cosiddetto “Giuedè de la Meza”, con l’immancabile “rogo della vecchia”.

A incorniciare le atmosfere un po’ magiche di Ponte di Legno c’è il tipico clima alpino, con estati frizzanti e piacevoli e inverni freddi, glassati da nevicate incantevoli. Le temperature medie di gennaio, il momento più rigido dell’anno, vanno da una minima di 3°C a una massima di 7°C, mentre i valori di luglio variano tra i 20°C e i 28°C. Le piogge si concentrano in primavera e autunno, con una media di 9 giorni di maltempo mensili.

In ogni momento dell’anno, quindi, il borgo montano saprà stupirvi con panorami idillici e un’ospitalità unica: non resta che pianificare il viaggio e scegliere il mezzo di trasporto più adatto alle proprie esigenze. Chi viaggia in auto e viene da Trento deve prendere l’autostrada A22 del Brennero e uscire a San Michele all’Adige/Mezzocorona, poi seguire le indicazioni per Cles e Val di Non. Giunti a Cles si seguono le indicazioni per Malé e Passo del Tonale. Chi invece viene da Milano deve prendere l’autostrada A4 Milano-Venezia e uscire a Ospitaletto, continuare sulla Provinciale 19 verso la Valle Camonica e, giunti a Rodengo Saiano, prendere la Provinciale 510 fino a Piancamuno. A questo punto si imbocca la Strada Statale 42 verso il Passo del Tonale e si continua sino a Ponte di Legno.

Chi sceglie il treno può fermarsi a Malè o a Edolo, per poi continuare in autobus, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Milano Linate, a 185 km circa, e Milano Malpensa, a 224 km. ( Fonte: ilturista.info)

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By Admin (from 13/07/2010 @ 10:56:28, in it - Video Alerta, read 1754 times)

Piante e coleotteri: le passioni di Martine Rahier.


La professoressa Martine Rahier è stata nominata recentemente rettrice dell'Università di Neuchâtel ed è la prima donna ad assumere questo ruolo nella Svizzera francese. È nata in Belgio ed ha conseguito un riconoscimento internazionale studiando il comportamento del coleottero "Oreina".

Nel 2001 ha istituito il Polo di ricerca nazionale «Plant Survival - sopravvivenza delle piante» il cui obiettivo è di promuovere la biodiversità nei sistemi naturali e agricoli.(Fonte: Sciencesuisse/ Serie nazionale della SRG SSR idée suisse)

 
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By Admin (from 13/07/2010 @ 09:46:30, in it - Scienze e Societa, read 19276 times)

La storia del nudismo risale a settant’anni fa. I vestiti sono un‘invenzione relativamente nuova nella nostra storia e secondo gli archeologi, iniziammo a coprirci, quando iniziammo ad emigrare a zone più fredde, circa 40.000 anni fa. Addirittura le Olimpiadi originarie (istituite nel 776 a.C.) erano eventi nudisti. Gli atleti potevano così muoversi più facilmente. Apparentemente quello che si sapeva nell’antica Grecia è stato poi dimenticato: girare nudi è una vera e propria celebrazione del corpo ed è una sensazione bellissima, almeno quando splende il sole e fa caldo.

Malaga, famosa per godere di uno dei migliori climi europei, conta con varie spiagge dove potrete pendere il sole, nuotare, dormire, chiacchierare con il vostro vicino di ombrellone o leggere, nudi come un angioletto. Ecco un breve elenco delle migliori spiagge nudiste che ci sono…

A soli dieci minuti dal centro di Malaga, troverai la spiaggia Guadalmar, l’unica spiaggia naturista autorizzata della città che conta con un ambiente familiare e un lungo litorale sabbioso. Vieni a passare il pomeriggio in relax per poi goderti una squisita cena in città.

Se vuoi passare un po’ di tempo in un ambiente ancora più naturale, vi consigliamo la Cala del Pino, un vero gioiello nei pressi di Nerja. Questa spiaggia nascosta tra alte scogliere conta con un mare limpidissimo.
C’è poi la famosa Playa de Almayate, una spiaggia semi-urbana a Torre del Mar, a Vélez-Málaga. Qui il nudismo è di consuetudine la spiaggia è frequentata da vari tipi di persone. Proseguendo per la costa troverai molte altre spiagge, come la spiaggia nudista di Arroyo Vaquero a Estepona las Yucas,

Benalmádena; Cabo Pino, a Marbella e quella d’Almayate a Torre del Mar. Vale la pena esplorare un po’ la zona per trovare il tuo proprio paradiso. Per riposarti, affitta appartamenti a Malaga, togliti le scarpe (e tutto il resto) e goditi le bellissime spiagge nudiste della Costa del Sol.

Fonte: whattovisitinmalaga.com

WIE VAN DE DRIE

 Angelica 

Miranda | Angelica | Connie

Turismo Associati . it

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By Napasechnik
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